Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
Nuovi obiettivi terapeutici allo studio con statine
Dr. Lorenzo Droandi Medico di Medicina Generale Arezzo Badia di Campoleone (AR),
2
STATINE Probabilmente i farmaci di cui più si è parlato negli ultimi venti anni
3
STATINE Notevole quantità di lavori clinici
4
STATINE Statine per tutti, statine nell’acquedotto
Benefici per tutta la popolazione
5
MALATTIE CARDIACHE ICTUS DIABETE
IPERCOLESTEROLEMIA MALATTIE CARDIACHE ICTUS DIABETE
6
STATINE: NON SOLO COLESTEROLO
7
LA NUOVA ASPIRINA?
8
STATINE: NON SOLO COLESTEROLO
Numerosi lavori clinici hanno dimostrato che i benefici indotti dalle statine non sono conseguenza del solo livello di colesterolemia raggiunta Sono così emersi i cosiddetti “nuovi effetti” delle statine
9
STATINE: EFFETTI IPOLIPEMIZZANTE PLEIOTROPICO
EVOLUZIONE DELLA PLACCA ATEROSCLEROTICA RIPRISTINO DELLA FUNZIONE ENDOTELIALE ANTIFLOGISTICO ALTRI
10
EFFETTO IPOLIPEMIZZANTE
RIDUZIONE di COLESTEROLO TOTALE RIDUZIONE di LDL-C INCREMENTO di HDL-C RIDUZIONE dei TRIGLICERIDI Esito: RIMODELLAMENTO della PLACCA con STABILIZZAZIONE
11
EFFETTI PLEIOTROPICI o COLESTEROLO-INDIPENDENTI
PLEIOTROPISMO, termine mutuato dalla genetica Indica la CAPACITA’ DI UN SINGOLO GENE DI INFLUENZARE L’ESPRESSIONE DI PIU’ DI UN CARATTERE
13
EFFETTI PLEIOTROPICI o COLESTEROLO-INDIPENDENTI
Mediati dalla INIBIZIONE degli ISOPRENOIDI che servono al trasporto dei lipidi per i segnali molecolari intracellulari
15
EFFETTI PLEIOTROPICI e RIPRISTINO della FUNZIONE ENDOTELIALE
Incremento della Ossido Nitrico Sintetasi, con aumento di NO (vasodilatatore) Calo della ENDOTELINA-1 (vasocostrittore) Regolazione di migrazione e proliferazione delle cellule muscolari lisce nella parete vasale Riduzione della aggregabilità piastrinica con meccanismo simile all’ASA Aumento delle cellule endoteliali progenitrici Riduzione della formazione di trombi
16
EVOLUZIONE DELLA PLACCA ATEROSCLEROTICA
Stabilizzazione della placca vulnerabile mediante inibizione dei processi infiammatori: riduzione dell’adesione dei monociti e della proliferazione dei macrofagi e dei linfociti Riducono il deposito di LDL-C Aumentano il contenuto di collagene
17
EFFETTI ANTIFLOGISTICI
Riduzione dei livelli di PCR Riduzione della metalloproteasi MM P-9 (enzima proteolitico contenuto nelle cellule schiumose) che distrugge la matrice proteica della placca, destabilizzandola, esponendo l’endotelio a fenomeni trombotici MM P-9 ha anche effetti mielinotossici a livello nervoso
18
EFFETTI ANTIFLOGISTICI
Riduzione dei livelli delle citochine proinfiammatorie (IL-6 e IL-8) e del TNF Inibiscono l’espressione di molecole di adesione sui leucociti (CD-11, LFA-1) e sulle cellule endoteliali (P-selectina, CD40, ICAM-1)
19
ALTRI EFFETTI Antiproliferativo e citostatico (selettivo per le cellule a rapida divisione) Incremento capacità di apoptosi (dose dipendente, evidenziato su colture di cellule mielomatose) Proprietà antireattive (PRAV) (riduzione della incidenza di rigetto nei trapiantati di cuore e di reni) Immunomodulatori (inibizione dell’espressione di complessi di istocompatibilità o di proteine legate alla funzione linfocitaria, le INTEGRINE)
20
STATINE E MALATTIE RENALI
Una metanalisi (2001) ha dimostrato che qualsiasi trattamento (dieta, fibrati, statine) in grado di ridurre la dislipidemia nel Paziente con insufficienza renale si associa ad una significativa riduzione della proteinuria e della velocità di declino della funzione renale.
21
STATINE E MALATTIE RENALI
Alcuni lavori avrebbero dimostrato effetti benefici delle statine nei pazienti affetti da insufficienza renale (riduzione della proteinuria, stabilizzazione della funzione renale) , ma si tratta sempre di risultati ottenuti in studi di dimensioni molto limitate (piccoli numeri) e che pertanto necessitano di ulteriori conferme
22
STATINE E MALATTIE RENALI
È stato dimostrato che nella SINDROME NEFROSICA una dieta povera di lipidi che determini una riduzione dei livelli plasmatici di colesterolo si associa a riduzione della proteinuria pur senza trattamento farmacologico
23
STATINE E MALATTIE RENALI
NEFROPATIA DIABETICA RIDUZIONE 25% DELLA ALBUMINURIA dopo un anno di terapia con SIMV 20 mg (studio vs. placebo su 19 pazienti diabetici microalbuminurici, normotesi, ipercolesterolemici) Dipende dalla correzione della dislipidemia o dagli effetti pleiotropico e antiflogistico?
24
STATINE E MALATTIE RENALI
La comparazione dell’effetto della SIMV con quello della colestiramina in una popolazione più ampia di pazienti con le stesse caratteristiche ha mostrato che: Entrambi riducono la colesterolemia Solo la SIMV riduce microalbuminuria e livelli di PA sistolica
25
STATINE: IL FUTURO ATOR ha dimostrato la riduzione di paralisi recidivante indotta da citochine Th1 CD4(+) [in modello sperimentale] Riducendo la produzione di citochine proinfiammatorie potenzia l’effetto del glatiramer (COPAXONE°) nella sclerosi multipla
26
STATINE: IL FUTURO Riduzione della DEGENERAZIONE MACULARE SENILE, prima causa di cecità nel mondo occidentale Ottenuta mediante riduzione dei depositi lipidici nella membrana di Bruch, riducendo il danno ossidativo della retina e preservando la vascolarizzazione della macula
27
STATINE: IL FUTURO LE STATINE RIDUCONO IL RISCHIO DI INSORGENZA DI GLAUCOMA AD ANGOLO APERTO McGwin G. et al., Arch. Ophthalmol. 2004, 122:
28
STATINE: IL FUTURO nello SCOMPENSO CARDIACO
Studi osservazionali (necessitano di conferme)(Go AS et al. – Statin therapy and risks for death and hospitalization in chronic heart failure – JAMA, 2006; 296: ) Riduzione della mortalità (14,5% vs 25,3%/anno) Riduzione del rischio di ricovero ospedaliero per scompenso cardiaco (21,9% vs 31,1%/anno) Effetti indipendenti dalla etiologia dello scompenso e dalla presenza di C.I. o meno
29
STATINE: IL FUTURO nello SCOMPENSO CARDIACO
Studio CORONA [Controlled Rosuvastatin Multinational Trial in Heart Failure] (NEJM nr. 357, 2007) Efficacia di Rosuvastatina 10 mg in paz. con scompenso cardiaco e disfunzione sistolica ad eziologia ischemica Il ruolo delle statine nello scompenso cardiaco appare limitato.
30
STATINE: IL FUTURO nello SCOMPENSO CARDIACO
Studio CORONA Scompenso cardiaco Disfunzione sistolica Solo etiologia ischemica Studio GISSI-HF Scompenso cardiaco e disfunzione sistolica Scompenso a funzione sistolica conservata Etiologia ischemica e non ischemica
31
STATINE: IL FUTURO nello SCOMPENSO CARDIACO
Settembre 2007, 11° congresso Heart Failure Society of America, HFSA Dr.ssa Kumudha Ramasubbu Metanalisi di 11 studi ( ) con end point primario la valutazione retrospettiva degli effetti delle statine sulla mortalità di pazienti con scompenso cardiaco sintomatico
32
STATINE: IL FUTURO nello SCOMPENSO CARDIACO
Follow-up da 1 a 4 anni Età compresa fra 50 e 80 anni Prevalentemente di sesso maschile Risultati: Riduzione rischio relativo di mortalità complessiva (-28%), indipendente dalla eziologia ischemica (-31%) e non ischemica (-27%) dello scompenso
33
STATINE: IL FUTURO nello SCOMPENSO CARDIACO
Conclusioni: Risultati promettenti (pur con tutti i limiti dello studio) Verosimile ruolo degli effetti pleiotropici delle statine (diminuzione della sintesi di citochine infiammatorie e dello stress ossidativo, miglioramento della reattività vascolare e prevenzione dell’ipertrofia miocardica)
34
STATINE: IL FUTURO L’esame autoptico di 110 cervelli donati alla ricerca ha dimostrato che nei pazienti che avevano ricevuto una terapia a base di statine si osservava una quantità di fibrille di Proteina Tau e di Beta Amiloide nettamente inferiore agli altri: il deposito nell’encefalo di queste due sostanze è il segno autoptico caratteristico della DEMENZA DI ALZHEIMER
35
LA NUOVA ASPIRINA?
36
Grazie per l’attenzione
Dr. Lorenzo Droandi Medico di Medicina Generale Arezzo Badia di Campoleone (AR),
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.