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PubblicatoMarietta Mazza Modificato 10 anni fa
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TUMORI MALIGNI DELLO STOMACO Classificazione e Prevalenza
ADENOCARCINOMA % LINFOMA % LEIOMIOSARCOMA / FIBROSARCOMA % CARCINOIDE < 1% TUMORE STROMALE (GIST) < 1% METASTASI < 1% ALTRO < 1%
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CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA
Adenocarcinoma di tipo: “intestinale” (sec. Lauren, 1965) “espansivo” (sec. Ming, 1977) Adenocarcinoma di tipo: “diffuso” (sec. Lauren, 1965) “infiltrativo” (sec. Ming, 1977) Early gastric cancer
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Preceduto da precancerosi
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA (sec. Lauren, 1965) Adenocarcinoma di tipo “intestinale” Lesione organizzata in strutture di tipo ghiandolare ben differenziate, simili a quelle che normalmente costituiscono la mucosa gastrica Preceduto da precancerosi
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CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA (sec
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA (sec. Lauren, 1965) Adenocarcinoma di tipo “intestinale” più frequente età avanzata (>40 anni) prevalente localizzazione antrale/cardiale prognosi migliore aree ad elevato rischio
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Non preceduto da precancerosi
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA (sec. Lauren, 1965) Adenocarcinoma di tipo “diffuso” Lesione costituita da cellule aggregate o singole che infiltrano la parete gastrica, anche negli strati profondi, senza organizzazione in strutture definite Non preceduto da precancerosi
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CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA (sec
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA (sec. Lauren, 1965) Adenocarcinoma di tipo “diffuso” meno frequente età giovanile non localizzazione prevalente prognosi peggiore prevalenza sovrapponibile in tutto il mondo
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CARATTERISTICHE ANATOMO- PATOLOGICHE Classificazione morfologica (Borrmann, 1926)
Adenocarcinoma in fase avanzata: Tipo I Polipoide Tipo II Ulcerato Tipo III Ulcerato - infiltrante Tipo IV Infiltrante (Linite plastica)
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CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA Early gastric cancer
Entità anatomo-clinica caratterizzata da una neoplasia localizzata nella mucosa e sottomucosa, senza infiltrazione della muscolaris propria
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EARLY GASTRIC CANCER
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EARLY GASTRIC CANCER EGC pre e post EMR
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CARATTERISTICHE ANATOMO- PATOLOGICHE Early gastric cancer
Prevalenza : Europa –USA = 10-20% Giappone = 50% Interessamento linfonodale presente nel 5% - 20% dei casi Sopravvivenza a 5 anni superiore al 90%, dopo asportazione
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CARATTERISTICHE ANATOMO-PATOLOGICHE Classificazione Morfologica (Borrmann, 1926)
Adenocarcinoma in fase “early” Tipo I Lesione rilevata Tipo II Lesione piatta Tipo III Lesione escavata
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PROGNOSI Fattori legati alla neoplasia
Tipo istologico tipo “intestinale” = migliore tipo “diffuso” = peggiore (alterazioni genetiche e/o del contenuto di DNA) Localizzazione antro = migliore Profondità di invasione della mucosa metastasi linfonodali e a distanza
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Mucosectomia endoscopica
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ADENOCARCINOMA INTESTINALE EPIDEMIOLOGIA Prevalenza variabile nelle diverse aree geografiche
Elevata: Giappone (70 / / anno - maschi) Cina Colombia - Perù Finlandia Cecoslovacchia - Polonia
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ADENOCARCINOMA INTESTINALE EPIDEMIOLOGIA Prevalenza variabile nelle diverse aree geografiche
Ridotta: America del Nord Europa Occidentale Australia / Nuova Zelanda Israele
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ADENOCARCINOMA INTESTINALE EPIDEMIOLOGIA Prevalenza geografica in Italia
Maschi : 35 / / anno Femmine : 25 / / anno Italia centro – nord prevalenza doppia rispetto Italia sud e isole Regioni a maggior prevalenza : San Marino (80 / / anno) Toscana Emilia-Romagna Lombardia orientale
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Diminuzione della localizzazione gastrica (antro-corpo)
ADENOCARCINOMA INTESTINALE EPIDEMIOLOGIA Modificazioni della prevalenza di sede negli ultimi 30 anni Diminuzione della localizzazione gastrica (antro-corpo) Aumento della localizzazione a livello della giunzione gastro - esofagea (40% dei casi)
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ADENOCARCINOMA EZIOLOGIA
Fattori ambientali (tipo intestinale) Fattori genetici (tipo diffuso) Fattori di rischio (tipo intestinale) Fattori ambientali e socio-economici > Fattori genetici nell’eziologia dell’adenocarcinoma di tipo “intestinale”
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FATTORI AMBIENTALI Prevalenza variabile nelle popolazioni migranti
I tassi di prevalenza tendono ad uguagliare quelli presenti nel nuovo paese di residenza Riduzione > 50% nei Giapponesi immigrati negli Stati Uniti
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FATTORI AMBIENTALI Alimentazione Infezione da Helicobacter pylori Fumo di sigaretta (rischio aumentato da 1.5 a 3 volte) Elevato consumo di alcool Esposizione a tossici ambientali Basso livello socio economico
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FATTORI AMBIENTALI Alimentazione
Aumentato rischio: Consumo di carni e pesci salati/affumicati Consumo eccessivo di sale Utilizzo di acque ad elevato contenuto di nitriti e/o nitrati
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FATTORI AMBIENTALI Oncogenesi intra-gastrica
Conversione dei nitrati ingeriti in nitriti e nitrosamine da parte della nitroreduttasi batterica, in presenza di ipocloridria e di proliferazione batterica gastrica Gastrite atrofica multifocale / corpo-fondo
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FATTORI AMBIENTALI Alimentazione
Ridotto rischio: Consumo di verdure fresche Consumo di alimenti ricchi in vitamina A, C, E Uso della refrigerazione per conservazione
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FATTORI AMBIENTALI Helicobacter pylori
Evoluzione da gastrite cronica superficiale ad atrofica con metaplasia intestinale Incidenza di infezione e di adenocarcinoma gastrico di tipo intestinale sovrapponibili Infezione presente in > 90% dei casi di adenocarcinoma gastrico di tipo intestinale
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FATTORI GENETICI Familiarità: Storia familiare di cancro gastrico
Rischio aumentato di sviluppo di adenocarcinoma di tipo intestinale nei familiari di 1° grado dei pazienti con adenocarcinoma di tipo intestinale Ereditarietà per adenocarcinoma gastrico di tipo diffuso, a trasmissione autosomica dominante, legata alla mutazione del gene della E-caderina
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FATTORI GENETICI Gruppo sanguigno di tipo “A”
Correlazione con antigeni di istocompatibilità HLA (Human Leukocyte Antigen) Alterazioni genetiche ( aneuploidia DNA, mutazioni oncogeniche )
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FATTORI DI RISCHIO Condizioni precancerose
Gastrite cronica atrofica con metaplasia intestinale incompleta Gastroresezione Malattia di Menetrier Polipi adenomatosi Poliposi adenomatosa familiare
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FATTORI DI RISCHIO Lesioni precancerose
Displasia epiteliale gastrica Classificazione Displasia di basso grado Displasia di alto grado
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Displasia epiteliale gastrica Adenocarcinoma gastrico
Gastrite cronica atrofica Metaplasia intestinale Gastroresezione Malattia di Menetrier Polipi adenomatosi Poliposi adenomatosa familiare Displasia epiteliale gastrica Adenocarcinoma gastrico
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastrite cronica atrofica
Fattori eziologici ambientali comuni tra gastrite cronica atrofica e adenocarcinoma gastrico Elevata prevalenza di gastrite cronica atrofica in popolazioni ad elevata prevalenza di adenocarcinoma gastrico Rischio di adenocarcinoma gastrico aumentato di 25 volte nelle popolazioni con elevata prevalenza di gastrite cronica atrofica Sviluppo di adenocarcinoma nel 10% dei soggetti con gastrite cronica atrofica dopo 15 anni di follow-up
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Metaplasia intestinale
ad un aumento di rischio di adenocarcinoma Solo la metaplasia intestinale di tipo III è associata gastrico La metaplasia intestinale è associata all’adenocarcinoma di tipo “intestinale” Non è dimostrata l’associazione con il tipo “diffuso” di carcinoma
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Gastrite cronica atrofica
Prevalente localizzazione antrale: Secrezione cloridro-peptica normale o elevata Basso rischio di adenocarcinoma gastrico Localizzazione multifocale (antro, corpo): Secrezione cloridro-peptica normale o ridotta Frequente associazione con adenocarcinoma gastrico Prevalente localizzazione fundica: Secrezione cloridro-peptica ridotta Elevato rischio di adenocarcinoma gastrico
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Gastrite cronica H. pylori-associata
Dieta – Fumo Autoanticorpi Ipocloridria (pH<5) Colonizzazione Batterica N-nitroso composti Deficit di Vit. C Gastrite cronica atrofica M.I. incompleta 20 anni Danno genetico Mutageni N-nitroso composti Displasia severa Adenocarcinoma
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastroresezione
Sviluppo di adenocarcinoma del moncone gastrico nel % - 15% dei casi, a seconda delle casistiche Rischio più elevato in soggetti sottoposti a gastro-digiuno anastomosi termino- laterale (sec. Billroth II)
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastroresezione
Rischio più elevato a partire dal 10° - 15° anno dopo l’intervento Probabili fattori eziologici : azione lesiva della bile che refluisce dall’ansa afferente nel moncone gastrico persistenza di infezione da Helicobacter pylori
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PREVENZIONE Profilassi primaria
Abolizione degli alimenti conservati con nitriti Riduzione di cibi trattati con affumicatura Riduzione del sale nella dieta Introduzione di dieta ricca di vitamina A e C Eradicazione dell’infezione da Helicobacter pylori
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PREVENZIONE Profilassi secondaria
Screening di massa per individuare i soggetti portatori di condizioni precancerose Follow-up dei soggetti portatori di condizioni e lesioni precancerose
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PROTOCOLLO DI FOLLOW-UP Timing dell’endoscopia
Gastrite Cronica atrofica + M.I. (età < 60 anni) 2 - 3 anni Ulcera gastrica benigna (dopo 1a endoscopia) 3 - 6 mesi Polipi gastrici (dopo asportazione) 2 anni Gastroresezione ( a 15 anni dall’intervento)
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastrite cronica atrofica
Prevalente localizzazione antrale: - Secrezione cloridro-peptica normale o aumentata - Associazione frequente con malattia ulcerosa duodenale - Associazione frequente con Helicobacter pylori - Basso rischio di adenocarcinoma gastrico
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastrite cronica atrofica
Localizzazione multifocale (antro, corpo): - Secrezione cloridro-peptica normale o ridotta - Associazione frequente con infezione da Helicobacter pylori - Frequente nelle aree ad elevata prevalenza di adenocarcinoma gastrico
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastrite cronica atrofica
Prevalente localizzazione fundica: - Secrezione cloridro-peptica ridotta - Associazione frequente con anemia perniciosa - Eziologia autoimmune (anticorpi anti-cellule parietali gastriche) - Elevato rischio di adenocarcinoma gastrico
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastrite cronica atrofica
La gastrite cronica atrofica multifocale ed a prevalente localizzazione fundica sono associate ad un più elevato rischio di adenocarcinoma
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Metaplasia intestinale
Presenza nella mucosa gastrica di epitelio specializzato di tipo intestinale, con cellule caliciformi mucipare e pseudovilli Compare negli stadi avanzati di gastrite cronica atrofica
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Metaplasia intestinale
Metaplasia intestinale completa (tipo I) Cellule goblet secernenti sialomucine Cellule colonnari assorbenti mature (non secernenti) Metaplasia intestinale incompleta (tipo II) Cellule goblet secernenti sialo e solfomucine Cellule colonnari secernenti mucine neutre Metaplasia intestinale incompleta (tipo III) Cellule goblet secernenti sialo e solfomucine Cellule colonnari secernenti solfomucine
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Malattia di Menetrier
Gastropatia ipertrofica associata a protido-dispersione ed ipoalbuminemia Prevalente localizzazione nel corpo - fondo dello stomaco Associazione con adenocarcinoma gastrico nel 10% dei casi
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PROTOCOLLO DI FOLLOW-UP
Gastropatia di Menetrier 2 - 3 anni Displasia epiteliale gastrica Basso grado mesi Alto grado Chirurgia
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CLINICA Stadio pre-neoplastico
SINTOMI: Aspecifici (Dispepsia) o Assenti SEGNI: Obiettività negativa LABORATORIO: Normale RISCONTRO DI CONDIZIONI O LESIONI PRECANCEROSE
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CLINICA Stadio precoce
SINTOMI: Aspecifici o Assenti SEGNI: Obiettività negativa LABORATORIO: Riduzione emoglobina Sideropenia Positività sangue nelle feci Elevati livelli di CEA e/o CA 19-9
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CLINICA Stadio tardivo
SINTOMI: Dolore epigastrico, sazietà precoce, disfagia Nausea, vomito alimentare Melena / Ematemesi
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CLINICA Stadio tardivo
LABORATORIO: Anemia Sideropenia Positività sangue occulto nelle feci Incremento degli indici di flogosi Incremento degli indici di colestasi Elevati livelli di CEA e/o CA 19-9
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CLINICA Stadio tardivo
TECNICHE DI IMMAGINE: - Invasione loco-regionale % - Metastasi epatiche / polmonari % - Metastasi peritoneali e ossee % ANTIGENE CARCINO-EMBRIONARIO (CEA): - Non specifico - Scarsa utilità diagnostica - Utile nel follow-up
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PROGNOSI Stadiazione della neoplasia
Classificazione TNM per stadiazione della neoplasia: T (T1-T4) Tumore primitivo : estensione locale della lesione N (N0-N3) Linfonodi loco-regionali : interessamento linfonodale M (M0-M1) Metastasi a distanza
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PROGNOSI Fattori legati al paziente
Età (giovani e anziani = peggiori) Patologie associate
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LINFOMA GASTRICO Maggiore frequenza nella popolazione maschile
Maggiore frequenza dopo i 50 anni di età Alta e bassa malignità Sintomatologia sovrapponibile a quella dell’adenocarcinoma Associazione con infezione da Helicobacter pylori ( MALToma)
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LINFOMA MALT Mucosal-Associated Linfoid Tissue
Linfoma di tipo B non-Hodgkin, a basso grado di malignità Prevalenza sovrapponibile nei due sessi Ruolo eziologico dell’Helicobacter pylori: massiva infiltrazione linfocitaria (iperplasia follicolare) della mucosa gastrica Assenza di tessuto linfatico organizato (MALT) nella mucosa gastrica normale
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LINFOMA: CLASSIFICAZIONE
TIPO MACROSCOPICO TIPO ISTOLOGICO CLASSIFICAZIONE ANN HARBOR Diffuso Reticolosarcoma Stadio I (solo stomaco) Ulcerato Linfoma linfocitico Stadio II (linfonodi regionali) Polipoide Linfoma gigantocellulare Stadio III (linfonodi sovra e sottodiaframmatici) Hodgkin MALT-associato Stadio IV (disseminato)
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DIAGNOSTICA STRUMENTALE Diagnosi di lesione
RADIOLOGIA CON DOPPIO MEZZO DI CONTRASTO Scarsa distensibilità della parete gastrica Lesioni escavate irregolari ed asimettriche Lesioni protrudenti irregolari Irregolarità delle pliche gastriche Sensibilità diagnostica = 80% Scarsa sensibilità per lesioni <10 mm. Difficile diagnosi differenziale con ulcera peptica e linfoma
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DIAGNOSTICA STRUMENTALE Diagnosi di lesione
ENDOSCOPIA Visione diretta della mucosa gastrica Possibilità di prelievi bioptici mirati Possibilità di citologia con Brushing Sensibilità diagnostica = 96% - 99% Diagnosi di lesioni in fase “early”
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STADIAZIONE DELLA MALATTIA
ECOTOMOGRAFIA DELL’ADDOME Metastasi epatiche Ascite Linfonodi loco-regionali Parete gastrica TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA (TAC) Infiltrazione loco-regionale Metastasi peritoneali Metastasi S.N.C.
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STADIAZIONE DELLA MALATTIA
RADIOLOGIA STANDARD DEL TORACE Metastasi polmonari SCINTIGRAFIA OSSEA Metastasi ossee ULTRASONOGRAFIA ENDOSCOPICA Lesioni in fase precoce Profondità di infiltrazione della lesione
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TERAPIA Chirurgia radicale
Indicata in assenza di metastasi a distanza guarigione completa è possibile in meno del 50% dei casi Gastrectomia: Subtotale (60% dello stomaco): antro Subtotale allargata (90% dello stomaco): corpo Totale: corpo-fondo, linite plastica Asportazione dei linfonodi loco-regionali
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TERAPIA Chirurgia palliativa
Sopravvivenza media di 8-12 mesi Indicata in caso di: Ostruzione, Sanguinamento, Dolore intrattabile
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TERAPIA Endoscopia palliativa
Neodimium-yag laser per lesioni vegetanti Argoni Laser per lesioni sanguinanti Inserzione di endoprotesi per lesioni ostruttive Gastrostomia percutanea per mantenimento della nutrizione Minore morbidità, migliore tollerabilità rispetto alla chirurgia palliativa
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TERAPIA Chemioterapia
Recidiva neoplastica nel 30% di pazienti operati con successo è efficace nel ridurre la massa tumorale Risultati parziali nel 20%-50% dei casi a 6 mesi Risposta completa in meno del 10% dei casi
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TERAPIA Chemioterapia
Coadiuvante: nel periodo post-operatorio per il trattamento delle micrometastasi Neoadiuvante: nel periodo pre-operatorio per ridurre il rischio di metastasi
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FATTORI DI RISCHIO Lesioni precancerose
Displasia epiteliale gastrica Caratteristiche Atipia cellulare Anormale differenziazione cellulare Architettura mucosa alterata
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CONDIZIONI PRECANCEROSE
Helicobacter pylori Gastrite cronica superficiale Gastrite cronica atrofica Metaplasia intestinale Displasia Adenocarcinoma
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PROGNOSI Sopravvivenza a 5 anni del 5% - 15% nei pazienti dopo la prima diagnosi di adenocarcinoma
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CONDIZIONI PRECANCEROSE Gastrite cronica atrofica
Processo flogistico cronico associato ad una progressiva riduzione della componente ghiandolare della mucosa gastrica Prevalenza più elevata di gastrite cronica atrofica nelle aree geografiche ad alta incidenza di adenocarcinoma gastrico
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Early Gastric Cacer
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Ca avanzato
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ADENOCARCINOMA INTESTINALE EPIDEMIOLOGIA Italia
Prima causa di morte tra i tumori dell’apparato digerente Più frequente nell’età avanzata ( >40 anni) Predilezione per il sesso maschile (M/F = 2.5/1) Riduzione progressiva di incidenza e mortalità negli ultimi 30 anni
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