La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

I modelli di rating interno

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "I modelli di rating interno"— Transcript della presentazione:

1 I modelli di rating interno
Federica Ielasi 1 dicembre 2010

2 I rating I rating rappresentano una valutazione del rischio di perdita conseguente all’insolvenza di una controparte, basata su informazioni qualitative e quantitative; Essi rappresentano una indicazione ordinale e discreta: DELLA PROBABILITY OF DEFAULT DELLA LOSS GIVEN DEFAULT In base ai rating i prenditori sono classificati in una tra più classi di rischio creditizio predefinite a cui sono collegati tassi di insolvenza e di perdita diversi.

3 I sistemi di rating In Europa, e in Italia in particolare, l’esigenza di dotarsi di un sistema di rating si manifesta dalla seconda metà degli anni Novanta in poi nelle unità di risk management delle maggiori banche; Un forte impulso allo sviluppo dei sistemi di rating interno è giunto alle banche europee di minore dimensione dalla proposta di revisione dell’Accordo di Basilea; Anche in assenza di tale normativa, le banche non possono sottrarsi all’adozione di sistemi orientati a discriminare il livello del rischio di credito, pena l’assoggettamento ai fenomeni di selezione avversa.

4 I sistemi di rating

5 Scelta della configurazione del sistema di rating
Numerosità e ampiezza delle classi; Significato di default (Autorità di Vigilanza); Orizzonte temporale cui si riferisce il giudizio di merito; Modalità di coinvolgimento dell’informativa esterna.

6 Le fasi comprese nei sistemi di rating
Nel sistema di rating sono comprese due fasi fondamentali: La fase di rating assignment; La fase di rating quantification. I sistemi di rating presentano classi che esprimono diversi livelli di rischio. Alla classificazione ordinale del rischio propria dei rating può essere successivamente affiancata una misura cardinale dei valori attesi di default o di perdita attraverso la fase di rating quantification.

7 Rating quantification
Determinazione del grado di rischio da associare alle diverse classi di rating (probabilità di default e di perdita racchiusa nelle singole classi) Borrower rating → probabilità di default Rating della LGD → tasso di perdita attesa in caso di insolvenza

8 Il processo di valutazione del rischio di credito
Valutazione dell’impresa e del prestito Rating assignment Disponibilità del rating Rating quantification Disponibilità di PD e LGD Sviluppo dei modelli di CRM Determina-zione del capitale economico e regolamen-tare Gestione complessiva del prezzo, della quantità e della qualità del credito e della relazione con le imprese

9 Le metodologie di rating assignment
Possono essere distinti diversi processi di determinazione dei rating: - statistical-based processes constrained expert judgement-based processes expert judgement-based processes

10 Modelli di scoring Per applicare un modello statistico occorre disporre di un campione di clienti rivelatisi in passato affidabili o insolventi; È necessario quindi individuare una combinazione di variabili in grado di discriminare in modo netto i due gruppi di prenditori; Tali variabili devono essere inserite in una funzione, al fine di determinare lo score di ogni cliente della banca.

11 Il borrower rating: informazioni rilevanti

12 Esempio di borrower rating
Aspetti Fattori di analisi Peso del Fattore dell’Aspetto Analisi quantitativa Variabili discriminanti (indici di bilancio + altre) 100% 40% Analisi di qualità dei bilanci Qualità dei bilanci 70% 10% Certificazione dei bilanci 30% Analisi qualitativa Management ed organizzazione interna 50% 25% Andamento della relazione Dati di ritorno della Centrale Rischi Analisi del settore e dell’area territoriale Analisi del rischio per attività/area 15% Mercato 20% Concorrenza Stabilità/Ciclicità settoriale Analisi di benchmarking Indici di settore Posizione competitiva (es. quota di mercato)

13 Il rating della LGD La stima del tasso di recupero
Valutazione interna in base all’esperienza storica della singola banca (per forma tecnica e categoria di affidati)  approccio finanziario per flussi di cassa e non contabile (non solo quanto sarà recuperato ma anche quando) Utilizzo dei dati di recovery del mercato dei corporate bonds (in funzione del grado di seniority e di security del finanziamento)  il prezzo di mercato successivo all’insolvenza riflette le aspettative degli investitori in merito all’importo che sarà recuperato dai creditori e ai tempi di recupero (poco utilizzabile per prestiti bancari tipici) Utilizzo di misure standard di sistema (ad esempio: recupero medio del 60 % su un importo di 100 in sofferenza)

14 Il rating della LGD La stima del tasso di recupero
Basata su dati relativi a insolvenze giunte al termine del contenzioso Considerando la durata del contenzioso (rilevante per determinare costi finanziari connessi ai tempi di recupero) Considerando i costi amministrativi che la banca sostiene per velocizzare il recupero (operativi e legali)

15 Scheda attribuzione rating

16 Sistemi di rating e credit risk model
I sistemi di rating consentono di ricavare i valori medi o attesi della probabilità di default o di perdita; Essi rappresentano una componente essenziale dei credit risk model, i quali consentono di tracciare la funzione di densità di probabilità delle perdite; Un sistema di credit risk management consente di introdurre l’analisi della variabilità, quindi il calcolo delle perdite inattese e dei Value at risk.

17 Credit risk model Default mode models: considerano l’esistenza di una credit loss solo nel caso in cui il debitore diventi insolvente. I valori attesi e inattesi riguardano le perdite (es: Credit Risk Plus del Crédit Suisse Financial Product ); Mark-to-market models: prendono in considerazione la probabilità di migrazione e il cambiamento nei credit spread. I valori attesi e inattesi riguardano i valori di mercato del credito (es: CreditMetrics di J.P. Morgan).

18 Una matrice di migrazione annuale
Mark-to-market model Una matrice di migrazione annuale

19 Mark-to-market model Tassi di rendimento forward a un anno
Esempio: Rating prenditore BBB; Valore nominale prestito 100 Euro, Tasso interesse 6% annuo (rata costante), Durata 5 anni, O.T. valutazione 1 anno. Tassi di rendimento forward a un anno Rating Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 AAA 3,60% 4,17% 4,73% 5,12% AA 3,65% 4,22% 4,78% 5,17% A 3,72% 4,32% 4,93% 5,32% BBB 4,10% 4,67% 5,25% 5,63% BB 5,55% 6,02% 6,78% 7,27% B 6,05% 7,02% 8,03% 8,52% CCC 15,05% 15,02% 14,03% 13,52%

20 Funzione di densità dei valori di mercato di un credito
Mark-to-market model Funzione di densità dei valori di mercato di un credito Valori ($) Probab(%) 109,37 0,02 109,19 0,33 108,66 5,95 107,55 86,93 102,02 5,30 98,10 1,17 83,64 0,12 51,13 0,18 VALORE ATTESO = 107,09 VOLATILITA’ (ds) = 2,99


Scaricare ppt "I modelli di rating interno"

Presentazioni simili


Annunci Google