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METODOLOGIA DELLA RICERCA

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Presentazione sul tema: "METODOLOGIA DELLA RICERCA"— Transcript della presentazione:

1 METODOLOGIA DELLA RICERCA
EPG PSICOMETRIA II -INTRODUZIONE- Fascia I-Z

2 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Sia l’uomo comune che lo scienziato si pongono delle domande e arrivano a delle conclusioni circa il comportamento umano. Entrambi per controllare ed agire sulla realtà devono: Definire il problema Formulare delle ipotesi Raccogliere informazioni Verificare le proprie conclusioni

3 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
CONOSCENZA INGENUA Asistematica e inconsapevole Non intenzionale CONOSCENZA SCIENTIFICA Sistematica ed esplicita Nasce in un contesto teorico Formula ipotesi a partire dalle teorie Definisce metodi per verificare le ipotesi

4 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Lo scopo dell’indagine scientifica è quello di acquisire nuove conoscenze sulla base di osservazioni obbiettive (controllate). Le procedure per raccogliere informazioni sono dette METODI. La METODOLOGIA fa riferimento a tutto ciò che riguarda l’applicazione dei metodi stessi. La MISURAZIONE consente di assegnare numeri ad oggetti o eventi.

5 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Le caratteristiche peculiari sono: Oggettività dei fenomeni studiati Ripetibilità delle osservazioni Comunicazione dei risultati

6 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
REGOLE GENERALI 1 L’OGGETTO DI STUDIO DEVE ESSERE ACCESSIBILE A TUTTI 2 METODI E TECNICHE DI RACCOLTA DELLE INFORMAZIONI DEVONO ESSERE ESPLICITATE 3 I CONCETTI TEORICI DEVONO ESSERE ESPRESSI IN TERMINI OPERATIVI 4 I FENOMENI OGGETTO DI STUDIO DEVONO ESSERE OSSERVABILI E QUANTIFICABILI 5 L’IPOTESI DI RICERCA DEVE ESSERE VERIFICABILE.

7 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Quali regole non sono rispettate? “ Alcune droghe inducono esperienze di tipo mistico”. “Nell’ambito dell’esperimento l’uso dei farmaci ansiolitici è stato utilizzato come indicatore della presenza d’ansia”. “I risultati dell’esperimento indicano che le donne sono più ansiose degli uomini”. “I soggetti che dichiaravano di fare uso regolare di farmaci ansiolitici sono stati definiti molto ansiosi”.

8 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
PROCESSO DI RICERCA: FASI SCELTA DEL PROBLEMA (esame della letteratura) FORMULAZIONE DELLE IPOTESI GENERALI (Formulazione delle teorie e sviluppo di un modello teorico) PIANIFICAZIONE DEL DISEGNO OSSERVAZIONI FORMULAZIONE DELLE IPOTESI STATISTICHE INTERPRETAZIONE COMUNICAZIONE DEI RISULTATI

9 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: Nel caso dell’uomo comune il problema è legato ad esigenze pratiche (es. fare una scelta tra due alternative). Le domande possono essere di carattere personale, es: Fidarsi o meno di una persona conosciuta recentemente. Accettare o meno una nuova offerta di lavoro.

10 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: Lo scienziato invece può definire un problema sulla base di: 1 lo stato di sviluppo teorico di una disciplina 2 particolari interessi del ricercatore 3 osservazioni casuali che rilevano una lacuna nelle conoscenze disponibili 4 esplicita richiesta di un committente

11 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: Il problema va analizzato sempre in un contesto teorico, perciò è importante esaminare la letteratura presente sull’argomento in questione. La ricerca bibliografica ci consente di verificare che cosa è stato prodotto fino a quel momento.

12 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
DEFINIZIONE DEL PROBLEMA: L’ESAME DELLA LETTERATURA Biblioteca: ha dei filtri, i libri e le riviste scelte hanno dei redattori e degli editori. Internet; non ha filtri! Chiunque può mettere informazioni in rete.

13 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Internet non è una biblioteca: In Internet: è necessario valutare l’attendibilità della fonte e delle informazioni (es. sito web promosso da università, organizzazione privata rispettabile o ente pubblico). Biblioteca online: il materiale è disponibile attraverso un interfaccia di internet, tuttavia questo materiale è selezionato e promosso dalla biblioteca in questione.

14 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
LINEE GUIDA PER VALUTARE LE INFORMAZIONI TROVATE IN INTERNET (Kirk, 2002): L’autore: è un’autorità conosciuta? Se no, il lavoro dell’autore è citato con approvazione da un autorità conosciuta? Se no, è possibile trovare delle informazioni che convalidino le credenziali dell’autore? L’editore: Chi promuove il sito?E’ legato ad una organizzazione rispettabile? Punto di vista: l’organizzazione ha un punto di vista?Le informazioni dovrebbero essere considerate pubblicità? Connessione con la letteratura: ci sono riferimenti bibliografici ad altri lavori? Vengono discusse le teorie appropriate? Le controversie sono riconosciute?

15 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Verificabilità: Ci sono informazioni che vi consentono di verificare la metodologia? Attualità: Sul documento c’è una data che vi permette di valutare l’aggiornamento dell’informazione? Come il motore di ricerca determina l’ordine dei risultati: Motori di ricerca che vendono spazio agli inserzionisti: Virgilio e Yahoo. Motori di ricerca di carattere divulgativo: Google e msn (meta-motori) Motori di ricerca di carattere scientifico: PsycInfo e PsycLit.

16 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Individuare gli articoli importanti: 1)Servirsi degli articoli “di base”, che sono spesso vecchi e non reperibili online (porre attenzione all’introduzione, conclusioni e bibliografia). 2)Servirsi degli articoli importanti per la parte metodologica. 3) Evitare di restringere la ricerca solo per gli articoli full-text.

17 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
La domanda di ricerca: Restringere il più vasto problema di ricerca a una specifica domanda, che possa essere messa alla prova.

18 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Strumenti pratici: la Meta-analisi. Come ci si comporta di fronte a studi che riportano risultati opposti? 1)Metodo box-score: contare il numero di ricerche positive e negative e far prevalere la posizione con il più grande numero di ricerche a favore. LIMITI: non tutte le ricerche hanno lo stesso valore, alcuni studi hanno punti deboli nel procedimento, altri nei campioni ecc..

19 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Es. Studio sull’efficacia della psicoterapia. Metodo box-score: Eysenck, (1952): Procedura: raccolta di quasi 400 studi sull’efficacia della psicoterapia. Conteggio degli studi con risultati statisticamente significativi a favore degli effetti positivi della psicoterapia. Conclusioni: fare psicoterapia non è efficace.

20 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
2) La meta-analisi è un gruppo di metodi che permettono di combinare molti studi con caratteristiche diverse per raggiungere una conclusione comune.

21 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Es. Studio dell’efficacia della psicoterapia. Una Meta analisi: Smith e Glass, 1977. Procedura: raccolta di quasi 400 studi sull’efficacia della psicoterapia e definizione della grandezza dell’effetto prodotto dalla psicoterapia in ciascuno studio. Conclusioni: la media dei soggetti che aveva seguito una psicoterapia stava meglio del 75% rispetto a chi non l’aveva avuta.

22 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
LA TEORIA La teoria non è altro che una possibile spiegazione di un fenomeno. Anche l’uomo comune utilizza teorie, ma sono formalizzate ad un livello astratto e non sono sistematiche o esplicite. Al contrario lo scienziato utilizza una teoria che sia “un insieme interrelato di concetti, definizioni e proposizioni che forniscono una visione sistematica dei fenomeni specificando le relazioni tra le variabili, con lo scopo di spiegare e prevedere i fenomeni stessi” ( Kerlinger, 1964).

23 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
LA TEORIA Ogni volta che si definiscono le variabili rilevanti di una ricerca (cosa, come e dove osservare), lo si fa sulla base di una teoria. Es. comportamento aggressivo

24 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
STUDIO DEL COMPORTAMENTO AGGRESSIVO IN BAMBINI DAI 2 AI 10 ANNI: Definire quale comportamento è aggressivo (definizione esplicita della variabile) Definire i possibili fattori che influenzano tale comportamento (spiegazione del tipo di comportamento che definiamo aggressivo). TEORIA Dollard, Bandura, 1963 Il comportamento aggressivo Il comportamento aggressivo si manifesta in seguiro ad una è il risultato di un apprendimento Frustrzione sociale.

25 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
LE IPOTESI L’ipotesi è una parte della teoria ed è un’ affermazione che mette in relazione due variabili “se i soggetti subiscono una frustrazione, allora manifestano comportamenti aggressivi” (Dollard, 1939). Un ipotesi scientifica deve quindi collegare i concetti della teoria, per definizione non osservabili, a eventi comportamentali osservabili: deve cioè essere operazionalizzabile. Una buona ipotesi non utilizza direttamente i costrutti, ma le loro definizioni operative. Es. Frustrazione: operazioni che il ricercatore deve fare affinchè i soggetti subiscano una frustrazione (variabile manipolata). Es Aggressione: operazioni che il ricercatore deve fare per osservare una risposta aggressiva (variabile osservata)

26 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
LE IPOTESI Una buona ipotesi deve avere il requisito di: OPERAZIONALIZZABILITA’: Quando garantisce una definizione operativa della variabile manipolata e della variabile osservata, ovvero una definizione delle operazioni di misurazione, permettendo una verifica delle ipotesi. PARSIMONIA : Quando propone la spiegazione più semplice possibile del fenomeno in questione. GENERALITA’: Quando non è né troppo generale, rischiando di non poter essere operazzionalizzata, né troppo specifica, rischiando di distruggere il significato del fenomeno.

27 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
LE VARIABILI Una variabile è qualche proprietà di un evento reale che è stata misurata. E’ un qualsiasi attributo di una caratteristica che può variare e assumere valori diversi (es. la variabile “età” può assumere diversi valori: 18, 20, 22). In base al ruolo che hanno nella ricerca distinguiamo: VARIABILE DIPENDENTE:è una misura del comportamento del soggetto,ovvero la risposta data dalla persona o dall’animale. VARIABILE INDIPENDENTE: è considerata la causa di qualche modificazione degli stimoli e delle risposte ed è ciò che viene manipolato dallo sperimentatore. Ogni variabile indipendente ha almeno 2 valori chiamati LIVELLI. VARIABILI MEDIATORI: mediano o intervengono nella relazione tra variabile dipendente e variabile indipendente. VARIABILI DI DISTURBO: varia con la variabile indipendente.

28 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Es. legge della frustrazione e aggressività. Ad un gruppo di soggetti faccio svolgere un compito, dicendo che al termine avranno una ricompensa. Divido il campione in 2 sottogruppi: gruppo1: si da la ricompensa. gruppo 2: non si da la ricompensa. Misuro alla fine quanto divertente viene valutato il compito da parte dei soggetti. I soggetti frustrati valuteranno il compito come meno divertente!

29 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
Variabile indipendente: Ricompensare o meno i soggetti. Variabile dipendente: Valutazione di quanto il compito è stato divertente LIVELLI della variabile indipendente: 2: Frustrati e non frustati.

30 LE CARATTERISTICHE DELL’INDAGINE SCIENTIFICA
In base al livello di misura distinguiamo: VARIABILI QUANTITATIVE: sono quelle che variano in quantità ovvero in grandezza (es. velocità di risposta, altezza di un suono) VARIABILI QUALITATIVE: sono quelle che variano nel genere (es. tonalità di un suono, maschi o femmine). VARIABILI CONTINUE: possono assumere qualsiasi valore in un insieme continuo di valori (es. tempo). VARIABILI DISCONTINUE: possono avere un numero finito di valori (es. numero di matrimoni in un anno).

31 ESERCITAZIONE 1 Vallerand e Bissonette, 1992.
Questa ricerca ha dimostrato il ruolo dello stile motivazionale (estrinseco, intrinseco, amotivazionale) come predittore delle “persistenze comportamentali” nella vita di tutti i giorni. All’inizio dell’anno accademico è stato chiesto ad un gruppo di matricole che frequentavano un corso obbligatorio, di compilare una scala di valutazione motivazionale verso le attività accademiche. I risultati hanno dimostrato che gli studenti che sono motivati intrinsecamente sono più perseveranti di quelli motivati estrinsecamente e di quelli demotivati. I risultati sono discussi in base al “modello dell’autodeterminazione” di Deci e Ryan.

32 ESERCITAZIONE 1 RICHIESTA:
Qual è o quali sono le variabili indipendenti? Quali sono i livelli della variabile indipendente? Qual è la variabile dipendente? Quale teoria è stata presa in considerazione? Quali sono i risultati?

33 ESERCITAZIONE 2 Macrae, 1992. La presente ricerca si è occupata del pensiero ipotetico sul giudizio dei soggetti sugli incidenti. Si prevede che la disponibilità di alternative ipotetiche per un incidente avrà come risultato una differente valutazione delle vittime e dei colpevoli. I risultati di due ricerche sostengono con forza questa predizione. Specificatamente, i soggetti assegnavano un risarcimento finanziario più alto alle vittime di un incidente quando questo era preceduto da circostanze eccezionali piuttosto che abituali. Nello stesso modo, in queste condizioni, i responsabili dell’incidente erano giudicati più negligenti nel loro comportamento e veniva loro comminata un’ammenda più severa.

34 ESERCITAZIONE 2 RICHIESTA:
Qual è o quali sono le variabili indipendenti? Quali sono i livelli della variabile indipendente? Qual è la variabile dipendente? Quale frase enuncia un’ipotesi?

35 L’INDAGINE EMPIRICA Possiamo considerare tre tipi di ricerca ovvero tre diversi livelli di indagine empirica. INDAGINE DESCRITTIVA:Fornisce un quadro o una rappresentazione precisa e accurata di ciò che avviene a livello dei comportamenti, cognizioni, emozioni ecc. Fornisce informazioni utili per l’approfondimento di un indagine, infatti è spesso usata in una prima fase di ricerca rispetto ad argomenti poco indagati.

36 L’INDAGINE EMPIRICA Es. misura del sonno dei bambini nel primo anno di vita: Soggetti: bambini da 0 a 12 mesi. Metodo: osservazione e registrazione del numero e della durata dei periodi di sonno nell’arco della giornata. Procedure: quantificazione in termini di frequenza dei periodi di sonno e di durata degli stessi. Indagine descrittiva.

37 L’INDAGINE EMPIRICA 2) INDAGINE CORRELAZIONALE: Costituisce il secondo livello dell’indagine empirica e ha lo scopo di descrivere come ciò che accade a livello comportamentale, emotivo ecc. è in relazione con altre variabili. Tale indagine non consente di inferire delle relazioni causa-effetto, ma permette di trarre delle conclusioni previsionali. Indaga la Covariazione (associazione tra le variabili). Un vantaggio è che quantifica le variabili.

38 L’INDAGINE EMPIRICA Es. misura del sonno dei bambini e del tempo trascorso con le madri. Soggetti: bambini dai 0 ai 12 mesi e madri dei bambini. Metodo: registrazione del sonno dei bambini e del tempo trascorso con le madri nel gioco. Procedura: analisi dell’entità della relazione tra le 2 variabili. Indagine correlazionale.

39 L’INDAGINE EMPIRICA 3) INDAGINE SPERIMENTALE: Costituisce il terzo livello di indagine e ha lo scopo di produrre informazioni circa le relazioni causali. Le indagini sono condotte in condizioni controllate e il ricercatore interviene manipolando le variabili oggetto di indagine (variabili indipendenti) e valutando l’effetto sulle altre variabili (dipendenti).

40 L’INDAGINE EMPIRICA Es. Studio dell’effetto della manipolazione del tempo trascorso con la madre sul sonno. Soggetti: bambini da 0 a 12 mesi e madri. Metodo: manipolazione del tempo di gioco con le madri. Gruppo 1 (tempo ridotto nel gioco) e gruppo 2 (tempo elevato nel gioco). Procedure: osservazione della misura del sonno dei bambini prima e dopo la manipolazione. Se tra le due osservazioni c’è una differenza significativa, tale differenza è attribuibile alla manipolazione stessa.

41 L’INDAGINE EMPIRICA Se a un maggior numero di ore di sonno dei bambini corrisponde una maggior tempo speso nel gioco con le madri, si può concludere che il tempo impiegato dalle madri a giocare con i figli influenza il sonno degli stessi. L’AUMENTO DEL TEMPO DI GIOCO CAUSA L’AUMENTO DEL SONNO

42 I DIVERSI TIPI DI VALIDITA’ DELLE INDAGINI EMPIRICHE
L’INDAGINE EMPIRICA I DIVERSI TIPI DI VALIDITA’ DELLE INDAGINI EMPIRICHE Per validità si intende l’esattezza della conclusione del ricercatore, cioè la sua corrispondenza con la realtà. Ci sono 4 tipi di validità che devono essere considerati nel progettare una ricerca.

43 I DIVERSI TIPI DI VALIDITA’ DELLE INDAGINI EMPIRICHE
L’INDAGINE EMPIRICA I DIVERSI TIPI DI VALIDITA’ DELLE INDAGINI EMPIRICHE 1 VALIDITA’ INTERNA: Riguarda la logica della relazione tra la variabile dipendente e quella indipendente. Una volta accertata l’esistenza di una covariazione tra due variabili X e Y, si deve decidere se esiste una relazione causa-effetto tra le due. L’accertamento della validità interna consiste nello scartare, perché non plausibili, le interpretazioni alternative della relazione tra le due variabili (X e Y) che invocano una terza variabile (C).

44 L’INDAGINE EMPIRICA Es.Esperimento sull’effetto delle informazioni di ritorno sull’apprendimento di un compito motorio. Soggetti: 10 studenti divisi in due gruppi (A e B). Metodo: Tutti i soggetti vengono sottoposti ad un compito motorio. Il gruppo A sente un suono ogni volta che esegue la risposta corretta, il gruppo B no. Immaginiamo che il gruppo A viene testato il lunedi’ e il gruppo B il martedi’!

45 L’INDAGINE EMPIRICA I due gruppi differiranno in base non solo alle informazioni di ritorno, ma anche per il giorno in cui la prova vene eseguita. Se alla fine dell’esperimento otterrò delle tra i due gruppi, sarà impossibile decidere se esse sono attribuibili alle informazioni di ritorno o al giorno della prova. NON POSSIAMO CONCLUDERE CHE LE INFORMAZIONI DI RITORNO PRODUCONO I RISULTATI. MANCA DI VALIDITA’ INTERNA!

46 I DIVERSI TIPI DI VALIDITA’ DELLE INDAGINI EMPIRICHE
L’INDAGINE EMPIRICA I DIVERSI TIPI DI VALIDITA’ DELLE INDAGINI EMPIRICHE 2 VALIDITA’ di COSTRUTTO: Riguarda la conformità fra i risultati e la teoria che sta alla base della ricerca. Mentre per avere la validità interna bisogna eliminare le variabili alternative come cause potenziali del comportamento in esame, per avere la validità di costrutto bisogna escludere altre possibili spiegazioni teoriche dei risultati!

47 L’INDAGINE EMPIRICA Es. Secondo la vostra ipotesi l’ansia è utile per l’apprendimento. Come progettare lo studio? NON VALIDO SOGGETTI:Selezione dei soggetti che si mangiano le unghie oppure no. METODO: Misura del tempo che impiegano a scrivere con le dita dei piedi. VALIDO SOGGETTI: Selezione dei soggetti sulla base del punteggio nella scala dell’ansia manifesta di Taylor(1953). METODO: numero di parole non legate tra loro memorizzate da una lista. In questo caso un risultato negativo potrebbe essere dato dalla falsità delle ipotesi: Mangiarsi le unghie è un indice di ansia. Scrivere con le dita di piedi è un buon compito di apprendimento.

48 L’INDAGINE EMPIRICA 3 VALIDITA’ ESTERNA: Riguarda l’applicabilità dei risultati della ricerca ad un’altra situazione: diversi soggetti, diversi luoghi, diversi tempi, ecc. McGinnies, Lettura di parole presentate tachistoscopicamente. La soglia per vedere parole tabù era superiore a quella per vedere parole ordinarie. Oggi i ricercatori interpreterebbero i risultati come un indice della riluttanza dei soggetti a pronunciare quella parola. Non sarebbe possibile generalizzare quei risultati al giorno d’oggi!

49 L’INDAGINE EMPIRICA 4 VALIDITA’ STATISTICA: Corrisponde alla verifica della significatività statistica di una relazione tra due variabili (ovvero delle differenze tra medie). Ricordiamo che la decisione circa la significatività di una covariazione è sempre una decisione probabilistica.

50 MINACCE ALLA VALIDITA’
L’INDAGINE EMPIRICA MINACCE ALLA VALIDITA’ MINACCE ALLA VALIDITA’ INTERNA: STORIA: Si verifica quando i soggetti vengono esaminati in condizioni sperimentali differenti e in tempi diversi, può accadere che eventi esterni al laboratorio influenzino i risultati. MATURAZIONE: Avviene quando i soggetti cambiano tra le condizioni di un esperimento a causa di processi che avvengono naturalmente ( studi sui bambini). EFFETTO DELLE PROVE: la semplice partecipazione ad un esperimento o l’essere stati sottoposti a prove influenzano la prestazione delle persone in un successivo esperimento o nell’esecuzione di una prova.

51 MINACCE ALLA VALIDITA’
L’INDAGINE EMPIRICA MINACCE ALLA VALIDITA’ MINACCE ALLA VALIDITA’ INTERNA: EFFETTO DELLA REGRESSIONE: Si verifica quando tra due variabili non c’è una relazione perfetta. Non sorperende quando accade tra due misure diverse, ma spesso si ottengono correlazioni imprefette quando la stessa variabile è misurata due volte. La causa è data dal fatto che la prova non rappresenta una misura perfetta di ciò che si vuole misurare. SELEZIONE: Si verifica quando vi è uno sbilanciamento nella selezione dei gruppi che mina la validità interna. E’ frequente quando è necessario studiare gruppi già esistenti. Un rimedio è quello di assegnare a caso gli individui ai gruppi. MORTALITA’: Riguarda il fatto che i soggetti che abbandonano una ricerca possono essere diversi da quelli che la completano. Particolari tipi di soggetti che si ritirano da una ricerca possono causare errori.

52 MINACCE ALLA VALIDITA’
L’INDAGINE EMPIRICA MINACCE ALLA VALIDITA’ MINACCE ALLA VALIDITA’ DI COSTRUTTO: DEBOLEZZA DEL LEGAME TRA TEORIA E ESPERIMENTO: Si riferisce al fatto che spiegazioni teoriche alternative dei dati sono più plausibili della teoria che si ritiene corroborata dalla ricerca stessa. Questo avviene quando c’è una cattiva definizione operazionale dei concetti teorici. EFFETTO AMBIGUO DELLE VARIABILI INDIPENDENTI: Fa riferimento al fatto che i soggetti percepiscono la situazione in modo diverso dallo sperimentatore e generano delle proprie idee rispetto a ciò che dovrebbe accadere. Infatti ogni volta che i soggetti sono consapevoli di partecipare ad un esperimento il loro comportamento può differire da quello quotidiano (effetto del buon soggetto, apprensione da valutazione e desiderabilità sociale)

53 MINACCE ALLA VALIDITA’
L’INDAGINE EMPIRICA MINACCE ALLA VALIDITA’ MINACCE ALLA VALIDITA’ ESTERNA: ALTRI SOGGETTI: Riguarda l’impossibilità di generalizzare i risultati ad altri soggetti. Questo accade quando i soggetti non vengono scelti con attenzione rispetto alla loro rappresentatività nei confronti di una popolazione più ampia. ALTRI TEMPI: Riguarda l’impossibilità di replicare i risultati in tempi diversi da quello definito nella ricerca. Per esempio molte tendenze storiche invalidano particolari risultati della ricerca, rispetto all’uso del linguaggio o degli atteggiamenti verso i paesi stranieri. ALTRE SITUAZIONI: La validità esterna, infine, può essere minacciata dalla difficoltà di mettere in rapporto un fenomeno osservato in un laboratorio con un fenomeno osservato in un altro laboratorio o nella realtà MINACCE ALLA VALIDITA’ STATISTICA: Derivano dall’ uso improprio delle statistiche che si usano per l’analisi dei dati.

54 RICERCA NON SPERIMANTALE I
DEFINIZIONE Ricerca sperimentale e non sperimentale si distinguono sulla base del grado di controllo che ha il ricercatore: •• Sperimentale - Manipola le variabili ESPERIMENTO - Assegna i soggetti alle condizioni •• Non sperimentale - Non può manipolare le variabili - Non può assegnare i soggetti alle condizioni OSSERVA Ricerca correlazionale (*senso lato) Indaga le cause del comportamento attraverso le correlazioni tra variabili (*in caso di impossibilità di manipolare le variabili). NB: (specie in questo caso) la correlazione non prova l’esistenza di una relazione causa-effetto

55 RICERCA NON SPERIMANTALE I
N.B. La ricerca non sperimentale è spesso chiamata CORRELAZIONALE, perché indaga le cause del comportamento attraverso le correlazioni tra le variabili. Tuttavia tutta la ricerca è correlazionale nella misura in cui esplora le relazioni funzionali tra le variabili. Ciò che qualifica una ricerca come correlazionale in senso lato è l’impossibilità di manipolare indipendentemente qualche variabile (no relazione causa-effetto). La ricerca correlazionale più che ricercare le cause di un comportamento, indaga le ragioni!

56 RICERCA NON SPERIMANTALE I
DIVERSI TIPI DI RICERCA NON SPERIMENTALE: La ricerca non sperimentale è spesso il primo passo per cominciare a rispondere a questioni teoriche con metodi empirici! Ricerca osservazionale Ricerca d’archivio Studio sui casi singoli Inchiesta

57 RICERCA NON SPERIMANTALE I
1 LA RICERCA OSSERVAZIONALE: OSSERVAZIONE NATURALISTICA: è una ricerca condotta in modo tale che il comportamento del soggetto sia disturbato il meno possibile dal processo di osservazione. Infatti è non intrusiva e l’osservazione è condotta nell’ambiente dove il comportamento avviene naturalmente (sul campo). Lo scopo è registrare la frequenza con la quale viene messo in atto un determinato comportamento. Un’altra definizione è quella di ricerca non reattiva, che indica che i soggetti sono inconsapevoli di essere sotto osservazione. È importante utilizzare un buon sistema di codifica per riportare le osservazioni (Ekman, Facial action codyng system).

58 RICERCA NON SPERIMANTALE I
ALCUNE REGOLE… La registrazione accurata dei dati: è ciò che differenzia l’osservazione naturalistica dalla formazione di impressioni casuali. L’osservatore dovrebbe tenere una registrazione di tutti i comportamenti che interessano nel momento stesso in cui si verificano. È facilitata dall’uso di registrazioni audio-visive, che permettono oltretutto di fermarsi sulle singole immagini in cui si manifestano avvenimenti critici. L’uso di una varietà di tipi di misure: permette di accertarsi che le osservazioni siano rappresentative e non dipendenti da una misura soltanto. La salvaguardia della privacy dei soggetti.

59 RICERCA NON SPERIMANTALE I
Es. Zimmerman e West, Potere e dominanza espresse nelle conversazioni, differenze di genere nelle interruzioni. Soggetti: 10 coppie di femmine, 10 di maschi e 11 miste. Metodo: registrazione delle conversazioni tra le coppie di soggetti in luoghi pubblici. Procedura: trascrizione delle registrazioni e conteggio in frequenza delle interruzioni. Conclusioni: nelle conversazioni delle coppie miste il 96% delle interruzioni era dovuto al maschio.

60 RICERCA NON SPERIMANTALE I
1 LA RICERCA OSSERVAZIONALE: OSSERVAZIONE IN LABORATORIO: La ricerca osservazionale si può realizzare anche in laboratorio. Questo permette di eliminare fonti di confusione che potrebbero influenzare la situazione naturalistica di partenza.

61 RICERCA NON SPERIMANTALE I
Es. Zimmerman e West, Indagine su quanto il maggior numero di interruzioni da parte dei maschi nelle conversazioni dipende dalla conoscenza e dalla situazione. Soggetti: 10 coppie miste. Metodo: in laboratorio si chiedeva alle coppie di chiacchierare e fare conoscenza prima “dell’inizio dell’esperimento”. Procedura: trascrizione delle registrazioni e conteggio in frequenza delle interruzioni. Conclusioni: tutti i maschi interrompevano più frquentemente delle femmine, e in media il 73% delle interruzioni era dovuto ai maschi.

62 RICERCA NON SPERIMANTALE I
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE: Dove i ricercatori si mescolano a gruppi in condizioni naturali per fare le loro osservazioni. E’ utile per studiare un piccolo gruppo separato dalla popolazione complessiva, quando si sa poco su un gruppo o quando le attività del gruppo non sono aperte al pubblico (es. gruppi religiosi o criminali). Lo svantaggio è che l’atto di osservare un comportamento cambia il comportamento osservato.

63 RICERCA NON SPERIMANTALE I
Difficoltà: •• Prendere il punto di vista del gruppo È caratterizzata dallo sforzo di vedere un’attività comportamentale come chi si trova all’interno della situazione. La metodologia deve essere aperta e flessibile. In qualche caso si deve assumere un ruolo centrale, in altri si può rimanere più periferici. •• Farsi ammettere nel gruppo Si deve adattarsi alle sue caratteristiche. Talvolta si può esplicitare il proprio ruolo di osservatore (partecipazione non mascherata), ma spesso si può venire rifiutati. Se possibile, è più etico informare. Problemi: •• L’osservatore modifica il gruppo. In particolare l’influenza della presenza dell’osservatore può essere considerevole per piccoli gruppi, che sono proprio, in genere, l’obiettivo delle ricerche di questo tipo. •• Etica Invasione della sfera privata. Non sempre è possibile ottenere il consenso dei soggetti. L’osservazione può richiedere la registrazione di comportamenti privati.

64 RICERCA NON SPERIMANTALE I
Es. Festinger, Riecken e Shachter, Studio di un gruppo che riteneva prossima la fine del mondo. Metodo: osservazione accurata delle interazioni tra i membri del gruppo ed effetto della mancata conferma delle previsioni dei membri sul loro stesso comportamento. Conclusioni: alla scoperta della “falsa” fine del mondo i soggetti cominciarono ad essere più aperti e meno analitici riguardo alle loro credenze.

65 RICERCA NON SPERIMANTALE I
2 RICERCA D’ ARCHIVIO: Il termine ricerca d’archivio si riferisce a ricerche eseguite su dati che il ricercatore non ha contribuito a raccogliere. I dati d’archivio sono quelli depositati in registri o archivi pubblici. E’ utile nei casi in cui la raccolta di nuovi dati sarebbe difficile o non etico. Il ricercatore esamina o sceglie semplicemente i dati per l’analisi. Un uso efficace della ricerca d’archivio è stato fatto da Phillips nel 1977.

66 RICERCA NON SPERIMANTALE I
Es. Phillips nel 1977, fece uno studio sulla relazione tra incidenti automobilistici mortali e notizie su suicidi. Metodo: analisi di tutti gli incidenti automobilistici mortali avvenuti in California nella settimana successiva alla pubblicazione di notizie di suicidi sulla prima pagina dei due maggiori quotidiani californiani. Procedure confronto del numero degli incidenti mortali con quelli di un periodo di controllo in un altro anno. Conclusioni: il numero degli incidenti mortali aumentava del 9% nella settimana successiva ai suicidi, con un aumento massimo del 30% il terzo giorno dopo la pubblicazione sui giornali.

67 LIMITI DELLA RICERCA D’ARCHIVIO
1) I dati d’archivio sono raccolti per scopi non scientifici, per cui i dati potrebbero non essere nella forma corretta, raccolti con metodi inadatti e quindi il ricercatore è alla mercé di tutti gli errori che possono essere intervenuti nella raccolta dei dati (es: verbali della polizia). 2) la ricerca viene eseguita dopo che i fatti sono avvenuti, quindi può essere difficile interpretare particolari correlazioni osservate.

68 RICERCA NON SPERIMANTALE I
3 STUDIO SU CASI SINGOLI: La caratteristica principale dello studio di casi singoli è che si esaminano esempi o meglio casi di un fenomeno. Di solito si tratta di una singola persona, come per esempio nei casi psichiatrici. Sono studi su un numero elevato di variabili su un singolo soggetto. Molto spesso gli studi sui casi singoli nascono dai problemi che i ricercatori si pongono su situazioni non ripetibili, opportunità che devono essere afferrate immediatamente o vanno perdute; può esserci poco tempo per pianificare e spesso la ricerca viene condotta in condizioni difficili.

69 RICERCA NON SPERIMANTALE I
4 INCHIESTA


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