La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Disegni by Stefano Catapano

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Disegni by Stefano Catapano"— Transcript della presentazione:

1 Disegni by Stefano Catapano

2 Conoscere La LUNA Relazione multimediale di: Antonio Catapano

3 la Luna , l’unico satellite naturale della Terra, unico del sistema solare con massa confrontabile con il pianeta intorno a cui orbita Luna: diametro 3476 km La Luna è un corpo di taglia planetaria e capirne l’evoluzione significa comprendere anche l’evoluzione dei pianeti di tipo terrestre... Terra: diametro km

4 Le forze gravitazionali in gioco nel sistema Terra - Luna hanno influenzato il moto del nostro pianeta, ne hanno stabilizzato l’inclinazione dell’asse di rotazione così da consentire una stagionalità costante nel corso di milioni di anni adattandola allo sviluppo della vita .

5 Fin dall’antichità la misura del tempo si è basata sul ciclo lunare, dal quale deriva il raggruppamento dei giorni in mesi e in settimane. ….appare frequentemente nei graffiti e nelle pitture murarie di antiche popolazioni, rappresentata da un cerchio pieno, vuoto e da una falce assieme ad una figura a forma di serpente o di onda, a simboleggiare la ripetitività del ciclo lunare. Le fasi lunari con la figura dell'onda che simboleggia il trascorrere del tempo, in un petroglifo peruviano del IX secolo d.C.

6 La Luna vista dalla Terra
Dalla Terra osservatori professionali studiano la Luna tra cui: “LOWELL” in Arizona “MONTE PALOMAR” In California e l’E.S.O. in Cile Grazie ad essi dalla Terra possiamo osservare dettagli anche dell’ordine dei 200 metri.

7 Stadi di evolutivi della Luna
4,5 Miliardi di anni fa: …Raffreddamento progressivo della superficie e formazione della crosta 2) da 4 - 4,5 Miliardi di anni fa: …Bombardamento di grandi meteoriti 3) da Miliardi di anni fa: Intensa attività vulcanica e formazione dei mari lunari Fine attività vulcanica ed epoca attuale

8 Dati fisici - La Luna ha la stessa composizione chimica del mantello Terrestre, ma è più ricca di elementi che hanno una temperatura di fusione elevata come il calcio e il titanio. -La densità media è di 3,36 g/cm3 contro i 5,52 g/cm3 della Terra. - Ha la stessa età della Terra, 4,6 Miliardi di anni. - Il diametro lunare è 3476 km, 1/4 di quello terrestre. - Il volume è di 22 Miliardi km3, 1/49 di quello terrestre. -La massa invece è di 1/81 di quella terrestre.

9 Caratteristiche geologiche
La superficie è ben visibile senza il filtro di un’ atmosfera che non è presente a causa della debole forza di gravità insufficiente a trattenerla. Ciò provoca anche grandi sbalzi di temperatura tra la notte -233 °C e il giorno +123 °C. (Oceanus Procellarum grande 2 volte il Mar Mediterraneo.) Osservandola al telescopio potremo distinguere: Le regioni chiare dette altipiani o terre che sono le zone più antiche e mediamente 2 km più elevate rispetto al livello medio. La loro superficie è ricca di crateri d’impatto Le zone più scure, dette Mari, sono aree pianeggianti e contengono pochi crateri e stanno a quote inferiori rispetto alle zone chiare. I mari sono quel che resta di enormi bacini craterici generati da impatti asteroidali che hanno fratturato la crosta lunare fino al mantello, consentendo la successiva risalita del magma basaltico che li ha colmati quasi totalmente.

10 Caratteristiche geologiche dallo spazio
La sonda americana Clementine nel 1994 orbitando per 75 giorni intorno alla Luna, oltre a riprendere migliaia di immagini nella banda visuale, ha effettuato una accurata altimetria laser della superficie lunare. La differente altezza delle zone è dovuta alla diversa densità del terreno, gli altipiani sono meno densi e la roccia è composta prevalentemente da breccia, mentre i mari sono composti da rocce basaltiche.

11 Caratteristiche geologiche Mappa fotografica
Il processo principale che ha modificato la superficie lunare è stato quello della craterizzazione da impatto Nell’emisfero visibile dalla Terra contiamo crateri che superano 1 km di diametro, mentre ne sono 234 con diametro > 100km . Le terre risultano più chiare perché composte da rocce ricche di alluminio e povere di ferro e riflettono dal 12 al 18% della luce solare, il tipo di roccia principale è la breccia, un aggregato di rocce tenute insieme da polvere generata dagli innumerevoli impatti meteorici. Le terre meridionali sono saturate dagli impatti, …la formazione di un nuovo cratere cancella, parzialmente, un cratere preesistente. La Luna ci testimonia l’importanza che hanno avuto gli impatti meteoritici nel passato remoto del nostro Sistema Solare. I mari sono composti essenziamente da lava basaltica ricca di ferro e sono meno riflettenti (dal 5 al 10%). La superficie totale è composta per l’ 83% da altipiani e per il 17% dai mari e da strutture minori….

12 Meteor Crater (Arizona)
Diametro 1265 mt profondo 174mt , anello montuoso di 50mt Impatto avvenuto 22mila anni fa, generando una energia pari a 22 Megaton L’asteroide viaggiava almeno a 20km/s e pesava circa tonnellate Altri esempi ci sono in Canada : 3,3 km - 150mila anni fa, In Australia : 853mt , Alaska 12km prof.500mt (accoglie un laghetto al suo interno), Siberia un cratere “fantasma “da 70km…

13 Formazione dei crateri
Consideriamo l’impatto di un corpo che fa da “proiettile” che viaggia a decine di km/s A seguito dell’impatto, gran parte del materiale sottostante viene proiettato verso l’alto riversandolo poi sul suolo circostante come Eiecta. L’impatto forma il cratere e vaporizza parte del suolo, fonde lo strato di roccia sottostante e puo’ fratturare la superficie anche in profondità A causa delle alte velocità in gioco, il processo di impatto è di tipo esplosivo e contrariamente a quanto avviene sulla Terra , che ha un’atmosfera, sulla Luna anche i piccoli meteoroidi formeranno dei crateri!

14 Morfologia dei crateri
I crateri più grossi sono strutturalmente più complicati e sono detti “complessi”, cioè caratterizzati da un picco montuoso centrale e pareti terrazzate. Sulla Luna la maggioranza dei crateri sotto i 15 km sono “semplici” come i crateri terrestri fino a 4 km (dipende dalla differente accelerazione di gravità) Circolari, appross. con sezione parabolica. Il rapporto medio diametro/profondità è di 1/3 considerando che sul fondo c’è della breccia di forma lenticolare. i crateri semplici sono diffusissimi nel Sistema Solare, il più grande su Amaltea la luna più interna di Giove è di 90km di diam. La profondità aumenta all’aumentare del diametro ma più lentamente rispetto ai “semplici” I grandi crateri complessi mostrano il picco centrale circondato da un anello di montagne come Gassendi nel mare Humorum

15 Esempi di crateri semplici

16 Un cratere complesso: Copernicus 95km 3760mt

17 Morfologia dei crateri
il materiale espulso dall’impatto mano a mano scavato dalle profondità del cratere forma: Sistema di raggi chiari composti da minuscule goccioline vetrose riflettenti con il materiale più superficiale Ejecta discontinue coltri di detriti disperse come colline allungate Ejecta continue coltri di detriti formano rilievi stretti e allungati separati da solchi radiali

18 Morfologia dei crateri
Possono essere: Semplici : circolari a scodella, più diffusi, più piccoli (diam. < 15 km ) Complessi : circolari o poligonali, più grossi, con un picco centrale, pareti alte e terrazzate, fratture del fondo, ejecta e raggiere ( diam. > km ) Ricapitolando: la morfologia di un cratere dipende dal diametro del cratere che è proporzionale all’entità del corpo impattante. I crateri da impatto sono strutture circolari a fondo piatto e dai bordi in rilievo, del diametro da 1 cm a 100km. Superando i 100km, di solito, presentano il fondo inondato da lave e le montagne centrali sommerse, sono detti CIRCHI possono essere profondi anche 5 km. Arzachele 100 km 3600 mt, Alfonso 121 km 2700 mt, Tolomeo 158 km

19 Formazione dei bacini (3,8-3,1)
Durante il processo di formazione del bacino la frantumazione della crosta ha raggiunto il mantello lunare consentendo la fuoriuscita di lava da una profondità tra i 200 e 400km.

20 I MARI lunari I mari sono le più grandi strutture lunari, sono enormi bacini da impatto dal fondo liscio e circondati da catene montuose. (Imbrium 1287km, Tranquillitatis 670km) Mare Humorum 391x391Km Il fondo, inizialmente molto profondo e fratturato, è stato in epoca successiva caratterizzato da un periodo di intensa attività vulcanica, in cui la lava del mantello lunare a più riprese ha sommerso le zone più basse cancellando tutti i crateri sottostanti. Talvolta si intravedono picchi e catene montuose che fuoriescono dal fondo …

21 Le montagne lunari Aristoteles 87km Exodus 67km Alpi 2400m Mare Serenitatis M.ti Caucaso 6000m Mare Imbrium Nel Mare imbrium sono visibili appunto gli archi montuosi più interni che affiorano dal fondo lavico con le loro cime più elevate : i monti Spitzbergen , monti Tenerife le Alpi e all’esterno Appennini e Caucaso Le catene montuose lunari si sono formate per accumulo del materiale espulso dagli impatti che hanno generato i grandi bacini, e costituiscono degli anelli concentrici nei mari, spesso tagliati da fratture sia radiali sia parallele.

22 Le formazioni tettoniche
Quelle a piega sono poco frequenti si trovano all’interno dei mari e sono dei rilievi collinari allungati detti “Dorsa” o “rughe”, hanno un andamento sinuoso, sono poco elevate, dai 10 ai 100 metri, si sono formate per compressione della crosta lunare durante lo scontro tra le placche basaltiche solidificate. Il suolo presenta formazioni tettoniche di 2 tipi: a piega e a frattura Dorsa Smirnov (Mare Serenitatis) Posidonius

23 Le Rimae Le “Fratture” o “Rimae” sono invece più frequenti e risiedono ai bordi dei Mari o sugli Altipiani. Sono faglie o dorsali lunghe centinaia di Km. Sono spaccature della crosta con scorrimento di masse rocciose in senso verticale e orizzontale. Si sono formate sia durante il raffreddamento della superficie che per fenomeni vulcanici, in pratica per estensione o sollevamento della crosta lunare. “Rima Hyginus” è una fossa tettonica larga 3 km lunga 226 km “Rupes Recta” è una faglia larga 2 km lunga 114km alta 300mt.

24 I vulcani lunari Domi --->
Gruithuisen Domi ---> Mare Imbrium ---> Si chiamano “domi” sono delle strutture cupoliformi con base dai 10 ai 20 km e con pendii di 1-2 gradi, vengono associati ai vulcani a scudo terrestri, specie nei casi in cui sulla sommità del domo è presente un craterino circolare (di solito del diam. di 1 km), che è la bocca effusiva del vulcano. In alcuni casi i domi possono essere spiegati come rigonfiamenti localizzati della crosta lunare, causati dall'intrusione a bassa profondità di magma che non è riuscito ad effluire in superficie. Spesso si nota come i domi formino raggruppamenti più o meno estesi ai margini dei grandi bacini di impatto.

25 La superficie La superficie lunare e' ricoperta da una miscela di polvere e detriti rocciosi prodotta per disgregazione di meteoriti (il regolite) , dello spessore variabile dai 2 agli 8 mt nei Mari mentre nelle Terre dai 20 ai 30 mt perchè esposte alla disgregazione dal bombardamento di polvere interplanetaria fin dalla formazione della Luna, ciò a testimonianza della diversa età che nei mari è inferiore. Nella platea del giovane cratere Thyco lo spessore è di pochi cm. Recentemente, e' stata rivelata dalla sonda Clementine la presenza di acqua ghiacciata in alcuni crateri attorno al polo sud lunare.

26 Età delle formazioni lunari - Altipiani
Dai campioni rocciosi riportati sulla Terra la datazione radioattiva ha ricavato un’età compresa tra 3,8 e 3,9 miliardi di anni. Se i campioni fossero il quadro globale delle terrae si direbbe che i crateri si sarebbero formati in soli 100 milioni di anni… Osservando la sovrapposizione dei vari strati craterici e della degradazione delle formazioni ricavariamo la datazione di una certa regione… Dai campioni rocciosi riportati sulla Terra la datazione radioattiva ha ricavato un’età compresa tra 3,8 e 3,9 miliardi di anni, quindi i crateri si sarebbero formati in soli 100 milioni di anni… Il grosso dei bombardamenti si è avuto nei primi 600 Milioni di anni dopo la formazione della proto-Luna.

27 Età dei crateri – periodi lunari
Osservando le caratteristiche morfologiche dei crateri avremo un quadro cronologico delle formazioni. Periodo Copernicano 0,9 – 1 mld di anni fa (Keplero, Copernico, Thyco, Aristarco …) Sono i crateri più recenti Mostrano : -un bordo netto, pareti terrazzate, picchi centrali. -il sistema di raggi chiari, Ejecta discontinue e Ejecta continue Periodo Eratosteniano 1,2 – 3,8 mld di anni fa (Eratosene…) mostrano ancora -un bordo netto, pareti terrazzate, picchi centrali -Ejecta discontinue Ejecta continue

28 Età dei crateri – periodi lunari
Periodo Imbriano 3,8 – 3,85 mld di anni fa (…Mare Imbrium) Mostrano solo: un bordo netto, pareti terrazzate, picchi centrali Senza ejecta Periodo Nettariano 3,85 – 3,9 mld di anni fa (…Mare Nectaris) Pareti degradate dai micrometeoriti, senza ejecta

29 Età dei MARI i Mari , sono le formazioni più recenti, la datazione radioattiva delle rocce rivela un’età compresa tra 3,7 e 3,1 miliardi di anni. Conosciamo per certo l'età del Mare Tranquillitatis 3,8 mld di anni, il Mare Foecunditatis 3,4 mld Oceanus Procellarum 3,2 mld di anni. Il terreno superficiale ha un' età variabile dai milioni di anni, questo è segno che c'è un continuo rimescolamento del terreno dovuto al micro bombardamento avvenuto anche in epoca recente

30 Composizione delle rocce
Possiamo suddividere le rocce lunari in tre tipi: Basalti rocce di pietra lavica, di cui sono composti i Mari. Kreep acronimo di "K" potassio, REE "Rare Earth Element" e "P" fosforo. Anortositi rocce chiare a bassa densità ricche di calcio tipiche degli Altipiani e compongono la crosta lunare. La crosta lunare ha uno spessore che varia dai 55 ai 67km (faccia nascosta), ed e' composta di rocce di origine effusiva, soprattutto silicati di alluminio, calcio, ferro, magnesio e ossidi. Questa è la prova che in passato il nostro satellite ha avuto una significativa attivita' vulcanica.

31 Modello Interno della Luna
Crosta di ANORTOSITE 60-70 km NUCLEO ? (2 %) Mantello ROCCE PIU’DENSE km

32 Quindi la componente lunare incide di circa il doppio di quella solare
Le maree Al novilunio e al plenilunio queste due forze si sommano mentre al primo e ultimo quarto si contrastano e toccano il minimo. Tra gli influssi attribuiti alla Luna sull’ambiente terrestre quello delle maree è il più importante … Le maree sono prodotte dall’ attrazione combinata della Luna e del Sole sulla massa fluida degli oceani. L’azione è direttam. proporz. alla massa dell’astro e invers. proporz. al cubo della sua distanza (mentre la legge di gravità è inversam.proporz. al quadrato della distanza..) Quindi la componente lunare incide di circa il doppio di quella solare

33 Le maree In base alla profondità del mare e a fattori locali avremo delle maree di 19 metri nella baia canadese di Fundy e di pochi cm nel Mar Mediterraneo! Anche la crosta terrestre è soggetta alle maree… La Terra, nel suo complesso, ha la rigidità dell’ acciaio, e la deformazione periodica del geoide arriva fino a 30 cm

34 Conseguenza delle maree
L’effetto mareale più importante,a lungo periodo, è quello dell’allontanamento della Luna. La corrente che si sposta lungo i fondali oceanici crea turbolenze . Questa forza meccanica si trasforma in calore per attrito ! Questa forza meccanica proviene dalla rotazione terrestre e dal moto orbitale lunare… e viene lentamente dissipata.. La conseguenza Il giorno terrestre si allunga di 2 millesimi di secondo ogni 100 anni, e la Luna si allontana dalla Terra di 3 Cm ogni anno.

35 Conseguenza delle maree
La “fuga” terminerà quando la luna raggiungerà la distanza di Km e il giorno terrestre sarà pari a 2 settimane ! Enigma! In base ai calcoli fatti circa 2 miliardi di anni fa la Luna doveva essere a ridosso della Terra ! Mentre i campioni di roccia analizzati dimostrano un’età superiore ai 4 miliardi di anni. Dov’era nei primi 2 miliardi di anni la Luna ? Ovvero qual è l’origine della Luna ?

36 Collisione Origine della Luna
Dell'origine della Luna non si hanno certezze, quindi in base ai dati in possesso degli astrofisici l’ipotesi più accreditata è quella della formazione per Collisione

37 Origine della Luna La Luna sarebbe figlia della Terra ...
per il distaccamento di una parte del nostro pianeta che avrebbe originato la Luna. La Terra avrebbe subito per una collisione catastrofica con un planetoide di 1/10 della massa terrestre, all’incirca come il pianeta Marte. Cio’ avrebbe provocato una frammentazione di parte del mantello terrestre che sarebbe stato espulso in orbita. I frammenti si sarebbero poi riaggregati a originare la Luna.

38 Distanze DISTANZA MEDIA = 384.400 km (dal centro dei corpi)
La Luna è il corpo celeste più vicino alla Terra, solo qualche asteroide occasionalmente, incrocia l'orbita terrestre a distanze < 1 Milione di km. Il Sole è 390 volte più lontano (mediam. 150 Milioni di km), Plutone volte e la stella più vicina Proxima Centauri è 100 Milioni di volte più lontana. La Luna quindi , astronomicamente, è dietro l'angolo. VARIAZIONI DISTANZA TERRA-LUNA = km Nell'arco di una lunazione (29,5 giorni) la distanza Terra-Luna varia di quasi 1/8 del valore medio. Il diametro apparente del nostro satellite si riduce ai 9/10 di quello alla minima distanza. 

39 Distanza massima e minina
Perigeo medio = km (dal centro dei corpi) Apogeo medio = km (dal centro dei corpi) La distanza massima (apogeo) e minima (perigeo) della Luna variano secondo regole tutt'altro che semplici . Newton nella formulazione delle sue leggi fece una piccola approssimazione, supponendo che Luna e Terra fossero perfettamente sferiche e isolate nello spazio !

40 Fattori per la determinazione della distanza
La teoria di calcolo più recente è quella elaborata dal "Bureau des Longitudes de Paris" , che prevede per la sola determinazione della distanza, di 9618 fattori periodici, di cui 8644 dovuti all'attrazione dei pianeti. Il Sole e l'eccentricità dell'orbita lunare (e=0,05490) sono in relazione. L'eccentricità varia ed è Max quando l'asse maggiore dell'orbita è diretto verso il Sole. Si avranno quindi Perigei minori e Apogei maggiori. Possono quindi esserci differenze anche di Migliaia di km tra un apogeo o un perigeo ed un altro.

41 I principali moti della Luna sono la rivoluzione e la rotazione;
Il moto orbitale I principali moti della Luna sono la rivoluzione e la rotazione; in realta' essi sono innumerevoli e molto complessi, a causa del variare della posizione di Terra e Sole nel tempo.

42 Il “Giorno lunare” (rotazione)
La Luna ruota su se stessa mostrando sempre la stessa faccia alla Terra, questo accade perchè il periodo di rotazione coincide esattamente con quello di rivoluzione intorno alla Terra. Questo sincronismo è stato indotto dalle forze mareali della Terra che lentamente hanno frenato la rotazione della Luna. 

43 Il “Mese lunare” (rivoluzione)
Il mese Sidereo La Luna per compiere un giro completo , rispetto alle stelle , impiega 27,32 giorni poichè avanza ,rispetto alle stelle, di 13,2 ° al giorno (27,32g/360° = 13,2° ) Il mese Sinodico Però per rivedere la Luna alla stessa fase dobbiamo attendere 29,5 gg ...perché, nel frattempo che il mese lunare avanza , la Terra si sposta lungo la sua orbita intorno al Sole. Infatti vedremo anche il Sole spostarsi, in apparenza, rispetto alle stelle fisse di circa 1 grado al giorno. Quindi Luna e Sole si spostano nella stessa direzione, allora la velocità relativa della Luna rispetto al Sole sarà la differenza dei due spostamenti, cioè di 12,2° al giorno. Quindi la Luna “rincorre la terra” che per ritornare alla stessa fase deve percorrere 360° rispetto al Sole, e cioè: 360:12,2 = 29,5 giorni …. che è il valore del mese sinodico.

44 La rivoluzione e le fasi
Le "fasi”sono determinate dalla posizione che assumono di volta in volta la Luna e la Terra rispetto al Sole

45 I moti della Luna Librazione
La Luna, nel suo moto orbitale intorno alla Terra, ci mostra sempre la stessa faccia, ma noi riusciamo a vedere il 59% della sua superficie. Ciò è possibile perché la vediamo "librare" cioè oscillare, apparentemente poiché in realtà è il nostro punto di vista che cambia.

46 Librazione in latitudine
Consente di vedere a periodi alterni, oltre il limite dell'emisfero rivolto alla Terra, un po' di regioni polari Sud e un po' di quelle Nord. Questo tipo di Librazione è analogo al fenomeno delle stagioni terrestri Poiché la Luna mantiene costante il suo angolo di inclinazione rispetto alla sua orbita Oscillazione di 6° 41’ rispetto all’equatore (3’34”)

47 Librazione in latitudine
E' causata dall'angolo che forma il piano orbitale lunare (equatore) con l'eclittica (piano orbitale terrestre) che è 5° 8' + l'angolo dell'inclinazione del piano equatoriale sul piano dell'orbita che è 1° 32'. Questi valori fanno si' che durante la rivoluzione intorno alla Terra un punto posto sull'equatore lunare si trovi 6° 41' al di sopra del piano dell'orbita e poi dopo 14 giorni 6° 41' al di sotto.

48 Librazione in longitudine
Durante una lunazione un punto al centro del disco, si sposterà di 8° a Est e poi 8° a Ovest, potremo quindi osservare un po' più a Est e a Ovest oltre il lembo della Luna. Ciò è dovuto all'orbita lunare ellittica e al fatto che mentre la rotazione su se stessa avviene con ritmo regolare, la rivoluzione (che dura quanto la rotazione) avviene con velocità variabile, a seconda che si trovi più vicino o più lontano dalla Terra (2ª legge di Keplero), muovendosi più velocemente al perigeo e più lentamente all'apogeo.

49 Librazione parallattica o diurna
E’ molto lieve, ma consente di osservare al sorgere della Luna un po' di superficie oltre il lembo Est e al tramonto un po' verso il lembo Ovest. E' dovuta al fatto che l'osservatore non si trova al centro della Terra ma sulla sua superficie, quindi la rotazione terrestre farà variare il punto di vista di una quantità uguale alla "parallasse lunare" che è circa 1° (la parallasse è l'angolo sotto il quale dalla Luna vediamo il raggio terrestre).

50 Lo spostamento siderale è poco più di 13 gradi al giorno,
Moto apparente Movimento della Luna alle ore 19 nei giorni dal 28 Nov al 6 Dic. 2000 Osservando la Luna sempre allo stesso orario la vedremo crescere di fase e spostarsi gradualmente verso Est, ritardando il proprio tramonto di circa 50 min al giorno. la Luna avanza in 1 ora di un angolo all'incirca pari al suo diametro (0,5 gradi) Lo spostamento siderale è poco più di 13 gradi al giorno,

51 Anticipo e ritardo in levata...
Osservando il percorso che traccia la luna nella stessa fase alle varie stagioni la vedremo tracciare degli archi diversi... e anticipare in autunno e ritardare in primavera la levata!

52 Altri moti lunari Per effetto delle perturbazioni gravitazionali del Sole (ma anche degli altri pianeti, soprattutto Venere e Giove) la linea dei nodi si sposta in senso orario (retrogrado) e la linea degli Apsidi in senso antiorario o diretto…. Spostamento Linea dei nodi Il piano orbitale lunare è inclinato di 5° e 9' rispetto al piano dell‘eclittica, l’intersezione dei due piani individua una retta – l’asse nodale – che congiunge due punti opposti: il nodo ascendente e il nodo discendente. Essi si spostano di 19° all'anno compiendo un giro completo in 18,6 anni (Saros) Spostamento linea degli Apsidi Si chiama "linea degli Apsidi" quella che congiunge Apogeo e Perigeo. A causa delle perturbazioni essa avanza di circa 3° ad ogni rivoluzione, compiendo un intero giro in 8,85 anni in direzione antioraria e opposta a quella della linea dei nodi..

53 Quando l’asse nodale è diretto verso il Sole si verifica un’eclisse.
Eclisse di Luna Quando l’asse nodale è diretto verso il Sole si verifica un’eclisse. Cioè quando Sole, Terra e Luna si trovano allineati lungo la linea dei nodi. Proprio l’inclinazione dell’orbita lunare e lo spostamento della linea dei nodi nel tempo fa si che l’eclisse di Luna non si verifichi ad ogni Plenilunio... Le eclissi tendono a spostarsi a ritroso lungo le stagioni con il procedere degli anni. Dopo 18,61 anni la linea dei nodi avrà percorso un intero giro e le eclissi si ripeteranno quasi esattamente nelle stesse date dell’anno; da ciò la grande importanza attribuita ai nodi lunari in relazione alla previsione di fenomeni spettacolari come le eclissi.

54 schema eclisse di Luna La Terra è tra Sole e Luna e proietta nello spazio un cono d'ombra lungo in media Km, circondato da un cono di penombra. Se la Luna passa completamente nel cono d'ombra, si ha un'eclisse totale; se passa solo attraverso il cono di penombra, un'eclisse di penombra; se attraversa solo parzialmente il cono d'ombra, un'eclisse parziale.

55 Nell’ombra della terra
Movimento della luna attraverso il cono d’ombra proiettato dalla Terra L’ombra terrestre alla distanza della Luna è tre volte più grande del suo diametro…. La luna impiegherà + di 3 ore per attraversare il cerchio dell'ombra esteso apparentemente per circa 1,5°.

56 Il contributo degli astrofili Attrezzatura
il telescopio un ETX 125 Maksutov con Barlow 2x e filtro Ir Cut e la tecnica di ripresa è stata : 1) Ripresa di un filmato con Web Cam (800 frames circa) 2) Elaborazione dei migliori frames con Registax 3 3) Piccoli ritocchi con Photoshop 7

57


Scaricare ppt "Disegni by Stefano Catapano"

Presentazioni simili


Annunci Google