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La II declinazione *
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La II declinazione La II declinazione
I sostantivi maschili e femminili in -us I sostantivi maschili in -er I sostantivi neutri in -um La flessione di vir Particolarità della II declinazione Lessico * *
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La II declinazione La II declinazione comprende:
sostantivi maschili, femminili (rari) e neutri. Il tema è in -o-. Le uscite caratteristiche sono: il genitivo singolare in -i; il nominativo singolare in -us (maschile e femminile), -um (neutro); il nominativo singolare in -er / -ir (alcuni maschili); Il vocativo in -e. * *
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I sostantivi maschili e femminili in -us
I sostantivi maschili e femminili presentano le stesse uscite. Ecco la flessione di domĭnus, -i, «padrone». SINGOLARE PLURALE N. domin-us domin-i G. domin-ōrum D. domin-o domin-is Acc. domin-um domin-os Voc. domin-e Abl. * *
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I sostantivi maschili e femminili in -us
Ricorda che… Nella flessione, alcune forme presentano la stessa uscita: -i: genitivo singolare, nominativo e vocativo plurale; -o: dativo e ablativo singolare; -is: dativo e ablativo plurale. La desinenza -i, con i nomi di città e piccola isola, serve a esprimere l’antico caso locativo, cioè il complemento di stato in luogo: Es.: Tarenti, «a Taranto». * *
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I sostantivi maschili e femminili in -us
Verifica immediata Scrivi le singole forme in corrispondenza del caso e del numero corretti, ricostruendo la flessione di agnus, -i, «agnello». Forme da scrivere agno - agnum - agnorum - agni - agnis - agnus - agnos - agni - agnis - agne - agno - agni SINGOLARE PLURALE N. Inserire qui il testo G. D. ACC. VOC. ABL. * *
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I sostantivi neutri in -um
I sostantivi neutri seguono la stessa flessione dei nomi maschili e femminili, ma presentano uscite proprie nei casi diretti del singolare e del plurale. Ecco la flessione di bellum, -i, «guerra». SINGOLARE PLURALE N. bell-um bell-a G. bell-i bell-ōrum D. bell-o bell-is Acc. Voc. Abl. * *
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I sostantivi neutri in -um
Ricorda che… Nella flessione, alcune forme presentano la stessa uscita: um: casi diretti del singolare; a: casi diretti del plurale; o: dativo e ablativo singolare; is: dativo e ablativo plurale. Tre sostantivi neutri escono in -us nei casi diretti del singolare: pelăgus, «mare»; virus, «veleno»; vulgus, «popolo». * *
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I sostantivi neutri in -um
Verifica immediata Scrivi le singole forme in corrispondenza del caso e del numero corretti, ricostruendo la flessione di saxum, -i, «masso». Forme da scrivere saxa - saxum - saxis - saxi - saxorum - saxo - saxum - saxa - saxis - saxum - saxa - saxo SINGOLARE PLURALE N. Inserire qui il testo G. D. ACC. VOC. ABL. * *
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I sostantivi maschili in -er
Questi sostantivi si dividono in due gruppi: quelli che mantengo la -e- nell’intera flessione (es. puer, pueri); quelli che presentano la -e- solo al nominativo e al vocativo singolare (es. magister, magistri). tipo puer, puĕri, «fanciullo» tipo magister, magistri, «maestro» SINGOLARE PLURALE N. puer puer-i magister magistr-i G. puer-ōrum magistr-orum D. puer-o puer-is magistr-o magistr-is ACC. puer-um puer-os magistr-um magistr-os VOC. ABL. Magistr-is * *
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I sostantivi maschili in -er
Verifica immediata Scrivi le singole forme in corrispondenza del caso e del numero corretti, ricostruendo la flessione di saxum, -i, «masso». Forme da scrivere agros - agrum - agri - ager - agris - agro - agrorum - ager - agri - agris - agro - agri - SINGOLARE PLURALE N. Inserire qui il testo G. D. ACC. VOC. ABL. * *
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La flessione di vir Ecco la flessione di vir, viri, «uomo», e dei suoi composti; questo è l’unico sostantivo che esce in -ir. SINGOLARE PLURALE N. vir vir-i G. vir-orum D. vir-o vir-is Acc. vir-um vir-os Voc. Abl. * *
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Particolarità della II declinazione
consilium, consilii/consilī Esempio Pompeius, -ii/ī, voc. sing.: Pompei filius, -ii/ī, voc. sing.: fili Il genitivo dei sostantivi uscenti in -ius e -ium, può avere sia la forma regolare -ii, sia quella contratta -ī. I nomi propri uscenti in -ius e i sostantivi filius e genius hanno il vocativo singolare in -i * *
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Particolarità della II declinazione
auxilium, -ii, «aiuto» auxilia, -orum, «truppe ausiliarie»; castrum, -i, «fortezza» castra, -orum, «accampamento». Esempio arma, -orum, «armi»; hiberna, -orum, «quartieri invernali»; libĕri, -orum, «figli» (maschi e femmine). Alcuni sostantivi hanno un significato diverso al singolare e al plurale. Alcuni sostantivi sono usati solo al plurale (pluralia tantum): * *
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Particolarità della II declinazione
Il sostantivo deus, «dio», ha una declinazione particolare SINGOLARE PLURALE N. deus di, dii, dei G. dei deorum, deum D. deo dis, diis, deis Acc. deum deos Voc. Abl. * *
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Verifica sommativa Indica se la seguente affermazione è vera o falsa.
Esercizi di base Indica se la seguente affermazione è vera o falsa. I nomi neutri della II declinazione escono sempre in -um nei casi diretti del singolare Vero Falso * *
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Verifica sommativa Esercizi di base Riordina la declinazione del singolare del sostantivo maschile animus, -i, «animo». animus animi animo (dat.) animum anime animo (abl.) * *
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Verifica sommativa Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
Esercizi di base Indica quale tra queste risposte è quella corretta. La forma serve è ablativo singolare accusativo plurale vocativo singolare genitivo plurale * *
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Verifica sommativa Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
Esercizi di base Indica quale tra queste risposte è quella corretta. Scegli le traduzioni corrette della forma agrum. del campo il campo (ogg.) dei campi ai campi * *
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Verifica sommativa Abbina ciascuna forma alla sua analisi. teli telo
Esercizi di base Abbina ciascuna forma alla sua analisi. teli telo telorum telis del giavellotto al giavellotto dei giavellotti con i giavellotti * *
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Verifica sommativa Indica se la seguente affermazione è vera o falsa.
Esercizi di recupero Indica se la seguente affermazione è vera o falsa. Tutti i nomi in -er mantengono la -e- in tutta la flessione Vero Falso * *
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Verifica sommativa Esercizi di recupero Riordina la declinazione del plurale del sostantivo neutro proelium, -i, «battaglia». proelia proeliorum proeliis proelia (acc.) proelia (voc.) proeliis (abl.) * *
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Verifica sommativa Indica quale tra queste risposte è quella corretta.
Esercizi di recupero Indica quale tra queste risposte è quella corretta. La forma oculi può essere dativo singolare nominativo plurale ablativo plurale genitivo singolare * *
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Verifica sommativa Scegli le traduzioni corrette della forma verbis.
Esercizi di recupero Scegli le traduzioni corrette della forma verbis. delle parole con le parole alle parole le parole (ogg.) * *
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Verifica sommativa Abbina ciascuna forma alla sua analisi. exemplorum
Esercizi di recupero Abbina ciascuna forma alla sua analisi. exemplorum caeli ventis legate genitivo plurale genitivo singolare ablativo plurale vocativo singolare * *
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Esercizi di consolidamento
Verifica sommativa Esercizi di consolidamento Individua il nominativo della forma magistrorum. magister magistrus magistrum magistre * *
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Esercizi di consolidamento
Verifica sommativa Esercizi di consolidamento Indica quale tra queste risposte è quella corretta. Il vocativo singolare di filius, filii «figlio» è filius filii fili filie * *
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Esercizi di consolidamento
Verifica sommativa Esercizi di consolidamento Indica quale fra queste può essere la traduzione di deum. il dio (ogg.) il dio (sogg.) o dio degli dei * *
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Esercizi di consolidamento
Verifica sommativa Esercizi di consolidamento Abbina ciascuna forma alla sua traduzione. vinum vino vinorum vina accusativo singolare dativo singolare genitivo plurale nominativo plurale * *
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Esercizi di consolidamento
Verifica sommativa Esercizi di consolidamento Abbina ciascuna forma alla sua traduzione. castri castris auxilio auxiliis della fortezza negli accampamenti grazie all’aiuto con i rinforzi * *
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Lessico Parole e cittadinanza * «Vir bonus, dicendi peritus»
Uomo onesto, esperto nel parlare. Così Catone il Vecchio definisce l’oratore, cioè il cittadino romano che si alza in assemblea e prende la parola. Questa celebre definizione sintetizza la convinzione, propria della cultura romana, che l’uomo che parla in pubblico deve possedere sia capacità tecniche (peritus) che qualità morali (bonus). È di più che chiedere la responsabilità di ciò che si afferma, cosa scontata in una situazione comunicativa che non prevede mediazione: io, cittadino, mi alzo in assemblea davanti a tutti e davanti a tutti espongo il mio pensiero. Quello che Catone ricorda al cittadino romano è che avere il diritto di dire qualcosa implica il dovere di essere qualcosa. Questa visione diventa particolarmente stimolante se trasposta ai giorni nostri, in cui il legame tra chi dice qualcosa e ciò che viene detto è più labile e di conseguenza la responsabilità di ciò che viene detto non è più un dato di fatto: di recente, per esempio, si è molto dibattuto sul problema dell’anonimato in Rete, ovvero della possibilità di postare su blog e forum qualsiasi cosa senza che sia possibile, per chi legge, risalire alla persona che ha espresso quel pensiero. Al di là delle differenze di vedute tra il legislatore (che vorrebbe poter rintracciare chi commette un reato come la diffamazione) e chi difende l’assoluta libertà di espressione, su una cosa possiamo essere tutti d’accordo: la grande potenzialità dei mezzi di comunicazione di oggi richiede a tutti noi di essere attenti nel valutare le nostre azioni e consapevoli delle loro conseguenze. Per dirla con una nota battuta cinematografica, «da un grande potere derivano grandi responsabilità». Parole e cittadinanza * *
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