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Le case nel mondo Classe 5° B Scuola Garibaldi
Anno scolastico 2009/2010 INSEGNANTI: L.CASAROSA, R. TURI
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Quest’anno la classe 5° B ha progettato delle “strane” case che ci sono nel mondo.
Abbiamo cercato su internet e su alcune riviste di viaggi e di architettura delle immagini di case particolari presenti in ogni parte del mondo. Abbiamo trovato case belle e brutte, grandi e piccole, per gente ricca e povera, abitazioni in paesi caldi e freddi. Abbiamo scelto case in Italia e India; case in Russia e al Polo Nord. Per costruirle abbiamo utilizzato solo materiale di recupero e naturale che abbiamo raccolto lungo il fiume. Volete vedere che belle case abbiamo costruito? Andate avanti e presto lo saprete! I bambini e le bambine della 5° B della scuola Garibaldi
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I TRULLI I trulli sono antiche costruzioni in pietra a secco, coniche, tipiche della Puglia centro-meridionale. Hanno la pianta circolare con muri molto spessi. In estate la temperatura è fresca grazie al fresco trattenuto durante la stagione invernale ma anche in inverno si sta bene perché le pareti rilasciano a poco a poco il calore dell’estate Il trullo nasce come tipica costruzione contadina in cui, il cozzaro (ovvero colui che coltivava la terra del padrone) poteva avere un giaciglio dove dormire e tenere gli attrezzi del campo. I lettini dei bambini erano generalmente semplici pagliericci poggiati sul pavimento. Tuttavia, per un migliore utilizzo degli angusti spazi, man mano che le famiglie crescevano spesso si ricorreva alla soppalcatura di uno o più vani allo scopo di metterci i giacigli per i figli oppure di adibirli a ripostigli nascosti allo sguardo dei visitatori occasionali. Lo spazio davvero ristretto e la poca luce proveniente dalla porta ha portato ad utilizzare mobili dotati di almeno uno specchio collocati esattamente in posizione frontale all'entrata di ciascun trullo per fare sembrare lo spazio più grande e luminoso
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COME L’ABBIAMO COSTRUITO
Materiale: taglierino cartoncino ghiaia,sassi di ogni forma colla a caldo compasso Abbiamo preso un cartoncino e tagliato a forma rettangolare con un apertura ad arco per la porta. Poi abbiamo incollato le due estremità con la colla a caldo in modo da formare un cilindro da usare come parete. Con il compasso abbiamo tracciato un cerchio su un altro pezzo di cartoncino. Abbiamo tagliato un raggio del cerchio per poi sovrapporre le due estremità fino a formare un cono con un diametro pari a quello del cilindro. Abbiamo incollato il tutto poi, con il compasso, abbiamo fatto un altro cerchio per fare la base. Incollata la base abbiamo incollato, su tutta la superficie del trullo, dei sassolini.
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KETTUVALLAM Kettuvallam è una casa galleggiante ampiamente usata nell’ India dello stato di Kerala . Il tetto di paglia copre gli scafi in legno. Barche di ogni varietà, forme e dimensioni sono state tradizionalmente il principale mezzo di trasporto di uomini e materiali nel Kerala Backwaters dai tempi antichi. In particolare, le house boat sono state utilizzate per la spedizione di riso e di spezie e di altri beni. Una casa galleggiante standard, è di circa 100 metri di lunghezza, può contenere fino a 30 tonnellate. Ora queste barche sono diventate anche alloggi confortevoli e ai giorni nostri sono delle attrazioni turistiche.
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COME L’ABBIAMO COSTRUITO
Materiale: Polistirolo Legno Stoffa colorata Foglie di bambù Colla a caldo Procedimento: Abbiamo prima preso un pezzo di polistirolo e gli abbiamo dato la forma dello scafo di una barca e l’abbiamo tagliata con il taglierino, nei lati abbiamo incollato pezzi di legno e sopra il legno ci abbiamo attaccato le foglie di bambù. Poi abbiamo incollato con la colla a caldo due travi di legno sugli angoli posteriori della barca. Sulle travi di legno abbiamo messo alcuni pezzi di stoffa come tende. Con l’aiuto della maestra abbiamo creato con dei pezzi di legno un tavolino che abbiamo incollato sulla punta della Kettuvallam. Abbiamo usato lo stesso procedimento per costruire la sedia.
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IGLU’ Un iglù è un rifugio costruito con blocchi di neve, generalmente a forma di cupola. Era una costruzione tipica degli Inuit prima degli anni settanta, popolazione originaria dell'estremo nord del Canada. Come costruivano gli iglù gli Inuit: I mattoni di neve pressata sono sagomati diversamente in base a dove devono essere collocati, in modo da poter costruire una parete sferica (vedi disegno). Come riferimento per ottenere una curvatura ottimale può essere usata una corda fissata al centro della base e usata come misura del raggio della cupola (vedi disegno). I mattoni possono essere montati seguendo una spirale oppure semplicemente in cerchi via via più stretti e inclinati verso l'interno. La seconda possibilità è geometricamente più semplice ma forse meno robusta. Finita la cupola si scava nella parete il foro d'entrata, generalmente protetto da una piccola volta che serve a ostacolare l'entrata di raffiche di vento. Un foro più piccolo, in alto, serve da comignolo quando si accende il fuoco per riscaldare l'ambiente. Alcune volte, nei villaggi, venivano scavati cunicoli sotterranei comunicanti tra i vari iglù, per motivi di sicurezza o per muoversi di casa in casa in condizioni atmosferiche avverse.
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CURIOSITA’ L'iglù è un ambiente abbastanza ristretto per cui portarlo a temperatura è un'operazione piuttosto veloce. Due persone al suo interno e l'accensione di un piccolo fuoco sono sufficienti per innalzare la temperatura interna fino ai 17 °C mentre all'esterno si sta sui -40 °C o -50 ºC. L'aria interna si riscalda rapidamente, mentre i blocchi di ghiaccio che costituiscono le pareti non fondono a causa della capacità termica del ghiaccio e della temperatura esterna. Per mantenere la temperatura durante la notte basta mantenere vive le braci del fuoco.
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COME L’ABBIAMO COSTRUITO
materiale: polistirolo, mezza palla di spugna colla a caldo Fase di costruzione: Abbiamo preso una palla e l’abbiamo tagliata a metà con le forbici. Dopo con i taglierini abbiamo tagliato dei pezzi di polistirolo. Con un pezzo di polistirolo abbiamo fatto la base. Abbiamo attaccato con la colla i pezzi di polistirolo alla palla Infine abbiamo sbriciolato i pezzi di polistirolo per fare la neve e li abbiamo attaccati con il vinavil
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LE TIPICHE CASE RUSSE: LA DACIA E L’ISBA
L'isba è una tipica abitazione rurale russa, a uno o due piani, interamente costruita di tavole di legno e di tronchi d'albero, abitata di solito da contadini. Era la casa di una tipica fattoria russa, costruita in genere vicino alla strada e accanto ad una stalla, un fienile ed un orto. Fra questo edifici era racchiusa un'aia circondata da un semplice recinto di ramoscelli intrecciati. Per la costruzione di isbe tradizionali bastava usare alcuni semplici strumenti, come corde, asce, coltelli e vanghe. Di solito non s'usavano chiodi, visto che il ferro (o altri metalli duri) era costoso e nemmeno la sega era uno strumento molto comune. Tutte le componenti dell'edificio venivano semplicemente tagliate ed assemblate usando un'ascia. Era tradizione piazzare monete, lana e incenso sotto gli angoli della casa in modo che chi ci avesse vissuto si sarebbe mantenuto ricco e in salute. La dacia è una tipica costruzione in legno costruita in campagna o all’interno di fitte foreste vicino a laghi o fiumi Gli abitanti delle grandi città la usano per trascorrervi le vacanze o per affittarle ad altri villeggianti. Ogni dacia è dotata di un ambiente per la sauna,dove si trova una stufa a legna sulla quale viene fatta riscaldare dell’ acqua con aromi naturali,che genera un vapore molto piacevole e tonificante
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COME L’ABBIAMO COSTRUITA
Materiale: scatola di cartone stuzzicadenti tempere colla a caldo spugne da cucina taglierino cartoncino colorato brillantini con colla Procedimento: Abbiamo prima disegnato la forma della casa sopra la scatola di cartone,poi la maestra l’ha tagliata con il taglierino dopo abbiamo usato la colla a caldo per incollare tutti i pezzi della casa e un gruppo di bambini l’ha colorata con le tempere. Con il cartone rimanente abbiamo disegnato una base e sopra questa base ci abbiamo incollato con la colla a caldo le spugne da cucina come erba dopo abbiamo incollato la casa dipinta. Con gli stuzzicadenti abbiamo fatto la staccionata , ma visto che gli stuzzicadenti erano troppo lunghi abbiamo deciso di pitturarli e poi dividerli a metà e alla fine abbiamo incollato il tutto. Per finire il tutto alcune bambine hanno preso il cartoncino colorato e hanno fatto le finestre e le porte e altre il galletto.
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