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PubblicatoCrispino Trevisan Modificato 10 anni fa
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Perche’ i diabetici sono pazienti ad alto rischio?
“Difendiamo il cuore” Perche’ i diabetici sono pazienti ad alto rischio? D. Biagini (Prato)
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Rischio di eventi coronarici nei pazienti diabetici e non diabetici.
Haffner e coll. N. Engl. J. Med. 1998
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Sopravvivenza dopo un infarto nei pazienti diabetici e non diabetici.
Mukamal KJ et all, Diabetes care 2001
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Mortalita’ per eventi coronarici in base ai valori di glicemia all’ingresso.
Valori di glicemia in mg/dl all’ammissione Svensson A-M et all, Eur Heart J 2005
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Perche’ il diabetico e’ ad alto rischio cardiovascolare?
Associazione con altri fattori di rischio Maggior sviluppo di malattia aterosclerotica Stato protrombotico con aumentata reattivita’ piastrinica; placca aterosclerotica maggiormente vulnerabile e suscettibile di rottura. Disfunzione delle cellule muscolari miocardiche e cardiomiopatia diabetica.
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Perche’ il diabetico e’ ad alto rischio cardiovascolare?
Associazione con altri fattori di rischio Maggior sviluppo di malattia aterosclerotica Stato protrombotico con aumentata reattivita’ piastrinica; placca aterosclerotica maggiormente vulnerabile e suscettibile di rottura. Disfunzione delle cellule muscolari miocardiche e cardiomiopatia diabetica.
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Dislipidemia diabetica
L’insulino resistenza causa un ridotto assorbimento ed un ridotto utlizzo di acidi grassi a livello muscolare Il tessuto adiposo viscerale riduce la lipolisi e libera un maggior quantitavo di acidi grassi. Incremento degli acidi grassi liberi circolanti Aumentata produzione di VLDL a livello epatico Dislipidemia diabetica
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Perche’ il diabetico e’ ad alto rischio cardiovascolare?
Associazione con altri fattori di rischio Maggior sviluppo di malattia aterosclerotica Stato protrombotico con aumentata reattivita’ piastrinica; placca aterosclerotica maggiormente vulnerabile e suscettibile di rottura. Disfunzione delle cellule muscolari miocardiche e cardiomiopatia diabetica.
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La malattia aterosclerotica del diabetico
1)La macroangiopatia diabetica Resistenza insulinica ed iperinsulinismo Disfunzione endoteliale Attivazione citochine proinfiammatorie Stato protrombotico Aterosclerosi dei grossi vasi o macroangiopatia diabetica Coronaropatia Arteropatia periferica Aterosclerosi dei vasi epiaortici Malattia dell’Aorta e Aneurisma Aterosclerosi delle arterie renali
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La malattia aterosclerotica del diabetico 2) La microangiopatia diabetica
Iperglicemia Aumentato stress ossidativo Formazione di prodotti terminali della glicosilazione (AGEs) Aumento del Diacilglicerolo Aterosclerosi dei piccoli vasi o microangiopatia diabetica. Retinopatia diabetica Nefropatia diabetica Piede diabetico Angina microvascolare
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Perche’ il diabetico e’ ad alto rischio cardiovascolare?
Associazione con altri fattori di rischio Maggior sviluppo di malattia aterosclerotica Stato protrombotico con aumentata reattivita’ piastrinica; placca aterosclerotica maggiormente vulnerabile e suscettibile di rottura. Disfunzione delle cellule muscolari miocardiche e cardiomiopatia diabetica.
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Aumentata reattivita’ piastrinica e stato protrombotico
Insulino resistenza Iperglicemia Obesita centrale Aumentata produzione di diacilglicerolo (DAG) e AGEs Disfunzione endoteliale Aumentata produzione di PAI-1 e fattore VII tissutale della coagulazione Aumentata produzione di leptina e adiponectina Aumentata produzione di fattori della flogosi e fibrinogeno, attivazione della coagulazione, inbizione della fibrinolisi Aumentata reattivita’ piastrinica Iperaggregabilita’ piastrinica e stato protrombotico
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Perche’ il diabetico e’ ad alto rischio cardiovascolare?
Associazione con altri fattori di rischio Maggior sviluppo di malattia aterosclerotica Stato protrombotico con aumentata reattivita’ piastrinica; placca aterosclerotica maggiormente vulnerabile e suscettibile di rottura. Disfunzione delle cellule muscolari miocardiche e cardiomiopatia diabetica.
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Cause di cardiomiopatia diabetica
Modificazione del metabolismo energetico del miocita, ridotta utilizzazione di glucosio, acidi grassi principale fonte energetica, aumento del consumo di O2 e minor efficacia contrattile. Apoptosi con perdita di miociti dovuta alla ridotta produzione di NO e allo stress ossidativo. Aumento delle proteine della matrice extracellulare e fibrosi miocardica.
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Lo scompenso cardiaco nel diabetico
Perdita di miociti Cardiomiopatia diabetica Fibrosi miocardica Ridotta contrattilita’ del miocita Scompenso cardiaco Aterosclerosi IMA Microangiopatia diabetica Angina microvascolare Ipertono simpatico Neuropatia diabetica
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Scompenso cardiaco nei pazienti diabetici
Kannel WB e coll, Am J Cardiol 1997
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Cosa possiamo fare per modificare il rischio cardiovascolare nel paziente diabetico?
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Raccomandazioni per la prevenzione primaria di malattie cardiovascolari nei diabetici
Modificazioni dello stile di vita Controllo glicemico Controllo dell’ipertensione Controllo dell’assetto lipidico Terapia antiaggregante
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Modificazioni stile di vita
Dieta Controllo del peso corporeo Esercizio fisico Astensione dal fumo di sigaretta
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Controllo glicemico L’emoglobina glicosilata (HbA1C) deve essere mantenuta <7% Obiettivo di mantenere HbA1C < 6% se questo non causa ipoglicemia
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Controllo dell’ipertensione
Misurazione della pressione ad ogni visita di controllo. I valori pressori devono essere mantenuti <130/80 mmHg Se riscontro di PAS >130 mmHg o PAD >80 mmHg in piu’ misurazioni inizio modificazione stile di vita per ridurre PA. Se dopo 3 mesi non si e’ ottenuta una normalizzazione indicata iniziare terapia antiipertensiva Terapia antiipertensiva Farmaci di prima scelta: ACE-inibitori o sartani. Spesso e’ necessario aggiungere un secondo antiipertensivo per raggiungere l’obiettivo pressorio. Farmaci dimostrati ridurre gli eventi cardiovascolari nei diabetici sono ACE-inibitori, sartani, diuretici tiazidici, Beta-bloccanti e Calcio-antagonisti.
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Controllo dell’assetto lipidico
Nei diabetici di eta’ < 40 anni l’assetto lipidico deve essere valutato ogni 2 anni, nei >40 aa ogni anno. I valori ideali sono: Colesterolo LDL<100 mg/dl, Colesterolo HDL >40 mg/dl negli uomini e >50 mg/dl nelle donne, Trigliceridi <150 mg/dl
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Antiaggreganti piastrinici
ASA ( mgdie) e’ indicata come prevenzione primaria in tutti i pazienti diabetici di eta’ >40 aa o con fattori di rischio associati che non abbiano controindicazioni al suo utilizzo Nei pazienti allergici all’ASA e’ utile prendere in considerazione antiaggreganti tienopiridinici. L’ASA e’ controindicata nei pazienti di eta’ <21 aa, mentre non ci sono dati in letteratura per i pazienti < 30 aa. ASA
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Grazie per l’attenzione!
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