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IL MONACHESIMO E L'EVANGELIZZAZIONE IN EUROPA
Durante i primi secoli e per tutto il medioevo, il cristianesimo conobbe una grande espansione nell'intera Europa. Un merito particolare nell'opera di evangelizzazione fu quello dei monaci missionari che predicarono il Vangelo. Esperienze di vita monastica erano già conosciute nelle regioni dell'Egitto e del Mediterraneo orientale fin dall'origine del cristianesimo; in Occidente, però il monachesimo raggiunse la sua massima espressione con San Benedetti da Norcia.
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SAN BENEDETTO DA NORCIA
San Benedetto da Norcia nato in Umbria intorno al 480, dopo gli studi letterari compiuti a Roma e un periodo di vita solitaria in una grotta di Subiaco,fondò nel 529 a Montecassino una comunità di monaci. Aveva l'intenzione di creare un luogo separato dal mondo,per favorire una vita di preghiera, di studio intellettuale e di lavoro manuale. Per i suoi monaci scrisse una Regola di vita, che è rimasta per secoli fino ad oggi uno dei massimi codici del comportamento cristiano. La sua parola d'ordine era ora et labora (prega e lavora).
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L'OPERA DI SAN BENEDETTO
Il monachesimo benedettino ebbe un enorme e benefica diffusione in tutta Europa. L'opera di San Benedetto infatti si è prolungata grazie alle migliaia di abbazie che fiorirono durante tutto il Medioevo. A partire dal modello di Montecassino, l'abbazia benedettina diventa un centro di vita serena e laboriosa in mezzo a una società europea travagliata da guerre.
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I MONASTERI IN EUROPA Tra i più famosi in Europa, quelli di Cluny, Chiaravalle in Francia... La regola di San Benedetto ha formato molti santi, come papa Gregorio Magno. Ben ventitrè papi nella storia della chiesa sono stati scelti tra i monaci benedettini. San Benedetto da Norcia è stato giustamente proclamato “patrono d'Europa” da papa Paolo VI per aver portato il progresso cristiano nel continente “attraverso la croce, il libri, l'aratro”.
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La prima ondata missionaria
A partire dall' alto medioevo, il continente europeo diventò cristiano sotto l'influsso di quattro successive ondato di missionari. La prima ondata fu quella dei monaci benedettini (una quarantina), che papa san Gregorio Magno inviò da Roma in Inghilterra, con il compito di riportare a quelle genti il messaggio di Cristo (in effetti le prime comunità cristiane vi erano già sorte tra il II e il III secolo, ma i fedeli dovettero poi fuggire perchè l' isola venne invasa da tribù germaniche di angli e sassoni). Il capo della missione, il monaco Agostino, diventò il vescovo di Canterbury.
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LA SECONDA ONDATA MISSIONARIA
La seconda ondata fu quella dei monaci irlandesi e inglesi, che a loro volta sbarcarono sul continente per evangelizzare i popoli germanici del centro e del nord Europa. Per prima cosa fondarono monasteri in varie regioni. Questi monaci diventarono con il passare del tempo centri di molte attività culturali e luoghi d' incontro. I monaci accoglievano tutti ma in primo luogo miravano a convertire i re e i capi, perchè solo dopo questi si fossero convertiti, anche i loro sudditi li avrebbero seguiti. La religiosità di questi popoli era di origine celtica, molto legata a culti pagani della natura e degli animali; anche passando alle pratiche cristiane, conservavano traccie delle antiche credenze pagane.
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LA TERZA ONDATA MISSIONARIA
La terza ondata partì invece da Costantinopoli e si diresse verso i popoli slavi dell'Europa orientale. Due fratelli cristiani, Cirillo e Metodio nativi di Tessalonica tradussero in lingua slava la Bibbia e i libri liturgici. Intrappresero poi l'evangelizzazione della Moravia e della Pannonia. Anche la Polonia venne raggiunta dai missionari e, con l'aiuto dei monasteri, il cristianesimo si estese all'Ungheria e ai paesi scandinavi. I santi Cirillo e Metodio sono stati proclamati compatroni d'Europa con San Benedetto, essendo stati primi evangelizzatori dei popoli slavi e promotori di una Chiesa orientali.
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LA QUARTA ONDATA MISSIONARIA
Infine, la quarta ondata fu quella che, lungo tutto il Medioevo, raggiunse lentamente ma capillarmente i villaggi di campagna, fu il duro compito di umili e infaticabili missionari che dovettero adattarsi alla rozza semplicità di gente analfabeta. Questa gente non sapeva leggere libri né studiare catechismi; poteva tutt'al più osservare delle immagini: ecco perchè chiese di campagna, monasteri e cattedrali si arricchiscono di pareti e vetrate piene di immagini; quasi sempre illustravano episodi di storia sacra, episodi del Vangelo e vite dei Santi. Per secoli, Queste immagini furono l' unico “catechismo” per intere generazioni di cristiani.
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