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Life Skills e Peer Education Life Skills e Peer Education Azienda ASL 4 Terni U.O. ALCOLOGIA Città della Pieve – 23/02/2012 Dr.ssa Mirena Angeli.

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Presentazione sul tema: "Life Skills e Peer Education Life Skills e Peer Education Azienda ASL 4 Terni U.O. ALCOLOGIA Città della Pieve – 23/02/2012 Dr.ssa Mirena Angeli."— Transcript della presentazione:

1 Life Skills e Peer Education Life Skills e Peer Education Azienda ASL 4 Terni U.O. ALCOLOGIA Città della Pieve – 23/02/2012 Dr.ssa Mirena Angeli

2 LIFE SKILLS Il termine viene generalmente riferito ad una gamma di abilità cognitive, emotive e relazionali di base, che consentono alle persone di affrontare in modo efficace le esigenze della vita quotidiana, rapportandosi con fiducia a se stessi, agli altri, alla comunità.

3 LIFE SKILLS EDUCATION IN SCHOOLS - OMS (1993) Insieme di abilità personali e relazionali che permettono di governare i rapporti con il resto del mondo ed affrontare positivamente la vita quotidiana. Il nucleo fondamentale delle life skills è costituito da: Autocoscienza Autocoscienza (capacità di leggere dentro se stessi) Gestione delle emozioni Gestione delle emozioni (riconoscere le emozioni proprie ed altrui) Gestione dello stress Gestione dello stress (governare le tensioni) Senso critico Senso critico (analizzare e valutare le situazioni) Decision making Decision making (prendere decisioni) Problem solving Problem solving (risolvere problemi) Creatività Creatività (affrontare in modo flessibile le situazioni) Comunicazione efficace Comunicazione efficace (sapersi esprimere) Empatia Empatia (comprendere ed ascoltare gli altri) Skill per le relazioni interpersonali Skill per le relazioni interpersonali (interagire con gli altri)

4 AUTOCOSCIENZA capacità di leggere dentro se stessi, conoscere il proprio carattere, i propri bisogni e desideri, i propri punti deboli e i propri punti forti; è la condizione indispensabile per la gestione dello stress, la comunicazione efficace, le relazioni interpersonali positive e lempatia.

5 GESTIONE DELLE EMOZIONI capacità di riconoscere le proprie emozioni, essere consapevoli di come queste influenzano il nostro comportamento in modo da riuscire a gestirle in modo appropriato...

6 GESTIONE DELLO STRESS capacità di governare le tensioni, saper riconoscere e controllare le fonti di tensione sia tramite cambiamenti nellambiente o nello stile di vita, sia tramite la capacità di rilassarsi

7 SENSO CRITICO capacità di analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo valutando vantaggi e svantaggi per arrivare a decisioni più consapevoli riconoscere e valutare i diversi fattori che influenzano gli atteggiamenti e il comportamento (es. le pressioni dei coetanei e linfluenza dei mass media)

8 DECISION MAKING capacità di prendere decisioni in modo consapevole e costruttivo nelle diverse situazioni e contesti di vita.. saper elaborare in modo attivo il processo decisionale può avere implicazioni positive sulla salute

9 PROBLEM SOLVING capacità di risolvere problemi, saperli affrontare e risolvere in modo costruttivo perchè se lasciati irrisolti, possono causare stress mentale e tensioni fisiche

10 CREATIVITA capacità di affrontare in modo flessibile le situazioni: trovare soluzioni e idee originali esplorando alternative possibili e conseguenze di opzioni diverse

11 COMUNICAZIONE EFFICACE capacità di esprimersi sia a livello verbale che non verbale in modo efficace e congruo alla propria cultura dichiarare opinioni e desideri, ma anche bisogni e sentimenti; ascoltare con attenzione gli altri per capirli e chiedere, se necessario, aiuto.

12 EMPATIA capacità di comprendere e ascoltare gli altri, immedesimandosi in loro anche in situazioni non familiari

13 SKILL PER RELAZIONI INTERPERSONALI capacità di interagire e relazionarsi con gli altri in modo positivo saper creare e mantenere relazioni significative ma anche essere in grado di interrompere le relazioni in modo costruttivo

14 AUTOSTIMA Gestione dello stress Autocoscienza Gestione delle emozioni Empatia Senso critico Decision making Problem solving Creatività Comunicazione efficace Skill per le relazioni interpersonali

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16 Corriere della Sera, Domenica 11 Settembre 2005

17 E TUTTA UNA QUESTIONE DI EMOZIONI

18 Abbiamo molti TIPI D'INTELLIGENZA Abbiamo molti TIPI D'INTELLIGENZA Linguistica Logico-matematica Musicale Spaziale Corporea-cinestetica Emotiva intrapersonale (dialogo con se stessi) Emotiva interpersonale (dialogo con gli altri)

19 INTELLIGENZA EMOTIVA E la capacità di riconoscere, esprimere e modulare le proprie emozioni modificando i propri pensieri negativi, imparando a dialogare con se stessi e nello stesso tempo a riconoscere le emozioni altrui e a dialogare con gli altri

20 PENSIERO AUTOMATICO = DIALOGO INTERIORE Possiamo considerare il Pensiero come una Conversazione interiore che: cè sempre come il RESPIRO E LE EMOZIONI ci racconta ciò che stiamo vivendo, confrontandolo con le esperienze passate, le nostre credenze, i nostri valori….. PERCHE parliamo in continuazione con noi stessi ? per commentare quello che sta succedendo per ricordare qualcosa che successo in passato per immaginare qualcosa che potrebbe succedere in futuro

21 LA RELAZIONE CON GLI ALTRI intelligenza emotiva interpersonale Da cosa dipende? Molto dalla COMUNICAZIONE…

22 GIUDICO PRETENDO OSSERVO La comunicazione che crea resistenza...di solito poco efficace

23 Esprimersi attraverso LA COMUNICAZIONE EFFICACE 1 - OSSERVO 2 - MI SENTO 3 - HO BISOGNO 4 - VORREI

24 LA RELAZIONE CON GLI ALTRI La comunicazione efficace

25 AIUTARE GLI ALTRI PER AIUTARE SE STESSI Intelligenza prosociale

26 LINTELLIGENZA PROSOCIALE Capacità di svolgere azioni di aiuto di vario genere dirette agli altri in maniera gratuita con soddisfazione, accettazione e approvazione da parte di chi le riceve

27 INTELLIGENZA PROSOCIALE E BENESSERE PERSONALE, FAMIGLIARE, COMUNITARIO Migliora il benessere mentale e la qualità nelle relazioni sociali Riduce la violenza e laggressività Migliora la convivenza, larmonia sociale e il benessere individuale e collettivo Facilita il controllo positivo delle emozioni negative Arricchisce la capacità diniziativa e la creatività Facilita la comunicazione e lempatia Sviluppa una cultura della solidarietà Rinforza la dignità personale e il rispetto dei diritti umani

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29 La Self-efficacy (Bandura, 1991) È la valutazione delle proprie capacità, lautoesame che ciascuno fa per verificare le probabilità di riuscire in un compito AUTOEFFICACIA

30 limportanza di sapere di saper fare Gli individui si impegnano nelle attività che intraprendono e perseverano di fronte alle difficoltà, se ritengono di essere in grado di poter incidere sul corso degli eventi AUTOEFFICACIA

31 Capacità umana di affrontare le avversità della vita, superarle e uscirne rinforzati o, addirittura, trasformati (Grotberg, 1996).. Imparando così a sviluppare competenza a partire dalle difficoltà rafforzando la fiducia in sé e nel proprio agire RESILIENZA

32 COMPONENTI FONDAMENTALI PER SOSTENERE PROCESSI DI RESILIENZA - Relazione significativa con una figura adulta - Disponibilità di rete di supporto sociale ed affettiva - Senso di continuità nelle esperienze di vita - Percezione del proprio valore personale

33 La promozione della salute opera in un contesto che va al di la dellindividuo: La salute si crea dove la gente vive e lavora LA CARTA DI OTTAWA INAUGURA IL CONCETTO DI SETTING LA CARTA DI OTTAWA INAUGURA IL CONCETTO DI SETTING SETTING FOR HEALTH LA SCUOLA E UN SETTING

34 EDUCAZIONE ALLA SALUTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE 1.Costruire politiche pubbliche per la salute 2.Creare ambienti favorevoli per la salute 3.Potenziare lazione della comunità per la salute 4.Sviluppare le abilità personali 5.Riorientare i servizi sanitari 1.Costruire politiche pubbliche per la salute 2.Creare ambienti favorevoli per la salute 3.Potenziare lazione della comunità per la salute 4.Sviluppare le abilità personali 5.Riorientare i servizi sanitari LA CARTA DI OTTAWA (1986) AZIONI PRIORITARIE DI PROMOZIONE DELLA SALUTE

35 CREARE ALLEANZE PER LA SALUTE

36 Approccio centrato sulla persona di Carl R. Rogers Teoria di Goleman su apprendimento sociale Intelligenze multiple (Gardner) Modello biopsicosociale nella promozione della salute Programma Life Skills Education dellOMS RIFERIMENTI TEORICI

37 METODOLOGIA LIFE SKILLS E PEER EDUCATION

38 FASI DEL PROGETTO

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42 CIRCLE TIME BRAINSTORMING GIOCHI DI RUOLO (ROLE PLAYING) GIOCHI DI RISCALDAMENTO E ROMPIGHIACCIO SUSSIDI AUDIOVISIVI CON PRODUZIONE DI SIGNIFICATI SU FILMATI, IMMAGINI, MUSICHE, … STRUMENTI E TECNICHE

43 Strategia risultata efficace nella creazione, nei diversi contesti educativi, di nuove dinamiche relazionali maggior coinvolgimento dei giovani e vera condivisione di obiettivi / azioni EDUCAZIONE TRA PARI

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45 EQUIPE FORMATIVA

46 METODOLOGIA DI AZIONE Metodo di lavoro in grado di valorizzare lazione didattica e sviluppare nei ragazzi abilità e atteggiamenti favorevoli alla salute.

47 SCUOLE INFANZIA - PRIMARIA OBIETTIVO SPECIFICO: Riconoscere e sollecitare, fin dalla prima infanzia, competenze della mente e della personalità, di tipo cognitivo, emotivo e relazionale, descritte come abilità potenziali per fa crescere Autostima Fiducia nellaltro Comportamenti positivi

48 utilizzare lattività didattica per aiutare ogni alunno a costruire una positiva immagine di sé, valorizzandone le potenzialità personali allinterno del gruppo. SCUOLE INFANZIA - PRIMARIA

49 OBIETTIVO SPECIFICO: sostenere un progetto di educazione alle life skills utilizzando la metodologia dell'educazione tra pari SCUOLA SECONDARIA DI 1° E 2° GRADO

50 Strategia educativa volta ad attivare un processo di passaggio di conoscenze, emozioni ed esperienze da parte di membri di un gruppo ad altri membri di pari status EDUCAZIONE TRA PARI

51 La PEER EDUCATION offre alla scuola nuove potenzialità educative in grado di rafforzare lo sviluppo delle competenze (life skills) attraverso il coinvolgimento e lattivazione delle risorse del gruppo dei pari.

52 CAMPUS SCUOLA ELEMENTARE CAMPUS SCUOLA MEDIA INFERIORE

53 CAMPUS SCUOLA MEDIA SUPERIORE

54 CAMPUS INSEGNANTI

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56 A CURA DELLA Azienda ASL 4 Terni U.O. ALCOLOGIA Distretto Narni-Amelia Dr.ssa Mirena Angeli materiale fornito da Azienda USL 9 di Grosseto U.O.C. EDUCAZIONE e PROMOZIONE DELLA SALUTE direttore: Avv. Riccardo Senatore


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