La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale."— Transcript della presentazione:

1 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti Contro la Vita: LOmicidio

2 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti Contro la Vita: LOmicidio Con il termine omicidio sintende la soppressione di una vita umana cagionata dalla condotta (AZIONE CRIMINOSA) di un altro uomo.

3 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 A tutela della vita il codice penale prevede allart. 575 c.p. (Omicidio): Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni 21. Come tutti gli altri reati previsti nel codice penale, ove non vi sia espressa indicazione di un diverso elemento psicologico del reato (preterintenzionale ovvero colposo), lomicidio deve considerarsi doloso.

4 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Elementi costitutivi dellOmicidio Morte della persona; Condotta, attiva od omissiva, tesa ad uccidere; Nesso di causalità materiale; Nesso di causalità psichica.

5 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Classificazione del Reato di Omicidio In base allelemento psicologico o psichico del reato: Doloso (o secondo intenzione) (art. 575 c.p.) ; Preterintenzionale (o oltre lintenzione) (art. 584 c.p.) ; Colposo (o contro lintenzione) (art. 589 c.p.). Per ognuno di essi, il Codice prevede pene diverse, con un minimo ed un massimo affidati al potere discrezionale del giudice.

6 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Levento morte, imprescindibile per il conclamarsi del delitto di omicidio, può conseguire sia da unazione positiva nel compimento di un atto pregiudizievole (omicidio per commissione), sia da unazione negativa ovvero determinatasi nel non fare (omicidio per omissione), ma comunque prevedibile nel suo risultato. Si configurerà il reato di delitto tentato (art. 56 c.p.) nel caso in cui, pur essendo lazione delittuosa idonea a cagionare levento (morte), questultimo non verrà comunque a verificarsi.

7 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 L Art. 56 c.p. Delitto tentato così recita: Chi compie atti idonei, diretti in modo non equivoco a commettere un delitto, risponde di delitto tentato, se lazione non si compie o levento non si verifica. Il colpevole del delitto tentato è punito: con la reclusione non inferiore a dodici anni, se la pena stabilita è lergastolo; e, negli altri casi, con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi..

8 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Lomicidio è il classico reato a forma libera. Sono numerosi, infatti, i mezzi che possono impiegarsi nella produzione dellevento morte, non solo fisici (armi da fuoco, armi bianche, mezzi veleniferi, etc.) ma anche psichici, come le minacce ovvero uno spavento improvviso.

9 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio Doloso Art. 575 c.p. (Omicidio): Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni 21. La condotta adeguata, derivante dallintenzione di cagionare la morte altrui, voluta e prevista, è lelemento fondamentale ai fini dellindividuazione del dolo. Elemento essenziale dellomicidio doloso sarà, dunque, lintenzione di uccidere, desumibile dalla natura dei mezzi impiegati, dalla natura e gravità delle lesioni prodotte, dalle particolari circostanze ambientali in cui il delitto si è consumato, nonché dalle reali possibilità di difesa della vittima.

10 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio Tipo ed Omicidio Circostanziato Lomicidio previsto allart. 575 c.p. è anche detto omicidio tipo per differenziarlo da quello circostanziato in cui ricorrono le circostanze che il codice penale prevede come aggravanti ed attenuanti.

11 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Classificazione delle Circostanze Aggravanti Aggravanti Comuni (art. 61 c.p.) Aggravanti Speciali (art. 576-577 c.p.) Classificazione delle Circostanze Attenuanti Attenuanti Comuni (art. 62 c.p.) Attenuanti Generiche (art. 62bis c.p.)

12 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Esempi di Circostanze Aggravanti Comuni (Art.61 c.p.) Laver agito per motivi abietti o futili Laver commesso il reato per eseguirne od occultarne un altro Laver adoperato sevizie o laver agito con crudeltà verso le persone Laver il colpevole commesso il reato durante il periodo di latitanza Laver cagionato un danno patrimoniale di notevole entità Laver commesso il fatto con abuso di poteri Laver commesso il fatto contro Pubblico Ufficiale, etc.

13 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Esempi di Circostanze Aggravanti Specifiche dellomicidio (Art.576 – 577 c.p.) Laver agito con premeditazione (indicativa di pericolosità sociale, denunciando essa una mancanza di scrupoli non indifferente; chi agisce con premeditazione avrebbe modo e tempo per desistere dal suo proposito). Uso di mezzi venefici e subdoli: sostanze tossiche, batteri o virus, corrente elettrica, radiazioni ionizzanti, esplosivi nascosti, etc. Avere ucciso nel commettere violenza sessuale.

14 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Circostanze Attenuanti (Artt. 62 – 62 bis c.p. comuni e generiche) Aver agito per suggestione di una folla in tumulto Aver agito per motivi morali o sociali Aver commesso il reato per stato dira derivante dallaver subito un fatto ingiusto Il concorso doloso delloffeso (aver concorso a determinare levento) 63 c.p. Applicazione degli aumenti o delle diminuzioni di pena 65 c.p. Diminuzione di pena nel caso di una sola circostanza attenuante 67 c.p. Limiti delle diminuzioni di pena nel caso di concorso di più circostanze attenuanti 68 c.p. c.p. Limiti al concorso di circostanze

15 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio Preterintenzionale Art. 584 c.p.: Chiunque con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti dagli artt. 581 e 582, cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione da dieci a diciotto anni. Si denomina, pertanto, omicidio preterintenzionale luccisione non voluta di un uomo cagionata da atti volontari di percosse o di lesioni personali; la morte non è voluta e viene a determinarsi per cause indipendenti dalla stessa volontà dellagente.

16 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Elementi caratteristici dellOmicidio Preterintenzionale Condotta, mirata a cagionare percosse ovvero lesioni personali, purché vengano impiegati mezzi atti allesclusivo determinismo dei suddetti eventi ; Nesso causale tra levento morte e lazione compiuta atta a non cagionare la morte, bensì percosse o lesioni personali.

17 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio Colposo Art. 589 c.p.: Chiunque cagiona, per colpa, la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, la pena è della reclusione da uno a cinque anni. Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni dodici.

18 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio Colposo In sostanza la fattispecie delittuosa dellomicidio colposo prevede che levento morte sia cagionato per colpa da una condotta umana caratterizzata da: Negligenza; Imperizia; Imprudenza, Inosservanza di leggi, regolamenti o discipline. Anche per lomicidio colposo si applicano le circostanze aggravanti comuni, con aumento della pena fino ad un terzo.

19 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio Colposo Nei casi in cui sia necessario laccertamento di una responsabilità professionale in ambito sanitario per errori diagnostici ovvero terapeutici, è dinteresse medico – legale laccertamento della causa di morte e del nesso causale tra la condotta del sanitario e lexitus del paziente. ESEMPI di omicidio colposo: Incidenti di caccia, avvelenamento di bambini che ingeriscono veleni non custoditi con le opportune cure, errori nellesercizio di attività professionali (soprattutto in ambito sanitario), ec.

20 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio del Consenziente Art. 579 c.p.: Chiunque cagiona la morte di un uomo, col consenso di lui, è punito con la reclusione da sei a quindici anni. Non si applicano le aggravanti indicate nellart. 61 c.p. Si applicano le disposizioni relative allomicidio se il fatto è commesso: contro una persona minore degli anni diciotto; contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per unaltra infermità o per labuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; contro una persona il cui consenso sia stato dal colpevole estorto con violenza, minaccia o suggestione, ovvero carpito con inganno.

21 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Omicidio del Consenziente La minore gravità della pena, prevista dal legislatore, esprime certamente la minore carica criminosa necessaria per sopprimere la vita di chi ha manifestato espressamente la volontà di morire. Dal punto di vista giuridico si pongono 2 problemi riguardo questo reato: 1)La vita umana è un bene indisponibile e quindi il consenso non esclude lantigiuridicità del fatto; 2)Il consenso deve provenire da una persona in grado di intendere e volere, viene quindi da chiedersi quanto una persona sofferente afflitta ad esempio da una grave malattia sia in grado di prendere consapevolmente tale decisione? In questo caso il reo potrebbe essere accusato di omicidio doloso.

22 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Morte o Lesione come conseguenza di altro delitto Art. 586 c.p.: Quando da un fatto preveduto come delitto doloso deriva, quale conseguenza non voluta dal colpevole, la morte o la lesione di una persona, si applicano le disposizioni dellArt. 83 Evento diverso da quello voluto dall'agente, ma le pene stabilite negli articoli. 589 e 590 sono aumentate. Trattasi, dunque, di un concorso di reati, di cui uno è preveduto e voluto, mentre laltro pur non essendo voluto è legato al primo dal nesso di causalità.

23 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Morte o Lesione come conseguenza di altro delitto Questa fattispecie delittuosa dà luogo a ciò che in dottrina viene chiamato aberratio delicti già previsto allarticolo 83 c.p.; tale delitto, infatti, consiste nelluccisione di un uomo avvenuta per errore nelluso di mezzi atti a compiere un altro delitto doloso. Tale delitto si differenzia dallomicidio preterintenzionale in quanto lattività del colpevole non è diretta a cagionare il reato di percosse o di lesioni personali, bensì un altro delitto doloso.

24 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Morte o Lesione come conseguenza di altro delitto Esempi: Morte per trauma psichico di una donna fatta oggetto di violenza sessuale; Morte di un passante per una pietra scagliata verso una vetrina; Morte di un tossico dipendente a cui era stata fornita droga illegalmente da uno spacciatore; Rapinatore che accidentalmente spara un colpo di pistola ed uccide una persona.

25 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Istigazione o aiuto al suicidio (art. 580 c.p.) Il termine suicidio etimologicamente deriva da sui caedes e consiste nelluccisione di se stessi mediante una condotta volontaria, commissiva od omissiva. Il tentato suicidio non é considerato reato, in quanto la pena appare inefficace come mezzo di intimidazione verso chi considera la propria vita un peso inutile ed il timore di una punizione, in caso di insuccesso, potrebbe comportare una maggiore determinazione nellattuazione del proposito. In psichiatria alcune forme di tentato suicidio vengono considerate manifestazioni di disagio psichico, con relativa richiesta di aiuto, piuttosto che pulsioni autodistruttive vere e proprie, e proprio questi casi testimoniano la lungimiranza del legislatore. Se dal suicidio derivasse una punizione sarebbe un ulteriore motivo che potrebbe rafforzare lintento di usare tutti i mezzi disponibili per raggiungere lo scopo desiderato.

26 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Al contrario, è reato la partecipazione al suicidio altrui (art. 580 c.p.) effettuata sia determinando o rafforzando il proposito autodistruttivo sia agevolandone lesecuzione. Infatti, così recita lart. 580 c.p.: Chiunque determina altri al suicidio o rafforza laltrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo lesecuzione, è punito, con la reclusione da cinque a dodici anni.

27 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Se il suicidio non avviene, è punito con la reclusione da uno a cinque anni, sempre che dal tentativo di suicidio derivi una lesione personale grave o gravissima. Le pene sono aumentate se la persona istigata o eccitata o aiutata si trova in una delle condizioni indicate nei numeri 1 e 2 dellarticolo precedente ( Art. 579 c.p. Omicidio del consenziente: 1) contro una persona minore degli anni diciotto; 2) contro una persona inferma di mente, o che si trova in condizioni di deficienza psichica, per unaltra infermità o per labuso di sostanze alcooliche o stupefacenti; Nondimeno, se la persona suddetta è minore degli anni quattordici o comunque è priva della capacità dintendere o volere, si applicano le disposizioni relative allomicidio..

28 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Pertanto, viene punita la partecipazione morale, intesa come istigazione a far sorgere la volontà di suicidarsi, creandone i presupposti con qualsiasi mezzo psicologico (persuasione, esortazione, etc.), o nel rendere più ferma la decisione di sopprimersi, vincendone le ultime perplessità o resistenze. Viene, inoltre, punita la partecipazione materiale, intesa quale attività in grado di fornire i mezzi idonei, senza alcuna partecipazione attiva. A fronte di una partecipazione attiva, infatti, si risponderebbe di omicidio del consenziente, mentre luso della violenza o delle minacce comporterebbe il configurarsi del reato di omicidio volontario. Risponde di suicidio agevolato per omissione chi aveva lobbligo giuridico di impedire il fatto; è il caso dellinfermiere che si astiene dallinterrompere il tentativo di suicidio del paziente.

29 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Riassumendo listigatore può: - determinare (far sorgere) lidea del suicidio; - rafforzare lidea; - agevolare il suicidio con aiuto materiale e/o morale. Le condizioni di punibilità dellistigatore sono: a)Che si sia verificata la morte del soggetto istigato (pena da 5 a 12 aa); b)Che dal tentato suicidio siano derivate lesioni gravi o gravissime (pena da 1 a 5 aa), ne consegue quindi che se dal fatto derivino lesioni lievi o lievissime, ciò non costituisce reato. Lart. 580 del c.p. prevede 2 aggravanti speciali: 1)che il sogg. Istigato sia infra14aa oppure totalmente infermo di mente; 2)che il sogg. Istigato abbia tra i 14 ed i 18 aa oppure che si trovi in uno stato di parziale incapacità dintendere e volere.

30 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Lart. 578 c.p. (Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale): La madre che cagiona la morte del proprio neonato immediatamente dopo il parto, o del feto durante il parto, quando il fatto è determinato da condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto, è punita con la reclusione da quattro a dodici anni. A coloro che concorrono nel fatto di cui al primo comma si applica la reclusione non inferiore ad anni ventuno. Tuttavia, se essi hanno agito al solo scopo di favorire la madre, la pena può essere diminuita da un terzo a due terzi. Non si applicano le aggravanti stabilite allarticolo 61 del codice penale..

31 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Il delitto in esame è specifico, configurandosi solo nel caso in cui lautore materiale del reato sia la madre (ciò si desume dalluso del termine proprio neonato); il medesimo reato commesso, infatti, dal padre del neonato ovvero da altro congiunto della madre configura lomicidio comune.

32 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) FETO: Prodotto del concepimento, che sta nascendo dal momento in cui ha iniziato il suo distacco dallutero fino al completamento della sua espulsione (anche se unito alla madre dal cordone ombelicale). NEONATO: Si indica il nato di recente, vivo, vitale o non vitale, che abbia raggiunto un sufficiente grado di sviluppo. Per vitalità si intende lattitudine del neonato al proseguimento della vita autonoma dopo la nascita. La mancanza di vitalità è dovuta a cause: - cronologiche (< 28 sett. Di gestaz.); - teratologiche (malformazioni a arresto dello sviluppo); - patologiche (malattie congenite).

33 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) La precisazione del termine di vitalità è importante in quanto è considerato INFANTICIDIO anche la soppressione di un neonato non vitale, ma il giudice ne terrà conto, in quanto la soppressione di un neonato non vitale costituisce un minor danno sociale!

34 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Riassumendo gli elementi del reato di INFANTICIDIO e FETICIDIO sono: intenzione di uccidere (dolo generico); laver agito in condizioni oggettive di abbandono materiale e morale connesse al parto; uso di mezzi idonei a provocare la morte; morte come risultato di mezzi adeguati.

35 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Quando parliamo di FETICIDIO? Quando si verifica la soppressione della vita durante il parto, prima che egli abbia iniziato la vita extrauterina. Esempio: la madre che uccida il feto appena questi abbia disimpegnato la testa per traumi ripetuti ed inferti sul cranio o per costrizione del collo, prima che sia completata lespulsione di tutto il corpo. Quando parliamo di INFANTICIDIO? Nel caso in cui si verifica luccisione del neonato immediatamente dopo il parto, ma anche a distanza dalla nascita se questi, ad esempio, rimane confinato in uno spazio chiuso e muore più tardi per lenta asfissia.

36 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Cosa intende il legislatore con i termini di ABBANDONO MATERIALE e MORALE? Si intende lo stato di una persona lasciata sola, priva di aiuto, in solitudine materiale e spirituale, in balia di se stessa, bisognosa di soccorso e assistenza, in situazioni rese drammatiche dalla gestazione in atto! Tutto ciò spinge la donna ad assumere comportamenti aberranti che unadeguata assistenza avrebbero potuto evitare!

37 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Per ottenere la prova dellavvenuto inizio della vita extrauterina in Medicina Legale sono eseguibili docimasie (parola che deriva dal greco dokimazo che significa dimostro, ossia dimostrare appunto la vita autonoma del nuovo nato). Distinguiamo docimasie respiratorie, divise in polmonari ed extra – polmonari, e non respiratorie.

38 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) – DOCIMASIE RESPIRATORIE Le DOCIMASIE POLMONARI comportano lesame dei polmoni: ottico, i polmoni che hanno respirato sono vescicolosi, soffici e crepitanti; idrostatico, la struttura cardio-polmonare galleggia se il soggetto ha respirato; radiologico, è presente la fisiologica diafania se vi è aria negli alveoli; istologico, nel polmone che ha respirato, microscopicamente si osservano cavità alveolari dilatate e bronchi aperti. Le DOCIMASIE EXTRA – POLMONARI comprendono la ricerca della bolla gastrica e la prova auricolare (con i primi atti respiratori laria penetra attraverso la tromba di Eustachio, quindi se si punge la membrana timpanica ponendo la testa del feto sottacqua fuoriescono bollicine daria).

39 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale connesse al parto (art. 578 c.p.) Le DOCIMASIE NON RESPIRATORIE: Alimentare – ingesti nellapparato digerente Renale – cristalli di acido urico nel rene Batteriologica – E.Coli nellintestino

40 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

41 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obblighi di informativa nei confronti dellAutorità Giudiziaria MEDICINA LEGALE

42 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Le Qualifiche Giuridiche Il medico può assumere tre qualifiche giuridiche di fronte alla legge penale, cioè quando deve rispondere di un reato o quando un reato è commesso nei suoi confronti. Questo sia a tutela del medico (che ha particolare protezione contro la delinquenza dei privati, es. se una lesione personale dolosa è commessa contro un pubblico funzionario è aggravata), sia dei cittadini (maggiormente difesi dagli abusi o dalle mancanze commesse da pubblici funzionari). Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

43 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Attività informativa del medico Chi, a causa della sua professione, più spesso degli altri viene a conoscenza delle dannose conseguenze dei delitti, specie contro la persona, poiché viene richiesto a prestare le cure, è tenuto a collaborare con lAmministrazione della giustizia nella scoperta e quindi nella persecuzione dei reati.

44 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Le Qualifiche Giuridiche Pubblico Ufficiale Incaricati di Pubblico Servizio Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità

45 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Il Pubblico Ufficiale In base a quanto stabilito dallart. 357 c.p., Pubblico Ufficiale è colui che svolge la sua attività per soddisfare finalità dello Stato o di altro Ente o Istituto pubblico e che riceve il suo potere di autorità e di rappresentanza direttamente dallo Stato o dallEnte pubblico considerato. Acquistano tale qualifica gli impiegati dello Stato o di altro Ente o Istituto pubblico od ogni altra persona, sebbene non dipendente dallo Stato, che eserciti, sia pure temporaneamente, una funzione pubblica (ossia legislativa, amministrativa o giudiziaria). Es. direttore sanitario, primario, medico della sanità militare.

46 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Incaricato di Pubblico Servizio Lart. 358 c.p. stabilisce che Incaricati di Pubblico Servizio sono gli impiegati dello Stato o di altro ente pubblico che prestino, permanentemente o temporaneamente e a qualunque titolo, un pubblico servizio, ovvero unattività caratterizzata dalla mancanza dei poteri propri della funzione pubblica, (certificativi ed autoritativi) e che lo Stato, oppure un altro ente pubblico, espleta, servendosi di persone appositamente incaricate, al fine di soddisfare i bisogni della collettività. Chi svolge le proprie funzioni per conto dello Stato sul territorio. Es. medico ospedaliero, medico di base convenzionato con il SSN.

47 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità Acquistano la qualifica di Esercenti un Servizio di Pubblica Necessità, art. 359 c.p., i privati cittadini che svolgano professioni, il cui esercizio per legge sia vietato senza la speciale abilitazione dello Stato, quando della loro opera il pubblico per legge è obbligato a valersi; ovvero i privati cittadini che, pur non esercitando una pubblica funzione né un pubblico servizio, adempiono un servizio dichiarato di pubblica necessità mediante un atto della pubblica amministrazione. Chi esercita unattività autorizzata dallo Stato posta al servizio delle esigenze della collettività. Es. medico libero professionista.

48 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Qualifica giuridica del Tecnico di Radiologia Lattività di Tecnico di Radiologia non è in alcun modo riconducibile alla nozione di pubblico ufficiale, caratterizzata dalla funzione amministrativa, che il Tecnico di Radiologia non ha. Lattività di questi rientra in quella dellincaricato di pubblico servizio, qualora presti la sua opera come dipendente del Servizio Sanitario Nazionale o come dipendente di Casa di Cura privata convenzionata. Qualora, invece, il Tecnico di Radiologia Medica operi in regime di libera professione o in strutture private non convenzionate (o non accreditate), è valida per lui la qualifica prevista dallart. 359 c.p. che definisce le persone esercenti un servizio di pubblica necessità.

49 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Il Referto Il referto è latto scritto con il quale un esercente una professione sanitaria porta a conoscenza dellautorità giudiziaria fatti in cui ha prestato la propria assistenza od opera che possono presentare i caratteri di un delitto procedibile dufficio.

50 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obbligo del Referto – Omissione di Referto Art. 365 c.p. (Omissione del referto): Chiunque, (professionisti sanitari principali e ausiliari) avendo nellesercizio di una professione sanitaria, prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto per il quale si debba procedere dufficio, omette o ritarda di riferire allautorità indicata nellart. 361, è punito con la multa fino a 516 euro. Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale.

51 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obbligo del Referto Art. 334 c.p.p. dispone: Chi ha lobbligo del referto deve farlo pervenire entro 48 ore o, se vi è pericolo nel ritardo, immediatamente al Pubblico Ministero o a qualsiasi Ufficiale di Polizia Giudiziaria del luogo in cui ha prestato le propria opera, ovvero in loro mancanza, allUfficiale di Polizia Giudiziaria più vicino. Il referto indica la persona alla quale è stata prestata assistenza e, se è possibile, le sue generalità, il luogo dove si trova attualmente e quanto altro valga ad identificarla, nonché il luogo, il tempo e le altre circostanze dellintervento; dà inoltre le notizie che servono a stabilire le circostanze del fatto, i mezzi con i quali è stato commesso e gli effetti che ha causato e può causare. Se più persone hanno prestato la loro assistenza nella medesima occasione, sono tutte obbligate al referto con la facoltà di redigere e sottoscrivere un unico atto.

52 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 E, dunque, tenuto allobbligo del referto chi esercita legalmente la propria attività nel territorio dello Stato, ovvero una professione sanitaria, ossia i medici chirurghi, gli odontoiatri, linfermiere, lostetrica, la vigilatrice dinfanzia, il tecnico radiologo, etc. Tali attività sono da differenziare da quelle di ortottista, logopedista, ottico, massaggiatore, tecnico ernista, etc. che, invece, risultano catalogabili tra le arti sanitarie.

53 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Lomissione di referto configura un reato di pericolo nei confronti dellamministrazione della giustizia qualunque siano le conseguenze del ritardo od omissione; infatti, sia il ritardo (oltre 48 ore) che lomissione di referto possono pregiudicare linteresse dello Stato a perseguire lautore di un reato. Un referto mal elaborato, mancante dei dati essenziali (tempo, luogo, circostanze, etc.) è equiparabile ad una sua omissione. In sostanza, la finalità del referto deve essenzialmente essere quella di attivare la macchina giudiziaria, mettendola in condizione di perseguire lautore di un delitto perseguibile dufficio e di attuare tutte le misure di ordine preventivo e di recupero che devono essere insite nella giustizia penale.

54 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti che prevedono lobbligo del Referto Delitti contro la vita omicidio volontario; omicidio colposo; omicidio preterintenzionale; omicidio del consenziente; morte o lesioni conseguenti ad altro delitto; istigazione o aiuto al suicidio; infanticidio in condizioni di abbandono materiale e morale. Delitti contro lincolumità individuale lesione personale dolosa che induca malattia superiore ai 20 giorni ovvero quando la durata della malattia sia inferiore ma sussistano le circostanze aggravanti specifiche della lesione personale; lesione personale colposa grave o gravissima limitatamente ai casi ove vi sia stata violazione delle norme preventive degli infortuni sul lavoro, malattie professionali e igiene del lavoro.

55 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti che prevedono lobbligo del Referto Delitti contro la libertà individuale violenza privata; incapacità procurata mediante violenza. Delitti contro lincolumità pubblica attività pericolose per la salute pubblica che espongono al pericolo di epidemie e intossicazione. Delitti sessuali violenza sessuale commessa dal genitore, dal tutore, dal pubblico ufficiale o da incaricato di un pubblico servizio; se la violenza sessuale sia connessa ad altro delitto perseguibile dufficio.

56 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Delitti che prevedono lobbligo del Referto Interruzione illegale di gravidanza Delitti contro la famiglia maltrattamenti in famiglia o verso i fanciulli; abuso dei mezzi di correzione o di disciplina. Delitti contro la pietà dei defunti vilipendio di cadavere; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere; occultamento di cadavere; uso illegittimo di cadavere.

57 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Vi sono, però, condizioni che costituiscono delle esimenti allobbligo di fare referto: La prima viene definita direttamente nellarticolo 365 c.p.: …Questa disposizione non si applica quando il referto esporrebbe la persona assistita a procedimento penale. Da una prima lettura di tale disposizione si potrebbe pensare ad una incomprensibile forma di tutela per gli autori dei reato o, in alternativa, ad un riferimento atto a salvaguardare il segreto professionale dei sanitari; ma, in realtà, tale disposizione legislativa è intrinsecamente dotata di finalità umanitarie e sociali, ponendo innanzi a tutto la salute dellassistito.

58 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Le altre due cause di esenzione del referto sono, invece, definite dallarticolo 384 c.p. che prende in esame il caso in cui il referto possa recare pregiudizio alla libertà e allonore del sanitario referente o ad un suo prossimo congiunto: … Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare se medesimo o un prossimo congiunto da un grave e inevitabile nocumento della libertà o nellonore…. In caso di lavoro dipendente da ente il sanitario riveste la qualifica di pubblico ufficiale od incaricato di pubblico servizio e pertanto ha lobbligo di comunicare allautorità giudiziaria tutti i delitti perseguibili dufficio cui si è imbattuto nel corso del servizio. Allautorità giudiziaria vanno comunicati, mediante successivi referti, eventuali complicanze con relativi prolungamenti della prognosi.

59 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 La Denuncia di Reato o Rapporto La denuncia di reato è latto scritto con il quale un esercente una professione sanitaria che assuma la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio, denuncia allautorità competente i fatti di interesse giudiziario e non, di cui abbia avuto notizia nellesercizio e a causa delle sue funzioni.

60 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Obbligo della Denuncia – Omissione di Rapporto Artt. 361 e 362 c.p.: Il pubblico ufficiale e lincaricato di pubblico servizio che omettano o ritardano di denunciare allAutorità giudiziaria un reato di cui ha avuto notizia nellesercizio o a causa delle sue funzioni, è punito con la multa fino a 516 euro.

61 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Anche tale obbligo, nel caso di attività svolta su vivente, può essere in contrasto con il dovere, per il sanitario, dellosservanza del segreto professionale, tuttavia, nella denuncia, a differenza che nel referto, la legge non prevede alcuna esimente nel caso si esponga la persona assistita o sé stessi a procedimento penale. Inoltre, mentre lobbligo del referto riguarda chiunque, nellesercizio di una professione sanitaria abbia prestato assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto perseguibile dufficio, quello della denuncia giudiziaria riguarda tutti coloro che rivestono la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio, e che nellesercizio e a causa di tali funzioni abbiano notizia di un reato (non solo di un delitto, ma anche delle contravvenzioni) per il quale si debba procedere dufficio.

62 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 La Denuncia deve contenere la descrizione circostanziata del reato (notitia criminis), con lesposizione degli elementi essenziali del fatto ed il giorno dellacquisizione della notizia nonché le fonti di prova già note; devono, inoltre, esservi indicati, quando possibile, le generalità, il domicilio e quantaltro valga allidentificazione della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti.

63 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Essa, infine, deve essere presentata allAutorità giudiziaria senza ritardo, cioè immediatamente, se il ritardo può comportare pericolo: la violazione di tale dovere costituisce un delitto contro lAmministrazione della giustizia, poiché, non ottemperando agli obblighi di informativa nei riguardi della competente Autorità (cioè non comunicando a chi di dovere la notitia criminis) si pregiudica o si rischia di pregiudicare linteresse dello Stato a perseguire lautore del reato.

64 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Denunce di interesse medico-legale: denuncia di causa di morte, denuncia di nati deformi, denuncia di trattamenti terapeutici che cagionino o possano cagionare sterilità nella donna, denuncia di malattie infettive diffusive o sospette di esserlo, denuncia di malattie veneree, denuncia di lesioni cui sia derivata o possa derivare uninabilità permanente al lavoro, denuncia di casi di intossicazione da antiparassitari, denuncia di malattie professionali, denuncia degli infortuni agricoli, denuncia degli infortuni in persona di artigiani, denuncia delle vaccinazioni, denuncia di apparecchi radiologici, denuncia – dichiarazione di nascita.

65 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

66 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario

67 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario Lart. 40 del Codice di Deontologia medica afferma che non è consentito alcun trattamento medico contro la volontà del paziente e che il medico non può intraprendere nessuna attività diagnostico- terapeutica senza valido consenso del paziente che, seppur implicito nel rapporto di fiducia, deve essere consapevole ed esplicito quando comporti una diminuzione permanente o un rischio allintegrità fisica. Pertanto, ove non esistano precise disposizioni normative, non si può prescindere, per qualsivoglia attività sanitaria, dal consenso del paziente quale espressione della libera e consapevole volontà dellindividuo.

68 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario Il consenso, per essere valido, deve avere i seguenti requisiti: 1.personale, non è ammessa la rappresentazione volontaria di terzi, tranne che nei casi di incapaci per ragioni di età o di salute mentale ove supplisce chi ha la potestà genitoriale o i tutori; nel caso di minori in cui vi siano pareri contrastanti tra medici e genitori si ricorre al giudice tutelare; 2.spontaneo; 3.consapevole, in quanto deve nascere da una completa e corretta informazione da parte del medico; 4.attuale, ossia al momento della prestazione 5.concernere un bene giuridicamente disponibile (ex art. 5 c.c.).

69 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Possiamo quindi affermare che latto medico diventa legittimo con: consenso del paziente utilità dellatto medico Lart. 5 c.c. stabilisce che gli atti a disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino, una diminuzione permanente dellintegrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, allordine pubblico o al buon costume. Lart. 13 della Cost., relativamente alla limitazione della libertà personale, afferma che non è ammessa ….. restrizione della libertà pesonale, se non per atto motivato dallautorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge ….. In campo penale la liceità dellatto medico è sancita dallart. 50 del c.p. che recita quanto segue: non è punibile chi lede o pone in pericolo un diritto, col consenso della persona che ne può validamente disporre.

70 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Consenso al Trattamento Sanitario Nella prassi medico – chirurgica, il consenso può essere espresso in modo vario: Implicito, forma più comune ad es. quando ci rechiamo da un medico per farci visitare; Esplicito (o informato), in forma scritta e firmato dal pz; Limitato ad un determinato atto medico-chirurgico in conformità alla diagnosi formulata; Allargato, quando lintervento potrebbe richiedere deviazioni dal programma prefissato.

71 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Esimenti del consenso Trattamenti obbligatori per legge (L. 180/78); Stato di necessità (ex art. 54 c.p.) Nello stato di necessità il consenso viene considerato presunto. I requisiti necessari affinché sussista tale stato sono: pericolo attuale danno grave azione proporzionata al pericolo

72 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Dissenso al Trattamento Sanitario Il dissenso è un diritto del paziente, qualunque sia il grado della sua malattia o il trattamento proposto. Tale diritto è valido, quindi, anche in condizioni di necessità o urgenza. Per la morale cristiana nessuno è moralmente obbligato a curarsi con terapie straordinarie.

73 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Dissenso al Trattamento Sanitario Si tratta del rifiuto delle cure necessarie espresso con i requisiti di fermezza e razionalità; la maggior parte delle mansioni svolte dal personale ausiliario a quello medico prevede il consenso generico, ma se il pz rifiuta in maniera netta, ad es. un prelievo o la terapia farmacologica, bisogna soprassedere ed avvertire il medico responsabile di turno. Esempi di rifiuto: il testimone di Geova che rifiuta una trasfusione necessaria ed urgente, oppure un detenuto che ha dichiarato lo sciopero della fame….

74 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Dissenso al Trattamento Sanitario Sottoporre il paziente allatto rifiutato costituisce, anche in caso di esecuzione perfetta, un intervento illecito, in quanto il consenso rappresenta il requisito-limite necessario a conferire liceità a qualsiasi trattamento sanitario. In questo caso, il sanitario risponderà in termini di dolo, poiché il motivo terapeutico non costituisce una scriminante, prevalendo il diritto del paziente al rifiuto delle cure. Quindi, il sanitario, pur non volendo danneggiare il paziente, per il fatto stesso che interviene sulla persona contro la sua volontà, commette un reato.

75 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti – Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010 Reati configurati in mancanza di consenso 1.violenza privata (art. 610 c.p.), ossia costringere un individuo ad un atto con la forza, ad es. abuso di mezzi di contenzione fisica; 2.sequestro di persona (art. 605 c.p.), se la priviamo della libertà personale; 3.lesione personale (art.582-583 c.p.); 4.morte o lesione come conseguenza di altro delitto (art.596 c.p.), quando si effettua un trattamento sanitario illecito ma non si ha lintenzione di provocare la morte, si risponderà per omicidio colposo con pena aumentata; 5.omicidio preterintenzionale (art.584); 6.illecito civile (1218, 2043 e 2050 c.c.) in quanto il medico dovrà rispondere anche in sede civile del danno ingiusto cagionato.

76 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

77 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Imputabilità Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

78 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Diritto della persona Lordinamento giuridico regola e disciplina, in una società civile, gli obblighi ed i diritti spettanti ad ogni singolo individuo. I rapporti giuridici tra singoli individui o tra cittadini ed ente pubblico vengono giuridicamente disciplinati dal codice civile. Nellampia sezione del diritto civile vengono inglobate alcune tematiche di pertinenza medico – legale : Capacità giuridica e di agire Matrimonio e diritto di famiglia Responsabilità civile Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

79 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Capacità giuridica Lesistenza della persona fisica è fondata sulla capacità giuridica, la quale si acquisisce al momento della nascita. Cosa si intende per capacità giuridica? Lattitudine ad essere titolari di diritti e doveri. Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

80 ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Requisiti della capacità giuridica I presupposti dellacquisizione della capacità giuridica sono: La nascita separazione completa del feto dalla madre La vita dedotta dal primo vagito N.B. il feto nato morto oppure quello nato vivo che sia sopravvissuto soltanto per il breve tempo di vita apnoica extrauterina sono PRIVI di personalità giuridica Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

81 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia MEDICINA LEGALE Luomo, soggetto di diritto Per lordinamento giuridico luomo, nella sua individualità, è un soggetto di diritto. In tal senso egli può essere considerato come il destinatario delle norme giuridiche, ovvero come il titolare dei diritti e dei doveri stabiliti dalla Legge a tutela dei rapporti tra i singoli membri della collettività e tra questi ultimi e lo Stato stesso. Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

82 Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia MEDICINA LEGALE Definizione di Persona Fisica Realtà giuridica cui lordinamento attribuisce lidoneità ad essere soggetto, attivo o passivo, di rapporti giuridici e, come tale, capace di diritti e di doveri luomo in possesso della capacità giuridica Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

83 MEDICINA LEGALE Definizione di Persona Giuridica Qualsiasi ente, società, organizzazione di persone fisiche e di beni, riconosciuto dallo Stato, costituito per il conseguimento di uno scopo collettivo duraturo e lecito, cui lordinamento concede i poteri di essere soggetto di diritti e doveri enti pubblici (Regioni, province, comuni) enti privati (società, fondazioni, comitati) Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

84 MEDICINA LEGALE Categorie di Persone Giuridiche Persone Giuridiche Pubbliche Persone Giuridiche Private Associazioni Fondazioni Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

85 Capacità di Agire È lattitudine ad esercitare diritti ed adempiere ai propri doveri, compiendo manifestazioni di volontà produttive di effetti giuridici. Es. amministrare i propri beni, contrarre matrimonio, adottare, Fare testamento, fare donazioni, stipulare contratti,ecc. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

86 Presupposti della Capacità di Agire Capacità giuridica, che si acquisisce alla nascita Età maggiore di 18 anni Capacità di intendere e di volere In situazioni particolari, previste dalla legge, tale capacità può subire delle limitazioni totali o parziali, mentre nel caso dellemancipazione, nonostante la minore età del soggetto, gli si conferisce il privilegio di compiere degli atti non eccedenti lordinaria amministrazione MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

87 MEDICINA LEGALE La Capacità Civile Può essere definita come la somma della Capacità Giuridica e della Capacità di Agire. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

88 MEDICINA LEGALE Capacità Giuridica e Capacità di Agire Capacità Giuridica si acquisisce con la nascita. Capacità di Agire si acquisisce al compimento del 18° anno di età. Nel lasso di tempo che intercorre tra la nascita e la maggiore età, il minore è giuridicamente incapace, ma tale condizione può essere anche propria di chi, pur maggiorenne, è soggetto a stati di fatto – psichici o materiali – che non gli consentono lautonomia giuridica. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

89 MEDICINA LEGALE Provvedimenti che limitano la Capacità di Agire LInterdizione esclusione della capacità di agire Giudiziale Legale LInabilitazione limitazione della capacità di agire Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

90 MEDICINA LEGALE Definizione di Interdizione Con il termine interdizione può definirsi lesito di quel particolare procedimento giudiziale o legale attraverso il quale un individuo maggiore di età o minore emancipato viene privato della propria capacità dagire quando in lui oggettivamente si constati labituale infermità mentale. Lart. 414 c.c. stabilisce: Il maggiore di età ed il minore, i quali si trovano in condizioni di abituale infermità di mente che li rende incapaci di provvedere ai propri interessi, devono essere interdetti. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

91 MEDICINA LEGALE Chi può richiedere l Interdizione Le persone interessate alla conservazione del patrimonio dellincapace, le quali accampano legittime aspettative successorie o hanno ragioni di solidarietà familiari verso coniuge, parenti o affini Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

92 MEDICINA LEGALE Interdizione Giudiziale Linterdizione giudiziale è quella pronunciata dal giudice su istanza di coloro i quali abbiano un interesse diretto a tutelare il patrimonio del soggetto da interdire. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

93 MEDICINA LEGALE Attributi clinici imprescindibili dellInterdizione Giudiziale Linfermità di mente; Labitualità dellinfermità di mente; Levidente gravità della patologia. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

94 MEDICINA LEGALE Modalità dellInterdizione Giudiziale Linterdizione viene disposta con sentenza dal giudice, il quale deve accertarsi personalmente di tale infermità mediante lausilio di una consulenza tecnica, che mira a tutelare gli interessi dellincapace. Il provvedimento è obbligatorio quando sia stata accertata leffettiva ed assoluta incapacità di provvedere ai propri interessi. Linterdizione e linabilitazione producono i loro effetti dal giorno di pubblicazione della sentenza. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

95 MEDICINA LEGALE La persona sottoposta ad Interdizione giudiziale: Non può contrarre matrimonio (cfr. art. 85 c.c.); Non può stipulare contratti; Non può prestare valido consenso al trattamento medico; Non può redigere testamento; Non può gestire il proprio patrimonio, etc.. La titolarità dei diritti spettanti al cittadino interdetto saranno trasferiti, mediante il procedimento in esame, al tutore nominato dal giudice, secondo le modalità previste dallart. 424 c.c.. Il tutore rappresenta linterdetto in tutti gli atti civili salvaguardandone ed amministrandone i beni. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

96 MEDICINA LEGALE Interdizione Legale Consiste in una pena accessoria a reati non colposi per coloro i quali siano stati condannati alla reclusione non inferiore a cinque anni (compreso lergastolo). Rispetto allinterdizione giudiziale, nellinterdizione legale permane la facoltà di contrarre matrimonio e riconoscere i figli naturali. La condanna allergastolo comporta anche la decadenza alla potestà dei genitori. Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

97 Definizione di Inabilitazione Consiste nel procedimento giudiziale che priva il soggetto della capacità di compiere gli atti eccedenti lordinaria amministrazione e gli impone lassistenza da parte di un curatore. Il curatore si occupa in vece dellinabilitato di tutti gli atti eccedenti lordinaria amministrazione e dei negozi giuridici (stipulare contratti, alienare beni, ipotecare case, riscuotere capitali, etc.). MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

98 Si può essere inabilitati per: Per infermità mentale durevole nel tempo, ma di entità tale da non dare luogo allinterdizione; Per prodigalità; Per abuso di sostanze stupefacenti o di bevande alcoliche; Per stato di sordomutismo e cecità dalla nascita o dalla prima infanzia, se non si è ricevuto educazione sufficiente. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

99 Art. 415 c.c. Persone che possono essere inabilitate Il maggiore di età infermo di mente, lo stato del quale non è talmente grave da dare luogo allinterdizione, può essere inabilitato. Possono anche essere inabilitati coloro che, per prodigalità o per abuso di bevande alcoliche o di stupefacenti, espongono sé o la loro famiglia a gravi pregiudizi economici. Possono infine essere inabilitati il sordomuto e il cieco dalla nascita o dalla prima infanzia, se non hanno ricevuto educazione sufficiente, salva lapplicazione dellart. 414 c.c. quando risultano che essi sono del tutto incapaci di provvedere ai loro interessi. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

100 Revoca dellInterdizione e dellInabilitazione Lart. 429 c.c. prevede la revoca del provvedimento dinterdizione e dinabilitazione nei casi in cui vengono meno i requisiti riscontrati al momento della constatazione della infermità. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

101 Incapacità Naturale Riguarda la condizione di minorazione psichica non accertata da un preventivo procedimento giudiziario, che rende annullabili gli atti compiuti dallincapace di intendere e/o volere; gli atti hanno un tempo di prescrizione di 5 anni. può essere proposta su istanza della persona medesima o dagli eredi o dagli aventi causa. È una forma di inattitudine transitoria per la quale un soggetto, che di norma è sano, può a volte non essere in grado di valutare saggiamente le proprie necessità e far fronte quindi ai propri impegni di natura civile. Ad es. x epilettici o assuntori di stupefacenti o alcolici, se si potrà dimostrare che determinati atti di particolare rilevanza nella loro sfera giuridica sono stati compiuti sotto leffetto di tali alterazioni, sarà possibile farli dichiarare nulli. ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

102 Incapacità Procurata Art 613 c.p. Stato di incapacità procurato mediante violenza Chiunque, mediante suggestione ipnotica o in veglia, o mediante somministrazione di sostanze alcoliche o stupefacenti, o con qualsiasi altro mezzo, pone una persona, senza il consenso di lei, in stato d'incapacità d'intendere o di volere è punito con la reclusione fino a un anno. … ELEMENTI DI DIRITTO PENALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

103 Concetto di Imputabilità Con il termine imputabilità si definisce la capacità del soggetto attivo del reato ad essere sottoposto ad imputazione, in altre parole ad essere chiamato a rispondere della propria condotta illecita. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

104 Articolo 85 c.p. Capacità di intendere e di volere Nessuno può essere punito per un fatto preveduto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non era imputabile. È imputabile chi ha la capacità di intendere e volere Chi non può essere considerato capace di intendere e di volere non può nemmeno, per tale fatto, essere ritenuto responsabile di un reato che pure ha commesso. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

105 Presupposti dellImputabilità in base allarticolo 85 c.p., i presupposti dellimputabilità sono: la capacità di intendere la capacità di volere MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

106 Capacità dIntendere Con lespressione capacità di intendere ci si riferisce comunemente alla capacità che ha il soggetto di capire lantigiuridicità di un determinato comportamento che sta attuando o attuerà attitudine del soggetto alla comprensione del mondo esterno, secondo parametri di normalità o schemi di convergenze controllabili MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

107 MEDICINA LEGALE Capacità di Volere Per capacità di volere, invece, si deve intendere la capacità di voler realizzare effettivamente quellevento, sapendolo antigiuridico e, quindi, lintenzione del soggetto di attuare i comportamenti necessari a raggiungere lo scopo. Le facoltà volitive e decisionistiche si pongono anche allinterno della coscienza, intesa come punto di raccordo tra rappresentazioni, giudizi e sentimenti attitudine del soggetto ad esercitare controllo su stimoli e reazioni, si riferisce in pratica alla capacità di inibirsi Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

108 Cause di Esclusione dellImputabilità Fisiologiche Età Patologiche Vizio totale di mente Vizio parziale di mente Sordomutismo Ubriachezza Abuso di sostanze stupefacenti MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

109 Cause Fisiologiche di Esclusione dellImputabilità Le capacità dIntendere e di Volere presuppongono una certa maturità individuale tanto che la stessa legge fissa come limite anagrafico dellimputabilità i 18 anni; al di sotto di tale limite, si prospettano due condizioni diverse: non è imputabile il minore di 14 anni (art. 97 c.p.), nellintervallo tra i 14 anni e i 18 limputabilità va dimostrata nel caso specifico (art. 98 c.p.). Lo sviluppo psichico correlato alletà della persona è ritenuto dal legislatore lunica causa fisiologica di abolizione o riduzione della Imputabilità. MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

110 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dellImputabilità Vizio totale di mente (art. 88 c.p.) Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere o di volere Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

111 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dellImputabilità Vizio Parziale di mente (art. 89 c.p.) Chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, era, per infermità, in tale stato di mente da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità di intendere e di volere, risponde del reato commesso, ma la pena è diminuita Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

112 Cause Patologiche di Esclusione dellImputabilità Sordomutismo (art. 96 c.p.) Non è imputabile il sordomuto che, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva, per causa della sua infermità, la capacità dintendere o di volere. Se la capacità dintendere o di volere era grandemente scemata, ma non esclusa, la pena è diminuita È ormai obsoleta la convinzione che il sordomuto, in quanto tale, si trovi in costante condizione di infermità mentale. Oggi ciò non è più vero e spetta al giudice accertare se, nel momento in cui è stato commesso il fatto, il sordomuto fosse capace di intendere e di volere MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

113 MEDICINA LEGALE Cause Patologiche di Esclusione dellImputabilità Ubriachezza e Abuso di Sostanze Stupefacenti Ubriachezza derivata da caso fortuito o di forza maggiore (art. 91 c.p.) Ubriachezza volontaria o colposa ovvero preordinata (art. 92 c.p.) Fatto commesso sotto lazione di sostanze stupefacenti (art. 93 c.p.) Ubriachezza abituale (art. 94 c.p.) Cronica intossicazione da alcol o da sostanze stupefacenti (art. 95 c.p.) art.90 c.p. !!!!! gli stati emotivi e passionali non escludono né diminuiscono limputabilità Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

114 Cause Patologiche di Esclusione dellImputabilità Art. 91 c.p. Ubriachezza derivata da caso fortuito o da forza maggiore: Non è imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto, non aveva la capacità dintendere o volere, a cagione di piena ubriachezza derivata da caso fortuito o da forza maggiore. Se lubriachezza non era piena, ma era tuttavia tale da scemare grandemente, senza escluderla, la capacità dintendere o di volere, la pena è diminuita.. Art. 92 c.p. Ubriachezza volontaria o colposa ovvero preordinata: Lubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non esclude né diminuisce limputabilità. Se lubriachezza era preordinata al fine di commettere un reato, o di prepararsi una scusa, la pena è aumentata.. Art. 93 c.p. Fatto commesso sotto lazione di sostanze stupefacenti: Le disposizioni dei due articoli precedenti si applicano anche quando il fatto è stato commesso sotto lazione di sostanze stupefacenti.. Art. 94 c.p. Ubriachezza abituale: Quando il reato è commesso in stato di ubriachezza, e questa è abituale, la pena è aumentata. Agli effetti della legge penale, è considerato ubriaco abituale chi è dedito alluso di bevande alcoliche e in stato frequente di ubriachezza. Laggravamento di pena stabilito nella prima parte di questo articolo si applica anche quando il reato è commesso sotto lazione di stupefacenti da chi è dedito alluso di tali sostanze.. Art. 95 c.p. Cronica intossicazione da alcool o da sostanze stupefacenti: Per i fatti commessi in stato di cronica intossicazione prodotta da alcool ovvero da sostanze stupefacenti, si applicano le disposizioni contenute negli articoli 88 e 89.. ( 88-89 vizio totale e parziale di mente). Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

115 MEDICINA LEGALE La Pericolosità Sociale (art. 203 c.p.) Agli effetti della legge penale, è socialmente pericolosa la persona, anche se non imputabile o non punibile, … quando è probabile che commetta nuovi fatti preveduti dalla legge come reati Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

116 Elementi della Pericolosità Sociale Abitualità Professionalità Tendenza a delinquere MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010

117 MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale Corso di Laurea in TSRM per Immagini e Radioterapia Dott. A. Di Pietro A.A. 2009/2010


Scaricare ppt "MEDICINA LEGALE Università degli Studi "G. d'Annunzio" Chieti-Pescara FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA Medicina Legale Direttore: Prof. Aldo Carnevale."

Presentazioni simili


Annunci Google