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L'Europa del Cinquecento
Il Regno di Carlo V d'Asburgo Nel 1519 Carlo V ampliò i suoi domini e ottenne i titoli di Re di Spagna e Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico Il Regno di Spagna comprendeva anche l'Italia meridionale con la Sicilia, la Sardegna e le colonie dell'America centro-meridionale. Inoltre, i possedimenti degli Asburgo in Europa includevano l'Austria, la Franca Contea (in Francia) e i Paesi Bassi Carlo si ritrovò, dunque, a capo di un vasto impero sia in Europa sia in America
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L'Europa del Cinquecento
Carlo si pose subito tre obiettivi: 1) imporre la sua egemonia sull'Europa intera 2) ripristinare il Cattolicesimo e annullare gli effetti della riforma protestante 3) difendere la cristianità (e in particolare l'Europa) dalla minaccia turca
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Ben presto il re di Francia, Francesco I, il cui regno era rimasto “schiacciato” dai possedimenti di Carlo V, si sentì intimorito e reagì al rivale. • Il primo terreno di scontro fu la Lombardia, invasa dai rispettivi eserciti negli anni • Nel 1525 Francesco I venne fatto prigioniero e rilasciato solo dopo il pagamento di un pesantissimo riscatto • Gli stati italiani (Firenze, Genova, lo Stato della Chiesa), preoccupati dello strapotere di Carlo, si allearono con la Francia e diedero vita alla LEGA DI COGNAC, ma inutilmente. Roma venne attaccata e saccheggiata su ordine di Carlo nel 1527 (l'episodio è noto come Sacco di Roma)
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Alla fine la Spagna riuscì a dominare anche l'Italia settentrionale Tuttavia l'iniziale disegno di Carlo V - avere il saldo controllo di tutta l'Europa continentale – non era riuscito. La Spagna era certo la maggiore potenza d'Europa, ma la Francia restava uno Stato del tutto indipendente dall'influenza degli Asburgo
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Il secondo obiettivo di Carlo era quello di estirpare la riforma protestante e anche in questo caso non riuscì a raggiungerlo 1546 Carlo armò un esercito contro le città protestanti della Germania meridionale. 1555 dopo alcuni iniziali successi, Carlo fu tuttavia costretto a firmare la pace di Augusta che sanciva la libertà di culto per i principi tedeschi secondo il principio del cuius regio eius religio (un principio secondo cui ogni re, ogni principe, ogni signore avrebbe avuto facoltà di professare la propria religione, mentre i rispettivi sudditi avrebbero dovuto seguire obbligatoriamente la religione del proprio sovrano, oppure scegliere di espatriare)
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L'ultimo obiettivo di Carlo era quello di allontanare i turchi dall'Europa e anche in questo caso fallì Nel 1521, l'impero turco, di religione musulmana, sotto la guida di un capo leggendario, Solimano II il Magnifico attaccò l'Europa giungendo ad assediare Vienna, nel cuore dell'impero asburgico Carlo riuscì a fermarne l'avanzata ma subì diverse sconfitte e non ne eliminò del tutto la minaccia
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Dopo qualche anno, nel 1556, Carlo V decise di abdicare (rinunciare al trono) e divise l'Impero in due parti: La Spagna e i suoi possedimenti, con i domini italiani, vennero affidati al figlio Filippo II I domini asburgici (Austria, Boemia e Ungheria) e il titolo imperiale andarono al fratello Ferdinando I Nel 1559 fu firmata con la Francia la pace di Cateau-Cambrèsis, che dava un assetto definitivo all'Europa del tempo. In Italia restavano indipendenti soltanto il Ducato di Savoia, il Marchesato del Monferrato, la Repubblica di Venezia, il Granducato di Toscana, la Repubblica di Lucca, i Ducati di Parma, Mantova, Ferrara e lo Stato della Chiesa
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