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LE FIBRE SINTETICHE.

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Presentazione sul tema: "LE FIBRE SINTETICHE."— Transcript della presentazione:

1 LE FIBRE SINTETICHE

2 Le fibre sintetiche Le fibre sintetiche presentano una quantità molto elevata di sostanze chimiche, derivanti in particolare dal petrolio.

3 La filatura: La filatura consiste nel far passare, a pressione, il polimero fuso o disciolto in opportuni solventi, attraverso filiere provviste di fori calibrali per ridurlo in fili sottili di lunghezza indefinita; questi fili vengono fatti coagulare per raffreddamento o per immersione in liquidi speciali (coagulanti). Per la filatura si possono impiegare tre metodi: filatura per fusione, filatura a umido e filatura a secco. .

4 Vari tipi di filatura: La filatura per fusione si ottiene riscaldando il polimero viene sino alla fusione, spinto a pressione nella filiera e coagulato per semplice raffreddamento. La filatura a umido si esegue sul polimero sciolto in adatto solvente; questa soluzione, molto viscosa, viene spinta contro la filiera ed il filo è coagulato in un bagno nel quale il polimero risulta insolubile. La filatura a secco è analoga alla precedente ma la coagulazione avviene in una camera percorsa da un gas riscaldato, per semplice evaporazione del solvente.

5 Lo stiro: Lo stiro consiste nella applicazione, sul filo proveniente dalla filiera, di una forza nel senso della sua lunghezza; questo stiramento, che comporta un notevole allungamento del filo con diminuzione del diametro sino a 10 volte, ha la funzione di orientare le catene macromolecolari con conseguente incremento di tenacità, di rigidezza, di resistenza all'usura, di impermeabilità all'acqua e di lucentezza. La fibra così ottenuta può essere sottoposta a diversi trattamenti.

6 Vari tipi di stiro: torcitura: consiste nell'attorcigliare tra loro un certo numero di filamenti per produrre filati ritorti; termofissaggio: è un trattamento a caldo (100 – 150° C) al fine di stabilizzare la struttura dei filamenti; testurizzazione: consiste nel sottoporre i singoli filamenti continui a torsione, allo scopo di renderli notevolmente elastici e voluminosi. Un esempio tipico di tessuto testurizzato è il crèpe di nylon commercialmente denominato filanca.


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