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La mesofauna comprende:
La mesofauna è rappresentata da una grande varietà di organismi, molti dei quali passano nel suolo solo una parte della loro vita o una sola fase del loro ciclo vitale. La mesofauna comprende: Nematodi, alcuni piccoli Oligocheti, piccole larve di insetti, Microartropodi: Acari, Collemboli
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I Nematodi come dimensioni sono a cavallo tra micro e mesofauna, in quanto i più numerosi e caratteristici sono molto piccoli mentre altri sono di dimensioni notevoli. Gran parte dei Nematodi si nutre di batteri, una percentuale di radici delle piante e alghe del suolo mentre solo alcuni sono predatori di altri animali. Alcuni Nematodi possono diventare pericolosi parassiti delle radici delle piante e di alcuni animali, uomo compreso, insinuandosi nel sistema digerente, in quello circolatorio o incistandosi nell'apparato muscolare. Le specie libere sono numerose nei terreni umidi, nei sedimenti dei fondali acquatici e nelle sorgenti termali. Le specie terricole sono in prevalenza spazzini e vivono negli strati superficiali dove si nutrono di materia organica morta. La loro attività è molto importante per la miscelazione e l'aerazione del terreno.
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I Nematodi costituiscono gli organismi animali più abbondanti per numero di specie: sono miliaia quelle classificate. Hanno un corpo non segmentato, tondo in sezione trasversale e affusolato alle due estremità. Si distinguono in quattro gruppi: i decompositori, gli utilizzatori primari che si nutrono di batteri e alghe, i predatori che attaccano protozoi e altri nematodi, i parassiti.
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I Collemboli rappresentano insieme agli Acari uno dei più abbondanti e diffusi gruppi di artropodi che vivono nel terreno. Tipica dei Collemboli è l'attitudine a compiere salti improvvisi, che consentono spostamenti notevoli. L'organo preposto a tale funzione è la furca, struttura bifida portata dal quarto o, occasionalmente, dal quinto segmento addominale trattenuta, quando non è in uso, dal terzo segmento. Non tutti i Collemboli possiedono la furca e non tutti possono saltare; questa struttura è molto più sviluppata nelle specie di superficie rispetto a quelle che vivono negli strati più profondi del terreno. La maggior parte degli organismi appartenenti al mesobiota si nutrono di detrito e di batteri, tuttavia alcuni, specialmente Acari e insetti, sono predatori.
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La mesofauna ha molte funzioni:
Un cenno particolare meritano i lombrichi, gli Anellidi, che sono di gran lunga i più numerosi abitanti del suolo e la biomassa animale più abbondante sulla terra. Contribuiscono a migliorare notevolmente aerazione, drenaggio e fertilità dei suoli. Il corpo è diviso in una serie di segmenti, ciascuno dei quali contiene lo stesso gruppo di organi e agisce come una unità funzionale autonoma. I lombrichi vengono in superficie solamente di notte o quando piove. Nei periodi di siccità, o durante l’inverno si spingono in profondità nel suolo e rimangono inattivi. La mesofauna ha molte funzioni: polverizzazione dei residui vegetali canalizzazione del suolo miscelazione e aerazione del terreno
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Macrofauna e Megafauna
La macrofauna comprende: grossi insetti, Coleotteri, Ditteri, formiche, lombrichi e altri organismi. Nella Megafauna possono essere inclusi i vertebrati che costruiscono la tana, come talpe, scoiattoli terrestri e altri piccoli roditori. Fra gli animali di maggiori dimensioni molti insetti sono abitanti solo temporanei del suolo, nel quale rimangono durante il periodo dell’ibernazione o durante lo stadio di pupa.
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Gli Isopodi del suolo sono i rappresentanti terrestri di una classe di organismi per lo più acquatici: i Crostacei. Nonostante il loro habitat naturale sia il suolo umido, possono resistere molto bene anche in condizioni di siccità. I Diplopodi sono presenti soprattutto nei suoli forestali e sono quasi esclusivamente litofagi e saprofagi. Possiedono un tronco allungato, composto da numerosi segmenti doppi, simili tra loro, che portano due paia di zampe. I Chilopodi sono soprattutto carnivori e preferiscono terreni forestali o prativi. I primi segmenti del tronco possiedono un paio di grossi cheliceri velenosi. Tra gli Aracnidi ci sono ragni che conducono vita endogena solo negli stadi giovanili.
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I Coleotteri sono tra gli animali quelli che possono raggiungere le profondità maggiori.
L’ordine dei Coleotteri comprende circa un terzo degli insetti conosciuti, che hanno colonizzato con successo ogni tipo di habitat terrestre. Le loro dimensioni sono molto variabili: da individui appena visibili ad occhio nudo ad autentici giganti tropicali lunghi fino a 18 centimetri. I Coleotteri hanno le ali anteriori indurite, le elitre, che si chiudono come un astuccio protettivo sulle ali posteriori membranose. Questa protezione permette loro di rintanarsi e spostarsi all’interno di spazi molto piccoli senza danno. Concorrono alla distruzione e trasformazione della materia organica presente nel suolo. Possono essere coprofagi, predatori, necrofagi, fungivori, fitofagi, saprofagi.
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Nei climi temperati la talpa è il mammifero più importante della megafauna.
Con le sue gallerie realizza una notevole aerazione del terreno e opera un mescolamento degli strati superficiali con quelli più profondi. Tuttavia può essere nociva alle colture agricole perché, pur essendo insettivora, recide le radici che trova scavando le gallerie. Può scavare fino a 100 metri al giorno.
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Soprattutto nelle praterie, ci sono diverse specie di Roditori, che con le loro tane raggiungono anche un metro e mezzo di profondità. Il suolo di questi ambienti si presenta quindi pieno di buchi e canali che, una volta abbandonati, si riempiono di materia organica proveniente dagli strati superficiali ricchi di humus.
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L’importanza degli organismi nel suolo, e in particolare di quelli microscopici, risiede nelle loro immensa capacità di dar luogo a nuove fonti di energia, trasformando i residui morti delle piante e degli animali in semplici composti inorganici che rientrano così nel ciclo vitale dell’ecosistema. Quanto più sono piccoli gli organismi, tanto maggiore è il loro numero, più specifica è la loro funzione e più importante è la loro influenza sulle proprietà del suolo.
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estrazione mineraria…
INFLUENZA DEL FATTORE ANTROPICO L’uomo è sicuramente il più importante tra i fattori biotici della pedogenesi essendo in grado di modificare, in maniera incisiva e radicale, i processi pedogenetici con: opere di bonifica, disboscamenti, estrazione mineraria…
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La presenza dell’uomo influenza lo svolgersi naturale dei processi pedogenetici. Interventi quali la bonifica idraulica dei terreni, la sistemazione dei terreni declivi, le lavorazioni agrarie e le pratiche agronomiche favoriscono e accelerano il processo pedologico. La qualità dei terreni che si formano è buona e la coltivazione dei vegetali risulta economicamente vantaggiosa. In molti casi però l’intervento dell’uomo porta conseguenze negative. Il disboscamento delle aree collinari e montane, le lavorazioni profonde dei terreni declivi favoriscono l’erosione del suolo e il verificarsi di eventi catastrofici come frane e smottamenti. L’uso di grandi quantitativi di concimi chimici e le coltivazioni agrarie ripetute determinano particolari condizioni ambientali favorevoli all’involuzione pedologica del terreno. In poco tempo il terreno perde le qualità agronomiche perché diventa sterile, non più idoneo alle coltivazioni.
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INTERVENTI ANTROPICI SULLA SUPERFICIE TERRESTRE
Azioni finalizzate al miglioramento del suolo Azioni di eccessivo e incontrollato sfruttamento agricolo del suolo Azioni di distruzione della copertura vegetale (incendio di aree forestali) Azioni fisiche indipendenti dalla conservazione del suolo A scala aziendale A scala territoriale Deboli movimentazioni di materiali terroso - detritici Azioni di distruzione del suolo Cause secondarie e temporanee (attività estrattive) Cause primarie e definitive (edilizia e/o infrastrutture)
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AZIONI DEL FATTORE ANTROPICO
FAVOREVOLI DANNOSE - Introduzione e controllo di specie vegetali e animali. - Somministrazione al suolo di sostanza organica direttamente o indirettamente a mezzo di entità biotiche. - Aratura con conseguente realizzazione di maggiore sofficità ed aerazione del suolo. - Pratica del maggese (campo lasciato a riposo senza semina). - Rimozione di organismi patogeni. - Controllo degli incendi. - Rimozione di piante e animali. - Riduzione del contenuto della sostanza organica del suolo con gli incendi, l’aratura, il pascolo, il raccolto, la lisciviazione (migrazione di elementi dagli strati superiori a quelli inferiori per azione della pioggia). - Aggiunta o mancato controllo di organismi patogeni. - Aggiunta di sostanze radioattive.
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FAVOREVOLI DANNOSE - Controllo dei fenomeni erosivi a mezzo di opere ingegneristiche. - Innalzamento del livello del territorio con accumulo di materiali. Livellamento delle superfici. Bonifica di territori sommersi. - Accelerazione dei fenomeni erosivi. - Opere di drenaggio e attività minerarie con sprofondamenti conseguenti. - Opere di scavo. - Accelerazione della rimozione di elementi nutritivi e degradazione del suolo. - Seppellimento di suolo sotto copertura solida o acqua.
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FAVOREVOLI DANNOSE - Rimozione con il raccolto di quantità di elementi nutritivi superiori a quelle reintegrate. - Somministrazione di materiali in quantità tossica per piante e animali. Alterazione costituenti del suolo con conseguente diminuizione della produttività. - Rimozione della copertura vegetale. - Esposizione del suolo a maggiore insolazione e pericolo dell’azione del gelo, del vento, della compattazione. - Formazione dello smog. - Somministrazione di concimi minerali. - Accumulo localizzato di ceneri con gli incendi di foreste e praterie. Rimozione dell’acqua in eccesso con il drenaggio. Irrigazione.
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Bibliografia: E. P. Odum “Principi di Ecologia” Piccin Editore Padova
G. Marcuzzi “Ecologia animale” Feltrinelli Editore Milano R. L. Dorit, W. F. Walker, R. D. Barnes “Zoologia” Ed. Zanichelli R. Rasio, D. Bentivoglio, M. P. Boschi “Suoli ed Ecosistemi” Cappelli Editore C. Cavalli “Ecologia e Geopedologia “Il suolo Il territorio L’uomo e l’ambiente” Ed. Hoepli
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