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PubblicatoLauretta De simone Modificato 11 anni fa
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S.P.A.D. (Sistema posturale antigravitario dinamico)
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Approccio riabilitativo complesso che prevede:
la sollecitazione di specifiche catene muscolari un riadattamento della postura un’ottimizzazione della coordinazione motoria Tale percorso prevede un sistema in allevio microgravitario associato ad una riprogrammazione posturale.
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SPAD (Sistema Posturale Antigravitario Dinamico)
tiranti cintura Dinamometro treadmill Controlli Stimolatori propriocettivi Collare Sistema Posturale Antigravitario Dinamico
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IPOTESI BIOMECCANICA ALLA BASE DELLA TERAPIA IN ALLEVIO CORPOREO
La SPAD permette attraverso la degravitazione della parte superiore del corpo sulla pelvi, di ridurre il carico a livello della colonna vertebrale. Pertanto il paziente tende a riacquistare uno schema motorio del cammino più vicino alla norma, con riduzione del dolore.
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S.P.A.D. Dotato di due sistemi alternativi:
Ad allevio costante di tipo pneumatico Ad allevio intermittente di tipo meccanico gestito da motori elettrici sdoppiati in modo da intervenire sui due emisomi separatamente Consente una degravitazione parziale del “passeggero” sulla pelvi Lavora sul soggetto in situazione di allevio definito e in allineamento spaziale corporeo Genera reazioni omogenee suolo-piede, con ripristino degli stimoli propriocettivi fisiologici, con conseguente recupero dello schema motorio del cammino
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La S.P.A.D. doveva essere la risposta alle problematiche relative al mantenimento nel tempo degli adattamenti indotti con tecniche di controllo motorio e di P.N.F. nelle cosiddette “terapie posturali” che hanno il loro anello debole nella trasposizione degli effetti ottenuti nel vivere quotidiano.
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L’obiettivo è: meccanico: conseguente alla degravitazione parziale del passeggero sulla pelvi, attraverso la decompressione delle strutture vertebrali lombari durante il cammino; propriocettivo: mantenendo nel tempo degli adattamenti indotti e automatici relativi alla deambulazione, una volta terminata l’azione meccanica di allevio realizzata con il sistema.
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Il Sistema Posturale Antigravitario Dinamico nasce come strumento pensato per le tecniche di Facilitazione Propriocettiva Neuromuscolare (P.N.F.) con riferimento specifico al cammino.
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Indicazioni In neurologia:
in tutte le situazioni dove un qualsiasi evento traumatico o patologico avesse ridotto la capacità di controllo neuromuscolare: sclerosi multipla in stato iniziale, morbo di Parkinson, sindromi post-paretiche, compressioni radicolari gravi con parestesia e riduzione di forza, retraining motorio dopo traumi al S.N.C., sindromi di spasticità in forma lieve.
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In campo ortopedico: tutte le patologie di natura sia post-traumatica sia disfunzionale degli arti inferiori, del bacino e del rachide vertebrale; nelle sindromi cranio-cervico-posturali, segnatamente incluse le sindromi disfunzionali a carico dell’articolazione temporo-mandibolare.
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Nelle situazioni patologiche dell’apparato locomotore di tipo cronicizzante:
come le lombosciatalgie, le disfunzioni dell’articolazione sacro-iliaca, le tendinopatie dell’arto inferiore, l’artropatia dell’anca, le instabilità di caviglia.
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Nel post-chirurgico dell’arto inferiore:
protesi di anca o ginocchio, menisceptomia, ricostruzione legamentosa e tendinea, intervento per neuroma di Morton, alluce valgo.
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Il terreno elettivo di trattamento è la lombalgia:
di natura disfunzionale (con eventuale risentimento sciatico a causa di eterometrie o asimmetrie funzionali), o patologica (per spondilolisi, spondilolistesi, ernie discali)
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Il Sistema Posturale Antigravitario Dinamico risulta eccellente ove sia richiesta un’ottimizzazione della deambulazione e della simmetria funzionale. In particolare in tutti gli sportivi per i quali la ricerca delle prestazioni meccaniche ed energetiche massime coniuga due specifici obiettivi, il miglioramento prestativo conseguente alla minor spesa energetica e la prevenzione degli infortuni legati alle asimmetrie pregresse od indotte dal gesto sportivo medesimo.
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Controindicazioni Disagio relativo alla pressione esercitata dalla cintura pneumatica responsabile del sollevamento nella modalità intermittente: soggetti molto magri soffrono la compressione costale mentre altri riferiscono sensazioni di tipo claustrofobico legate alla maggior difficoltà nella respirazione diaframmatica.
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Per questi ultimi problemi, di natura spesso psicosomatica, un approccio progressivo e assolutamente non forzato ne permetterà la veloce risoluzione: basta lasciare al paziente tutto il tempo necessario per adeguarsi, iniziando la terapia con pressioni e trazioni limitate e leggermente progressive.
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Controindicazioni di natura organico-fisica:
nelle ernie addominali ٭ presenza di aneurismi significativi del tratto aortico addominale per la compressione esercitata dalla suddetta cintura ٭
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٭In tutti questi casi però, si ha la possibilità di utilizzare una imbracatura alternativa,come quella da alpinista la quale non esercita alcun tipo di pressione a livello addominale e che permette di lavorare in maniera adeguata e senza alcun rischio su qualsiasi paziente٭
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