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Il ruolo della R&S nella strategia di Lisbona

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Presentazione sul tema: "Il ruolo della R&S nella strategia di Lisbona"— Transcript della presentazione:

1 Il ruolo della R&S nella strategia di Lisbona
Corso di Laurea Specialistica in Sviluppo Locale, Cooperazione e Mercati internazionali Le politiche di coesione dell’Unione Europea A.A. 2006/2007 Il ruolo della R&S nella strategia di Lisbona Bongiorni Milena Dadomo Valeria Stellin Mara

2 Documenti di riferimento
Commissione delle Comunità Europee - Programma quadro per la competitività e l’innovazione (2007 – 2013) Commissione delle Comunità Europee - Costruire il SER della conoscenza al servizio della crescita Commissione delle Comunità Europee – Relazione al Consiglio europeo sulle piattaforme tecnologiche europee e le iniziative tecnologiche comuni: promuovere il partenariato pubblico-privato in R&S per accrescere la competitività industriale dell’Europa. Decisione n° 1982/2006/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 concernente il settimo programma quadro della Comunità europea per la ricerca e lo sviluppo tecnologico ( )

3 Da Lisbona al Programma quadro per la competitività e l’innovazione (2007 – 2013)
Lisbona: competitività al centro dell’attenzione politica Commissione Europea: analisi preliminare dei settori rilevanti Proposte relative alla definizione di un progetto politico per l’Unione allargata 2007 – 2013 Programma quadro per la competitività e l’innovazione

4 Programma quadro per la competitività e l’innovazione (CIP)
Composto da sottoprogrammi specifici: Il programma per l’innovazione e l’imprenditorialità Il programma di sostegno alla politica in materia di TIC Il programma Energia intelligente – Europa Aperto a: Stati membri paesi dei Balcani occidentali, paesi terzi

5 Il programma per l’innovazione e l’imprenditorialità
L’insufficiente innovazione è una delle cause principali dei risultati deludenti della crescita europea sostenere lo sviluppo della buona gestione e della cultura dell’innovazione mediante analisi e monitoraggio dei risultati sostenere l’apprendimento reciproco dell’eccellenza nell’elaborazione delle politiche per l’innovazione incoraggiare la cooperazione tra soggetti pubblici e privati → diffondere le buone pratiche relative all’innovazione affrontare le carenze del mercato alla base di uno scarso accesso ai capitali di rischio e ai prestiti per le PMI necessità di servizi europei di sostegno evidenzia l’importanza di analisi comparative (benchmarking)

6 Il programma di sostegno alla politica in materia di TIC
Le TIC sono alla base dell’economia della conoscenza → cambiamento organizzativo e innovazione stimolare un maggior utilizzo delle TIC da parte di cittadini, imprese e governi intensificare gli investimenti pubblici nelle TIC sostenere azioni volte a sviluppare lo spazio unico europeo dell’informazione e a rafforzare il mercato interno dei prodotti e dei servizi dell’informazione stimolare l’innovazione attraverso l’adozione delle TIC e un investimento nelle stesse con l’obiettivo di sviluppare una società dell’informazione inclusiva Fondamentale un collegamento con le altre politiche dell’UE

7 Il programma Energia intelligente – Europa
Promuovere lo sviluppo sostenibile per quanto riguarda l’energia e contribuire al raggiungimento degli obiettivi generali di tutela dell’ambiente, di sicurezza degli approvvigionamenti e di competitività Tre settori specifici: Efficienza energetica e uso razionale dell’energia Fonti energetiche nuove e rinnovabili per la produzione centralizzata e decentrata di elettricità e calore Aspetti energetici dei trasporti, diversificazione dei combustibili Due tipologie di progetti: Progetti di promozione e divulgazione per promuovere condizioni favorevoli per le tecnologie energetiche sostenibili Progetti di prima applicazione commerciale che promuovono il lancio di nuove tecnologie energetiche sostenibili

8 Fattori chiave la dimensione regionale: essenziale per migliorare la competitività e l’innovazione europee fondi di coesione - fondo per lo sviluppo rurale: strumento principale per aiutare le regioni meno avanzate istruzione e formazione: contribuiscono alla diffusione delle conoscenze, al processo di apprendimento dalle esperienze precedenti e al miglioramento dei processi reti transeuropee: favoriscono il successo delle imprese sussidiarietà e proporzionalità: tutti i settori interessati dal CIP sono di comune competenza degli Stati membri e della Comunità.

9 Commissione delle Comunità Europee - Costruire il SER della conoscenza al servizio della crescita
La conoscenza è un elemento fondamentale dello stile di vita degli europei favorisce lo sviluppo sostenibile  opportunità per l’UE di rafforzare il suo modello di società L’UE nel 2005 ha riconfermato gli obiettivi di Lisbona: incrementando il potenziale di crescita economica rafforzando la competitività europea investendo nella conoscenza, innovazione e capitale umano “TRIANGOLO della CONOSCENZA”  miglioramento delle capacità di produrre conoscenze mediante la ricerca, diffonderle mediante l’istruzione e applicarle mediante l’innovazione

10 Per conseguirlo è necessario un rinnovato impegno da parte degli Stati membri e dell’UE a rafforzare il finanziamento pubblico della ricerca, migliorare le “condizioni quadro” dell’I privato nella R&S e rapida valorizzazione di scoperte ed invenzioni Necessario mobilitare un’ampia gamma di strumenti di finanziamento: Fondi strutturali e di coesione Programma quadro “competitività e innovazione” sostegno alle PMI innovative mediante il capitale di rischio Nuova generazione di programmi di istruzione e formazione Reti transeuropee Per sviluppare infrastrutture e sistemi avanzati derivanti dalla R&S e dall’innovazione Nuovo Fondo europeo agricolo e per lo sviluppo rurale Il sostegno all’elemento “ricerca” del “triangolo della conoscenza” è costituita dal nuovo Settimo programma quadro (7°PQ) che attuerà la parte “R&S” del bilancio dell’UE

11 La Commissione propone un nuovo programma di ricerca articolato intorno a quattro obiettivi, ciascuno dei quali sostenuto dal proprio programma  quattro programmi: Cooperazione Idee Persone Capacità CONTINUITA’ e NUOVO SLANCIO per la STRATEGIA di LISBONA 6°PQ  attribuito particolare importanza ai nuovi strumenti per strutturare le attività di ricerca e ridurre la loro frammentazione con un numero ristretto di temi ed argomenti 7°PQ  continuerà a sostenere la realizzazione dello “Spazio europeo della ricerca” che è al cuore della politica europea di ricerca dell'UE, ma porrà l’accento sulle tematiche di ricerca più che sugli strumenti Ai temi già trattati nel 6°PQ se ne aggiunge uno nuovo: la ricerca nel campo della sicurezza e dello spazio che rispecchia la crescente importanza che l’UE attribuisce oggi a questi settori

12 Nell'ambito di ciascun tema, è prevista una flessibilità sufficiente per tenere conto di nuovi temi emergenti di interesse scientifico, industriale o politico 7°PQ: concepito per soddisfare più adeguatamente le esigenze dell’industria, perciò si ispira a programmi strategici di ricerca elaborati dalle piattaforme tecnologiche guidate dall’industria condizionando anche i programmi di ricerca nazionali contribuisce a superare le carenze dell’Europa per quanto concerne la commercializzazione dei risultati della ricerca incoraggia l’industria a partecipare a tutti i meccanismi di finanziamento e a contribuire più attivamente alle reti di eccellenza

13 Per contribuire a liberare e sviluppare il potenziale di gruppi di ricerca saranno varate azioni specifiche che consentiranno di assumere ricercatori provenienti da altri paesi UE  individuando le esigenze e le opportunità di rafforzare le capacità di ricerca dei centri di eccellenza mediante i Fondi strutturali Le sinergie tra il 7°PQ e la politica regionale dell’UE dovrebbero essere rafforzate  Commissione proporrà degli orientamenti strategici comunitari sulla coesione, cioè in che modo le autorità nazionali e regionali dovranno tenere conto delle priorità a livello di UE nella gestione dei programmi concernenti i Fondi strutturali L’UE mira a sviluppare politiche e modelli di governance pubblica coerenti in materia di ricerca e sviluppo e a migliorare ed ampliare il dialogo in materia di scienza e tecnologia Nuovo approccio consentirà di conseguire gli obiettivi strategici della politica di ricerca dell’UE in modo più agevole, più efficace e flessibile  si utilizzerà un insieme ridotto di “meccanismi di finanziamento” più semplici all’insegna di una maggiore flessibilità e libertà  precisati obiettivi scientifici, campo di applicazione e indicazione in merito ai risultati attesi, nonché il meccanismo di finanziamento

14 La semplificazione dell’attuazione del programma quadro a beneficio dei ricercatori presuppone la volontà di accordare loro un grado maggiore di autonomia e flessibilità sulla base della fiducia e dell’assunzione delle responsabilità  semplificazione dei controlli della Commissione (verifica dei risultati a posteriori) La gestione del programma quadro deve basarsi su tre principi: l’efficienza del funzionamento (rapporto costi/efficacia) la concentrazione dei servizi della Commissione sui compiti strategici fondamentali orientamenti e ripartizione delle responsabilità chiari L’ampliamento della portata delle azioni del programma quadro richiede il raddoppio dei finanziamenti Un aumento del finanziamento del programma quadro eserciterà un effetto leva sugli investimenti nazionali e privati Un 7° PQ di più ampie dimensioni consentirà di rilanciare la strategia di Lisbona → è concepito come la spina dorsale della costruzione dell'economia della conoscenza europea  durata più lunga + la possibilità di svolgere un esame intermedio garantiscono, insieme, continuità e flessibilità

15 Necessario aumentare la scala e l'effetto dell'investimento di ricerca
COMMISSION STAFF WORKING DOCUMENT Report on European Technology Platforms and Joint Technology Initiatives: Fostering Public-Private R&D Partnerships to Boost Europe’s Industrial Competitiveness un collegamento più forte fra ricerca e industria è particolarmente importante l'industria europea è sempre più ostacolata dal contenuto tecnologico inadeguato (mancanza di specializzazione nei settori di alta tecnologia) Settore di ricerca è indebolito dallo stanziamento inadeguato e dalla mancanza di scala che permetta di focalizzare sui progetti strategici chiave che hanno forte potenziale industriale Necessario aumentare la scala e l'effetto dell'investimento di ricerca la coordinazione di ricerca in Europa il livello di tecnologia di attività industriale associazioni pubblico-private che coinvolgono l'industria, la Comunità di ricerca ed i servizi pubblici possono svolgere un ruolo significativo nell’andare incontro a queste sfide  investimento più efficiente

16 2005  Consiglio d'UE ha riconosciuto il ruolo chiave all’organizzazione delle piattaforme europee di tecnologia nel regolare gli obiettivi di LP della ricerca e nel rinforzare i vantaggi competitivi della base industriale grazie alla complementarietà dell’azione a livello nazionale, sopranazionale ed europeo Nella proposta di 7°PQ  Commissione ha introdotto il concetto delle iniziative congiunte di tecnologia come nuovo senso di realizzazione delle associazioni pubblico-private a livello europeo  coordinare gli sforzi di ricerca e di rispondere ai bisogni dell’industria Piattaforme europee di tecnologia  mezzi efficaci di definizione delle priorità di sviluppo e di ricerca, quadri e piani d'azione su un certo numero di tematiche strategico importanti (obiettivi di sostenibilità e di competitività che dipendono dalla ricerca e dai progressi tecnologici nel MLP)  devono raggiungere risultati ottimali e riflettere gli interessi più larghi della Comunità (coinvolgimento attivo) Accordo tra l'industria, la Comunità di ricerca ed il mondo finanziario  tramite le piattaforme europee di tecnologia possono aumentare la capienza innovatrice dell'Europa  PROCESSO “BOTTOM-UP„ sono stati gli stessi stakeholders a prendere iniziative per costruire una piattaforma europea di tecnologia con il supporto ed la guida della Commissione UE

17 Generalmente le piattaforme europee di tecnologia seguono un processo a tre fasi:
Fase 1: Emersione e messa in opera Stakeholders sono riuniti assieme (industria svolge un ruolo d'inizio) documento strategico di visione  riflette consenso ed è approvato dai quadri superiori dalle aziende principali nel settore  spiega l'importanza strategica dell'attività e dà un profilo degli obiettivi di MLP  spiega perché l'azione a livello europeo è richiesta Fase 2: Definizione di un ordine del giorno strategico di ricerca è il concetto chiave di una piattaforma europea di tecnologia  precisa le priorità di sviluppo tecnologico e di ricerca di MLP è coordinato da un consiglio consultivo  la partecipazione attiva degli Stati membri strategia di schieramento prevede gli elementi chiave richiesti per effettuare efficacemente l'ordine del giorno strategico di ricerca allo scopo di colmare la lacuna fra lo stato corrente di sviluppo di una data tecnologia e del relativo schieramento Fase 3: Esecuzione dell'ordine del giorno strategico di ricerca Gli ordini del giorno strategici di ricerca definiti all'interno delle piattaforme europee di tecnologia sono effettuati con il supporto dei programmi di ricerca della Comunità (contributo importante alla preparazione delle proposte della Commissione di programmi di ricerca futuri )

18 Piattaforma europea di tecnologia nelle tre fasi rimane flessibile ed aperta all'integrazione di nuove iniziative  carattere e struttura possono anche cambiare È essenziale che le piattaforme europee di tecnologia abbiano direzione forte con la credibilità per riunire e mobilizzare gli stakeholders (importante che la partecipazione dell’industria ), che siano aperte a tutti gli attori  perciò si è firmato un volontario codice di buona condotta sull’apertura e la trasparenza di fronte a tutti i stakeholders e devono avere la libertà per determinare la struttura organizzativa più adatta obiettivo  chiaro e operativo da una fase iniziale in modo che le attività di ricerca comincino in un senso concreto (discussione ed il dibattito fra i stakeholders è importante nella fase di sviluppo) partecipazione delle autorità nazionali è essenziale per l’elevato VA che ritorna Le piattaforme europee di tecnologia dovrebbero essere pro-attive nell'identificare i mezzi di finanziamento  dovrebbero anche identificare le fonti potenziali di fondo privato

19 Ruolo della Commissione: Durante la fase iniziale di messa in opera promuove il concetto e coinvolge gli stakeholders potenziali al lavoro della piattaforma Incoraggia il processo di definizione di una visione di LP È l’osservatore nelle riunioni  fornisce consiglio e sostegno sulle questioni come la trasparenza e l'apertura Fornisce il supporto finanziario della Comunità nella fase di esecuzione Tiene conto degli ordini del giorno strategici di ricerca nella formulazione della proposta di 7°PQ (conforme ad esso nelle regole e nelle procedure) Per soddisfare efficacemente le esigenze delle 25 piattaforme europee di tecnologia si sono proposte “le iniziative congiunte di tecnologia„  gli strumenti normali di ricerca offrono i mezzi adatti di fornire il contributo finanziario per l'esecuzione degli ordini del giorno strategici Le iniziative congiunte di tecnologia non sono concepite per avere un effetto restrittivo sulla concorrenza ma per la competitività nelle tecnologie chiave

20 Joint Technology Initiative
Le PTE possono stimolare la nascita di uno o più organismi internazionali (art. 171 del trattato CE), a partecipazione pubblico-privata con lo scopo di supportare l’implementazione di una parte della SRA che per le sue dimensioni ed ambizioni richiede la mobilizzazione di ingenti risorse, finanziarie, umane e materiali, sia pubbliche che private. La Comunità può creare imprese comuni o qualsiasi altra struttura necessaria alla migliore esecuzione dei programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione comunitari.

21 Identificazione delle Joint Technology Initiative
L’identificazione delle Piattaforme Tecnologiche, per le quali la complessità dell’Agenda Strategica di Ricerca richiede la creazione di un JTI, è sottoposta ad un processo di selezione assai rigoroso da parte della Commissione Europea, che comprende i seguenti criteri: l’importanza strategica del progetto e la possibilità di trasferirlo a livello industriale l’esistenza di “fallimento del mercato” in quel settore l’esistenza, per il prodotto in questione, di un valore aggiunto comunitario l’evidenza di un impegno industriale di medio-lungo termine l’inadeguatezza degli strumenti comunitari “classici” a supporto dell’iniziativa in questione. Necessitano di una mobilizzazione eccezionale di mezzi e di risorse finanziarie

22 Segue - Identificazione delle Joint Technology Initiative
La Commissione ritiene auspicabile l’attuazione di JTI per almeno sei Piattaforme Tecnologiche: Idrogeno e cellule combustibili: produzione di energia da fonti rinnovabili, tecnologie pulite del carbone, efficienza e risparmi energetici; Aeronautica e trasporto aereo: cielo unico europeo e SESAME; Medicine innovative: traslare la ricerca per la salute umana e ottimizzare le prestazioni; Tecnologie nanoelettroniche: nuove modalità di produzione e materiali; Sistemi Informatici Integrati: applicazione e sfruttamento ICT; Sistemi di Monitoraggio Ambientale e per la Sicurezza (GMES: Global Monitoring for Environment and Security): cambiamenti climatici, inquinamento e rischi, tecnologie ambientali, elaborazione di strumenti di valutazione.

23 Conclusioni Strumento delle Piattaforme Tecnologiche: enormi potenzialità in ragione della molteplicità degli attori coinvolti e dello spettro dei settori interessati. Commissione europea: ruolo di selezione, coordinamento, arbitraggio tra i diversi attori. L’intervento della Comunità Europea non è esclusivamente finanziario, in quanto prevede un impegno nell’approvvigionamento di risorse umane, nella distribuzione efficiente delle risorse pubbliche e nel miglioramento delle condizioni quadro della ricerca e dell'innovazione, come la proprietà intellettuale, le regole della concorrenza, i mercati finanziari e l'ambiente fiscale.

24 Settimo programma quadro (2007 - 2013):
“Per il periodo dal 1° gennaio 2007 al 31 dicembre 2013 è adottato il programma quadro di attività comunitarie nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico (R&ST)…” (art. 1, decisione 1982/2006/CE). Strumento comunitario fondamentale, a completamento degli sforzi degli Stati membri e dell’industria europea. E’ incentrato sulla promozione di ricerca d’avanguardia e di alto livello e sugli investimenti nella stessa (PRINCIPIO DI ECCELLENZA SCIENTIFICA). OBIETTIVO DELLA COMUNITA’ EUROPEA: Rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’industria comunitaria per garantire un elevato livello di competitività a livello internazionale L’U.E. intende favorire le sinergie nella ricerca europea per consolidare le basi dello spazio europeo della ricerca (il settimo P. Q . punta a far si che l’Unione diventi il principale spazio di ricerca a liv. mondiale ) . Ruolo centrale della ricerca Lisbona 2000 Piattaforme tecnologiche europee (ETP): importanti per la ricerca industriale, aiutano gli operatori del settore a stabilire programmi strategici di ricerca a lungo termine.

25 Obiettivi Settimo programma quadro
Sostenere la cooperazione transnazionale a tutti i livelli nell’UE; Incentivare l’eccellenza nella ricerca europea; Rafforzare il potenziale umano nella ricerca e nella tecnologia; Approfondire il dialogo fra scienza e società; Agevolare la carriera scientifica dei ricercatori che sono la “forza trainante” nella scienza in Europa; Sostenere la diffusione della conoscenza generata dalla ricerca finanziata con fondi pubblici. Per conseguire questi obiettivi è necessario promuovere quattro tipi di attività …

26 PROGRAMMA COOPERAZIONE: apportare un sostegno alla cooperazione transnazionale in una serie di aree tematiche che corrispondono ai principali settori del progresso delle conoscenze e delle tecnologie (salute, prodotti alimentari, agricoltura e pesca, TIC, energia, ambiente …). PROGRAMMA IDEE: attività che dovrebbero essere attuate da un Consiglio europeo della ricerca (CER) per sviluppare una ricerca alle frontiere della conoscenza di altissimo livello su scala europea. PROGRAMMA PERSONE: incoraggiare gli individui a intraprendere la carriera di ricercatori, convincere i ricercatori europei a rimanere in Europa, attirare ricercatori in Europa (sostegno ai singoli ricercatori). PROGRAMMA CAPACITA’: ottimizzare l’uso e lo sviluppo di infrastrutture di ricerca, potenziare la capacità di innovazione delle PMI e la loro capacità di trarre benefici dalle attività di ricerca, sostenere la sviluppo dei raggruppamenti regionali orientati alla ricerca, avvicinare la scienza alla società europea (sostegno alla capacità di ricerca). Centro comune di ricerca (CCR): fornisce un sostegno scientifico e tecnologico orientato all’elaborazione, allo sviluppo, all’attuazione e al controllo delle politiche comunitarie.

27 Specificità Settimo programma quadro:
Rientrano nel settimo p. q. i fondi strutturali, l’agricoltura, la pesca, l’istruzione, la formazione, la competitività e l’innovazione, l’industria, l’occupazione e l’ambiente. Coinvolgimento PMI mediante misure concrete e azioni specifiche a loro vantaggio. Maggiore flessibilità, utilizzando un insieme ridotto di meccanismi di finanziamento, più semplici, garantendo ai partecipanti una maggiore autonomia di gestione. Importanza del ruolo svolto dalle donne nella scienza e nella ricerca che deve essere promosso attivamente. Principio di sussidiarietà, l’obiettivo delle azioni da intraprendere per contribuire all’istituzione di un’economia della conoscenza in Europa, non può essere realizzato in misura sufficiente dagli Stati membri, può essere realizzato meglio a livello europeo. Rispetto dei principi etici fondamentali e dei principi enunciati nella Carta dei diritti fondamentali dell’UE. Obiettivi scientifici e tecnologici  Competitività industriale e ricerca (Società della conoscenza, Spazio europeo della ricerca e Integrazione attività a livello nazionale e regionale).

28 PROGRAMMA COOPERAZIONE
Punta al coordinamento tra le aree tematiche individuate Incentiva la multidisciplinarità mediante strategie intersettoriali congiunte Temi scelti in base al lavoro svolto da “piattaforme tecnologiche europee” (associare le parti interessate per definire ed attuare un’agenda strategica di ricerca) Sostegno alla cooperazione transnazionale tramite: Ricerca in collaborazione Iniziative tecnologiche congiunte Coordinamento di prog. di ricerca non comunitari Cooperazione internazionale Esempio  3° tema trattato: TIC Migliorare la competitività dell’industria europea e consentire all’Europa di dominare e plasmare gli sviluppi futuri delle TIC; Tre settori chiave: Produttività ed innovazione Ammodernamento dei servizi pubblici Progresso scientifico e tecnologico

29 PROGRAMMA IDEE I progetti saranno finanziati sulla base di proposte presentate dai ricercatori sia del settore privato che di quello pubblico su temi di loro scelta e valutati in base all’unico criterio della qualità scientifica di eccellenza. La “ricerca di frontiera” è un incentivo fondamentale per il benessere e il progresso sociale  L’Europa deve generare conoscenza e convertirla in valore e crescita economici e sociali.

30 PROGRAMMA PERSONE Obiettivo: rafforzare quantitativamente e qualitativamente il potenziale umano della ricerca e della tecnologia in Europa. Formazione dei ricercatori per migliorare le loro prospettive di carriera tanto nel settore pubblico come nel privato Azioni specifiche per sostenere la creazione di un “mercato del lavoro europeo per i ricercatori” eliminando gli ostacoli alla mobilità Partenariati tra industria e università

31 PROGRAMMA CAPACITA’ Obiettivo: migliorare le capacità di ricerca e di innovazione attraverso le seguenti azioni: Sviluppo delle infrastrutture per la ricerca Potenziamento capacità di innovazione delle PMI e la loro capacità di trarre benefici dalle attività di ricerca Sostegno allo sviluppo di raggruppamenti regionali orientati alla ricerca Avvicinare la scienza alla società europea Potenziare la ricerca Sostenere lo sviluppo coerente delle politiche in materia di ricerca


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