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Scelta del formato di risposta
Definizione criteri generatori Studio prototipico Scelta del formato di risposta Scelta del numero di item del test finale Generazione degli item
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Tipi di item nei test cognitivi
Item a esclusione Item analogici Item a sequenza Item di vocabolario Item di abilità spaziale * Nei test di profitto: Item a scelta multipla Item a risposta libera
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Tipi di item nei test cognitivi e non cognitivi
Item vero-falso Item sì-no Item tricotomici Item con scale di valutazione Item a risposta libera
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Stili di risposta nei test non cognitivi
ACQUIESCENZA: È la tendenza ad approvare gli item quale che sia il loro contenuto o più precisamente: “Uno stile di risposta come una determinata coerenza stilistica derivante dalla forma di risposta richiesta dagli item nei test di personalità” (Cronbach).
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Ti piace la musica? Suoni qualche strumento?
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DESIDERABILITÀ SOCIALE: È la tendenza ad aderire agli item quando l’adesione risulti socialmente desiderabile in particolare nei test per la selezione del personale
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Sono avaro Se qualcuno mi chiede di assumermi le mie responsabilità divento ansioso Chi risparmia guadagna: questo principio andrebbe impresso nella mente di ogni bambino
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Questi due stili di risposta diminuiscono l’attendibilità e la validità di un test
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Punto 5 Prima somministrazione ad un campione pilota
Naturalmente dipende dall’uso e dalla popolazione a cui è destinato il test Stratificato (per età, sesso, classe sociale, residenza geografica, professione) Ampio
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Requisiti minimi 5-10 soggetti per item
(Bilanciamento per sesso (idealmente 150 maschi, 150 femmine) Campione eterogeneo
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Punto 6 Selezione degli item
Criteri di selezione degli item Item con risposte esatte (dicotomici e politomici trasformati in dicotomici) distrib. item dicotomici distrib. binomiale (media Np, varianza Npq) Nota bene: Varianza dell’item = pq
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Esempio: N=10 e p=q=1\2 media =? varianza=?
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Media==Np 10*1/2=5 Varianza=2=Npq 10*1/2*1/2=2.5 DS= =1.6
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e se… N = 10 Ma ci sono tre alternative di risposta?
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p=1/3 q=2/3 =10*1/3=3.33 2=10*1/3*2/3=…….
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Applicazioni della binomiale
Ad un test composto da 10 item qual è la probabilità che un soggetto abbia risposto a caso?
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A caso p = q= 1/2 10C6p6q4 10! (1/2)6(1/6)4 6!(10-6)! 20.5%
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Quindi L’uso della binomiale può servire per decidere da quale punteggio si devono selezionare i candidati
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1. Indice di difficoltà dell’item
Np numero di soggetti che risponde correttamente Nq numero di soggetti che sbaglia P = Np varia tra 0 e 1 N Massima variabilità .50 p=q Intervallo p di selezione item tra .2 e .8 per capacità discriminativa
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esempio N=10 Np=4 P=4/10=.4
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Nei test a scelta multipla (di solito test di achievement) come in quelli a risposta limitata esiste la possibilità di indovinare la risposta.
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Formula per la correzione dei tentativi di indovinare:
χ corretto = χ - W N-1 χ numero di item giusti W numero di item sbagliati N numero di opzioni all’interno dell’item
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esempio Multiple choice composto da 60 item 5 possibilità di risposta
48 corrette-12 errate/5-1 48-3=45
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2. Indice di discriminazione (rapporti tra un singolo item e il punteggio totale)
Si calcola il punteggio totale al test A Soggetti con alto punteggio (70° percentile) B Soggetti con basso punteggio (30° percentile)
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Proporzione di risposte corrette dei soggetti con alto punteggio meno prop. di risposte corrette dei soggetti con basso punteggio D = p (A) – P(B) Valori di D fra +1 e –1 >.30 discrimina in maniera efficace
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esempio 10/100 – 30/100 =-.20 40/100 – 10/100 =.30
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3. Correlazione fra l’item dicotomico e il punteggio totale del test
Coefficiente di correlazione punto-biseriale > .30
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b. item senza risposte esatte (test di personalità)
Distribuzione normale Dispersione dei punteggi Correlazione tra item e punteggio totale (>.30)
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Scala Likert a 7 punti Media 4 Si calcola la DS su un campione pilota
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Intervallo di fiducia 1,5 D.S. dal valore medio teorico
XT-1.5sT<Xi<XT+1.5sT Asimmetria della distribuzione Curtosi della distribuzione
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Calcolare Media 4 DS 1 XT-1.5sT<Xi<XT+1.5sT
Selezioneremo item con media compresa tra
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L’intervallo di fiducia
Dato un campione di n=50 soggetti con media X (media di uno dei possibili campioni n=50 e quindi distribuita normalmente)
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x X
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Quale rischio si accetta di correre nel dichiarare che costruendo un intervallo intorno al parametro X media del campione (uno dei possibili campioni n=50 estratto da quella popolazione) questo riesca ad includere la media campionaria delle medie x e quindi la media della popolazione
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Rischio del 5%si ha una fiducia al 95% che l’intervallo contenga x e quindi
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Intervallo di fiducia al 95%
= .05 IL RISCHIO /2 = .025 su una sola coda Metà tavola .5 = .4750 Z = (area in metà tavola)
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La formula X-zx x X+zx
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Di solito non si conosce della popolazione ma la s (DS) del campione
x = s/(n-1)
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quindi n = 50 X = 19 s = 1.8 ……..
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19 – 1.96 *(1.8/ 50-1) = 19 – 1.96*.26 = = (limite inferiore) Limite superiore = 19.51
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Intervallo di fiducia 18.49 x 19.51
Si ha una probabilità del 95% che l’intervallo includa la media della distribuzione campionaria delle medie e quindi la media della popolazione da cui è estratto il campione
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La Correlazione Un indice numerico che misura il grado con cui una qualunque relazione tra due variabili tende ad essere una relazione funzionale
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La correlazione lineare
I punti che rappresentano graficamente la relazione tendono a disporsi lungo una retta Y= a+bx con b 0 Correlazione positiva a > 0 Correlazione negativa a < 0
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Il coefficiente di correlazione di Pearson
Variabili x, y continue Le distribuzioni dei dati delle due variabili sono normali Livello della scala: intervallo o rapporti
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Altri indici di correlazione
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Correlazione di Spearman
ranghi+ranghi campioni piccoli N<30 misure di tipo ordinale es. graduatoria Q.I. vs.graduatoria attitudine al comando
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Tau di Kendall ranghi+ranghi
Preferibile al rho di Spearman quando il numero dei casi è inferiore a 10
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Correlazione biseriale
Una delle due variabili è misurata su scala a intervallo e l’altra è una variabile dicotomica
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Il coefficiente di correlazione biseriale rb
Il coefficiente di correlazione biseriale (è una stima della correlazione di Pearson) continua+continua dicotomizzata es. test di ingresso vs promossi/bocciati es. test vs età<40 età>40
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Il coefficiente di correlazione punto-biseriale rpb
Il coefficiente di correlazione punto-biseriale(equivalente alla correlazione di Pearson) Item dicotomici - totale n.b. la variabile dicotomica può non essere distribuita normalmente
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Correlazione tetracorica rt
dicotomica artificiale+dicotomica artificiale grandi campioni N>300 distribuzione normale delle variabili es. artigiani: reddito >30 milioni l’anno reddito<30 milioni l’anno ore di lavoro>8 ore ore di lavoro<8 ore
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Coefficiente Phi o Punto tetracorica
vera dicotomia+vera dicotomia si assume che queste categorie non siano continue es. item dicotomici o a scelta multipla vs.riuscito/fallito es. sesso vs. mensa si/mensa no
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CORRELAZIONE PARZIALE
r xy.z Correlazione tra x e y una volta eliminata l’influenza di z
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Esempio x test di sviluppo percettivo y caratteristiche del disegno infantile z età
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