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PubblicatoGaetana Grasso Modificato 9 anni fa
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"Liberi dal fumo, liberi di crescere" Prof.ssa Carolina Sementa
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Il Fumo ll fumo è ancora oggi una delle cause principali di malattia e di morte. A differenza di molte altre gravi malattie, tuttavia, le conseguenze sulla salute legate al fumo di tabacco sono relativamente meno difficili da prevenire attraverso l'educazione sanitaria, proprio perché si tratta di un comportamento individuale. Per questo motivo costituisce una priorità tra le proposte di educazione sanitaria per la scuola.
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Il concetto che il fumo di tabacco sia nocivo alla salute e che aumenti la probabilità di andare incontro a molte malattie (la più grave delle quali è il cancro) è un fatto certamente ben noto a voi tutti. Ma perché il fumo fa male? E quanto fa male? Diventare un fumatore è una scelta che spesso non nasce da reali motivi, ma una volta presa è difficile cambiare la situazione, perché la vita senza sigarette sembra privata di un momento di piacere, di sicurezza e di prestigio. Talvolta il fumo è una scelta fatta principalmente per sentirsi all'altezza degli altri.
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I giovani che si avvicinano alla sigaretta lo fanno non certo perché ignari dei potenziali pericoli a cui la loro salute sarà esposta in futuro. I ragazzi non sono molto interessati alle cose che succederanno in un lontano futuro. Difficilmente essi interiorizzano comportamenti sani solo perché viene loro detto ciò che fa bene e ciò che fa male, cosa dovrebbero o non dovrebbero fare. I ragazzi imparano più facilmente dall'esperienza (attraverso la partecipazione attiva, la riflessione e la discussione) e dalle persone che essi prendono a modello.
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L'età dell'adolescenza è quella in cui la maggioranza dei ragazzi acquisisce l'abitudine al fumo. Solitamente si inizia a fumare a anni. In questo periodo sente fortemente l'esigenza di affermare il proprio ruolo all'interno del gruppo di cui vuol fare parte. Spesso la sigaretta è un messaggio diretto alla società, al gruppo dei coetanei e a se stessi per affermare il proprio ingresso nel mondo dei grandi.
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Questo non è sempre facile, perché il periodo dell'adolescenza è molto complesso, articolato e pieno di conflitti. Da un lato c'è una spinta cosciente verso l'autonomia, dall'altro c'è il bisogno di esser protetti, guidati, orientati. Questo può provocare ansia e talvolta angoscia. L'iniziazione, ossia il diventare grandi, avviene attraverso tutta una varietà di rituali: offrire, chiedere, accendere la sigaretta diventano un pretesto efficace, semplice per stabilire un approccio e una complicità anche con gli adulti.
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In generale, fumare è un comportamento che soddisfa due esigenze fondamentali e contraddittorie dell'adolescente: il bisogno di identificarsi con l'adulto e il desiderio di ribellione. Nel fumare c'è un'altra componente importante, legata alla costruzione della propria immagine. In certe situazioni la sigaretta aiuta a darsi un tono, un contegno, soprattutto per le persone con problemi di timidezza e di insicurezza.
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Non è da tralasciare, infine, l'aspetto orale del fumo
Non è da tralasciare, infine, l'aspetto orale del fumo. Il piacere orale é un piacere primario, il primo è il più forte del bambino. La sigaretta è calda, si avvicina alla bocca, si tocca perciò può rappresentarsi come un sostitutivo del seno materno, del latte e può essere l'equivalente del succhiarsi il pollice. L'effetto che produce il fumare può essere sedativo, in quanto rilassa e attenua la tensione e l'ansia, soddisfacendo anche il bisogno di affetto. Il fumo all'inizio è un atto volontario che coinvolge tutta la simbologia di cui abbiamo sino ad ora parlato. Col passare del tempo diventa un'abitudine, un automatismo ed è sempre più difficile rinunciarvi.
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FUMARE È UN VIZIO?? Finora si è sempre detto e pensato che il fumo di sigaretta fosse un vizio. E cosa affermano molti fumatori sul fumo ? E' un vizio che in qualsiasi momento posso abbandonare. Niente di più falso. Il fumo di sigaretta non è un vizio, non è un'abitudine, ma una vera e propria tossicodipendenza. Il tabagismo è una malattia e come tale deve essere trattata.
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In conclusione: PERCHÉ SI FUMA?
Non c'è un vero motivo per cui i giovani iniziano a fumare, solitamente si inizia: 1.-per provare, per curiosità 2.-per imitazione degli altri 3.-per essere accettati dal gruppo di amici 4.-per sentirsi adulti 5.-per trasgredire alle regole imposte dagli adulti 6.-perché si pensa di poter smettere in qualunque momento
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FUMARE AIUTA LA CONCENTRAZIONE?
Il fumo produce questo risultato solo a breve termine; poi segue un effetto esattamente opposto che fa accendere una sigaretta dopo l’altra, aggiungendo danno a danno. Anche nei confronti dello stress, il fumo sviluppa una reazione analoga.
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COSA CONTIENE LA SIGARETTA?
MONOSSIDO DI CARBONIO NICOTINA CATRAME
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Monossido di carbonio Una delle sostanze più conosciute ed importanti tra quelle nella presenti parte gassosa del fumo è senz'altro l'ossido di carbonio, un gas che deriva dalla combustione incompleta del tabacco. Proprio per la sua nota capacità di legarsi con l'emoglobina (quella proteina che dà il colore rosso al sangue e che serve per trasportare l'ossigeno dai polmoni a tutto il resto del corpo), l'ossido di carbonio tende a prendere il posto dell'ossigeno nel sangue, diminuendo così il grado di ossigenazione di tutte le cellule dell'organismo.
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Tra le sostanze presenti nel fumo in forma corpuscolare, invece, ne vanno anzitutto ricordate due: la nicotina ed il catrame. La nicotina, assorbita attraverso i polmoni e le mucose della bocca e della trachea, passa subito nel sangue ed arriva nel cervello dopo appena 7-10 secondi dall'inalazione del fumo, scatenando una reazione nel sistema nervoso che provoca, tra l'altro, un aumento della pressione arteriosa e del battito cardiaco. L'effetto eccitante di lieve euforia rappresenta un meccanismo di rinforzo motivazionale che spinge ad accendere un'altra sigaretta per mantenere costante il livello di nicotina nell'organismo.
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La nicotina dà dipendenza
La carenza della nicotina porta infatti ad una vera e propria sindrome di astinenza caratterizzata da insonnia, desiderio irresistibile di accendere una sigaretta, frustrazione, rabbia, irrequietezza, impazienza, depressione, deficit di concentrazione, difficoltà a svolgere le attività quotidiane, irritabilità, aumento dell'appetito.
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L'altra grande componente corpuscolata del fumo è ciò che comunemente viene chiamato catrame Si tratta in realtà di una miscela di numerose sostanze, generate dalla combustione della sigaretta, che si infiltrano nei polmoni e nei bronchi e che sono responsabili di effetti tossici ed irritanti sull'apparato respiratorio. I suoi effetti sia sul SNA (sistema nervoso autonomo) che sul SNC (sistema nervoso centrale) sono i responsabili della dipendenza
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Le sostanze irritanti, causano accumulo di secrezioni nei bronchi, e questo favorisce il ristagno di agenti infettivi e sostanze irritanti e cancerogene. Per questo responsabili di bronchite cronica, enfisema polmonare, asma bronchiale e cancro polmonare.
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Fumo Attivo - Passivo La combustione dei prodotti di tabacco produce due tipi di fumo, quello cosiddetto «primario», che viene aspirato dal fumatore, e quello «secondario» (detto anche «fumo passivo») che viene disperso nell'ambiente e che viene inalato involontariamente dai soggetti che si trovano accanto ai fumatori ed è il principale inquinante degli ambienti chiusi.
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Ciò che è più dannoso è il fumo che esce dalla punta della sigaretta, dove avviene la combustione.
Questo fumo è ricco di sostanze cancerogene e tossiche generate dalla combustione della sigaretta, poiché non è passato né attraverso il filtro della sigaretta, né attraverso i polmoni del fumatore. L’esposizione al fumo passivo comporta quindi gli stessi rischi, seppure in quantità minore, che hanno i fumatori.
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DANNI DA FUMO La statistica dice che fumare accorcia la vita: il principale effetto del fumo di tabacco sulla salute umana, infatti, è rappresentato la riduzione della durata media della vita. Vari studi sull'argomento hanno dimostrato che un uomo di 30 anni che fuma due pacchetti di sigarette al giorno ha una speranza di vita ridotta di circa otto anni rispetto ad un suo coetaneo che non fuma
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Cosa succede dentro ai nostri polmoni quando si intasano di fumo?
Normalmente le pareti dei bronchi sono rivestite da cellule epiteliali che hanno il preciso compito di filtrare ciò che respiriamo. Se fumiamo, boccata dopo boccata, anno dopo anno, il catrame contenuto nella sigaretta riesce a paralizzare queste cellule; di conseguenza il fumatore è più esposto alle aggressioni esterne di germi, polveri e sostanze cancerogene.
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Le malattie che colpiscono il cuore
(cardiovascolari) sono la prima causa di mortalità nei paesi occidentali come il nostro. Per queste malattie esistono dei “fattori di rischio” che aumentano la probabilità di ammalarsi: l’aumento di grassi nel sangue, il fumo di sigarette, l’obesità, l’assenza di attività fisica. Il fumo è il secondo degno componente della temibile banda di formidabili attentatori della nostra salute.
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