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PubblicatoMaddalena Mazzola Modificato 10 anni fa
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FRATTURE Soluzione di continuo che si produce a carico di un osso
Origine: traumatica (intensità sollecitazione esterna supera i limiti di una normale resistenza ossea) patologica (diminuita resistenza dell’osso (es.metastasi)
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Origine traumatica Trauma diretto: frattura in corrispondenza del punto traumatizzato (es. martello che colpisce il dito) Trauma indiretto: frattura a distanza dal punto di applicazione della forza traumatizzante (es. frattura clavicola dopo caduta sulla mano)
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In rapporto dell’integrità con la cute
Fratture chiuse: rottura osso non accompagnato dalla discontinuità della cute Fratture aperte o esposte: frammenti ossei fratturati perforano i piani muscolari e cutanei Fratture complicate: al danno osseo si aggiungono varie complicanze (generali e locali)
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Complicanze generali Shock emorragico (frattura arti, bacino)
Embolia adiposa (in circolo frammento di grasso proveniente dalla cavità midollare fratturato che giunge ai polmoni o all’encefalo) Tromboembolia
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Complicanze locali Esposizione frattura con infezione
Lesioni viscerali (es. pleura-polmoni nelle fratture costali; vescica nelle fratture di bacino) Lesioni vascolari Lesioni nervose
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Sintomi/Segni Dolore acuto nel punto di frattura Impotenza funzionale
Deformità Tumefazione
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Trattamento Immobilizzazione: rendere trasportabile il paziente
attenuare il dolore impedire aggravamenti lesioni Materiali: Stecche prefabbricate( imbottite, pneumatiche, a depressione) Stecche improvvisate Bendaggio fissativo
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Frattura clavicola Traumi indiretti (caduta sulla mano o sulla spalla)
Sintomi/segni: spalla immobile, abbassata, spostata in avanti braccio aderisce al corpo e ruotato all’interno pz. piega la testa verso lato fratturato per ridurre il dolore Trattamento: imbottitura sotto il cavo ascellare del lato colpito; flettere l’arto superiore del lato danneggiato facendo toccare con la punta delle dita la clavicola del lato opposto; fissare l’arto con una fascia a fionda e poi una seconda fascia attorno al torace
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Frattura degli arti Sintomi/segni: Dolore acuto nel punto di frattura
Difetto di mobilità dell’arto Eventuale fuoriuscita di un moncone dell’osso fratturato Formicolio Ipotermia dell’arto a valle della frattura Accorciamento dell’arto Trattamento: Se l’infortunato è in stato di incoscienza effettuare manovre BLS Tagliare gli indumenti che coprono la parte traumatizzata per valutare l’eventuale presenza di frattura esposta Tamponare eventuali emorragie se presenti Immobilizzare l’arto fratturato con gli appositi immobilizzatori o se assenti con bendaggi/stecche improvvisate Coprire il soggetto con una coperta
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Lussazione Spostamento permanente dei capi ossei articolari con perdita dei loro normali rapporti Completa o incompleta Cause: predisponenti (età, sede, eventuali deformità) determinanti ( violenza diretta)
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Lussazione Sintomi/segni: Dolore violento al momento del trauma che tende a diminuire o scomparire con l’immobilizzazione dell’articolazione lussata Deformità profilo regione anatomica Blocco articolare con atteggiamento obbligato Impotenza funzionale Trattamento: Non tentare riduzione lussazione Immobilizzare l’articolazione lesa Riduzione della lussazione entro le prime sei ore dal trauma in ambiente medicalizzato
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Distorsione Temporaneo spostamento in un’articolazione di un capo osseo articolare rispetto all’altro a seguito di un movimento forzato e anormale. E’ accompagnato dallo stiramento della capsula e dei legamenti, senza perdita rapporti articolari
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Distorsione Sintomi/segni: Dolore violento al momento del trauma
Tumefazione tessuti periarticolari Ecchimosi nelle ore successive al trauma Limitazione funzionale proporzionale all’entità dei danni subiti Trattamento: Rimuovere indumenti o scarpe Applicare borsa di ghiaccio Immobilizzare l’articolazione danneggiata Mantenere in scarico l’articolazione
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Traumi del torace Sintomi/segni: Dolore toracico
Dolore nel punto di frattura che aumenta con i movimenti e la respirazione Dispnea Sindrome emorragica, grave se vi è lesione dei grossi vasi Shock Trattamento: Garantire l’espansibilità del torace in caso di compressione esterna ( seppellimento sotto le macerie, imprigionamenti in autoveicoli) Garantire la pervietà delle vie aeree Se il traumatizzato non respira autonomamente, provvedere alla ventilazione artificiale, e se necessario, somministrare ossigeno Chiudere le ferite penetranti Immobilizzare le fratture costali Se pz. cosciente metterlo in posizione semiseduta
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Traumi dell’addome Penetranti o chiusi
Traumi penetranti: da arma da taglio o fuoco; si può accompagnare a lesione dei vasi sanguigni (emorragia), lesioni di organi (emorragia), perforazione intestinale, protusione dei visceri attraverso la ferita. Il quadro può evolvere immediatamente o dopo molte ore in uno stato di shock ipovolemico. Traumi chiusi: azione diretta ( percussione, compressione); si crea una lacerazione degli organi(fegato, milza, reni) o lo scoppio (intestino, vescica); azione indiretta (meccansimo del contraccolpo)
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Traumi dell’addome Sintomi/segni: Dolore addominale
Addome disteso per emorragia interna Addome piatto, duro, “a tavola” per risentimento del peritoneo Shock Trattamento: Non somministrare bevande Non somministrare farmaci Le ferite addominali devono essere protette da garze sterili Se vi è una ferita penetrante della parete con fuoriuscita di visceri non bisogna tentare di spingerli dentro Nell’eventualità di corpi estranei penetranti in addome, non si deve assolutamente procedere al tentativo di rimozione, ma circondarli con garze sterili per immobilizzarli e trasportare il malato in ambiente ospedaliero.
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Ferite Abrasioni: distacco e sollevamento degli strati più superficiali della cute Pulire la cute con cura Rimuovere terriccio o corpi estranei Lavare con acqua corrente Coprire con garza sterile Piccole ferite da taglio: Pulire con cura la cute Disinfettare con un prodotto antisettico Coprire con garza sterile
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Ferite Ferite profonde:
Fermare l’emorragia esercitando una compressione sulla ferita con garze sterili Eseguire una fasciatura compressiva Ferite lacero-contuse: strappamento a tutto spessore della cute Eliminare dalla ferita eventuali corpi estranei attraverso un abbondante lavaggio con acqua corrente Detergere con acqua ossigenata pulendo anche la cute circostante Disinfettare Coprire con garza sterile
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Ustioni Lesione della pelle, e a volte dei tessuti sottostanti, causata da vari agenti fisici e chimici ( calore, elettricità, congelamento, sostanze acide e alcaline) Parametri di valutazione: (grado ed estensione) Primo grado: lesione che coinvolge solo l’epidermide; semplice arrossamento della pelle; eritema, gonfiore, lieve dolore Secondo grado: lesione che coinvolge il derma sottostante; presenza di vescicole o bolle, forte dolore Terzo grado: lesione che coinvolge anche gli strati più profondi fino ai muscoli e a volte l’osso. La pelle è carbonizzata con dolore vivacissimo o assente se ha coinvolto le fibre nervose.
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Estensione: più l’ustione è estesa sulla pelle e più è da considerarsi grave, sino a mettere a repentaglio la vita del paziente. Per valutare l’estensione dell’ustione si utilizza la regola del nove. Con questa regola tutto il corpo viene diviso in diversi territori e ad ognuno di questi si attribuisce un numero che corrisponde a un nove o un suo multiplo (9,18,36). La somma si avvicina a 100 e rappresenta la totalità del corpo. Es: testa 9 torace-addome 36 arti superiori 9+9 inguine 1 arti inferiori
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Provvedimenti da prendere:
Altri parametri secondari di gravità: Età del paziente Presenza di malattie importanti Complicanze dell’ustione (infezioni, shock) Zone critiche sono il viso, le vie respiratorie e le articolazioni Provvedimenti da prendere: Ustioni da fuoco: soffocare con coperta le fiamme che avvolgono il soggetto Effettuare una valutazione primaria: se incoscienza e assenza di respiro iniziare BLS Raffreddare la zona ustionata Coprire le lesioni con garze sterili o teli asciutti
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Provvedimenti da prendere:
Ustioni da agenti chimici: rimuovere l’agente con attenzione Togliere all’infortunato gli abiti Lavare le parti colpite con acqua abbondante e per un tempo prolungato, evitando che l’agente chimico si sparga sulle zone del corpo non interessate dall’ustione Nel caso siano interessati gli occhi, aprire le palpebre dell’infortunato, senza forzare, e sciacquare a lungo Attenzione!!!! Non sfilare all’infortunato gli abiti bruciati che aderiscono alla superficie corporea Non usare mai pomate o ghiaccio sulle lesioni Non forare o aprire per nessun motivo le vesciche Non stimolare il vomito nei soggetti intossicati
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Lesioni da alte temperature
Colpo di calore Sintomi/segni: Astenia Sete intensa Cute calda e secca Ipotensione Aumento della temperatura corporea fino a 41-42 Mal di testa, vertigini Alterazione della coscienza Possibili convulsioni Trattamento: Spostare il paziente in un luogo fresco e raffreddarlo rapidamente togliendogli gli abiti e avvolgendolo in lenzuoli o teli umidi Mettere ghiaccio sotto le ascelle e le ginocchie, sull’inguine e su polsi e caviglie Somministrare ossigeno Allertare il 118 se il paziente è molto agitato o non cosciente, persistono i segni dello shock, il sogg. è cardiopatico
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Lesioni da basse temperature
Congelamento Sintomi/segni: Stadio iniziale: cute fredda, arrossata, edematosa, screpolata Disturbi della sensibilità cutanea Dolore localizzato Stadio superficiale: Cute fredda, cianotica, molto edematosa con vesciche piene di siero Assenza di sensibilità cutanea senza dolore Stadio profondo: Cute cianotica con aree nerastre di necrosi del tessuto senza dolore
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Lesioni da basse temperature
Congelamento Provvedimenti: Rimuovere gli abiti bagnati o umidi Somministrare bevande calde e zuccherate. Ma solo se il soggetto è cosciente Se il congelamento riguarda le dita della mano o del piede, riscaldare la parte colpita immergendola in un recipiente pieno di acqua calda, (T37), senza esercitare alcuna pressione Aspettare che la parte colpita si riscaldi, poi asciugare la zona delicatamente e applicare una medicazione Coprire la parte colpita con un panno che non deve però toccare direttamente la parte Mantenere l’arto leggermente sollevato Trasportare il soggetto in una struttura sanitaria rapidamente Non sfregare la parte colpita per scaldarla
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Lesioni da basse temperature
Annegamento Sintomi/segni: Difficoltà respiratoria o assenza della funzione respiratoria dovuta all’ingestione di grande quantità di acqua Aspetto cianotico Alterazione dello stato di coscienza o perdita di coscienza Provvedimenti da prendere: Effettuare valutazione primaria Se il soggetto è in arresto cardiocircolatorio avviare la manovre BLS Se il soggetto presenta sintomi di un principio di annegamento (dispnea, aspetto cianotico) ma non ha perso coscienza: tranquillizzarlo, togliergli i vestiti bagnati, tenerlo al caldo, somm.ossigeno .
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Lesioni da corrente elettrica
Folgorazione Sintomi/segni: Piccoli crateri asciutti con aree nerastre sui bordi in corrispondenza dei punti di ingresso e di uscita della corrente Perdita di coscienza Crisi convulsive Provvedimenti da prendere: interrompere immediatamente la corrente Evitare ogni contatto con il folgorato finchè non si è certi che sia isolato dal contatto con la corrente Se non riesce ad interrompere la corrente, cercare di allontanare il folgorato dal conduttore aiutandosi con un bastone di legno o con qualsiasi mezzo isolante Valutare le condizioni del soggetto relativamente allo stato di coscienza, all’attività respiratoria e cardiaca Valutare la presenza di ustioni
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Inalazione di sostanze tossiche
Intossicazioni Inalazione di sostanze tossiche Sintomi/segni: Bruciore agli occhi Irritazione delle vie respiratorie (bruciore a bocca, naso, gola) Tosse e senso di soffocamento Insufficienza respiratoria Cianosi Provvedimenti da prendere: se l’ambiente è pericoloso, prima di intervenire munirsi di idonei e specifici sistemi di protezione Lasciare all’esterno una persona che possa dare l’allarme nel caso uno o più soccorritori presentino a loro volta i sintomi di intossicazione Trasportare rapidamente l’intossicato al di fuori dell’ambiente pericoloso Se l’intossicato è cosciente, porlo in posizione semiseduta Se il soggetto respira, somm.ossigeno
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Ingestione di sostanze tossiche
Intossicazioni Ingestione di sostanze tossiche Sintomi/segni: Dolore alla deglutizione Ustioni alla bocca e alle mucose della faringe e della laringe Salivazione eccessiva Nausea e vomito Diarrea Provvedimenti da prendere: nei casi di ingestione di tossici non caustici e corrosivi somministrare 2-3 bicchieri di acqua per diluire il tossico Nei cadi di tossici caustici e corrosivi somministrare albume d’uovo miscelato con acqua Nei casi di petrolio o derivati somm. mezzo bicchiere di olio di oliva per rallentare l’assorbimento Provocare solo se l’infortunato è cosciente e non ha ingerito sostanze caustiche ( se non si è sicuri della sostanza tossica ingerita, non somm.liquidi).
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