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MASSE ATOMICHE Sono a volte impropriamente chiamate pesi atomici.

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1 MASSE ATOMICHE Sono a volte impropriamente chiamate pesi atomici.
All'epoca di Dalton non era possibile pesare i singoli atomi ma solo trovare la massa di un atomo relativa a quella di un altro di riferimento. Es.: H2+ O2  2H2O 1,000 g di idrogeno reagiscono con 7,9367 g di ossigeno massa atomica ossigeno=2 x 7,9367=15,873 g (relativa all'idrogeno) Difficoltà legate alla conoscenza della formula molecolare. Se l'acqua fosse HO avremmo la massa dell'ossigeno pari a 7,9367 g. Inizialmente Dalton riferì le masse atomiche all'idrogeno. Successivamente si passò ad una scala basata sull'ossigeno (1925)

2 Dal 1961 si usa una scala basata sul carbonio-12 ossia sull'isotopo 12C
A tale isotopo è stata arbitrariamente assegnata una massa di 12 unità di massa atomica. Una unità di massa atomica (a.m.u.)= un dodicesimo della massa dell'atomo di carbonio-12 = 1,661×10-27 Kg Peso atomico= massa atomica media di un elemento allo stato naturale espresso in unità di massa atomica Oggi è possibile misurare accuratamente le masse atomiche tramite uno strumento chiamato spettrometro di massa

3 Masse atomiche ed abbondanza isotopica
Calcolo della massa atomica media di un elemento note le abbondanze relative degli isotopi costituenti. Cloro: isotopo massa isotopo abbondanza relativa 34, ,75771 36, ,24229 34,96885 uma x 0,75771 = 26, uma + 36,96590 uma x 0,24229 = 8, uma _____________ massa atomica media = 35, uma Lo stesso procedimento può essere applicato ad elementi costituiti da tre o più isotopi di cui sono note le abbondanze relative. La somma delle abbondanze relative di tutti gli isotopi di un dato elemento è uno.

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5 Il caso dell’uranio L’uranio naturale è costituito essenzialmente da due isotopi: isotopo abbondanza relativa 23892U , uranio ,27 % 23592U , uranio ,73 % Solo l’uranio-235 da luogo allla fissione nucleare, del tipo: 23592U + 10n  Ba Kr n Per poter sostenere una reazione a catena in un reattore nucleare o in una bomba a fissione occorre una concentrazione maggiore di 23592U L’uranio deve quindi essere arricchito nell’uranio-235 L’uranio arricchito (3% nei reattori o >30% nelle bombe a fissione) ha quindi un peso atomico un po’ inferiore all’uranio naturale Dai processi di arricchimento rimane uranio impoverito con un’abbondanza maggiore di uranio-238 e quindi con un peso atomico maggiore dell’uranio naturale

6 TAVOLA PERIODICA DEGLI ELEMENTI
Nel 1869 i chimici Mendeleev (russo) e Meyer (tedesco) indipendentemente trovarono che ordinando gli elementi in ordine di peso atomico e disponendoli in file orizzontali una sopra l'altra, gli elementi di ogni colonna avevano proprietà simili. Tale disposizione tabulare degli elementi è nota come tavola periodica: un periodo è composto dagli elementi di una qualsiasi fila orizzontale un gruppo è costituito dagli elementi di una qualsiasi colonna verticale Il primo periodo è costituito da due elementi: idrogeno e elio. Il secondo e il terzo periodo sono costituiti da 8 elementi. Il quarto e il quinto periodo sono costituiti da 18 elementi. Il sesto periodo è costituito da 32 elementi (14 a parte). Il settimo periodo è incompleto (fino al 109?). La tabella è costituita da 18 gruppi più i 14 elementi di transizione interna (lantanidi e attinidi). I gruppi sono numerati secondo due convenzioni: 1) I A – VIII A e I B – VIII B oppure 1 A – 8 A e 1 B – 8 B 2) 1 – 18 nell'ordine

7 VIIIA

8 Metalli, Non-metalli e Semimetalli
Gli elementi sono classificati in due categorie principali metalli e non-metalli divisi sulla tavola da una linea a zigzag I metalli sono solidi (eccetto il mercurio) con una caratteristica lucentezza, malleabilita e duttilità; sono inoltre buoni conduttori di calore ed elettricità I non-metalli sono gas o solidi (eccetto il bromo) che non presentano caratteristiche metalliche Gli elementi attorno alla linea a zigzag hanno caratteristiche intermedie fra metalli e non-metalli e sono noto come semimetalli o metalloidi. Le caratteristiche metalliche aumentano da destra verso sinistra e dall’alto verso il basso.

9 sostanze molecolari o sostanze ioniche
FORMULA CHIMICA E' una notazione che usa i simboli atomici con dei numeri a pedice per indicare le quantità relative degli elementi che costituiscono la sostanza. In tale accezione è anche nota come formula empirica o formula minima. NaCl 1: Al2O :3 Questo è il tipo più semplice di formula chimica. Prima di passare a formule chimiche più elaborate occorre considerare la classificazione delle sostanze in due tipi principali: sostanze molecolari o sostanze ioniche

10 Sostanze molecolari Una molecola è un gruppo di atomi connessi da legami chimici (forti). Una sostanza molecolare è una sostanza composta da molecole tutte uguali. O H O H O H O H O H O H O H O H O H O H O H O H

11 Una formula molecolare è una formula chimica che dà l'esatto numero degli atomi di una molecola.
La formula di struttura mostra come sono legati fra di loro gli atomi di una molecola. Acqua Ammoniaca Idrazina Formula empirica molecolare di struttura H2O NH3 NH2 H2O NH3 N2H4 N H O H N H

12 propene (propilene) formula minima: CH2 formula molecolare: C3H6 formula di struttura: H - C – C = C H

13 Sostanze ioniche Uno ione è una particella carica ottenuta da un atomo o un gruppo di atomi legati chimicamente per addizione o sottrazione di elettroni. Anione: ione carico negativamente Cl– SO42- Catione: ione carico positivamente Na+ Ca2+ Un composto ionico è un composto costituito da cationi ed anioni tenuti assieme da forze elettrostatiche in una disposizione spaziale regolare. In tali casi si parla di unità formula più che di formula chimica e non si può definire una molecola NaCl ione Na per ogni ione Cl– Fe2(SO4) ioni Fe per 3 ioni SO42-

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15 Scrittura corretta delle unità formula per le sostanze ioniche
Le unità formula per le sostanze ioniche vanno scritte in modo che siano elettricamente neutre. L’elettroneutralità può essere raggiunta prendendo tanti cationi quante sono le unità di carica dell’anione e viceversa: Na+ Cl–  NaCl Na+ O  Na2O Cr3+ O  Cr2O3 Ca2+ O  CaO (Ca2O2)

16 I composti chimici sono suddivisi in:
Composti organici: composti del carbonio, considerabili come derivati da idrocarburi (composti di carbonio e idrogeno) Composti inorganici: composti formati da tutti gli altri elementi, inclusi alcuni composti semplici del carbonio (CO, CO2, ecc.)

17 Nomenclatura composti inorganici
Composti ionici Un composto ionico prende il nome dagli ioni che contiene scrivendo prima il catione e poi l’anione NaCl sodio cloruro È anche molto usata una variante in cui si inverte l’ordine e si fa precedere il nome del catione da “di” NaCl cloruro di sodio Uno ione monoatomico è uno ione formato da un singolo atomo Uno ione poliatomico è uno ione costituito da due o più atomi legati chimicamente Na+ Cl- ioni monoatomici NH4+ SO42- ioni poliatomici

18 Un catione monoatomico prende il nome dall’elemento
Na ione sodio Ca ione calcio Al ione alluminio Molti elementi di transizione formano cationi con diverse cariche che sono distinti da un numero romano (fra parentesi) pari alla carica Fe ione ferro (II) o ione ferroso Fe ione ferro (III) o ione ferrico In una vecchia nomenclatura si usano i suffissi –oso e –ico per gli ioni con carica minore e maggiore

19 Sn4+ Pb4+ Bi5+ I metalli formano cationi, per quelli non di transizione (arancioni nella figura) la carica del catione è uguale al numero del gruppo nella nomenclatura non IUPAC.

20 PRINCIPALI CATIONI formula nome  Cr Cromo(III) o cromico Mn Manganese(II) o manganoso Fe Ferro(II) o ferroso Fe Ferro(III) o ferrico Co Cobalto(II) o cobaltoso Ni Nichel(II) o nichel Cu Rame(II) o rameico Zn Zinco Ag Argento Cd Cadmio Hg Mercurio(II) o mercurico

21 Un anione monoatomico prende il nome dall’elemento seguito dal suffisso -uro
Cl cloruro ma O ossido S solfuro I non metalli formano anioni con carica pari al numero del gruppo meno 8 Cl VII A =-1 S VI A =-2

22 Ioni poliatomici L’unico catione poliatomico di rilievo è:
NH ione ammonio La maggior parte degli anioni poliatomici sono ossianioni, contenenti ossigeno più un altro elemento: NO ione nitrato CO ione carbonato SO ione solfato

23 Esempi di composti ionici
FeSO4 Solfato di ferro (II) Bromuro di alluminio AlBr3 TiO2 Ossido di titanio (IV) Solfato di ferro (III) Fe2(SO4)3 CuNO3 Nitrato di rame (I) Cu(NO3)2 Nitrato di rame (II) Mg3N2 Nitruro di magnesio

24 IDRATI Un idrato è un composto (ionico) che contiene nei suoi cristalli molecole di acqua debolmente legate CuSO4  5H2O Solfato di rame (II) pentaidrato L’acqua viene persa per riscaldamento dando il composto anidro CuSO4 Solfato di rame (II) (anidro) Il processo è ben visibile in quanto il solfato di rame pentaidrato ha Colore blu mente quello anidro è bianco

25 Composti molecolari binari
Un composto binario è un composto formato da due soli elementi. I composti binari fra un metallo e un non-metallo sono solitamente ionici. Sono invece molecolari i composti binari formati fra due non-metalli o metalloidi. Il non-metallo o metalloide che compare per primo nella seguente sequenza è scritto per primo nella formula e secondo nel nome: B Si C Sb As P N H Te Se S I Br Cl O F III A IVA VA VIA VIIA L’ordine è quello dei gruppi dal III A al VII A e dal basso verso l’alto con le eccezioni di H e O Il nome viene dato al composto prendendo la radice del secondo elemento con il suffisso –uro seguito dal nome del primo elemento preceduto da “di” HCl cloruro di idrogeno IBr bromuro di iodio

26 mono- 6 esa- bi- 7 epta- tri- 8 octa- tetra- 9 nona- penta- 10 deca-
Quando i due elementi formano più di un composto questi si distinguono usando i seguenti prefissi mono esa- bi epta- tri octa- tetra nona- penta deca- Esempi CO Monossido di carbonio Biossido di carbonio CO2 NO2 Biossido di azoto N2O4 Tetrossido di diazoto ClO2 Biossido di cloro Cl2O7 Eptossido di dicloro S2Cl2 Dicloruro di dizolfo P4S3 Trisolfuro di tetrafosforo SF6 Esafluoruro di zolfo

27 Acidi ed Anioni Per il momento definiamo acido un composto che produce ioni H+ ed un anione quando viene sciolto in acqua: HNO3 in acqua dà H+ e NO3- Un ossiacido è un acido contenente idrogeno, ossigeno ed un altro elemento (un non-metallo). In acqua un ossiacido produce uno o più ioni H+ ed un ossianione. Il nome di un ossiacido si ottiene dalla radice del nome dell’elemento centrale più il suffisso -ico HNO3 HClO3 Acido nitrico Acido clorico

28 Se l’elemento forma due ossiacidi essi sono distinti dai suffissi
–oso (con meno atomi di ossigeno) e –ico (con più atomi di ossigeno) HNO2 HNO3 Acido nitroso Acido nitrico Se l’elemento forma tre o quattro ossiacidi si usano i prefissi ipo– e per- associati con i due suffissi –oso e –ico HClO HClO2 HClO3 HClO4 Acido ipocloroso Acido cloroso Acido clorico Acido perclorico

29 I nomi degli ossiacidi e quelli degli ossianioni sono strettamente correlati. Per ottenere il nome dall’ossianione da quello dell’ossiacido si sostituiscono i suffissi –oso con –ito e –ico con –ato: HNO2 HNO3 Acido nitroso Acido nitrico NO2- NO3- Ione nitrito Ione nitrato

30 HClO HClO2 HClO3 HClO4 Acido ipocloroso Acido cloroso Acido clorico Acido perclorico ClO- ClO2- ClO3- ClO4- Ione ipoclorito Ione clorito Ione clorato Ione perclorato

31 Nome Formula Nome Formula
PRINCIPALI ANIONI Nome Formula Nome Formula ____________________________________________________________ Acetato CH3COO Idrossido OH Ammonio NH Ipoclorito ClO Carbonato CO32 Clorato ClO3 Monoidrogeno fosfato HPO42 Clorito ClO2 Nitrato NO3 Cromato CrO42 Nitrito NO2 Cianuro CN Bicromato Cr2O72 Perclorato ClO4 Diidrogenofosfato H2PO4 Permanganato MnO4 Fosfato PO43 Ossido O2 Idrogenocarbonato HCO3 Perossido O22 (o bicarbonato) Idrogenosolfato HSO4 Solfato SO42 (o bisolfato) Idrogenosolfito HSO3 Solfito SO32 (o bisolfito)

32 Alcuni acidi possono perdere più di uno ione H+ e dare anioni intermedi di tipo acido:
H2PO4 PO43 HPO42 Ione diidrogeno fosfato H3PO4 Acido fosforico Ione monoidrogeno fosfato Ione fosfato Idracidi Alcuni composti binari di idrogeno e non metalli producono soluzioni acide in acqua e sono detti idracidi. Tali composti prendono il nome dell’elemento più il suffisso –idrico preceduto da acido HCl acido cloridrico H2S acido solfidrico Si noti l’analogia con i corrispondenti anioni dove –idrico diventa -uro Cl cloruro S solfuro

33 Coefficiente stechiometrico Reagente Prodotto
REAZIONI CHIMICHE Equazioni chimiche Una equazione chimica è la rappresentazione simbolica di una reazione chimica in termini di formule chimiche 2 Na + Cl2  2 NaCl Coefficiente stechiometrico Reagente Prodotto In molti casi è utile indicare sli stati o le fasi delle sostanze ponendo appropriati simboli fra parentesi indicanti le fasi dopo le formule (g) = gas (l) = liquido (s) = solido (aq) = soluzione acquosa L'equazione precedente diventa così: 2Na(s) + Cl2(g)  2 NaCl(s)

34 2 NaNO3 (s)  2NaNO2(s) + O2(g) D
Si possono anche indicare in una equazione le condizioni in cui avviene la reazione. Se i reagenti sono stati riscaldati per iniziare una reazione si può indicare con il simbolo D. Ad esempio: 2 NaNO3 (s)  2NaNO2(s) + O2(g) D Ci sono sostanze che agiscono come catalizzatori, sostanze che aumentano la velocità di reazione senza subire alcun cambiamento. In questo caso il catalizzatore si scrive sotto la freccia che indica la reazione 2 H2O2(aq)  2H2O(l) + O2(g) Pt

35 BILANCIAMENTO DI REAZIONI CHIMICHE
Quando in una equazione chimica i coefficienti stechiometrici sono scritti correttamente il totale degli atomi di ogni elemento è uguale in entrambi i membri dell'equazione. L'equazione chimica è allora bilanciata. 2 NO + O2  2 NO2 2 atomi N  2 atomi N 4 atomi O  4 atomi O OK!

36 C3H8 + O2  CO2 + H2O non bilanciata
Un’equazione chimica va bilanciata scegliendo opportunamente i coefficienti stechiometrici C3H8 + O2  CO2 + H2O non bilanciata Procedimento per tentativi 1 C3H8 + O2 3 CO2 + H2O atomi di C 1 C3H8 + O2 3 CO2 + 4 H2O atomi di H 1 C3H8 + 5 O2 3 CO2 + 4 H2O atomi di O C3H8 + 5 O2 3 CO2 + 4 H2O bilanciata

37 bilanciare prima gli atomi contenuti in una sola sostanza ai
I coefficienti possono essere moltiplicati per una costante qualsiasi, ma in genere sono scelti in modo da essere i più piccoli numeri interi si divide per due 4 Na + 2 Cl2  4 NaCl N.B.: bilanciare prima gli atomi contenuti in una sola sostanza ai reagenti e/o ai prodotti attenzione al numero di atomi. Es.: in Fe2(SO4)3 ci sono 4x3=12 atomi di O

38 Classificazione delle reazioni
Non esiste una classificazione univoca. Spesso si fa riferimento ad una classificazione tradizionale basata su come vengono riordinati atomi o gruppi di atomi. Essa comprende 5 tipi di reazione (4 classi): 1) Reazioni di combinazione Due sostanze si combinano per dare una terza sostanza Na (s) + Cl2 (g)  2 NaCl (s) CaO (s) + SO2 (g)  CaSO3 (s) 2) Reazioni di decomposizione Una sostanza reagisce dando due o più sostanze 2 HgO (s)  2 Hg (l) + O2 (g)

39 Un elemento reagisce con un composto spostando da esso
3) Reazioni di spostamento Un elemento reagisce con un composto spostando da esso un altro elemento Fe (s) + CuSO4 (s)  Cu(s) + FeSO4 (s) Zn (s) + 2 HCl (aq)  H2 (g) + ZnCl2 (aq) 4) Reazioni di metatesi o doppio scambio Comporta lo scambio di parti tra due reagenti KI (aq) + AgNO3 (aq)  KNO3 (aq) + AgI (s) 5) Reazioni di combustione Sono particolari reazioni di combinazione implicanti O2 CH4 (g) + 2O2 (g)  CO2 (g) + 2 H2O (g) Un’altra classificazione è quella basata su due grandi categorie: reazioni di ossidoriduzione e reazioni acido-base

40 Un elettrolita può essere un composto ionico o molecolare:
Reazioni in soluzione acquasa Elettroliti Un elettrolita è una sostanza che si scioglie in acqua producendo ioni e formando una soluzione che conduce l’elettricità. Un non-elettrolita è una sostanza che si scioglie in acqua senza produrre ioni e forma una soluzione che non conduce l’elettricità. Un elettrolita può essere un composto ionico o molecolare: NaCl (s)  Na+ (aq) + Cl (aq) Dissociazione H2O HCl (g) + H2O(l)  H3O+ (aq) + Cl (aq) Ionizzazione Un non-elettrolita è un composto molecolare che non ionizza Un elettrolita può essere debole o forte Un elettrolita forte è presente in soluzione completamente sotto forma di ioni HCl (g) + H2O(l)  H3O+ (aq) + Cl (aq) elettrolita forte

41 Un elettrolita debole è solo parzialmente ionizzato in soluzione
NH3 (g) + H2O(l)  NH4+ (aq) + OH (aq) Elettrolita debole

42 Acidi e Basi HCl (g) + H2O(l)  H3O+ (aq) + Cl (aq)
Sono fra gli elettroliti più importanti. Definizione secondo Arrhenius: Un acido è una sostanza che in acqua libera ioni H+ (H3O+ ) HCl (g) + H2O(l)  H3O+ (aq) + Cl (aq) Una base è una sostanza che in acqua libera ioni OH NaOH (s)  Na+ (aq) + OH (aq) H2O Sia gli acidi che le basi sono distinti in forti e deboli a secondo se sono dissociati/ionizzati totalmente o parzialmente NH3 (g) + H2O(l)  NH4+ (aq) + OH (aq) Base debole Neutralizzazione E’ una reazione fra un acido e una base per dare acqua e un composto ionico detto sale HCl (aq) + NaOH (aq)  H2O (l) + NaCl (aq)

43 Equazioni Ioniche e molecolari
Consideriamo le seguente reazione: Ca(OH)2 (aq) + Na2CO3 (aq)  CaCO3 (s) + 2 NaOH (aq) Essa è scritta come equazione molecolare anche se in realtà in soluzione le sostanze esistono come ioni: Ca(OH)2 (s)  Ca2+ (aq) + 2 OH (aq) H2O Na2CO3 (s)  2 Na+ (aq) + CO32 (aq) H2O L’equazione precedente sarebbe quindi scritta più realisticamente in forma di equazione ionica: [Ca2+(aq) + 2OH(aq)] + [2Na+(aq) + CO32 (aq)]  CaCO3 (s)+ + 2 [ Na+(aq) + OH (aq) ] in cui tutti gli elettroliti sono scritti come ioni (aq) e solo i non elettroliti sono scritti in forma molecolare

44 In particolare vanno scritti in forma molecolare composti ionici
insolubili ( CaCO3 (s) ); sostanze molecolari non, o molto poco, ionizzabili ( H2O(l) ); e sostanze gassose ( H2 (g) ) In un’equazione ionica alcuni ioni compaiono in entrambi i membri e non prendono parte alla reazione. Ca2+(aq) + 2OH(aq) + 2Na+(aq) + CO32 (aq)  CaCO3 (s) + + 2 Na+(aq) + 2 OH (aq) Essi sono noti come ioni spettatori e possono essere eliminati per dare la reazione ionica netta: Ca2+(aq) + CO32 (aq)  CaCO3 (s) che evidenzia la parte essenziale della reazione. Ad esempio due qualsiasi composti ionici contenenti uno ioni Ca2+ e l’altro ioni CO32 danno la stessa reazione ionica netta: Ca2+(aq) + 2NO3(aq) + 2K+(aq) + CO32 (aq)  CaCO3 (s) + + 2 K+(aq) + 2 NO3 (aq)

45 Reazioni in soluzione acquosa
Quando si mescolano due composti ionici solubili in acqua si ottiene una soluzione contenente i quattro ioni che in genere rimane stabile Na+(aq) + Cl (aq) + K+(aq) + NO3 (aq)  stabile Affinchè fra questi ioni si possa avere una reazione, due di essi devono reagire per dare un composto non-elettrolita che può essere rimosso dalla soluzione. Vi sono tre possibili reazioni di questo genere: Reazioni di precipitazione: Due ioni reagiscono per dare un composto ionico non solubile: Ca(OH)2 (aq) + Na2CO3 (aq)  CaCO3 (s) + 2 NaOH (aq) equazione molecolare Ca2+(aq) + 2OH(aq) + 2Na+(aq) + CO32 (aq)  CaCO3 (s) + + 2 Na+(aq) + 2 OH (aq) equazione ionica Ca2+(aq) + CO32 (aq)  CaCO3 (s) equazione ionica netta

46 Reazioni di neutralizzazione:
Due degli ioni sono H+ e OH che reagiscono per dare H2O: HCl (aq) + NaOH (aq)  H2O (l) + NaCl (aq) eq. molecolare H+ (aq) + Cl (aq) + Na+ (aq) + OH (aq)  H2O (l) + + Cl (aq) + Na+ (aq) eq. ionica H+ (aq) + OH (aq)  H2O (l) eq. ionica netta Reazioni con formazione di gas: Due degli ioni reagiscono per dare un composto molecolare gassoso che evolve dalla soluzione: Na2S (aq) + 2HCl (aq)  2NaCl (aq) + H2S (g) eq. molecolare 2Na+ (aq) + S2 (aq) + 2H+ (aq) + 2Cl(aq)  2Na+ (aq) + 2Cl (aq) + H2S (g) eq. ionica 2H+ (aq) + S2 (aq)  H2S (g) eq. ionica netta

47 PESO MOLECOLARE Il peso molecolare di una sostanza è la somma dei pesi atomici di tutti gli atomi nella molecola della sostanza. H2O PA(H)=1,0 u.m.a PA(O)=16,0 u.m.a. PM(H2O)=2 x 1,0 + 16,0 =18,0 u.m.a. Nel caso di composti ionici si parla di peso formula di quel composto riferendoci ad unità formula NaCl PA(Na)=22,99 u.m.a PA(Cl)=35,45 u.m.a. PF(NaCl)=22, ,45 =58,44 u.m.a.

48 Altri esempi: H2SO4: massa molecolare =
2×1, , ×15,999 = 98,078 C6H12O6: massa molecolare = 6×12, ×1, ×15,999 = 180,156

49 NA particelle (atomi, molecole, etc.) = 1 mole
MOLE E MASSA MOLARE Una mole è definita come la quantità di una data sostanza che contiene tante molecole, o unità formula, pari al numero di atomi presenti in 12 g di carbonio-12 . Il numero di atomi in un campione di 12 g di carbonio-12 è chiamato numero di Avogadro NA=6,022 x 1023 Si sceglie il valore di NA in modo che NA molecole abbiano una massa in grammi numericamente uguale alla massa molecolare. NA particelle (atomi, molecole, etc.) = 1 mole

50 Una mole di particelle = un numero di Avogadro di particelle
1,0 mol di atomi di carbonio 6,022×1023 atomi di carbonio = 1,0 mol di molecole di ossigeno 6,022×1023 molecole di ossigeno = 1,0 mol di elettroni 6,022×1023 elettroni =

51 = = = = La massa molare di una sostanza è la massa di una mole.
Per definizione il carbonio-12 ha massa molare di 12 g. massa atomica degli atomi di carbonio = 12,011 u.m.a 1,0 mol di atomi di carbonio 6,022×1023 atomi di carbonio = 12,011 g di carbonio = Per tutte le sostanze la massa molare in grammi è uguale al peso (o massa) molecolare in u.m.a. massa molecolare delle molecole O2 = 31,998 u.m.a 1,0 mol di molecole O2 6,022×1023 molecole O2 = 31,998 g di O2 = Le unità di massa molare sono g/mol.

52 Calcoli di moli 1) grammi  moli
A quante moli corrispondono 10,0 g di C2H5OH? PM(C2H5OH) =12,0 x 2 +16, x 1,01= 46,1 u.m.a. Massa molare = 46,1 g/mol

53 Quanto pesano 0,0654 moli di ZnI2 ?
2) Moli  grammi Quanto pesano 0,0654 moli di ZnI2 ? PM(ZnI2)= 65, ,90 x 2= 319,2 Massa molare di ZnI2= 319,2 g/mol Peso = 0,0654 mol x 319,2 g/mol= 20,9 g

54 Massa di un atomo Quanto pesa un atomo di cloro?
Massa molare di Cl= 35,5 g/mol 1 mole contiene NA=6,022x1023 atomi/mol

55 Numero di molecole per una data massa
Quante molecole ci sono in 3,46 g di HCl? PM(HCl)= 1,0 + 35,5=36,5 Numero di molecole = 0,0948 mol x 6,021023 molecole/mol = = 5,711022 molecole

56 PM(AlCl3)= 26,98 + 35,45 x 3= 133,33 Moli (AlCl3)=
Quanti atomi di cloro sono contenuti in 100 g di AlCl3 ?  A - 6,021023  B - 1,351024  C - 4,521023  D - 3,7410-24 PM(AlCl3)= 26, ,45 x 3= 133,33 Moli (AlCl3)=

57 Percentuali in peso dalla formula
Per un atomo A in una data molecola

58 Calcolare le percentuali in peso di C, H ed O in CH2O
Esempio Calcolare le percentuali in peso di C, H ed O in CH2O PA(C)= 12, PA(H)= 1, PA(O)= 16,0 PM(CH2O)=12,0 + 2 x 1, ,0 = 30, mole  30,0 g N.B. % O = 100% -40,0% -6,73%= 53,3%

59 Problemi: Quanti grammi di carbonio ci sono in 83,5 g di CH2O? Quali sono le percentuali in peso di NH4NO3?

60 Determinazione della formula empirica
Un composto di azoto ed ossigeno contiene 0,483 g di N e 1,104 g di O. Quale è la formula empirica del composto? N N0,0345O0,0690 ? O Per ottenere i numeri interi più piccoli delle moli degli elementi si divide ciascun numero di moli per il più piccolo tra quelli ottenuti prima N La formula empirica è NO2 O Si noti che non è possibile conoscere la formula molecolare che potrebbe essere: NO N2O N3O6 ……………..

61 Un composto è costituito come segue:
17,5 % Na ,7% Cr ,8% O Quale è la sua formula empirica? Si fa riferimento a 100 g di composto che conterranno 17,5 g di Na, 39,7 g di Cr e 42,8 g di O Na più piccolo Cr O Na × 2 = 2,00 × 2 = 7,04 Cr Na2Cr2O7 O

62 FORMULA MOLECOLARE Peso molecolare = n  peso formula empirica
La formula molecolare di un composto è un multiplo della sua formula empirica Formula empirica NO2 Formula molecolare NO N2O N3O (NO2)n Si ha ovviamente Peso molecolare = n  peso formula empirica Se da altre misure è noto il peso molecolare si ha

63 E quindi la formula molecolare è
Ad esempio se nel problema del calcolo della formula empirica di NO2 si conoscesse che il peso molecolare del composto vale 92,0 E quindi la formula molecolare è (NO2)2 cioè N2O4

64 Stechiometria N2(g) + 3H2(g)  2NH3 (g)
La stechiometria è il calcolo delle quantità dei reagenti e dei prodotti implicati in una reazione chimica. Essa si basa sull'equazione chimica e sulla relazione tra massa e moli. Esempio N2(g) + 3H2(g)  2NH3 (g) Tipici problemi della stechiometria sono: - Quanto idrogeno è necessario per produrre 100 Kg di NH3? - Quanta NH3 si ottiene da 100 Kg di N2?

65 Per rispondere ai problemi precedenti è utile la seguente interpretazione della reazione
N2(g) H2(g)  NH3 (g) 1 molecola N molecole H molecole NH3 100 molecole N2 3100 molecole H2 2100 molecole NH3 NA molecole N2 3NA molecole H NA molecole NH3 1 mole N moli H moli NH3 28,0 g N x 2,02 g H x 17 g NH3 Si noti che una mole è un numero fisso (NA=6,022 x 1023) di molecole (come “dozzina”)

66 N.B.: Sono possibili anche coefficienti stechiometrici frazionari,
in questo caso però: 1/2 N2(g) /2 H2(g)  NH3 (g) 1/2 mole N /2 moli H mole NH3 28,0/2 g N /2 x 2,02 g H g NH3 Ma non 1/2 molecola N /2 molecole H molecola NH3

67 Esempio N2(g) H2(g)  NH3 (g) Quale è la massa di idrogeno necessaria per produrre 907 Kg di ammoniaca? - prima di tutto si calcolano le moli di NH3 - dall'equazione chimica si deducono le moli di H2 : per 2 moli di NH3 ne servono 3 di H2

68 Converte da moli di NH3 a H2 Converte da moli di H2 a NH3
N2(g) H2(g)  NH3 (g) I coefficienti dell'equazione chimica bilanciata danno i fattori di conversione tra le quantità chimiche consumate e prodotte. Conviene utilizzare i rapporti: Converte da moli di NH3 a H2 Converte da moli di H2 a NH3 Controllando l'analisi dimensionale. - Infine si convertono la moli di H2 in grammi di H2

69 Esempio Data la reazione, Fe2O3 (s) + 3 CO (g)  2 Fe (s) + 3 CO2 (g) Calcolare quanti grammi di ferro si possono produrre da 1,00 Kg di ossido di ferro (III). Le moli di ossido di ferro (III) a disposizione sono: nFe2O3 = = 6,25 mol 1Kg = 103 grammi Le moli di ferro sono dedotte dall’equazione chimica: nFe = 6,25 mol Fe2O3  = 12,5 mol Fe Si calcolano infine i grammi di Fe: Massa Fe = nFe  PAFe = 12,5 mol  55,85 g/mol = 6,98x102 g

70 Riepilogando: bisogna passare necessariamente attraverso le moli, perché convertire direttamente tra le masse non è possibile. nAA  nBB + ...

71 REAGENTE LIMITANTE Può capitare che i reagenti siano combinati in quantità diverse dalle proporzioni molari date dall'equazione chimica. In tal caso solo uno dei reagenti – il reagente limitante – si consuma completamente mentre parte dell'altro reagente – il reagente in eccesso – rimane inalterato. Esempio: assemblaggio fascicoli un fascicolo è costituito da: 5 fogli gialli 3 fogli azzurri 2 fogli rosa

72 Analogia con la reazione:
5 A + 3 B + 2 C  P Consideriamo una reazione chimica concreta: 2 H2 (g) + O2(g)  2 H2O(g) Supponiamo di far reagire 1 mole di H2 e 1 mole di O2. Si considerano le moli di H2O che si possono ottenere da partire da ciascuno dei reagenti come se l'altro fosse quello in eccesso Moli di H2O ottenute da H2= Moli di H2O ottenute da O2= H2 è il reagente limitante: una volta prodotta una mole di H2O la reazione si ferma e rimane ossigeno in eccesso.

73 La quantità di ossigeno che rimane è quella corrispondente alla differenza tra le moli di H2O ipotetiche e quelle realmente ottenute: 2 moli H2O – 1 mole H2O = 1 mole H2O E poi trasformate con gli appropriati coefficienti stechiometrici: Si può anche calcolare il numero di moli di ossigeno che hanno reagito

74 Esempio Data la reazione, Zn (s) + S (s)  ZnS (s) Calcolare quanti grammi di solfuro di zinco (II) si ottengono facendo reagire 7,36 g di Zn con 6.45 g di S. Per prima si calcolano le moli di zinco e zolfo: nZn = = 0,113 mol nS = = 0,201 mol Si calcolano le moli di ZnS ottenibili da tali moli di Zn e S: nZnS = nZn = 0,113 limitante nZnS = nS = 0,201 Si ottengono quindi 0,113 moli di ZnS. La massa di ZnS è: Massa ZnS = nZnS  PMZnS = 0,113 mol  97,45 g/mol = 11,0 g Lo zolfo è in eccesso e ne rimangono: nS = nS(iniziali) - nS(reagite) = 0,201 – 0,113 = 0,088 massa S = nS  PAS = 0,088 mol  32,06 g/mol = 2,82 g

75 LAVORARE CON LE SOLUZIONI
DENSITA' La densità di un oggetto è la sua massa per unità di volume Nel SI (sistema internazionale) l'unità base per la massa è il chilogrammo (Kg). Spesso in chimica si usano dei sottomultipli (in genere il grammo). Per il volume l'unità nel SI è il metro cubo (m3) che però è molto scomodo per l'uso di laboratorio. Si usa quindi il litro: litro (L)= 1 dm3= 10-3 m3 A sua volta il litro si può dividere in sottomultipli: 1 mL= 10-3 L = 1 cm3= 10-6 m3

76 SOLUZIONI E CONCENTRAZIONE MOLARE
Quando sciogliamo una sostanza in un liquido chiamiamo soluto la sostanza e solvente il liquido. La miscela omogenea risultante è nota come soluzione. Con concentrazione si intende la quantità di soluto sciolta in una quantità standard di soluzione (o solvente). La concentrazione molare è definita come moli di soluto per litro di soluzione Una soluzione di NH3 0,15 M contiene 0,15 moli di NH3 in un litro di soluzione Per preparare una soluzione 0,5 M di NaCl bisogna porre 0,5 moli di NaCl in un pallone tarato di un litro e quindi aggiungere acqua fino al volume di un litro.

77 Esempio Quale è la molarità di una soluzione ottenuta sciogliendo 0,38 g di NaNO3 fino ad un volume di 50 ml?

78 Poiché anche diluendo le moli di soluto rimangono costanti si ha
DILUIZIONE Si incontra spesso il problema di dover preparare una soluzione diluita a concentrazione data partendo da una soluzione più concentrata. Nella diluizione varia solo il volume del solvente, mentre le moli del soluto rimangono invariate. Possiamo ricavare le moli del soluto da: Mi= molarità iniziale Mf= molarità finale Vi= volume iniziale Vf= volume finale Poiché anche diluendo le moli di soluto rimangono costanti si ha

79 Esempio Si abbia una soluzione 0,8 M di NaCl. Quanti ml di tale soluzione devono essere usati per diluizione per preparare 100 ml di soluzione 0,2 M? Mi= 0,8 M Vi = incognita Mf= 0,2 M Vf = 100 ml

80 Stechiometria e volumi di soluzione
Possono presentarsi problemi di stechiometria in cui la quantità di un reagente/prodotto viene data o richiesta come volume di una soluzione a contentrazione molare nota. Il procedimento è analogo a quello visto per i problemi stechio-metrici ponderali: (1) si passa dalla quantità nota (massa o volume) a moli (2) si passa da moli di reagente a moli di prodotto o viceversa (3) si riporta il numero di moli ottenuto alla quantità richiesta (massa o volume) Per passare da massa a moli e viceversa: Per passare da volume a moli e viceversa:

81 Stechiometria e volumi di soluzione
nAA  nBB + ...

82 Esempio Si consideri la reazione di neutralizzazione, H2SO4 (aq) + 2 NaOH (aq)  Na2SO4 (aq) + 2 H2O(l) Un recipiente contiene 35,0 ml di una soluzione 0,175 M di H2SO4. Quanti ml di una soluzione 0,250 M di NaOH devono essere aggiunti per reagire completamente con l’acido solforico? Si passa dal volume di H2SO4 0,175 M al numero di moli: 1) nH2SO4 = MV = 0,175 mol/l  35,0x10-3 l = 6,125x10-3 mol 1ml = 10-3 litri 2) nNaOH = nH2SO4  = 1,225x10-3 mol 3) VNaOH = = =4,90x10-2 l  49 ml


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