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RETE 3 DEL TRASIMENO CHI SIAMO ? POLO 1

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Presentazione sul tema: "RETE 3 DEL TRASIMENO CHI SIAMO ? POLO 1"— Transcript della presentazione:

1 RETE 3 DEL TRASIMENO CHI SIAMO ? POLO 1
Un gruppo di lavoro che si occupa di PROMOZIONE DELLA SALUTE RETE 3 DEL TRASIMENO POLO 1 DIREZIONE DIDATTICA MAGIONE S.S I GRADO “GIUSEPPE MAZZINI” MAGIONE I.T.C. MAGIONE I.C.”BIRAGO” PASSIGNANO

2 processi di ricerca e azione congiunti
RETE 3 DEL TRASIMENO L'obiettivo è … Promuovere stili di vita sani sviluppando processi di ricerca e azione congiunti da parte di tutti coloro che vivono e collaborano in questa zona sociale

3 RETE DEL TRASIMENO Il nostro lavoro ha come presupposto: i criteri e gli indirizzi promossi dall'OMS attraverso la strategia HPS (Rete delle Scuole Promotrici di Salute), Le linee guida per la promozione della salute nelle scuole (IUHPE) Il programma Guadagnare Salute(Rendere facili le scelte salutari) in applicazione del Protocollo d'Intesa del 5 gennaio 2007 fra il Ministero della Salute e il Ministero dell'Istruzione Tutta la normativa scolastica dell’ultimo decennio

4 RETE DEL TRASIMENO Perché "guadagnare" salute?
Come educatori e operatori socio-sanitari, abbiamo il compito di creare condizioni che consentano ai bambini e agli adolescenti di: "lavorare" su se stessi per "guadagnare" la capacità di analisi e di scelta, il rispetto e l'amore per la vita, il senso e il significato dei valori e dei modelli culturali di salute.

5 RETE DEL TRASIMENO Salute come: equilibrio tra la dimensione fisica, mentale e sociale, nell’interazione tra l’individuo e il suo ambiente.

6 RETE DEL TRASIMENO Della centralità degli stili di vita nel determinare lo stato di salute e il benessere dei giovani (e quindi anche la loro salute futura di persone adulte) devono tenere conto: i programmi di educazione. la ricerca socio-sanitaria, le azioni politiche

7 RETE DEL TRASIMENO scuola Alunni e genitori Docenti Personale ATA ASL
Operatori sanitari Zona Sociale Comuni Volontariato

8 più inclusiva possibile come requisito PROGETTAZIONE PARTECIPATA
RETE DEL TRASIMENO UNA RETE più inclusiva possibile come requisito fondamentale per la PROGETTAZIONE PARTECIPATA La rete costituisce un ambito allargato che condivide un’identità, un processo comune di cambiamento. Il paradigma cooperativo non deve limitarsi quindi alla scuola, all’ASL, alle istituzioni, ma deve essere esteso all’ambiente tutto.

9 RETE DEL TRASIMENO Gli impegni della RETE:
Portare a sistema le attività di promozione ed educazione alla salute presenti nelle scuole del territorio Realizzare percorsi sperimentali, ricerche e programmi operativi per diffondere la cultura della salute, del benessere e migliorare la qualità della vita all’interno del sistema scolastico

10 RETE DEL TRASIMENO Quali vantaggi ?
Il superamento della autoreferenzialità L’ottimizzazione delle risorse Lo sviluppo di competenze La circolazione delle informazioni e delle idee L’esplorazione di campi problematici La creazione o il potenziamento di strutture di servizio con caratteristiche di qualità

11 RETE DEL TRASIMENO Le proposte avviate dalla RETE:
È stata posta come prioritaria la necessità di inserire, nel POF (Piano dell’Offerta Formativa) di ciascuna Istituzione scolastica, il concetto di salute come valore in quanto superamento della sola prospettiva preventiva in favore di un'ottica che enfatizza la sua promozione e la valorizzazione della persona.

12 RETE DEL TRASIMENO Le proposte avviate dalla RETE:
È stato firmato un Protocollo d’Intesa in materia di integrazione e sperimentazione d’interventi inerenti la promozione della salute nelle scuole del Trasimeno da istituti scolastici, ASL2, Zona Sociale, CeSVol.

13 RETE DEL TRASIMENO Le proposte avviate dalla RETE:
Ministero della Salute ha affidato alla Regione Umbria il compito di organizzare e coordinare un percorso di sensibilizzazione dei referenti alla salute: dell’ Ufficio Scolastico regionale, dell’ Assessorato regionale della Sanità delle ASL territoriali dei gruppi del volontariato

14 LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER UNA SCUOLA PROMOTRICE DI SALUTE
RETE DEL TRASIMENO LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA PER UNA SCUOLA PROMOTRICE DI SALUTE Laboratorio per il sostegno dei gruppi di progetto del Programma Locale Guadagnare Salute Il nostro territorio,a sua volta,ha organizzato questo training a cascata, rivolto a tutti i gruppi che interagiscono nella promozione della salute, per condividere e contestualizzare il percorso formativo

15 “LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA:
RETE DEL TRASIMENO Per allargare a spirale le esperienze formative è stato organizzato questo laboratorio “LA PROGETTAZIONE PARTECIPATA: principi e modelli “ un percorso laboratoriale teso alla costruzione di competenze per la salute attraverso la condivisione di conoscenze, metodi, strumenti utili per una programmazione meno episodica, sostenibile, socialmente efficace

16 RETE DEL TRASIMENO La progettazione partecipata è realizzata da persone tra cui esistono legami significativi, che consentono e favoriscono meccanismi di scambio finalizzati al conseguimento del benessere

17 RETE DEL TRASIMENO Cos’è la progettazione partecipata?
E’ una modalità speciale del costruire le cose, che possono essere le idee, un edificio, un abito, dove l’utente finale è messo nelle condizioni di ideare e co-progettare l’artefatto con pari dignità di chi lo costruisce. È la costruzione di un programma condiviso, volto alla trasformazione del territorio, costruito con quelli che saranno gli utenti, i fruitori, i consumatori dell’oggetto o del programma medesimo si tratta di “produzione di territorio”.

18 Ciclo del Progetto. RETE DEL TRASIMENO
La sequenza delle fasi di preparazione e realizzazione dei progetti è stata definita Ciclo del Progetto.

19 progettazione esecutiva
RETE DEL TRASIMENO La gestione del ciclo del progetto (PCM) Programmazione workshop di valutazione workshop di identificazione Valutazione Identificazione idea-progetto workshop di processo workshop di formulazione Realizzazione Formulazione progettazione esecutiva Finanziamento

20 RETE DEL TRASIMENO Il ciclo comincia con l’identificazione di un’idea da sviluppare in un piano di lavoro che possa essere realizzato e valutato. Le possibili idee-progetto sono individuate nel contesto di una strategia concordata tra le parti coinvolte.

21 IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO
RETE DEL TRASIMENO IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO Comprendere l’ambiente, i sistemi e l’azione umana Identificare i gruppi di interesse e la comunità

22 RETE DEL TRASIMENO A caccia di idee progettuali…
Rispetto al mio territorio, vorrei fare un progetto… Su quale tema (alim, alim/AF, alim/benessere, Alim/Alcol…)? Per chi (destinatario finale - beneficiario)? Con chi (portatore di interesse - alleato)? Dove (luogo/contesto)? Cosa mi aspetto dai destinatari/beneficiari (cambiamento)? Perché questa scelta?

23 RETE DEL TRASIMENO I Gruppi di interesse
Persona o gruppo o organizzazione aventi un interesse nel progetto al momento attuale o in futuro o più semplicemente Chiunque sia interessato o possa interessare il progetto

24 RETE DEL TRASIMENO I Gruppi di interesse: chi sono e perché
Attitudine positiva o negativa rispetto al progetto Ruolo in successo o fallimento progetto Individui o collettività Migliore comprensione della fattibilità e necessità di risorse, dei tempi necessari per le attività, dei modi di realizzazione Informazioni sul progresso del progetto Aspettative da tenere in conto Stakeholders in Google CHI SONO I GRUPPI DI INTERESSE NEI PROGETTI DA VOI REALIZZATI (ANCHE SE NON HANNO PARTECIPATO)?

25 RETE DEL TRASIMENO I Gruppi di interesse: ANALISI Nome missione
In generale nel progetto devono essere descritti secondo: Nome missione campo attività, attività attualmente svolte modalità azione copertura geografica ….

26 RETE DEL TRASIMENO I Gruppi di interesse: ANALISI
In particolare per il progetto: Sono interessati al progetto? Quale tipo di interesse hanno? Quali interazioni sono possibili? Cosa ci aspettiamo da loro, e nelle differenti fasi del progetto? Che cosa si aspettano da noi? Sono importanti per il progetto? Quanto rappresentativi sono per il gruppo che dovrebbero rappresentare? Quanto “possono” partecipare?

27 La “matrice degli attori”
RETE DEL TRASIMENO La “matrice degli attori” attori (beneficiario e portatori di interesse) contributo (anche atteso di cambiamento, se beneficiario) interesse (aspettativa,vantaggio, tornaconto…)

28 RETE DEL TRASIMENO A caccia di idee progettuali… Rispetto al mio territorio, vorrei fare un progetto Quali sono i principi e i valori principali su cui dovrebbe basarsi il progetto? E’ utile coinvolgere da subito i destinatari finali (o beneficiari)? Se sì, in che modo? Con quale ruolo? Nel caso, quale vantaggio potrebbe trarne il destinatario e/o il progetto? Chi, oltre ai destinatari finali, potrebbe/dovrebbe essere coinvolto, già da subito, per concordare insieme il progetto o alcuni suoi aspetti? Con quale/i ruolo/i? In quale modo? Nel caso, quale vantaggio potrebbe trarne il destinatario intermedio (o stakeholder) e/o il progetto?

29 RETE DEL TRASIMENO A caccia di idee progettuali… Rispetto al mio territorio, vorrei fare un progetto Chi potrebbe essere interessato/disponibile a collaborare nella realizzazione del progetto? E perché? Quale vantaggio potrebbe trarne? Chi potrebbe essere contrario a realizzare un progetto di quel tipo e perché? Nel caso quali possibili strategie potrebbero essere messe in campo per cercare di neutralizzarli o arruolarli? Quali i valori, gli interessi, le abitudini e le tradizioni dei destinatari finali e dei portatori di interesse?

30 IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO
RETE DEL TRASIMENO IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO Comprendere l’ambiente, i sistemi e l’azione umana Identificare i gruppi di interesse e la comunità Effettuare l’analisi di contesto 30

31 RETE DEL TRASIMENO Fare uno studio o analisi di contesto significa identificare tutti gli aspetti di quel contesto che hanno una qualche relazione con il problema/aspetto di salute per il quale prevediamo mettere in atto un intervento o un progetto. Capire di cosa ha bisogno la mia popolazione, non solo con dati quantitativi, ma anche qualitativi. 31

32 RETE DEL TRASIMENO A caccia di idee progettuali… Rispetto al mio territorio, vorrei fare un progetto… Quali informazioni bisognerebbe raccogliere? (sia per comprendere meglio il problema, il contesto locale – fra cui altri progetti in corso…, i risultati attesi di cambiamento sia per decidere le strategie, attività da realizzare e il piano di valutazione …) Quali sono le condizioni, le risorse, le opportunità (cioè gli asset sociali, economici, politici, ambientali, fisici..) che favoriscono od ostacolano il comportamento desiderato?

33 RETE DEL TRASIMENO A caccia di idee progettuali… Rispetto al mio territorio, vorrei fare un progetto… Quali conoscenze ed evidenze acquisire? Quali fonti consultare? Quanto e come i singoli requisiti minimi di qualità di un progetto di promozione della salute (vedi valutazione) vi stanno indirizzando nella fase dell’identificazione dell’idea progetto?

34 RETE DEL TRASIMENO La descrizione della popolazione
Identificare e descrivere: - tutte le caratteristiche demografiche (statiche e dinamiche), sociali e economiche - i gruppi particolari che possono avere attinenza al problema o agli aspetti di salute che si affronteranno nel progetto

35 RETE DEL TRASIMENO In pratica:
Malattia o determinante o area problematica Quali dati sono a disposizione (o si dovrebbero raccogliere) per descrivere bene il problema, es numero, caratteristiche e distribuzione dei giovani fumatori (HBSC, studi in aree vicine, stime, articoli di giornali, valutazioni scolastiche…..) Quali caratteristiche ha il fenomeno presso i ragazzi (dati qualitativi, opinioni genitori, interviste a leaders…..) Risposta individuale Più i maschi che le femmine? Relazione con l’età? Fattori comportamentali individuali favorenti o protettivi? Ambiente sociale Caratteristiche delle famiglie, norme sociali, familiari, di legge, condizioni abitative, scolastiche, clima scolastico, “cultura d’impresa”, percezione dei fattori di rischio, interventi di promozione pregressi o in corso…….. Spesso prima di iniziare un certo intervento ci vengono dati dei parametri o vincoli generali come questi. Che si analizzeranno e specificheranno nella fase successiva di programmazione. 35

36 IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO
RETE DEL TRASIMENO IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO Comprendere l’ambiente, i sistemi e l’azione umana Identificare i gruppi di interesse e la comunità Effettuare l’analisi di contesto Costruire l’albero dei problemi 36

37 RETE DEL TRASIMENO Perché l’albero dei problemi?
- Una volta raccolta l’informazione sufficiente e portata avanti l’analisi di contesto, può essere realizzato il Laboratorio di Programmazione Partecipativa. - In base alle informazioni disponibili e grazie all’uso di tecniche partecipatorie quali il brainstorming, nel corso del laboratorio gli attori coinvolti identificheranno i problemi chiave da affrontare. - La principale tecnica usata in questa fase è l’elaborazione di un Albero dei Problemi.

38 RETE DEL TRASIMENO L’albero dei problemi
Un Albero dei Problemi è una semplice rappresentazione grafica dei problemi in un ordine gerarchico. Elaborazione del diagramma: - prima cosa: identificare il problema da cui partire. - successivamente: si individua poi un secondo problema in relazione al primo e si definisce se esso sia: • causa del primo: nel qual caso è posto graficamente ad un livello inferiore • effetto del primo: nel qual caso è posto graficamente ad un livello superiore • né causa né effetto: nel qual caso si pone sullo stesso piano. Il Laboratorio di Programmazione Una volta raccolta l’informazione sufficiente e portata avanti l’analisi, può essere realizzato il Laboratorio di Programmazione Partecipativa. In base alle informazioni disponibili e grazie all’uso di tecniche partecipatorie quali il brainstorming, nel corso del laboratorio gli attori coinvolti identificheranno i problemi chiave da affrontare. La principale tecnica usata in questa fase è l’elaborazione di un Albero dei Problemi. Un Albero dei Problemi è una semplice rappresentazione dei problemi in un ordine gerarchico. Per elaborare il diagramma bisogna prima di tutto identificare i diversi problemi e sceglierne uno da cui partire. Si individua poi un secondo problema in relazione al primo e si definisce se esso sia: • causa del primo, nel qual caso è posto graficamente ad un livello inferiore; • effetto del primo, nel qual caso è posto graficamente ad un livello superiore; • né causa né effetto, nel qual caso si pone sullo stesso piano.

39 RETE DEL TRASIMENO PROBLEMA EFFETTO CAUSA CAUSA CAUSA

40 RETE DEL TRASIMENO

41 IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO
RETE DEL TRASIMENO IDENTIFICAZIONE: l’IDEA PROGETTO Comprendere l’ambiente, i sistemi e l’azione umana Identificare i gruppi di interesse e la comunità Effettuare l’analisi di contesto Costruire l’albero dei problemi Costruire l’albero degli obiettivi 41

42 riformulazione dei problemi in obiettivi raggiungibili
RETE DEL TRASIMENO Analisi degli Obiettivi Analisi dei Problemi Presentazione degli aspetti positivi della situazione futura desiderata Descrizione degli aspetti negativi della situazione esistente L’Analisi delle Problematiche, come abbiamo visto, descrive gli aspetti negativi della situazione esistente. L’Analisi degli Obiettivi, invece, presenta gli aspetti positivi della situazione desiderata per il futuro. Quest’analisi implica la riformulazione delle problematiche in obiettivi raggiungibili. riformulazione dei problemi in obiettivi raggiungibili

43 RETE DEL TRASIMENO Costruzione albero obiettivi:
Sistemare per importanza e con legame causale i diversi ordini di obiettivi Non essere ansiosi inizialmente, l’albero dovrà essere sistemato come una siepe ornamentale Obiettivi “orfani” 43

44 RETE DEL TRASIMENO Costruzione albero obiettivi:
Verificare la logica verticale: Le azioni previste in un ordine di caselle sono di importanza equivalente fra di loro? La gerarchia degli obiettivi è rispettata? Le azioni previste in un ordine di caselle sono sufficienti per permetterci di raggiungere l’obiettivo di ordine superiore? 44 44

45 Progetto prevenzione incidenti stradali alcol correlati – Regione Umbria

46 FORMULAZIONE: progettazione esecutiva
RETE DEL TRASIMENO FORMULAZIONE: progettazione esecutiva Costruire il quadro logico e verificare la fattibilità Identificare i pacchetti di attività e le risorse

47 RETE DEL TRASIMENO Una volta costruito l’albero degli obiettivi ci chiediamo: Quanto ci si può affidare alle attività previste per raggiungerli, cioè saranno veramente efficaci? La popolazione target ne ricaverà un effettivo beneficio? E’ vero che abbiamo adottato un approccio partecipativo, ma la popolazione target risponderà e parteciperà ai “servizi” del progetto?

48 Obiettivi del modello logico
RETE DEL TRASIMENO Obiettivi del modello logico Verifica della logica nel produrre benefici per una certa popolazione target Strumento per la ricerca della evidence a favore degli interventi proposti nel progetto Strumento di comunicazione con i GI Traccia per il piano di valutazione Spesso, noi tecnici, siamo esclusi da questa prima fase che assume in genere una forte valenza politica.In altre situazioni si può avere la fortuna (?) di partecipare anche a questa fase preliminare Schema UE per la preparazione dei progetti 48

49 RETE DEL TRASIMENO Il Modello Logico
È rappresentato tipicamente con un immagine (diagramma di flusso, mappa o tabella) sequenza di fasi per arrivare ai risultati del programma: collegamento logico di attività, indicatori di processo e di risultato I risultati attesi sono l’ultimo passaggio del modello Spesso questo modello è rappresentato da un diagramma di flusso, una mappa o una tabella o un’altra rappresentazione grafica che ritrae la sequenza delle fasi che conducono ai risultati del programma, collegando tra loro determinanti, input, indicatori di processo e di risultato. Al di là della forma grafica utilizzata il ML mostra il concatenamento degli effetti (cosa causa cosa) in relazione agli esiti desiderati. Gli esiti o risultati desiderati saranno mostrati come ultimo passaggio nel modello. Logic models are typically diagrams, flow sheets, or some other type of visual schematic that conveys relationships between contextual factors and programmatic inputs, processes, and outcomes. Logic models can come in all shapes and sizes: boxes with connecting lines that are read from left to right (or top to bottom); circular loops with arrows going in or out; or other visual metaphors and devices. What these schemata have in common are they attempt to show the links in a chain of reasoning about "what causes what," in relationship to the desired outcome or goal. The desired outcome or goal is usually shown as the last link in the model. 49

50 FORMULAZIONE: progettazione esecutiva
RETE DEL TRASIMENO FORMULAZIONE: progettazione esecutiva Costruire il quadro logico e verificare la fattibilità Identificare i pacchetti di attività e le risorse Elaborare il piano di valutazione

51 REQUISITI MINIMI DI QUALITÀ DI UN PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE
RETE DEL TRASIMENO REQUISITI MINIMI DI QUALITÀ DI UN PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE

52 RETE DEL TRASIMENO PARTECIPAZIONE
Un progetto di Promozione della Salute si definisce “partecipato” quando è garantita la partecipazione dei destinatari finali e intermedi nelle fasi del progetto di loro competenza (fasi di un progetto: individuazione e costruzione della rete, analisi di contesto, identificazione dei determinanti di salute, individuazione dei bisogni, delle priorità e degli obiettivi, elaborazione del progetto, pianificazione e gestione delle attività e di valutazione) (IUHPE, 2007; Lemma 2005).

53 RETE DEL TRASIMENO EFFICACIA Un progetto di Promozione della Salute si definisce “efficace” quando raggiunge gli obiettivi di cambiamento ed è fondato su informazioni disponibili, che derivano da evidenze e/o raccomandazioni e/o buone pratiche, volte a individuare le cause e i fattori che contribuiscono ai bisogni di salute e a identificare le azioni più efficaci di promozione della salute che devono essere adottate in specifici contesti e popolazioni

54 RETE DEL TRASIMENO SICUREZZA
Un progetto di Promozione della Salute si definisce “sicuro” quando vengono esplicitati tutti i possibili rischi per la salute in conseguenza dell’intervento medesimo e quando questi possibili rischi sono decisamente inferiori ai vantaggi previsti.

55 RETE DEL TRASIMENO APPROPRIATEZZA
Un progetto di Promozione della Salute si definisce “appropriato” quando rispetta i principali criteri metodologici alla base della promozione della salute e in particolare se è: - adeguato ai destinatari finali e al contesto - condotto da operatori competenti adeguatamente formati per il loro ruolo nel progetto - frutto di un lavoro in rete

56 RETE DEL TRASIMENO VALUTABILITÀ
Un progetto di Promozione della Salute si definisce “valutabile” quando è previsto e descritto un piano operativo di valutazione (con indicati metodi, strumenti e risorse), con cui sia possibile misurare non solo il processo attuativo, ma anche i risultati dell’intervento di promozione della salute (es: cambiamenti relativi alle caratteristiche e alle abilità personali e/o alle norme e alle azioni sociali e/o alle prassi organizzative e alle politiche pubbliche) e, ove possibile, il loro effetto su risultati intermedi di salute (comportamenti e ambienti di vita) e/o su risultati di salute e benessere

57 RETE DEL TRASIMENO SOSTENIBILITA’ Un progetto di Promozione della Salute si definisce “sostenibile” quando gli interventi previsti sono in grado di mantenere i propri benefici per le popolazioni-target e le comunità oltre alla loro fase di realizzazione.

58 RETE DEL TRASIMENO EFFICIENZA.
Un progetto di Promozione della Salute si definisce “efficiente” quando ottiene risultati efficaci in un arco di tempo adeguato, con risorse adeguate, e con costi giustificati sul piano tecnico ed organizzativo.

59 RETE DEL TRASIMENO … e per finire: I principi di una scuola promotrice di salute fanno da sfondo a tutto il nostro lavoro.

60 PRINCIPI PER UNA SCUOLA PROMOTRICE DI SALUTE
DEMOCRAZIA: la scuola promotrice di salute si basa su principi democratici che portino alla promozione dell’apprendimento, allo sviluppo individuale e sociale e alla salute;  EQUITA’: per rendere ciascuno capace di sviluppare le proprie capacità senza discriminazioni;  POTERE E COMPETENZA per l’azione: sviluppando quelle capacità che danno il senso del raggiungimento delle proprie aspirazioni, lavorando insieme, insegnanti e studenti; AMBIENTE SCOLASTICO: un contesto fisico e sociale idoneo  CURRICULUM: che offra ai giovani occasioni per acquisire conoscenze, sviluppare acume e spirito critico, nonché la capacità per affrontare la vita FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI: un investimento per la salute, oltre che per l’educazione  MISURA DEL SUCCESSO: sia rispetto la scuola che la comunità COLLABORAZIONE: tra Sanità e Educazione, a tutti i livelli, nazionale, regionale, locale COMUNITA’: i genitori e la comunità svolgono un ruolo vitale; SOSTENIBILITA’:tutti i livelli di governo debbono investire risorse nelle scuole promotrici di salute.


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