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Metodi di insegnamento
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Apprendimento cooperativo
E’ un metodo che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro rendimento. Si differenzia dall’apprendimento competitivo in cui gli studenti lavorano l’uno contro l’altro, e da quello individualistico in cui gli studenti lavorano da soli. Cooperare significa lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. Vantaggi: gli studenti ottengono migliori risultati: lavorano di più e sviluppano una maggiore motivazione relazioni positive tra gli studenti: si crea uno spirito di squadra e di sostegno reciproco Maggiore benessere psicologico: migliore senso di autoefficacia, autostima e immagine di sé
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Autostima Un’autostima positiva Un’autostima negativa
consente di sentirsi bene sfruttando i propri punti di forza; è connessa ad un buon funzionamento personale; facilita un buon adattamento socio-emozionale. ( chi si sente vincente affronta i compiti difficili come sfide da vincere) Un’autostima negativa ha un impatto sfavorevole sull’efficacia della performance; è connessa a difficoltà di autocontrollo e disturbi di ansia; ostacola i processi di adattamento socio-emotivo. ( chi si sente perdente si comporta di conseguenza facendo in modo che la “profezia” su se stesso si avveri)
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Aspettative e conferme
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Inefficacia Sull’inefficacia incidono L’inefficacia è la convinzione
di esporsi, comunque, all’insuccesso nonostante l’impegno. L’aspettativa d’insuccesso favorisce comportamenti di evitamento dei compiti complessi, di conferma della paura di non riuscire, di “occultamento” dell’impegno (se non ci provo, non corro il rischio di sbagliare) Sull’inefficacia incidono le esperienze di inutilità dei propri sforzi; le esperienze di incontrollabilità degli eventi.
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Aspettative e conferme
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Autoefficacia L’autoefficacia è la convinzione
di possedere le capacità di organizzare e realizzare le azioni necessarie per conseguire i risultati prefissati. L’aspettativa di autoefficacia consente di visualizzare immagini vincenti di sé, che motivano fortemente all’impegno. Sull’autoefficacia incidono la capacità di conseguire il successo attraverso l’impegno; la perseveranza di fronte alle difficoltà; la disponibilità a cambiare strategia quando si rivela inefficace.
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I gruppi non cooperativi
Pseudogruppo di apprendimento: devono lavorare insieme ma non hanno alcun interesse a farlo; collaborazione apparente, reale competizione. Gruppo tradizionale di apprendimento: devono lavorare insieme e accettano di farlo. Interagiscono solo nella prima fase (capire lo svolgimento del compito). Gruppo di apprendimento cooperativo: devono lavorare insieme e sono contenti di farlo. Sanno che il successo dipende dallo sforzo congiunto di tutti.
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Elementi costitutivi dell’apprendimento cooperativo
Interdipendenza positiva Responsabilità individuale Interazione costruttiva Abilità sociali Valutazione di gruppo Uno per tutti e tutti per uno Ogni membro deve contribuire in modo responsabile Gli studenti devono lavorare assieme Comunicare, gestire conflitti, incoraggiare la partecipazione altrui Discutere i progressi del gruppo, identificare le azioni positive e non dei singoli individui
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Il ruolo dell’insegnante
Prendere decisioni preliminari definire gli obiettivi scolastici e sociali decidere le dimensioni dei gruppi. Decidere la composizione del gruppo assegnare i ruoli sistemare l’aula organizzare i materiali Monitoraggio e intervento monitorare il comportamento degli alunni intervenire per migliorare il lavoro di gruppo chiudere la lezione Spiegare il compito e l’approccio educativo spiegare il compito e i criteri di valutazione strutturare: l’interdipendenza positiva; la responsabilità individuale; le abilità sociali Verifica e valutazione valutare l’apprendimento degli studenti valutare il funzionamento dei gruppi
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Definire gli obiettivi
Essere tradotto in termini operativi Essere chiaro deve deve L’obiettivo deve deve Migliorare l’apprendimento e i rapporti tra gli alunni Essere realistico
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Esempio: abilità scolastiche e sociali per un compito di matematica
Comprensione del problema leggere il problema; suddividerlo in fasi; collegare le informazioni con ciò che già si conosce; ascoltare per comprendere Analisi del problema scegliere le operazioni da svolgere chiarirsi reciprocamente le idee; discutere le idee e non le persone Fornire suggerimenti e risposte alternative contribuire con idee; incoraggiare la partecipazione degli altri Concordare la risoluzione del problema svolgere le operazioni; cercare il consenso dei compagni riassumere le operazioni possibili Verificare l’esito finale controllare accuratamente le risposte
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Decidere le dimensioni dei gruppi
non esistono dimensioni ideali dipende da: esperienze pregresse, materiale, attrezzature, tempo a disposizione In generale è meglio formare piccoli gruppi da 2 a 4 persone per gruppo minore è il tempo più piccolo deve essere il gruppo più piccolo è il gruppo più difficile sarà per gli studenti non fare nulla più il gruppo è grande maggiori devono essere le abilità dei suoi membri: pari possibilità di parlare, coordinare il lavoro di ciascuno, ottenere il consenso, tenere alta l’attenzione se aumentano le dimensioni dei gruppi diminuisce l’interazione diretta tenere conto del materiale disponibile o della natura del compito più piccolo è il gruppo e maggiori sono le possibilità di individuare eventuali difficoltà (schemi comportamentali da modificare; aspetti cognitivi)
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Formare i gruppi Gruppi omogenei in termini di capacità, interessi ecc. gruppi eterogenei i gruppi eterogenei presentano una serie di vantaggi: squilibrio cognitivo=stimola lo sviluppo intellettivo e l’apprendimento; favorisce una comprensione più approfondita Procedure: dipende dalla composizione della classe randomizzata:Assegnare i membri a ciascun gruppo secondo una procedura randomizzata. Si possono usare dei cartoncini con serie di figure diverse (animali, fiori, mezzi di trasporto) da distribuire, poi raggruppando insieme quelli che hanno la stessa serie. Gruppi selezionati dall’insegnante: maggiore possibilità che gli studenti isolati vengano coinvolti nelle attività didattiche; si evitano i “ghetti” gruppi autoselezionati: sono quelli più rischiosi; i ragazzi tenderanno a formare gruppi omogenei;
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Suggerimenti per la formazione dei gruppi
Strategie ridurre le dimensioni dei gruppi aumentare le dimensioni dei gruppi Condizioni il tempo a disposizione è poco bisogna rafforzare la responsabilità individuale identificare le abilità sociali che i ragazzi non possiedono aumentare la coesione sociale e lo scambio interpersonale gli studenti non possiedono esperienze di cooperazione aumentare le risorse operative
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Come organizzare l’ambiente di lavoro
E’ necessario lasciare un certo spazio tra un gruppo e l’altro, quindi i tavoli vanno distanziati secondo lo schema previsto Per delimitare le aree di lavoro si possono usare: poster o collage fatti dal gruppo come contrassegno ed esposto nella loro area di lavoro I partecipanti dovranno sedere con la faccia o il fianco rivolti verso il docente I membri del gruppo dovranno sedere uno di fronte all’altro per condividere i materiali e interagire con tutti gli altri
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Ruoli e abilità
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Assegnare i ruoli Assegnare agli studenti incarichi progressivamente più complessi e impegnativi Assicurare una rotazione dei ruoli ruoli di gestione del gruppo controllare i toni di voce controllare i rumori controllare i turni ruoli di funzionamento del gruppo spiegare (esporre le varie idee) registrare(redigere la relazione di gruppo) incoraggiare la partecipazione fornire guida (ricordare lo scopo del compito, attenzionare il tempo fornire sostegno (verbale e non-verbale, sollecitare, lodare, ecc.)
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Assegnare i ruoli Ruoli per l’apprendimento ricapitolare
precisare (correggere gli errori) verificare la comprensione di tutti i membri del gruppo fare ricerche/comunicare (procurare i materiali utilizzando le risorse degli altri gruppi e dell’insegnante) elaborare ( collegare le strategie adoperate con quelle utilizzate nelle esperienze passate) approfondire ruoli di stimolo criticare le idee chiedere motivazioni distinguere cioè specificare i diversi ragionamenti logici e le soluzioni, sintetizzarli, svilupparli. valutare
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Organizzare i materiali
Un set di materiali per ogni studente (copia di un brano) Una sola copia del materiale per ogni gruppo (interdipendenza positiva, indicato per le prime esperienze di gruppo) Una parte del materiale al gruppo e una parte ad ogni studente Procedura Jigsaw: fornire ad ogni studente parte delle informazioni necessarie per svolgere il compito (interdipendenza delle informazioni); fornire una parte del materiale ad ogni membro del gruppo (interdipendenza delle risorse). Questa procedura è particolarmente indicata nelle situazioni in cui un alunno tende a prevaricare sugli altri, o viceversa è isolato.
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Spiegare il compito e l’approccio cooperativo
Spiegare in modo chiaro e ben definito in cosa consiste il compito (es. “il vostro compito consiste nel leggere questo testo e rispondere correttamente alle domande”) chiarire gli obiettivi della lezione ovvero le conoscenze possedute alla fine della lezione (es. “sarete in grado di spiegare………….”) spiegare le strategie che dovranno adottare e stimolare processi di automonitoraggio (i concetti/informazioni importanti che devono usare durante il compito, collegarle alle informazioni che già possiedono). Spiegare le procedure da seguire (leggere il brano, rispondere a turno alle domande, scegliere la risposta migliore per ciascuna, ecc.) spiegare i criteri di valutazione (grado di miglioramento; standard di valutazione)
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Strutturare l’interdipendenza positiva
Relazione positiva tra gli studenti tale per cui non ci potrà essere successo individuale se non tramite il successo del gruppo. Interdipendenza degli obiettivi: obiettivo comune, ogni membro del gruppo deve migliorare le prestazioni precedenti, punteggio complessivo prestabilito interdipendenza di premi: attenzionare gli sforzi individuali, premio di gruppo interdipendenza di ruoli: assegnare funzioni e ruoli complementari e interconnessi (leggere, controllare la comprensione, annotare, ecc.) interdipendenza di risorse: assegnare ad ogni membro del gruppo solo una parte delle informazioni e dei materiali/risorse necessarie per svolgere il compito
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Strutturare la cooperazione intergruppo
Estendere i risultati dell’apprendimento cooperativo a tutta la classe: definire per tutta la classe un criterio da raggiungere in un certo compito; quando quel livello viene raggiunto allora tutti gli studenti verranno premiati con punti extra Strutturare la responsabilità individuale Tutti devono contribuire con le loro risorse e il loro impegno valutare le prestazioni di ogni studente e informare tutto il gruppo dei risultati ottenuti confrontare i risultati con gli standard prestabiliti fattori che facilitano l’assunzione di responsabilità individuale: 1. Formare piccoli gruppi; 2. Somministrare ad ogni studente un test di verifica individuale; 3. Fare interrogazioni individuali a caso sul lavoro che si sta svolgendo; 4. Assicurarsi che gli studenti insegnino ciò che hanno imparato.
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Insegnare le abilità sociali
Sulla base dei quattro livelli di abilità cooperative. Quali abilità insegnare? Per esempio nel quarto livello è importante insegnare: ad esprimere la propria opinione a criticare le idee e non le persone a conservare la propria opinione finchè gli altri membri non ne abbiano dimostrato l’infondatezza
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Insegnare le abilità sociali
Come insegnare le abilità? assicurarsi che gli studenti conoscano e le abilità sociali necessarie per il lavoro di gruppo far identificare agli studenti quali sono le abilità sociali stabilire le abilità e presentare le situazioni in cui utilizzarle definire le abilità in termini operativi (comportamenti verbali e non verbali) fare una breve dimostrazione (gioco dei ruoli) improvvisare situazioni pratiche assegnando, per esempio, una abilità sociale come unico obiettivo del gruppo. Fornire feedback agli studenti sul loro uso dell’abilità e riflettere sui possibili miglioramenti regole: Essere specifici; andare per gradi; esercizio
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Insegnare le abilità sociali
Come insegnare le abilità? assicurarsi che gli studenti conoscano e le abilità sociali necessarie per il lavoro di gruppo far identificare agli studenti quali sono le abilità sociali stabilire le abilità e presentare le situazioni in cui utilizzarle definire le abilità in termini operativi (comportamenti verbali e non verbali) fare una breve dimostrazione (gioco dei ruoli) improvvisare situazioni pratiche assegnando, per esempio, una abilità sociale come unico obiettivo del gruppo. Fornire feedback agli studenti sul loro uso dell’abilità e riflettere sui possibili miglioramenti regole: Essere specifici; andare per gradi; esercizio
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Monitorare il comportamento degli studenti
Scegliere gli osservatori: insegnante studenti osservazioni strutturate: scheda di rilevazione dei comportamenti desiderati osservazioni informali: :registrare i comportamenti o gli eventi significativi sia positivi che negativi focalizzare l’attenzione sui comportamenti positivi; fornire sostegno e lodi fornire chiarimenti e ulteriori spiegazioni se gli studenti fanno fatica a lavorare in modo produttivo incoraggiare l’automonitoraggio: verifica della frequenza e efficacia di utilizzo delle abilità (ho contribuito con le mie idee, ho chiesto aiuto,) chiudere la lezione: chiedere agli studenti di ricapitolare i punti salienti e segnare i punti più importanti
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Monitoraggio e intervento
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Verifica e valutazione
1. La verifica e la valutazione devono svolgersi all’interno del contesto dei gruppi di apprendimento 2. Verificare con costanza e sistematicità: feedback costante 3. Utilizzare un sistema basato su criteri oggettivi . I soggetti devono essere sempre coinvolti nella verifica del livello di apprendimento proprio e dei compagni: favorisce l’assimilazione e i processi di problem-solving, consapevolezza. 5. Usare metodi di verifica diversi: metodi di verifica delle conoscenze o metodi di verifica” autentica”
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