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PubblicatoSeveriano Tedesco Modificato 10 anni fa
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PANCREAS Il pancreas è una ghiandola voluminosa posta dietro lo stomaco, contro la parete posteriore dell’addome, in posizione retroperitoneale; è in stretto rapporto con la prima parte del duodeno che l’avvolge strettamente; ha una forma allungata Il pancreas è suddiviso in tre parti: La testa, all’estremità destra che è la porzione più cospicua incastrata nella flessura del duodeno, Il corpo, piuttosto appiattito; La coda, che si allunga a sinistra che si spinge verso l’ipocondrio sin Il pancreas è attraversato da due dotti escretori che riversano il succo pancreatico nel duodeno, il cui contributo è di grande importanza nel concorrere alla funzione digestiva nel tenue.
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Il pancreas è una ghiandola “mista”a secrezione esocrina ed endocrina:
la prima è la parte prevalente, essa produce il succo pancreatico che viene riversato nel duodeno. La componente endocrina, isole di Langerhans, è frammista a quella esocrina che forma gli acini pancreatici. Esocrina: versano il loro secreto all'esterno del corpo o in cavità comunicanti con l'esterno. Endocrina: secerne ormoni direttamente nel sangue che, attraverso questo, raggiungono tutti gli organi e i tessuti
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Le malattie pancreatiche si caratterizzano per:
L’attivazione enzimatica intrapancreatica La ridotta produzione di succo pancreatico Alterato/ridotto trasporto succo pancreatico nel duodeno
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Fattori di rischio Elevato introito alcolico (vino superalcolici, birra) Tabagismo Ereditarietà, familiarità Iperparatiroidismo Malnutrizione (paesi aree tropicali e subtropicali) Farmaci pancreatolesivi
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Laboratorio Amilasi Aspecifiche, nel 5-30% normali se presente ipertrigliceridemia Lipasi isoamilasi pancreatiche Specifiche GOT,GPT,GT, Fosfatasi Alcalina Aumento prime 24 ore = pancreatite biliare LDH, calcemia, albuminemia, ematocrito >50% Severità della malattia VES, Leucositosi neutrofila, ipercreatininemia iperglicemia Significativamente associati a malattia severa pO2 < a 60 mm Hg Compromissione polmonare
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PANCREATITE CRONICA Infiammazione cronica del pancreas, irreversibile e automantenentesi, caratterizzazione segmentaria e diffusa del tessuto acinosoe sclerosi connettivale con insufficienza esocrina ed endocrina
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Clinica della pancreatite cronica
Comparsa e progressivo peggioramento del malassorbimento Comparsa di DM insulino-dipendente Perdita di peso Crampi addominale Flatulenza Gonfiore addominale Alterazioni dell’alvo (feci Giallastre, untuose e maleodoranti) 5 anni Recidive dolorose* Complicanze
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Biochimica della pancreatite cronica
Funzione esocrina: Sondaggio duodenale con studio della secrezione pancreatica dopo stimolo ormonale Chimotripsina fecale Elastasi fecale Dosaggio grassi fecali Funzione endocrina OGTT con dosaggio dell’insulina, glucagone, C peptide Test di tolleranza all’insulina Test al glucagone Hb glicosilata Biochimica della pancreatite cronica Enzimi pancreatici : amilasi, isoamilasi, lipasi … Conta leucocitaria Indici di colestasi, Bilirubina, Transaminasi Ca19-9 Imaging Ecografia addome superiore sTC Colangiopancreatografia RM con test alla secretina
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Il sangue Il sangue è formato da una parte liquida (plasma) e da una parte corpuscolata (cellule e piastrine) Funzioni del sangue Trasporto di: sostanze nutritizie (dal tratto gastrointestinale alle cellule) prodotti di rifiuto (dalle cellule agli organi deputati alla eliminazione) metaboliti e prodotti cellulari (ormoni, molecole segnale, elettroliti ecc.) O2 (dai polmoni ai tessuti) CO2 (dai tessuti ai polmoni) Regolazione temperatura corporea Mantenimento dell’equilibrio osmotico dei liquidi tissutali Migrazione dei globuli bianchi nei vari distretti dell’organismo Coagulazione del sangue e riparazione delle ferite vascolari
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Elementi cellulari (EMATOCRITO=40-45%).
SANGUE INTERO Composto da acqua, Cellule (globuli rossi, bianchi e piastrine) e Molecole disciolte (elettroliti, molecole organiche, proteine) Elementi cellulari (EMATOCRITO=40-45%). PLASMA = sangue senza cellule; SIERO = plasma senza fattori di coagulazione (fibrinogeno). Circa 5 l in un individuo normale.
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IL PLASMA è composto per il 93% di acqua e per il 7% di soluti: Proteine g/l Elettroliti 8 g/l Sostanze Organiche 2 g/l
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PROTEINE PLASMATICHE albumine - pressione colloido-osmotica (oncotica); funzione tampone del plasma globuline (,,) (trasporto, difesa) fibrinogeno (coagulazione)
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LE CELLULE DEL SANGUE ERITROCITI (globuli rossi)
contengono l’emoglobina: 4-5 milioni /mm3 di sangue sono cellule anucleate con una durata media di vita di 100 giorni La produzione (continua) di eritrociti da parte delle cellule staminali del midollo osseo (eritropoiesi) è regolata dall'eritropoietina, ormone prodotto prevalentemente dal rene
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Emoglobina (15 g/dl), proteina che lega e trasporta l'ossigeno.
Esistono vari tipi di emoglobina, con diversa affinità per l’ossigeno: A adulto; F fetale; altre patologiche.
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L’eritropoiesi richiede fra l’altro vitamina B12 e ferro.
Il ferro, assorbito dall’intestino, viene trasportato in associazione con la proteina transferrina ed è depositato in forma legata alla ferritina.
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INDICI ERITROCITARI vn -eritrociti (milioni/mm3) 5
-emoglobina (g/dl) -ematocrito (%) -volume corpuscolare medio (MCV) 87 -contenuto corpuscolare medio (MCH) 29 -concentrazione corpuscolare media (MCHC) 34
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Anemia si intende la diminuzione della concentrazione di emoglobina nel sangue.
Le anemie possono essere dovute alla ridotta produzione di globuli rossi da parte del midollo osseo (malattie tumorali, carenza di vitamine o di ferro), all'aumentata distruzione da parte della milza dei globuli rossi malformati (esempio l'anemia falciforme, alla perdita di sangue dovuta ad emorragie acute o croniche Sintomi Debolezza Pelle pallida, compresa una diminuzione del colorito rosa di labbra, gengive, bordi delle palpebre, sotto delle unghie e palmi delle mani. Accelerazione del battito cardiaco in seguito ad un leggero sforzo Respiro breve in seguito ad un leggero sforzo Dolori al petto Capogiri, leggerezza di testa Irritabilità (specialmente nei bambini con anemia) Piedi e mani fredde o anestetizzate
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ERITROCITI il loro numero varia da 4,5 milioni a 5,5 milioni circa per mm3 (ml) di sangue a seconda del sesso (> maschio) cellule di forma a lente biconcava (Ø di 7-8 mm;spessore 1 mm); l’eritrocita maturo non contiene il nucleo, e il suo citoplasma è occupato prevalentemente da una proteina predisposta al trasporto dell’ossigeno (Emoglobina). Infatti la funzione degli eritrociti consiste nel trasporto dell’O2 dai polmoni ai tessuti e in minor misura della CO2 dai tessuti ai polmoni. Gli eritrociti sono in continuazione rinnovati (vita=120g) e la loro produzione è controllata da diversi fattori (tra essi l’eritropoietina,vitamine del gruppo B, PO2 ecc.). Una diminuzione del numero degli eritrociti o comunque una ridotta funzionalità degli eritrociti nel trasporto dell’ossigeno viene definita anemia. Reticolociti (0,3-0,7%)
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Eritrocitosi aumento dei globuli rossi nel sangue sopra i valori normali.
Eritrocitosi relativa, dovuta a una perdita di volume plasmatico (grave disidratazione, ustioni), che non rappresenta un reale aumento della massa eritrocitaria Eritrocitosi assoluta, nella quale è presente un aumento assoluto della massa eritrocitaria. Le cause principali di quest'ultima forma sono la policitemia vera (o malattia di Vaquez-Osler) e quella secondaria a tumori secernenti eritropoietina (emangioma cerebellare, ipernefroma), situazioni di ipossiemia cronica (altitudine elevata, malattie polmonari croniche), eccesso di carbossiemoglobina (fumatori). L'iperviscosità ematica, con ridotta cessione di ossigeno, comporta rischio trombotico e conseguenti possibili lesioni ischemiche diffuse.
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LEUCOCITI Il loro numero globale varia da a per mm3 (ml) di sangue Sono detti così perché quando il sangue viene posto in una provetta a sedimentare si collocano in uno strato biancastro posto superiormente agli eritrociti. Sono cellule che svolgono la loro funzione nel connettivo e perciò utilizzano il sangue per migrare dal midollo osseo ai tessuti. Possono essere distinti a seconda della presenza o meno di granulazioni citoplasmatiche in: granulari (neutrofili, basofili , eosinofili) non granulari (linfociti, monociti).
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Si dice formula leucocitaria il rapporto % tra i diversi tipi di
leucociti (varia nei differenti processi patologici): neutrofili 60-70% 65% linfociti % 25% monociti % % eosinofili % 3% basofili < 1 % < 1 % Leucocitosi aumento del numero dei leucociti del sangue al di sopra dei valori normali ( per ml).
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Granulociti neutrofili o polimorfonucleati (65%)
Sono cellule molto mobili dotate di attività fagocitaria intervengono nelle fasi iniziali della risposta infiammatoria sono attratti (chemiotassi) da varie sostanze tissutali e batteriche (chemiotassine) nella sede dove devono esercitare la loro azione; una volta che hanno esercitato la loro azione, vanno incontro a distruzione costituendo il pus. MORFOLOGIA Hanno un Ø di poco superiore a 15 mm e presentano un citoplasma scarsamente colorato con granuli specifici non evidenziati dalle comuni colorazioni. Il nucleo ha la caratteristica forma plurilobata (2-5 lobi uniti tra loro da filamenti di cromatina)
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Linfociti (25%) MORFOLOGIA
Sono piccole cellule (Ø di 7-12 mm) con un grande nucleo rotondo e scarso citoplasma. Sono le cellule responsabili delle difese immunologiche. Esistono diverse famiglie o sottopopolazioni di linfociti: linfociti B (25%) linfociti T (70%) cellule natural killer(NK)(5%) I linfociti B sono le cellule che si trasformano in plasmacellule e provvedono a produrre anticorpi circolanti (risposta umorale); I linfociti T presentano sulla loro superficie TCR. Sono responsabili della risposta immunitaria mediata da cellule. Le cellule NK distruggono le cellule estranee o trasformate senza l’intervento di cellule T.
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PIASTRINE = TROMBOCITI
Normalmente sono in numero di circa per mm3 di sangue. Sono piccole porzioni cellulari anucleate che derivano dalla frammentazione del citoplasma di grandi cellule del midollo osseo dette megacariociti. MORFOLOGIA Hanno forma biconvessa e una lunghezza di 1-3 mm. Piastrinosi: aumento delle piastrine circolanti (piastrinemia) al disopra dei valori normali. Tale aumento può costituire l’elemento dominante del quadro clinico (piastrinosi primaria), oppure rappresentare un elemento di accompagnamento in corso di altre malattie (piastrinosi secondaria). Piastrinopenia: diminuzione del numero delle piastrine nel sangue ( Piatrinopenia diminuzione della produzione; Piastrinopenia da aumentata distruzione; Piastrinopenia da sequestro).
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