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“Il Dialogo interreligioso”

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Presentazione sul tema: "“Il Dialogo interreligioso”"— Transcript della presentazione:

1 “Il Dialogo interreligioso”
ITN "DUCA DEGLI ABRUZZI" “Il Dialogo interreligioso” (Ebraismo) prof. Antonio Izzo

2 EBRAISMO Ebraismo: è il complesso delle istituzioni culturali e religiose del popolo ebraico. Giudaismo: si riferisce alla religione ebraica posteriore alla distruzione del tempio di Gerusalemme ( a. C. ) e propria della diaspora che ne conseguì. prof. Antonio Izzo

3 EBRAISMO I Simboli della religione ebraica sono il candelabro a sette braccia e la Stella di Davide a sei punte, diventata segno distintivo dell’antisemitismo nazista dal 1938 fino al termine della seconda guerra mondiale. prof. Antonio Izzo

4 EBRAISMO Il candelabro a sette braccia ( menzionato nel libro di Zaccaria al capitolo IV ) è il più diffuso simbolo del giudaismo nell’iconografia tombale e sinagogale. Quale significato simbolico? Una figura dl Signore Onniveggente. prof. Antonio Izzo

5 EBRAISMO La stella a sei punte, chiamata anche scudo di Davide o sigillo di Salomone, era usato come elemento decorativo nelle sinagoghe. Oggi campeggia sulla bandiera dello Stato d’Israele. prof. Antonio Izzo

6 LE ORIGINI Abramo, primo Patriarca del popolo ebraico fu chiamato da Dio verso il 1800 a. C. Partì da Ur dei Caldei ( Mesopotamia ) e si trasferì a Canaan ( Palestina ). Abramo e i suoi figli Isacco e Giacobbe adoravano Dio sotto vari nomi, il principale era Elohim. Successivamente Giacobbe e i suoi dodici figli, spinti dalla carestia si recarono in Egitto dove si stabilirono. Furono trattati come schiavi e sfruttati per la costruzione di città. prof. Antonio Izzo

7 La Liberazione dall’Egitto ( 1330-1000 a. C. )
Dio chiamò Mosè che liberò gli ebrei dalla schiavitù e fece di loro un popolo. A lui Dio si manifestò sotto il nome nuovo: Io Sono Colui che Sono, tetragramma JHWH. Quando si leggevano le Scritture era sostituito dal termine aramaico : Adonai. Gli studiosi della Bibbia della scuola babilonese e palestinese lo vocalizzarono utilizzando le vocali di Adonai, la quale cosa dette origine alla malformazione Geova prof. Antonio Izzo

8 L’Occupazione della Terra Promessa
Fu Giosuè a guidare gli ebrei alla conquista della Palestina. Ha inizio così il periodo dei Giudici e dei Re ( XIII sec. a. C. ). In seguito di fronte ai continui attacchi dei popoli circostanti (Filistei, edomiti ) gli ebrei si organizzarono in Regno sotto la guida di Saul a cui successe Davide e poi Salomone. Alla morte di Salomone scoppiarono le guerre civili che condussero alla frantumazione del Regno: prof. Antonio Izzo

9 L’Occupazione della Terra Promessa
a) Regno di Israele a Nord con capitale Samaria b) Regno di Giuda a Sud con capitale Gerusalemme, sottomessa al dominio babilonese nel 587 a. C. ad opera di Nabucodonosor II. prof. Antonio Izzo

10 DOTTRINA L’atto creatore di Dio dà inizio alla storia. Il cosmo si regge sulla parola e lo Spirito di Dio; anche dopo la caduta del peccato, Dio non viene meno alla fedeltà promessa al suo popolo. prof. Antonio Izzo

11 DOTTRINA Dio è per l’ebreo: la Presenza
la Verità cfr. Salmo 40, versetto 11 il Santo per eccellenza cfr. libro dell’ Esodo capitolo 34, versetto 14 il Misericordioso cfr. libro del profeta Michea, capitolo 7, versetto 18 prof. Antonio Izzo

12 DOTTRINA L’ebreo religioso ha una chiara consapevolezza del suo stato creaturale, della sua dipendenza e della sua immensa distanza da Dio. Non manca mai presso l’ebreo la piena fiducia nel suo provvidente amore che non viene mai meno, neppure quando la creatura si ribella. prof. Antonio Izzo

13 DOTTRINA In opposizione all’uomo fedele c’è l’empio il quale rifiuta la sua dipendenza creaturale vivendo fuori del rapporto con Dio, senza la conoscenza di Dio ( cfr. Salmo 52, versetto 7 ). Il suo comportamento genera il male, il peccato. prof. Antonio Izzo

14 DOTTRINA L’alleanza può essere ristabilita a condizione che colui che sbaglia si penta. Il pentimento provoca una modificazione nelle decisioni di Dio, un addolcimento della sua collera. L’uomo biblico ha la certezza di questo perdono, perchè Dio conosce i limiti e le debolezze della natura umana prof. Antonio Izzo

15 IL CULTO Attraverso i culto la religione ebraica riconosce il rapporto di dipendenza da Dio. Le principali forme di vita cultuale sono: prof. Antonio Izzo

16 IL CULTO preghiera personale che mette il fedele in contatto con Dio;
preghiera liturgica ( riti e feste ) di Sabato in Sinagoga; recita dei Salmi; circoncisione. prof. Antonio Izzo

17 IL CULTO Le celebrazioni festive più importanti sono: Festa di Capodanno ( Settembre-Ottobre ):è l’anniversario della creazione e inaugura il periodo in cui Dio, giudica l’operato degli uomini nell’anno appena trascorso. Festa dell’Espiazione ( Settembre-Ottobre ):è un giorno di pentimento per le impurità del popolo, della nazione e dei singoli fedeli. prof. Antonio Izzo

18 IL CULTO Le celebrazioni festive più importanti sono: Festa delle Capanne o tende o Tebernacoli: si celebra alla fine della vendemmia per ringraziare il Signore dei suoi doni generosi. Dura sette giorni. La nota gioiosa della festa è determinata dallo studio della Torah ( Legge ). All’ottavo giorno termina e ricomincia, la lettura annuale del Pentateuco. prof. Antonio Izzo

19 IL CULTO Le celebrazioni festive più importanti sono: Festa della consacrazione: fu istituita per ricordare la vittoria degli ebrei contro i dominatori della Siria nel 165, quando Giuda Maccabeo liberò Gerusalemme, ripulì il tempio da ogni contaminazione, riaccese il sacro candelabro e ristabilì il culto a JHWH. Si celebra il 25 dicembre. prof. Antonio Izzo

20 IL CULTO Le celebrazioni festive più importanti sono: Festa degli Azzimi o di Pasqua: in origine era un rito di primavera durante il quale si offrivano le primizie dell’orzo ed i primogeniti dei greggi. Cade nel periodo marzo-aprile, fu trasformata in seguito nella commemorazione di un avvenimento fondamentale dell’ebraismo: la liberazione di Israele dalla schiavitù di Egitto. prof. Antonio Izzo

21 Il luogo del Culto è il Tempio di Gerusalemme.
IL CULTO Le celebrazioni festive più importanti sono: Festa di Pentecoste o delle Settimane: si celebra sette settimane dopo la Pasqua per fare memoria del dono della Torah ( Legge ) sul monte Sinai. Il luogo del Culto è il Tempio di Gerusalemme. prof. Antonio Izzo

22 MORALE Il comportamento morale dell’uomo ebreo è riassunto nei seguenti passi: a) “Tu amerai dunque JHWH, il tuo Dio”. Cfr. libro del Deuteronomio, cap.6, versetto 5; b) “Questa sarà la nostra giustizia: l’aver cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti al cospetto di JHWH, del nostro Dio”. Cfr. libro del Deuteronomio cap.6, versetto 25. prof. Antonio Izzo

23 Il rispetto della legge è il dovere fondamentale delle creature.
La creatura ha la facoltà e la libertà di scegliere fra le due vie che gli sono proposte: a) La via del Bene b) La via del Male Vi è così una dottrina della retribuzione secondo la quale Dio rende all’uomo secondo le sue opere. Cfr. libro di Giobbe, cap.34, 11.. L’ebreo è anche fiducioso nella misericordia di Dio il quale, conoscendo la natura umana, interviene con il suo aiuto. Cfr. salmo 103, versetti prof. Antonio Izzo

24 La Bibbia ebraica comprende:
Il Pentateuco (Genesi-Esodo-Levitico-Numeri-Deuteronomio): attribuito dalla tradizione a Mosè. E’ in realtà il risultato finale di un lavoro redazionale conclusosi verso il IV° secolo a.C. prof. Antonio Izzo

25 Libri Profetici Questa denominazione comprende, per gli Ebrei, anche quelli che i cristiani chiamano libri storici (Giosuè-Giudici-Samuele-Re). I profeti difendono la fede monoteista in Dio; richiamano al valore interiore e non esteriore del culto; alla conversione; predicano la fedeltà all’Alleanza; promettono la salvezza. prof. Antonio Izzo

26 Libri Sapienziali e Didattici
Sono testi scritti per insegnare e vivere rettamente nella vita religiosa, morale e sociale. Il canone biblico degli ebrei comprende in tutto 36 libri prof. Antonio Izzo

27 Le principali tappe della formazione dei libri biblici sono:
a) Tradizione orale b) Tradizione Jhawista: fu chiamata così perché Dio è chiamato col nome di JHWH. Si va formando verso il 10° secolo a.C. Tale tradizione presenta: il racconto della Creazione, gli eventi dell’Esodo, i racconti dei Patriarchi, il racconto dell’Alleanza e l’ingresso nella Terra promessa. prof. Antonio Izzo

28 Le principali tappe della formazione dei libri biblici sono:
c)Tradizione Elohista: la denominazione deriva dal fatto che Dio viene chiamato Elohim. Si va formando a partire dal 9° secolo a.C. in Samaria. Narrano: le storie dei Patriarchi, dell’Esodo, il racconto dell’Alleanza e la conquista della Palestina. prof. Antonio Izzo

29 Le principali tappe della formazione dei libri biblici sono:
d) Tradizione Deuteronomista ( a.C.): è il processo di riunificazione delle due tradizioni (Jahvista e elohista) in un’unica opera letteraria scritta in differenti stili (giuridica, poetico, sapienziale etc.). prof. Antonio Izzo

30 Le principali tappe della formazione dei libri biblici sono:
e)Tradizione Sacerdotale (4° secolo a.C.): durante e dopo l’esilio i circoli sacerdotali di Gerusalemme, meditarono sugli scritti più antichi, per trarne insegnamenti, ma lessero “teologicamente” gli avvenimenti dei loro Padri. In questa tradizione troviamo un’altra narrazione della Creazione. prof. Antonio Izzo


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