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PubblicatoAlessia Tonelli Modificato 11 anni fa
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Alcune delle principali interpretazioni contemporanee delle cinque vie
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* Leo ELDERS (La teologia filosofica…) Rapporto profondo tra le 5 vie e la filosofia dellessere 1: distinzione tra atto e potenza 2: causalità degli esseri 3: distinzione reale tra essere ed essenza 4: la dottrina della partecipazione 5: lordine e la finalità
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* Battista MONDIN Le vie [navigazione metafisica come passaggio dal fenomeno al fondamento] sono numerose e variano da opera a opera. Commento alle Sentenze (I, d.III): 4 vie, che Tommaso stesso nomina (via causalitatis, via remotionis, via eminentiae in esse; via eminentiae in cognitione). De Veritate (q. 2, a.3): via teleologica Contra Gentiles (I, c. 13): 4 vie, divenire, causalità, gradi di perfezione, ordine Summa Theologiae… De Potentia (q. III, a. 5): via basata sui gradi di perfezione, per provare che tutto è opera di Dio
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* MONDIN Prologo del Commento al Vangelo di Giovanni (2): dice che i filosofi antichi sono giunti alla conoscenza di Dio in 4 modi: IO VIDI IL SIGNORE SEDUTO SU DI UN TRONO ALTO ED ELEVATO (Is 61,1) 1: vidi Dominum: modo dellautorità (finalismo) 2: sedentem: modo delleternità (la mutabilità delle cose) 3: super solium excelsum: modo della dignità (partecipazione degli enti allessere) 4: elevatum: modo della verità incomprensibile (il nostro possesso della verità è finito, e si risale a una verità infinita) Articolazione più elaborata della navigazione metafisica ma sono vie… riprese da altri autori sono le vie specifiche della metafisica dellessere di san Tommaso
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Prologo del Commento al Vangelo di Giovanni (5): LA PARTECIPAZIONE ALLESSERE DA PARTE DEGLI ENTI De ente et essentia (IV, 27): COMPOSIZIONE REALE DI ESSENZA E ATTO DESSERE Solo queste vie sono di San Tommaso […]. LAngelico ha una sua metafisica: la metafisica dellessere, ed è una metafisica dellessere perché a fondamento degli enti egli pone lEssere sussistente. Osserviamo che queste vie ontologiche sono state regolarmente disattese da tutti gli studiosi di S. Tommaso, non solo dagli antichi commentatori, ma anche dai tomisti del secolo XX, persino da coloro che hanno scoperto loriginalità assoluta della sua metafisica dellessere; infatti non ne fanno parola né Gilson, né Fabro, né Maritain. Eppure sarebbe una cosa sorprendente che possedendo una nuova intuizione metafisica dellessere, idea potentissima, fulgidissima e fecondissima, lAngelico non avesse trovato in essa la scala per risalire a Dio.
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La grandezza di un filosofo dipende dalla grandezza della sua intuizione di partenza, che è la finestra attraverso la quale egli guarda alla realtà; ed è proprio da quella finestra che egli guarda Dio… Aristotele… se lidea centrale è il divenire, si arriva a Dio attraverso il divenire; Agostino… se lidea centrale è la verità, lesistenza di Dio è argomentata a partire dalla verità; Spinoza… se lidea centrale è la sostanza, si argomenta lesistenza di Dio a partire dalla sostanza; Cartesio… se lidea centrale è linfinità, si arriva a Dio attraverso linfinità.
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Tommaso, che è stato folgorato dallidea dellessere fa altrettanto: è infatti in rapporto alla perfezione dellessere come centro di tutte le perfezioni e fondamento di ogni realtà che egli propone il suo argomento dellesistenza di Dio. Ed è chiaramente un argomento di tipo ontologico, anzi a ben guardare, è lunico argomento a cui si addice letteralmente questa denominazione, in quanto il suo discorso è tutto centrato sullessere e conduce a Dio mediante un accurato esame dei rapporti degli enti con lessere […]. Una cosa risulta subito chiara a San Tommaso: dato che negli enti cè distinzione reale tra essenza ed essere, né lessere può trarre origine dallessenza, né lessenza dallessere. […] Ciò significa che allorigine degli esseri cè lEssere stesso.
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