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Disegni ad un solo fattore within subjecst
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Disegni a 1 fattore Il più semplice disegno sperimentale valido è un disegno ad un solo fattore su due livelli (F2) con assegnazione randomizzata dei soggetti alle condizioni (Between Subjects) oppure con assegnazione di tutti i soggetti a tutte le condizioni (Within Subjects)
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Disegni a 1 fattore Gruppo trattamento test sperimentale si
Di controllo (equivalente) no
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Il fattore ‘soggetto’ Solitamente il fattore soggetto è considerato secondario ed aleatorio, presupponendo che i soggetti siano estratti a caso dalla popolazione di riferimento. Esso viene controllato sottoponendo tutti i soggetti a tutte le condizioni sperimentali oppure tramite l’assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi.
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Disegni Within Nei disegni entro i soggetti i soggetti sono sottoposti a tutte le condizioni, e di conseguenza ogni soggetto funge da controllo di se stesso.
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Disegni Within Nei disegni entro i soggetti risulta necessario tuttavia tenere sotto controllo gli effetti che ogni condizione può avere sulle altre condizioni sperimentali.
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Effetti dell’ordine dipendono dalla posizione ordinale delle condizioni indipendentemente dalla specificità delle stesse.
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Effetti dell’ordine esempio: l’effetto della pratica, che può derivare da una familiarizzazione con le condizioni sperimentali, oppure da un vero e proprio fenomeno di apprendimento.
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Effetti dell’ordine Si controllano facendo in modo che ogni condizione capiti con la stessa frequenza nelle varie posizioni ordinali (la prima, la seconda, ecc.)
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Effetti della sequenza
dipendono da una possibile interazione tra le condizioni stesse dell’esperimento esempio: l’effetto di sensibilizzazione, oppure l’effetto di adattamento allo sfondo. Si controllano, se possibile, randomizzando le sequenze.
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Effetti della sequenza: Controllo entro i soggetti
Quando ogni soggetto deve essere sottoposto molte volte alla stessa condizione, come negli esperimenti sulla percezione, è possibile randomizzare le condizioni indipendentemente per ciascun soggetto
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Effetti della sequenza: Controllo entro i soggetti
Si parla di randomizzazione a blocchi, quando la randomizzazione viene effettuata senza reinserimento. Quindi una randomizzazione a blocchi di 4 condizioni A,B,C,D potrà fornire la sequenza D,A,C,B ma non quella D,A,D,B.
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Controbilanciamento inverso Disegno AB-BA
Quando i soggetti non sono molti e le condizioni non devono essere ripetute molte volte si possono usare tecniche di bilanciamento;
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Controbilanciamento inverso Disegno AB-BA
una delle più comuni si applica quando si suppone un effetto lineare dell’ordine di presentazione delle condizioni e viene perciò detta tecnica del controbilanciamento inverso; consiste nel presentare tutte le prove prima in un ordine e poi nell’ordine inverso (da cui il nome AB-BA).
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Controbilanciamento inverso
efficacia del controbilanciamento inverso ABC-CBA nel caso di un fattore di disturbo lineare:
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Controbilanciamento inverso
esempio: in un esperimento sulla identificazione di stimoli visivi lateralizzati in un emicampo visivo a ciascun soggetto vengono presentati n stimoli in campo destro (D) e in campo sinistro (S) e la sequenza con cui vengono stimolati i campi visivi è scelta a caso per ciascun soggetto (DSSDSDSSSDSDD...).
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Controbilanciamento inverso
In questo caso non si può usare una randomizzazione a blocchi, che prevederebbe di alternare i campi visivi (DSDSDS...), perché i soggetti non devono essere informati in anticipo del campo visivo in cui comparirà lo stimolo successivo. Se i soggetti non devono essere informati sulla condizione a cui stanno per essere sottoposti, il controbilanciamento inverso è possibile solo per esperimenti in cui le condizioni sono numerose.
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Controllo dell’ordine e della frequenza entro i gruppi
Quando le condizioni sperimentali non possono essere ripetute più volte, è possibile adottare alcune strategie che consentono di tenere sotto controllo gli effetti dell’ordine e della sequenza non entro il singolo soggetto, ma entro il gruppo.
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Controllo dell’ordine e della frequenza entro i gruppi
Nel bilanciamento completo tutte le possibili sequenze delle condizioni sperimentali sono presentate, ognuna ad un sottoinsieme diverso di soggetti. Per n condizioni occorrono però n! sottoinsiemi di soggetti (3!=6, 4!=25, 5!=120...).
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Bilanciamento di 3 condizioni entro i gruppi
Gruppo Ordine 1 ABC 2 ACB 3 BAC 4 BCA 5 CAB 6 CBA
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Disegno a quadrato latino
Controlla entro il gruppo l’effetto dell’ordine ma non quello della sequenza. Ogni condizione è presentata in ciascuna delle posizioni ordinali Richiede tanti gruppi quante sono le condizioni
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quadrato latino per 4 condizioni
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Quadrato latino bilanciato
Questo disegno controlla gli effetti dell’ordine e in maniera parziale anche quelli della frequenza.
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Quadrato latino bilanciato
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