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Pulizie Ospedaliere: Il Capitolato Tipo si rinnova

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Presentazione sul tema: "Pulizie Ospedaliere: Il Capitolato Tipo si rinnova"— Transcript della presentazione:

1 Pulizie Ospedaliere: Il Capitolato Tipo si rinnova
L’ INNOVAZIONE Pulizie Ospedaliere: Il Capitolato Tipo si rinnova Il tema assegnatomi potrebbe indurre a pensare a contenuti meramente tecnologici, viceversa un’interpretazione estensiva di questo concetto, quello dell’innovazione appunto mi induce a percorrerre in modo estremamente sintetico alcuni aspetti cardine che ritengo siano estremamente innovativi rispetto alla precedente edizione del cap. tipo datato 2006 Bologna, 09 giugno 2011 Andrea Tezzele – Direttore Qualità Markas Service - 27/03/2017

2 una società di servizi impegnata da oltre 25 anni,
Chi siamo una società di servizi impegnata da oltre 25 anni, in Italia, Austria, Polonia, Romania nella progettazione ed erogazione di servizi integrati di pulizie, sanificazione, disinfezione, ausiliariato, e della ristorazione collettiva I nostri Clienti: strutture ospedaliere, sanitarie, socio-assistenziali, scolastiche, universitarie, aziendali e commerciali. 27/03/2017

3 La gestione della complessità:
L’ospedale inteso come sistema tecnico organizzativo complesso in continua evoluzione questo genera esigenze nuove con le quali, le imprese che erogano i servizi al loro interno, devono costantemente confrontarsi e soddisfare per conferire valore aggiunto alla erogazione dei servizi in gestione appaltata. 27/03/2017

4 La gestione della complessità:
Oggi sempre di più assistiamo ad un insieme di adempimenti correlati al mondo dei controlli intesi in senso allargato e che sempre più entrano a far parte del servizio stesso delle Pulizie ospedaliere, in una logica di Servizio nel Servizio 27/03/2017

5 Innovazione di Contenuti
Premessa: Innovazione di Contenuti Gli ambiti profondamente rivisti oggetto di riesame in questa edizione del Capitolato Tipo sono molteplici e vediamo di riepilogarli sinteticamente I relatori che seguiranno andranno ad approfondire le singole tematiche delle quali intendo farvi un rapido riepilogo 27/03/2017

6 l’integrazione tra i sistemi
Nuovo approccio alle varie certificazioni non solo come semplice richiamo ai sistemi della Qualità, Salute e Sicurezza del Lavoro, Ambiente e Responsabilità Sociale, bensì un’impostazione integrata che tiene conto, nel Nuovo Capitolato Tipo, dei contenuti di tali schemi coerentemente all’evoluzione del servizio delle pulizie in ospedale 27/03/2017

7 CRITERI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE
Il Paragrafo dedicato all’ambiente è indirizzato verso una reale evidenza circa l’impegno delle imprese alla sensibilità e sostenibilità ambientale. «L’esecutore deve dimostrare la propria capacità ad eseguire il contratto in modo da arrecare il minore impatto possibile sull’ambiente attraverso l’applicazione sistematica di appropriate misure di gestione ambientale.» 27/03/2017

8 CRITERI DI SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE: Riferimenti
Il PAN GPP Piano D’azione Nazionale per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione Green Public Procurement Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del Mare: “Criteri ambientali minimi per l’affidamento dei servizi di pulizia e per la fornitura dei prodotti per l’igiene”. FISE – ANIP Settore Pulizie Progetto LIFE di Sviluppo Sostenibile integrato ove nella parte responsabilità ambientale vengono individuate specifiche PRIORITA’ –AZIONI – INDICATORI ANMDO: Progetto «Pulizie Verdi» 27/03/2017

9 Progetto le pulizie verdi
Obiettivo di sensibilizzare le ditte erogatrici di servizi in ambito sanitario sul tema dell’ecostenibilità nelle attività di pulizia. Progetto conclusosi in marzo 2011. Riguarda razionalizzazione dei consumi di acqua e detergenti e sull’abbattimento dei rifiuti il tutto tenuto sotto controllo attraverso dedicati indicatori quali: 1-Consumo acqua 2-Produzione rifiuti 3-Consumo carta 4-Consumo energia elettrica 5-Produzione di CO2 27/03/2017

10 SISTEMI FINALIZZATI AL MINOR CONSUMO DI PRODOTTI
Un percorso in materia ambientale che, pur partendo dalla tipologia dei prodotti «preferibilmente» Ecolabel ne considera anche i limiti di applicabilità -vedasi pulizie periodiche- Tutti i prodotti, che necessitano di diluizione, devono prevedere modalità e sistemi controllati di dosaggio, lungo tutta la filiera sino all’utilizzatore finale e che riducano al minimo la possibilità di errore. 27/03/2017

11 CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI CHIMICI
Saranno preferibili i prodotti che anche in condizioni anaerobiche garantiscano la biodegradabilità del principio attivo Nel costante rinvio agli aspetti correlati alla salute e sicurezza del lavoro viene considerato anche l’aspetto dei prodotti sensibilizzanti Devono essere prevalentemente utilizzati attrezzature di lavoro che servano a ridurre l’utilizzo di acqua e prodotti chimici, come ad esempio la microfibra. Vedasi azione meccanica della microfibra che riduce la necessità di quella chimica 27/03/2017

12 CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI ECONOMALI
I prodotti in carta tessuto forniti, devono rispondere alle caratteristiche igienico sanitarie e rispettare criteri di qualità ecologica. In linea generale i prodotti in carta devono rispettare i criteri ecologici per l’assegnazione del marchio comunitario di qualità ecologica (Etichetta ambientale Ecolabel Europeo). 27/03/2017

13 RIFIUTI PRODOTTI CON L’ATTIVITA’ ED I PROCESSI DI PULIZIA
L’esecutore deve fornire evidenza delle modalità di gestione dei rifiuti prodotti con l’attività ed i processi di pulizia, in particolare dovrà fornire un’accurata analisi della totalità dei rifiuti prodotti e delle modalità di gestione. L’imballo, ove applicabile, deve essere in materiale completamente riciclabile, biodegradabile e/o compostabile non inquinante. 27/03/2017

14 RIDUZIONE EMISSIONI CO2
Saranno valutate tutte le soluzioni tecniche volte alla massima riduzione dell’impatto ambientale. A puro titolo esemplificativo: • Trattamento, gestione e recupero degli imballaggi • Metodologie/Sistemi di dosaggio dei prodotti chimici Sistema di gestione dei rifiuti prodotti con l’attività e i processi di pulizia • Riduzione delle emissioni di CO2 (Es.:’Bilancio Carbonio) RIDUZIONE EMISSIONI CO2 L’esecutore dovrà dimostrare di monitorare le emissioni di CO2 emesse per l’esecuzione dell’attività oggetto dell’appalto e di mettere in atto procedure volte alla loro riduzione. 27/03/2017

15 CRITERI SULLA SALUTE E SICUREZZA DEL LAVORO
Il tema della Sicurezza del lavoro rivisto nel nuovo Cap. tipo alla luce del D. Lgs. 81/2008 che ha introdotto il Documento Unico, di Valutazione dei Rischi da Interferenze D.U.V.R.I. 27/03/2017

16 RUOLI PROFESSIONALI - STANDARD FORMATIVI MINIMI
Viene enfatizzato l’aspetto riguardante la formazione del personale Operatore addetto sanificazione Ospedaliera ( obbligatorio per tutti gli addetti) Operatore addetto sanificazione Ospedaliera aree ad alto rischio (obbligatorio per tutti gli addetti alle aree “critiche” ) Responsabile di Commessa / Capo Cantiere ( Obbligatorio per il Responsabile e il vice- responsabile di Commessa / Cantiere Responsabile di turno / squadra ( Obbligatorio per i responsabili di turno / squadra ) L’esecutore dovrà mantenere costantemente aggiornato nel sistema informativo lo stato di avanzamento del programma formativo del proprio personale e la documentazione attestante la formazione 27/03/2017

17 CONTROLLI E FORMAZIONE
In sintesi, il controllo non è finalizzato meramente a rilevare riscontri in termini di “sporco/pulito” Le non conformità dovranno essere analizzate in termini di cause rispetto alle quali dovranno essere definite opportune azioni correttive e non essere meramente finalizzate al ripristino delle non conformità riscontrate. 27/03/2017

18 La tipologia di controllo
CONTROLLI DI RISULTATO CONTROLLI DI PROCESSO 27/03/2017

19 Interazione tra controlli e formazione
Controlli Processo Controlli Risultato 27/03/2017

20 La Gestione della Non Conformità: Studio dell’Azione Correttiva
Analisi delle cause Interventi Processi/Metodi Dotazioni Formazione - Addestramento 27/03/2017

21 ino Strumenti per l’oggettivazione dei risultati.
Nel controllo di risultato, vengono abbandonati gli strumenti di controllo quali bassoumetro e la scala di Bacharach. Sistemi poco precisi e prestazionali. La lettura dei risultati influenzati fortemente da criteri di tipo soggettivo. Si suggerisce l’utilizzo del BIOLUMINOMETRO per la rilevazione strumentale assumendo il seguente livello soglia di accettabilità Approvato RLU Attenzione RLU Rifiutato > 151 RLU Tale sistema prevede l’utilizzo di tamponi che rilevano la presenza di molecole di adenosin trifosfato (ATP), presente in tutte le cellule animali, vegetali, batteriche, nelle muffe e nei lieviti. Il riscontro di ATP sulle superfici precedentemente sanificate rappresenta una contaminazione residua dalle unità biologiche citate in precedenza. La misurazione del livello di ATP fornisce in tempo reale indicazione del grado di pulizia delle superfici e palesa la contaminazione dovuta a carica organica che può ospitare e fornire nutrimento per la proliferazione di batteri patogeni. Elevati livelli di residui organici possono inoltre creare un biofilm protettivo nei confronti dei detergenti usati per le operazioni di pulizia. Quando l’ATP viene in contatto con il reagente luciferina/luciferasi contenuto in ogni singolo tampone si scatena una reazione che scaturisce nella emissione di luce in quantità direttamente proporzionale alla concentrazione di ATP presente sul tampone. In pochi secondi il bioluminometro misura la luce generata, indicando il livello di contaminazione. Il livello di luce misurato viene indicato da un numero, la cui unità di misura è RLU (Unità di Luce Relativa). Limite Critico: Fonte: Linee guida all’accreditamento volontario dei fornitori di servizi di pulizia e sanificazione ospedaliera 27/03/2017

22 8.3.3 – VERIFICHE DI CUSTOMER E GESTIONE DEI RECLAMI
L'impresa deve monitorare le informazioni relative alla percezione del cliente mediante: Raccolta e valutazione di segnalazioni/reclami/disservizi Diffusione e raccolta questionari a risposta chiusa che permettano di esprimere un giudizio circa il livello di soddisfazione perseguito rispetto al servizio erogato Svolgimento di interviste strutturate dei rappresentanti di ogni singola area e/o dipendenti per indagare su aspetti e/o eventi particolari relativi all’attività di pulizia e sanificazione ambientale svolta dai dipendenti dell’Azienda committente. 27/03/2017

23 I.G.P. (indicatore generale pulizia)
DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI DI SERVIZIO I.G.P. (indicatore generale pulizia) Un passaggio importante riguardo L.Q.A., acronimo al quale ci eravamo abituati in questi ultimi anni ma che in questa nuova edizione del capitolato Tipo viene abbandonato e al quale non è più demandato il giudizio di conformità del servizio delle pulizie in ospedale; Esso, giudicato riduttivo, viene rafforzato o meglio sostituito da un indicatore di natura e composizione ben diversa che racchiude in se più aspetti che, pesati e mediati tra loro, vanno a comporre il giudizio generale medio sul servizio delle pulizie erogato in ospedale. 27/03/2017

24 L’indicatore globale della qualità (IGQ)
Indicatore che esprime lo “stato di salute” del servizio di pulizia reso ed è il risultato di una somma pesata di tre diversi “sottoindici”: REQUISITI DI SISTEMA VERIFICHE DIRETTE VERIFICHE INDIRETTE. IGQ = 0,20 IVS + 0,40 (IVD +IVI)

25 La gestione della complessità:
Il richiamo nel Cap. Tipo alle tecnologie informatiche destinate a migliorare la comunicazione tra ente appaltante e assuntore conferiscono una visione nuova e allargata del concetto del servizio delle pulizie in ospedale. 27/03/2017

26 L’obiettivo della maggiore integrazione su aspetti che possono sembrare anche molto distanti tra loro viene perseguito anche grazie alla evoluzione /innovazione tecnologica e soprattutto informatica che consente di gestire la complessità di interazioni che pervadono e che costituiscono l’ambiente ospedale 27/03/2017

27 PROCEDURE DI INTERFACCIAMENTO Amministrazione / Esecutore
La necessità di comunicare tra l’ente committente e l’assuntore del servizio si risolve mediante la predisposizione di un Portale web. In sintesi accessi in tempi rapidi alle informazioni utili in modo bidirezionale Ente-Assuntore per poter avere un occhio sul servizio in modo completo. Il portale dovrà gestire le seguenti sezioni: Sezione Contatti b) Sezione documentale c) Sezione attività e strumenti d) Sezione gestione richieste 27/03/2017

28 PORTALE WEB FATTURAZIONE FORMAZIONE CONTROLLI QUANTITATIVO SERVIZI
FIGURA PROFESSIONALE FATTURAZIONE FORMAZIONE CONTROLLI PORTALE WEB QUANTITATIVO SERVIZI GESTIONE SICUREZZA E AMBIENTE GESTIONE SUPERFICI 27/03/2017

29 Grazie per l’attenzione
Relatore: Dr. Andrea Tezzele - Direttore Qualità Markas Service S.r.l 29


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