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Cittadini attivi si diventa… Come tutelare i diritti Sabrina Nardi

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Presentazione sul tema: "Cittadini attivi si diventa… Come tutelare i diritti Sabrina Nardi"— Transcript della presentazione:

1 Cittadini attivi si diventa… Come tutelare i diritti Sabrina Nardi

2 Regole d’oro Collaborare con tutti i soggetti coinvolti.
Mobilitare l’opinione pubblica e cercare la collaborazione dei media. Difendere diritti riconosciuti e quelli nuovi. Efficacia dell’azione: puntare al risultato. Tutela integrata dei diritti. Privilegiare la continuità dell’azione. Collegialità e partecipazione.

3 Cos’è una tecnologia di tutela
La parola tecnologia deriva da technè= arte, mestiere, capacità pratica e logos=discorso. Si tratta quindi di discorso sull’arte o il mestiere di fare tutela dei diritti dei cittadini. “Tutela: insieme di tecnologie cioè di modalità operative attraverso le quali le organizzazioni civiche partecipano a pieno titolo alla definizione, alla progettazione, alla messa in opera e alla valutazione delle politiche pubbliche” 3

4 Tecnologie di tutela Conoscere l’arte/il mestiere di fare tutela..
Tecnologie dell’azione diretta Tecnologie della mobilitazione delle risorse Tecnologie dell’interlocuzione Tecnologie dell’attivazione delle istituzioni

5 Tecnologie dell’azione diretta
Strumenti che i cittadini attivano in proprio; non richiedono assenso interlocutori. Carte dei diritti (c. europea diritti del malato, etc.) Strutture ascolto consulenza assistenza (pit) Monitoraggio (ospedale sicuro) Azioni simboliche (martello obiettivo barriere) Azioni di sensibilizzazione e informazione (campagne informazione) Gestione conflitti (conciliazione, commissioni miste conciliative)

6 Tecnologie di mobilitazione delle risorse
Tecnologie volte al coinvolgimento di persone, mezzi e risorse per conseguire obiettivi di tutela. Reclutamento Raccolta di firme e di adesioni (difendiamo SSN 2003) Raccolta e diffusione buone pratiche (premio A. Alesini) Formazione (laboratorio civico sulla salute) Uso civico di internet Boicottaggio (danneggiare, intervenendo sull’immagine, imprese, paesi, rappresentanti)

7 Tecnologie di interlocuzione
L’esercizio della cittadinanza attiva si concretizza nel dialogo, confronto, conflitto con gli interlocutori (istituzioni, sindacati, mezzi informazione). Queste tecnologie servono ad attivare questi rapporti. Accordi e protocolli d’intesa. Tavoli di concertazione con gli stakeholders (=portatori di interesse). Costruzione di partnership, quando non si rischia di essere sopraffatti.

8 Tecnologie di attivazione delle istituzioni
Azioni volte a vincolare le amministrazioni a implementare leggi che tutelano i diritti dei cittadini. Tutela giudiziaria. (cause pilota, azioni giudiziarie, costituzione parte civile, gratuito patrocinio). Lobbying. Azioni di pressione per ottenere cambiamenti in termini di leggi, stanziamento risorse. Si attiva ogni volta che c’è legge o finanziamenti che interessano il welfare.

9 I nemici da conoscere Nell’organizzare le attività di tutela si possono compiere errori, dovuti ad esperienza e/o ingenuità. Conosciamoli! Personalismo: gestione personalistica dei rapporti con persone, enti, istituzioni. Perdita di politicità dell’azione: anche una piccola iniziativa può contribuire al cambiamento. Delega: rischio diventare passacarte; attivarsi a cercare soluzioni ai problemi. Azione clientelare: utilizzo di scorciatoie per risolvere un caso. Un diritto è un diritto! 9

10 I nemici da conoscere Gli interventi spot. L’entusiasmo può spingere a avviare azioni anche se non sappiamo bene cosa stiamo facendo; solo risultati d’immagine. Rischio reputazione. Incompetenza. Rifiuto della verifica e autoreferenzialità. Dipendenza da istituzioni e soggetti politici e sindacali. L’indipendenza richiede orgoglio nei confronti della propria azione e nessun complesso di inferiorità politica. Attenzione a non mescolare ruoli e funzioni (usate magari come trampolino di lancio da politici!) 10

11 Sfide degli attivisti civici
Tutelare i diritti dei cittadini in sanità in questo momento richiede molto impegno e dedizione. Occorre tenere occhi aperti su: Eventi sentinella (casi, segnalazioni, etc.) Disposizioni regionali: delibere, atti, etc. Attualità e cronaca Istanze di altre associazioni

12 Sfide Cogliere le sfide che si presentano (es. un probabile nuovo piano di rientro, sospensione di servizi, etc.) richiede di non essere soli. Cosa fare? Mettere a punto una STRATEGIA D’AZIONE!

13 Costruire una strategia d’azione
Che cos’è la strategia? È la strada che scegliamo per portare la situazione in una diversa da quella attuale. E’ la carta stradale del percorso dal punto A al punto B. Lavorare strategicamente vuol dire: – Sapere qual è il punto A. – Decidere quale dovrà essere il punto B – Definire che cosa dovremo fare perché la situazione passi dal punto A al punto B.

14 La strategia Definire il problema (tagli ai servizi, riduzione riabilitazione, etc.) Studiarne le caratteristiche: cause, conseguenze, attori, impatto per i cittadini. Conoscere le risorse a disposizione. Fare una ricognizione dei portatori di interessi. Avviare un confronto interno ed esterno. Fare una lista di eventuali obiettivi intermedi e studiare come raggiungerli (tempi, modi). Verificare periodicamente lo stato dell’arte.

15 Strategia Quale è il problema? E’ chiaro? Da cosa/chi è causato? Ci sono altri fattori che intervengono sul problema? Cosa provoca? Su chi? Ci sono altri soggetti interessati alla risoluzione del problema? Chi? Chi può essere d’aiuto nella risoluzione del problema? Di quali risorse si dispone? Quali cercare? Dove? Quale obiettivo ci si pone? Come si vuole raggiungere? Quali opportunità? Quali rischi? Quali azioni promuovere? Chi? In che tempi? Chi coordina e verifica?

16 Non dimenticare Stare sul pezzo: aggiornarsi su normative, iniziative politiche, essere nei luoghi che contano (piani sanitari, piani di rientro, etc.) Attivare le risorse: es. GD per analisi violazione diritti di delibere, etc. Potere del network: essere con altri, da più forza alla nostra azione Competenza: interveniamo sempre con cognizione di causa, attenzione alle strumentalizzazioni! Valorizzazione: ogni occasione sfruttiamola per portare avanti le nostre strategie!

17 Alcune fonti di informazioni utili
Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali Ministero salute - Agenzia italiana Farmaco – R.Osmed Cittadinanzattiva – Regione Lazio – Agenzia Sanità Pubblica - Istituto superiore di sanità – Conferenza delle regioni – Rapporti utili: CEIS, CERM, Censis, Osmed, Istat, etc. E’ necessario studiare e avere copia del piano sanitario regionale e dell’eventuale piano di rientro. 17


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