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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

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Presentazione sul tema: "ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE"— Transcript della presentazione:

1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“ALBERTO BURRI” TRESTINA

2 SCUOLE DELL'INFANZIA

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4 FINALITÀ Formazione integrale della personalità del bambino.
La formazione integrale della personalità del bambino si raggiunge attraverso: La maturazione dell’identità La conquista dell’autonomia L’acquisizione di competenze Il senso della cittadinanza

5 espressione della pedagogia e delle scelte educative-
L’APPRENDIMENTO avviene attraverso l’esperienza,l’esplorazione,i rapporti tra bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso le attività ludiche L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO è organizzato dalle insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: LO SPAZIO ACCOGLIENTE espressione della pedagogia e delle scelte educative- IL TEMPO DISTESO nel quale in tutta tranquillità il bambino possa giocare, ascoltare, osservare, capire, esplorare, dialogare LA DOCUMENTAZIONE come processo che produce tracce, memoria e riflessione LO STILE EDUCATIVO fondato sull’ascolto, sull’osservazione, sulla progettualità LA PARTECIPAZIONE che permette di stabilire, sviluppare, incoraggiare il dialogo

6 ESPERIENZE DI MULTICAMPO ESPERIENZE DI INTERCAMPO
IL Curricolo di Scuola ESPERIENZE DI CAMPO ESPERIENZE DI MULTICAMPO ESPERIENZE DI INTERCAMPO IL SE’ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO PERCORSO TECNOLOGICO INFORMATICA LINGUA 2 LEGGERE e SCRIVERE CON IL CORPO e IL MOVIMENTO

7 La COMPETENZA include:
OBIETTIVI FORMATIVI Le scuole dell’infanzia dell’Istituto definiscono gli obiettivi formativi che rappresentano traguardi importanti e significativi per la maturazione del bambino. Attraverso l’azione professionale dei docenti e le attività didattico/educative, questi obiettivi formativi si traducono in competenze, da sviluppare e consolidare nel triennio e da valutare/certificare alla fine del percorso. La COMPETENZA include: La conoscenza (il sapere) Le abilità (il saper fare) Gli atteggiamenti (curiosità, interesse, inclinazione) Un bambino competente è in grado di dare risposte adeguate nelle situazioni problematiche dando il meglio di sé.

8 OBIETTIVI FORMATIVI DELLA NOSTRA SCUOLA
Sono condivisi dai docenti e rappresentano vere e proprie linee d’indirizzo: Conoscere se stessi e rafforzare la propria identità; Interagire in maniera costruttiva con adulti e coetanei; Interagire in maniera costruttiva con bambini di altre culture e nazionalità rispettandone e valorizzandone le diversità; Rafforzare atteggiamenti di sicurezza stima di sé e fiducia nelle proprie capacità; Prendere coscienza e consapevolezza del proprio corpo; usare il corpo per conoscere, comunicare, esprimersi e relazionarsi; Comprendere la necessità di rispettare le regole e le norme sociali fondamentali per una convivenza democratica; Saper ascoltare, comprendere messaggi: utilizzare la lingua come strumento di comunicazione e come strumento di pensiero; Vivere e sperimentare forme diverse di espressione e comunicazione anche in contesto di gioco libero e guidato; Assumere atteggiamenti di rispetto cura e apprezzamento nei confronti dell’ambiente; Iniziare a dare significato e ordine alle conoscenze acquisite: esplorare, osservare, mettere in relazione, confrontare, ragionare, riflettere, raccontare, rappresentare, progettare, discutere su esperienze reali e fantastiche; Collaborare e cooperare perseguendo un obbiettivo comune; Affrontare serenamente le divergenze evitando che sfocino in conflittualità.

9 PENSARE PROGRAMMARE PIANIFICARE Tre “P” per lavorare bene insieme
Partendo da questi presupposti la nostra programmazione educativa e didattica si fonda su: Teorie psico –pedagogiche; Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle Attività Educative nella Scuola dell’Infanzia; Condivisioni collegiali; Osservazioni e conoscenza dei bisogni, delle esigenze e degli interessi dei bambini; Intenzionalità, flessibilità e non causalità delle proposte; Predisposizione degli spazi e del materiale; Risorse e competenze della scuola e della comunità educante (docenti, operatori scolastici, genitori ) Viene elaborata collegialmente una programmazione annuale educativa didattica il più concreta possibile, partendo da un tema comune di lavoro dove vengono inserite attività di laboratorio anche in continuità con la scuola primaria.

10 LE SCUOLE DELL’INFANZIA DELL’ISTITUTO PARTECIPANO AI SEGUENTI PROGETTI:
PROGETTO ACCOGLIENZA: Il “Progetto Accoglienza” della Scuola dell’infanzia intende attivare strategie educative-didattiche per facilitare l’inserimento dei bambini di tre anni gradualmente, in un ambiente sereno ed accogliente; a tal fine, i bambini nuovi iscritti hanno la possibilità di conoscere la scuola insieme ai propri genitori, con un orario (per i primi giorni) flessibile, attraverso attività ludiche appositamente organizzate. PROGETTO CONTINUITA’ Questo progetto si propone la finalità di permettere un inserimento “naturale” dei bambini nella Scuola Primaria, superando ansie legate all’accesso nell’ordine di scuola superiore. Per questo, i bambini di cinque anni, sulla base di progetti attivati su specifici argomenti, svolgono attività con gli alunni e le insegnanti di classe prima.

11 PISCINA Far vivere ai bambini, assieme con i propri compagni, un’esperienza con l’elemento acqua. Giocare con l’acqua e nell’acqua significherà muoversi in un ambiente diverso da quello abituale. LINGUA INGLESE I bambini della scuola dell’infanzia si trovano in un’età in cui l’apertura e l’attitudine verso i nuovi apprendimenti sono nel pieno delle potenzialità, significativi sono l’atteggiamento di curiosità nei confronti delle novità e l’estrema facilità di memorizzazione, quindi disponibile ad apprendere una lingua straniera con un metodo coinvolgente, basato prevalentemente su attività di gioco e drammatizzazione. COMPUTER L’informatica già riconosciuta dagli Orientamenti della scuola dell’infanzia del 91 come importante fonte di “stimolazione culturale” e di “ opportunità cognitive di grande rilievo” è entrata a far parte delle attività formative in modo interdisciplinare e trasversale; la finalità è di preparare i bambini ad una utilizzazione attiva, consapevole e creativa delle nuove tecnologie.

12 LEGGERE E SCRIVERE CON IL CORPO E IL MOVIMENTO
Il metodo Rapizza intende affrontare dal punto di vista neuro-fisico-psicologico l’esperienza dello scrivere e del leggere con un “ percorso di apprendimento “ rispettando le tappe di tale processo nei confronti di tutti attraverso un percorso strutturato per ridurre al minimo i rischi di difficoltà di letto-scrittura. DIVENTARE CIO’ CHE SI E’ “ Diventare ciò che si è “, è rivolto alle insegnanti e ai genitori dei bambini che frequentano le nostre scuole. La finalità di questo progetto è creare uno spazio di ascolto e di consulenza rivolto ad educatrici e genitori per sostenere e sviluppare esperienze ed interventi tesi alla promozione del benessere e alla prevenzione di stati di disagio nei bambini , con la consulenza della grafologa

13 ARTICOLAZIONE PLESSI PLESSO SEZIONE N. ALUNNI N. INSEGNANTI
BADIA PETROIA UNICA 23 2 1 religione 1 inglese SAN LEO BASTIA 16 VOLTERRANO 19 3 1 Sostegno

14 ORGANIZZAZIONE del TEMPO SCUOLA
Le scuole dell’Infanzia dell’Istituto hanno un orario diversificato, studiato per meglio rispondere alle esigenze di lavoro dei genitori dei bambini iscritti e frequentanti. PLESSO DALLE ALLE BADIA PETROIA 8 18 SAN LEO BASTIA 17 VOLTERRANO

15 GIORNATA TIPO La regolarità delle varie azioni contribuiscono ad acquisire il ritmo della vita scolastica e ad orientare nel tempo e nello spazio i bambini: ore 8-9, ingresso dei bambini, gioco libero ore 9, prima colazione ore 10-12, organizzazione delle varie attività guidate dall’insegnante ore 12,15.12, preparazione per il pranzo ore 12,30-13, pranzo ore 13,30-14, gioco libero nei vari angoli o in giardino ore 14, gioco o attività guidate; ripresa e approfondimento delle attività ore / storie, racconti, merenda, uscita

16 LA COMUNICAZIONE Il dialogo tra scuola e famiglia si fonda: Sulla condivisione del progetto educativo Sulla convergenza degli interventi Sulla volontà di integrare le proposte dei vari ambienti educativi in cui il bambino vive. Durante l’anno scolastico sono previste almeno 4 assemblee con i genitori e un colloquio individuale a fine anno scolastico Lo scambio e la condivisione delle esperienze tra i docenti rappresentano un punto fermo per l’organizzazione del lavoro ed un’occasione di crescita professionale ed umana. Sono costituiti a tale scopo : Gruppi di lavoro per ordine scolastico Gruppi di lavoro d’Interplesso Gruppi di lavoro misti con docenti di altri ordini di scuola

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