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PubblicatoInes Ranieri Modificato 11 anni fa
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Cluster openMosix Linux Day ’04 Caserta Ing. Diego Bovenzi
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Problemi necessità di disporre di una elevata potenza di calcolo (es.: l’industria aerospaziale, petrolifera, meccanica, la bioingegneria e la finanza) necessità di offrire un servizio altamente disponibile (es.: bancomat, CRM, ecc ...) gestione di un grosso numero di collegamenti client con un server (es.: Web Server) o un database
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Possibile soluzione Sistema Cluster
Un cluster è formato da un gruppo di server indipendenti che cooperano per eseguire applicazioni fornendo un unico sistema virtuale. Tale sistema può rispondere ad una serie di messaggi particolari che, coordinando le CPU e le risorse meno appesantite, consentono alle macchine collegate in rete di collaborare per il raggiungimento di un fine unico.
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Tipi di cluster (1) HPC (High Performance Computing): sistemi che sfruttano la potenza di calcolo dei singoli computer per ottenere flussi elaborativi paralleli. Le maggiori applicazioni sono il calcolo parallelo, i sistemi real time o low latency response
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Tipi di cluster (2) HRC (Sistemi ad alta affidabilità): sistemi continuamente disponibili in cui vengono utilizzate tecnologie a prova di errore, di tipo Fault Tolerance, con architetture hardware ridondanti come Disk Array RAID, alimentazione e ventole di raffreddamento ridondanti. Le maggiori applicazioni si hanno nei centri di pronto intervento, nei nodi di smistamento delle telecomunicazioni, nei centri di controllo del traffico aereo, nei servizi finanziari su scala mondiale e nei centri ospedalieri. In pratica in tutti i servizi always on
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Beowulf, il signore dei cluster
Nell’estate del 1994, Thomas Sterling e Don Becket, due ricercatori del CESDIS (Center of Excellence in Space Data and Information Sciences), presso il Goddard Space Flight Center, realizzarono un cluster di personal computer con sistema operativo Linux. Alla nuova macchina diedero il nome di Beowulf.
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openMosix, il cluster open source
openMosix nasce nel 2002 partendo da una esperienza precedente partita nel 1980 con il nome di Mosix Mosix inizialmente era un sistema di cluster scritto per i famosi PDP/11 e successivamente fu implementato sulla piattaforma BSD/OS La prima implementazione Linux di Mosix risale al 1997 ad opera di Amnon Barak e Moshe Bar
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openMosix idea di base openMosix è una estensione al kernel standard di Linux che permette di aggiungere al sistema operativo capacità di single system image clustering (SSI), dove per SSI si intende una visione unificata e semplificata dell’insieme dei nodi. Utilizzando un kernel openMosix su ciascun nodo di una rete di computer è possibile costruire una sorta di calcolatore virtuale multi-processore.
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openMosix idea di base (2)
appositi algoritmi adattivi per il bilanciamento del carico, il sistema sposta trasparentemente i processi tra i nodi del cluster in modo da eseguirli nel modo più efficiente possibile un passo in avanti rispetto ad altri modelli di clustering precedenti quali PVM (Parallel Virtual Machine) e MPI (Message Passage Interface)
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openMosix ECONOMICO SCALABILE TRASPARENTE ADATTABILE PARITETICO
FLESSIBILE
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Architettura
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Installazione Compilare il kernel Linux insieme ai sorgenti openMosix
Utilizzare i pacchetti RPM con le distribuzioni linux RedHat, Suse, Mandrake
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Esecuzione ..\Documenti\clustering.mpg
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Cluster scarico
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