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METODICHE A CONFRONTO: APPROCCIO RADIALE

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Presentazione sul tema: "METODICHE A CONFRONTO: APPROCCIO RADIALE"— Transcript della presentazione:

1 METODICHE A CONFRONTO: APPROCCIO RADIALE
A. Bruni

2 Nel 1989 Campeau ed altri segnalano l’utilizzo dell’arteria radiale come via d’accesso per il cateterismo cardiaco Nel 1992 Kiemeneij ed altri ad Amsterdam iniziavano ad utilizzarlo per eseguire PCI e Stenting Coronarico.

3 Accesso radiale in breve
Puntura dell’a. rad. con open needle technique Posizionamento dell’ introduttore Introduzione dei vari devices attraverso l’ accesso per l’ esecuzione di procedure diagnostiche e interventistiche in angiografia Estrazione dell’ introduttore ed emostasi meccanica del sito d’ inserzione e della breccia arteriosa

4 CONTROINDICAZIONI assenza di polso radiale
test di Allen francamente negativo (>14”) presenza di fistola atero-venosa per dialisi renale

5 test di Allen positivo <10”, se dubbio o borderline (10” – 14”) è consigliato eseguire una pletismografia durante l’occlusione dell’arteria radiale.

6 Nonostante i vantaggi dimostrati in termini di maggiore sicurezza e rapida mobilizzazione del paziente l’utilizzo dell’accesso radiale ha impiegato circa 10 anni ad essere accettato dalla comunità internazionale ed oggi riguarda il 20% delle procedure

7 RIMOZIONE ED EMOSTASI La rimozione ed emostasi dell’introduttore radiale avviene a fine procedura: deve essere sfilato delicatamente l’introduttore per 3-4 cm fino a visualizzare la parte bianca idrofilica, fare attenzione a resistenze che possono essere legate allo spasmo dell’arteria (evitare lo “stripping”)

8 DISPOSITIVI D’ EMOSTASI
Il Tr Band° è composto da un bracciale regolabile con cuscinetto gonfiabile da posizionare sul sito d’introduzione una siringa da 20 cc che si raccorda con il cuscinetto

9 DISPOSITIVI D’ EMOSTASI
E’ buona norma posizionare il Tr Band° con 5 cc d’aria già insufflati per avere la certezza che l’arteria e la vena ulnare siano libere si procede al gonfiaggio di 10 – 13 cc d’aria mentre si estrae la cannula essendo trasparente il devices permette una buona visualizzazione del sito d’accesso dopo 3 – 4 ore s’inizia lo sgonfiaggio del devices controllando il sanguinamento quindi si rimuove sostituendolo con un cerotto fino a poco tempo fa esisteva una misura unica e non si adattava a tutti i polsi.

10 COMPRESSIONE “ARTIGIANALE”

11 DISPOSITIVI D’ EMOSTASI
Il RadiStop° è composto da un appoggio in polistirolo sagomato e di tre fasce di velcro con un tampone emostatico

12 DISPOSITIVI D’ EMOSTASI
Radstat° è un device composto da un appoggio in plastica con tre fasce regolate con il velcro ed un tampone emostatico

13 VANTAGGI DELL’ ACCESSO RADIALE
Basso rischio di complicanze vascolari ed emorragiche Gradimento da parte del paziente Facile screening di fattibilità Nell’ anziano dove la tortuosità dei vasi è ad appannaggio di tutti i distretti, la differenza di fallimento fra approccio femorale e radiale è inesistente secondo la letteratura Diminuzione del workload infermieristico Mobilizzazione precoce Abbattimento costi Degenza più breve

14 Il rischio di gravi complicanze correlate a sanguinamenti dal sito d’ inserzione (Ematoma esteso,retroperitoneale,pseudoan.,fistola) è molto vicino allo !!!!!!!!!!!!

15 OCTOPLUS: radiale vs femorale in ultra-80enni
Louvard et al, Am J Cardiol 2004; 94:

16 valutazione del workload infermieristico
Radiale vs Femorale: valutazione del workload infermieristico Workload di reparto -34% -50% Min x Unità Inf. Limbruno et al., EUR J CARDIOVASC NURS 2005; 4:

17 Alto gradimento da parte del paziente
Che si muove liberamente nel letto e può deambulare in breve tempo La maggior parte delle volte ci richiede prima l’ accesso radiale

18 Fattibilità (Spasmo, loop etc)
Svantaggi dell’ accesso radiale Fattibilità (Spasmo, loop etc) Limiti d’utilizzo devices Durata procedure Esposizione Raggi Learning curve

19 lo “spasmo” viene spesso risolto con l’uso di un cocktails farmacologico .

20 A causa della scarsa utilizzazione la curva di apprendimento da parte dell’operatore medico: la tortuosità dei vasi, il ridotto numero di cateteri preformati possono dare una difficoltà di manipolazione e rotazione dei cateteri stessi facendo fallire l’incannulamento dell’ostio coronarico nel 3 – 7 % dei casi

21 LE COMPLICANZE Occlusione a. radiale 3-5% Ischemia mano 0.1%
Ematoma importante % Chirurgia Vascolare % Ictus-Tia % Fistola A-V; Pseudoaneurisma 0.2%

22 SANGUINAMENTO ed EMATOMA DELL’ AVAMBRACCIO
In caso di sanguinamento all’ avambraccio e conseguente ematoma, applicare lo sfigmomanometro e bloccare l’afflusso di sangue comprimere l’ematoma rifare la medicazione compressiva quando l’ematoma è sotto tensione applicare uno o più agocannula di drenaggio

23 COMPETENZE INFERMIERISTICHE
Oltre alle attività assistenziale pre ed intraprocedurale di tipo tecnico, l’ infermiere ha il compito di fornire al paziente delle indicazioni di genere comportamentale per il periodo post- procedurale in particolare: rimanere a letto per circa 2 ore tenere il braccio ben visibile ed il più possibile in scarico, eseguire piccoli esercizi per ridurre l’eventuale dolore o formicolio non utilizzare la mano negli spostamenti avvisare l’infermiere tempestivamente nel caso in cui si modifichi la sua condizione ( sanguinamento evidente, dolore all’arto ecc.)

24 COMPETENZE INFERMIERISTICHE
ASPETTO RELAZIONALE: Alcuni studi ancora in corso sembrano indicare una percezione alterata del paziente trattato con accesso radiale riguardo la propria patologia, con la possibilità che sia disattesa un’ adeguata prevenzione secondaria se i dati verranno confermati, prestare attenzione al problema, potrebbe avere significative ripercussioni sullo stato di salute di questi pazienti.

25 ……GRAZIE PER L’ATTENZIONE !


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