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PubblicatoFloriano Riva Modificato 11 anni fa
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1. Governo delle Chiese particolari -Concilio Vaticano II e la rivalutazione delle Chiese particolari -Inscindibile legame tra Chiesa locale e il suo pastore Diocesi Vescovo Modello delle Chiese particolari è la Diocesi = porzione del Popolo di Dio affidata alla cura pastorale del Vescovo coadiuvato dal suo presbiterio Alla Diocesi sono assimilate: -labbazia territoriale -Il vicariato apostolico (prima della costituzione della Diocesi) -Lamministrazione apostolica (determinate porzioni di territorio non erette a Diocesi x motivi particolari)
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2. segue: Governo delle Chiese particolari Di regola le Chiese particolari sono individuate su base territoriale Fanno eccezione a questa regola le 1) Prelature personali che invece sono organizzate x promuovere ed attuare speciali opere pastorali e missionarie per diverse regioni o categorie sociali Esempio: Opus Dei, con proprio prelato e propri presbiteri Altro tipo di Chiesa particolare sui generis è 2) lOrdinariato militare finora non previsti dalla normativa canonica, Di nuova istituzione sono 3) gli Ordinariati personali finora non previsti dalla normativa canonica, che saranno istituiti secondo le necessità, previa consultazione con le Conferenze episcopali locali e che saranno simili a quelle degli Ordinariati militari Esempio: Ordinariato personale per gli ex anglicani rientrati nella Chiesa cattolica (eretti in conf. alla Cost. Anglicanorum coetibus) Ord. pers. di Nostra Signora di Walsingham eretto in data 15/01/11 Ord. pers. di Nostra Signora della Croce del Sud (2012) Ord. pers. della Cattedra di San Pietro (2012)
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3. I Vescovi I Vescovi (can. 375) Per divina istituzione sono successori degli Apostoli sono costituiti Pastori della Chiesa In quanto: Maestri di DottrinaMunus docendi Sacerdoti del Sacro Culto Munus santificandi Ministri di governoMunus regendi
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4. Segue I Vescovi NOMINA DEI VESCOVI: Può avvenire in 2 modi: 1.X legittima elezione e conferma da parte del Pontefice In uso nelle Chiese orientali e in Germania – Austria – Svizzera (dove il Vescovo è eletto dal capitolo cattedrale) 2.X libera nomina del Pontefice È questa la modalità più ricorrente. Il Pontefice si avvale dellausilio della Congregazione dei Vescovi (ogni 3 anni i Vescovi delle Provincie eccl. e delle Conf. Episcopali predispongono un elenco con i chierici idonei e lo inoltrano alla Congr. dei vescovi)
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5. Segue I Vescovi REQUISITI: Età: 35 anni Chierico da almeno 5 anni Buona reputazione Doti morali / dottrina / prudenza Dottorato o licenza in Sacra Scrittura – teologia – diritto canonico CLASSIFICAZIONE: Vescovi diocesaniCura della Diocesi Vescovi titolariHanno solo il titolo di unantica Diocesi Nella Diocesi possono esserci anche i Vescovi ausiliari e/o coadiutori POTERI: Nella sua Diocesi POTESTA ORDINARIA PROPRIA E IMMEDIATA Per esercitare DEVE prendere possesso entro 4 mesi dalla lettera apostolica (se non è già stato consacrato, altrimenti 2 mesi)
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6. Segue Il Vescovo Segue Poteri del Vescovo: Governa la Diocesi con la triplice potestà LEGISLATIVA - personalmente ESECUTIVA – personalmente o mediante Vicario Generale GIUDIZIARIA – personalmente o Vicario Generale o giudici Can. 401. Al raggiungimento dei 75 anni presenta la rinuncia allUfficio COMPITI / DOVERI (CANN. 385-400): -Risiedere nella Diocesi (non può assentarsi x + di 1 mese, salvo Conciili, Sinodi, Conf. Episcopali, visite ad limina) -Celebrare la S. Messa x il popolo della sua Diocesi ogni domenica -Visite pastorali = Visitare tutta la sua Diocesi entro 5 anni -Relatio ad limina = presentare ogni 5 anni al Pontefice una relazione sullo stato della Diocesi -Visita ad limina = recarsi a Roma x presentare la relatio
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7. La Curia diocesana Mente e centro propulsore di tutta la Diocesi. E composta da quegli organismi e persone che aiutano il Vescovo nel governo della Diocesi. In particolare: x dirigere le attività pastorali, x amministrare la Diocesi, x esercitare lattività giudiziaria.
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7 bis. Struttura della Diocesi (sintesi) Vescovo Vescovo coadiutore (eventuale) - Vescovi ausiliari (eventuale) Curia diocesana: Vicario generale (Moderatore di Curia) - Vicario episcopale (eventuale) Consiglio episcopale Cancelliere e notai Consiglio per gli affari economici Istituti di corresponsabilità nel governo della Chiesa locale: Sinodo diocesano Consiglio presbiterale Collegio Consultori Capitolo dei canonici Consiglio pastorale diocesano (facoltativo) Sede vacante: morte o rinuncia del Vescovo accettata dal Pontefice (a meno che non ci sia il Vescovo coadiutore che succede ipso iure) Il governo passa al Vescovo ausiliario ed entro 8 gg. allAmministratore diocesano nominato dal Collegio dei Consultori
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8. Raggruppamenti di Chiese particolari PROVINCIE ECCLESIASTICHE: circoscrizioni territoriali dotate di personalità giuridica che riuniscono tra loro + diocesi vicine al fine di promuovere unazione pastorale comune Il Metropolita presiede la Provincia ecclesiastica ed è lArcivescovo della diocesi che tradizionalmente è considerata la + importante REGIONI ECCLESIASTICHE: se si riscontra una vera utilità + Provincie ecclesiastiche possono congiungersi in una Regione ecclesiastiche su proposta della Conferenza Episcopale CONCILI PARTICOLARI: CONCILI PROVINCIALI = assemblee di vescovi di Chiese della stessa Provincia eccl. CONCILI PLENARI = assemblee di vescovi di una Regione eccl. o di una Conf. episcopale
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9. Conferenza episcopale DEFINIZIONE: è lassemblea dei Vescovi di 1 nazione o di un determinato territorio i quali esercitano congiuntamente alcune funzioni pastorali x i fedeli di quel territorio (can. 447) ORGANO DI COLLEGAMENTO TRA GOVERNO CENTRALE E CH. PARTICOLARI EREZIONE: la loro erezione/soppressione/modifica spetta al Pontefice MEMBRI: sono membri di diritto tutti i Vescovi diocesani del territorio e loro equiparati, nonché i vescovi ausiliari e coadiutori e quelli titolari aventi un incarico sul territorio ORGANI: Presidente (eletto dalla Conferenza) – Consiglio permanente dei Vescovi (giunta/organo esecutivo) - il Segretario Generale Organo principale e deliberativo è lassemblea plenaria (che può emanare decreti generali) COMPITI: Nel CIC sono individuati un centinaio di compiti della C.E. Le C.E. hanno potestà legislativa ed emanano Decreti generali limitatamente alle materie previste dal codice (x avere efficacia tali norme devono essere approvate con i 2/3 dei voti e sottoposte al controllo/recognitio della S. Sede
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10. Segue Conferenze episcopali Organo di collegamento tra Governo Centrale (S. Sede) e Chiese locali Il problema del coordinamento della Potestà di questi organismi (Conf. Ep.) con la potestà dei singoli Vescovi Le C.E. pur esprimendo uno spirito di collegialità NON possono essere equiparate alla Collegialità episcopale Inoltre, deve essere salvaguardata la responsabilità del singolo Vescovo, per cui le dichiarazioni dottrinali hanno valore di magistero solo se prese allunanimità in Assemblea plenaria o con la maggioranza di 2/3 e la recognitio della S.Sede Importanza C.E. nei rapporti con gli Stati A livello di vertici: S. Sede – Stati (rapporti diplomatici) ma anche Conf. Episcopali – Stati Conf. Episcopali – livelli intermedi/Ministeri e Regioni Importanza delle C. E. nel dialogo con le forze sociali Italia: pres. C.E. card. Bagnasco Segr. Vescovo mons. Crociata
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11. Segue Conferenze episcopali Esistono anche Federazioni di Conferenze Episcopali che riuniscono C.E. dello stesso Continente: -Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM) -Consiglio Episcopale Latino-Americano (CELAM) -Segretariato episcopale America Centrale (SEDAC) -Federazione delle Conferenze Episcopali dellAsia (FABC) -Consiglio delle Conferenze dei Vescovi dEuropa (CCEE) -Federazione Conferenze di Vescovi dellOceania
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