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I reati contro il patrimonio
I reati contro il patrimonio sono quelli commessi ai danni della proprietà (possesso) di un soggetto da parte di un altro soggetto. Sono considerati devianti e si qualificano come reati perché puniti con sanzioni prescritte dal Codice penale
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I reati contro il patrimonio
I furti Gli studiosi classificano i furti in due categorie: Furti professionali. Sono quelli commessi da chi fa del furto la propria attività regolare, utilizzando tecniche avanzate, pianificando tutte le azioni. Furti occasionali o amatoriali. Sono quelli condotti senza preparazione, improvvisando che spesso si realizzano perché si è presentata una buona occasione per compierli.
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I reati contro il patrimonio
I furti Una seconda proprietà che differenzia tra di loro i furti è la natura dell’interazione tra autore e vittima Reati con interazione (scippi e rapine): esiste una relazione diretta tra l’autore e le vittima, spesso con l’impiego, o la minaccia di impiego, della forza. Reati senza interazione (taccheggio, borseggio, furto in appartamento, di autoveicoli): in questo caso autore e vittima, salvo casi accidentali, non sono compresenti. Conta molto l’uso dell’inganno.
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I reati contro il patrimonio
I furti Una ulteriore distinzione è fatta in base al livello di violazione della sfera privata di un individuo. Reati contro la proprietà di individui o privati o reati contro enti e organizzazioni. Reati che avvengono dentro o fuori un’abitazione Le tipologie di reato più gravi sono quelle che avvengono ai danni di individui privati o famiglie, all’interno di una abitazione. Meno gravi sono quelli commessi ai danni di organizzazioni ei in luoghi pubblici.
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La rapina È il caso più tipico di reato con interazione tra autore e vittima. Commette rapina chi compie un furto mediante violenza alla persona o minacce. Al tempo stesso si configura come reato sia contro il patrimonio che contro la persona. Due tipi di rapine: La prima condotta da persona che pianificano l’atto, scelgono l’obiettivo spesso associandosi con altri complici La seconda è la rapina condotta senza pianificazione, perché si presenta come un’occasione perché compiute in modo impulsivo
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La rapina La cosa più difficile per chi compie una rapina è la gestione dell’interazione con la vittima. Compiere una rapina è un gesto complesso che richiede il compimento di una serie di azioni a fronte di un risultato rischioso e incerto Il rapinatore deve dominare la propria paura. Ogni sua azione è svolta sotto una forte tensione emotiva e in condizioni di forte rischio deve essere rapido nella sua azione prendere subito il controllo della situazione convincere vittime evidentemente riluttanti impedire che queste reagiscano o fuggano
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La rapina Il principale numero di rapine sono state condotte ai danni delle banche seppur se negli ultimi anni le cose sono molto cambiate: - è fortemente diminuita la remuneratività delle rapine è aumenta la quota delle rapine condotte da piccole bande (due sole persone) è diminuita la quota delle rapine ad opera di gruppi molto numerosi con una forte specializzazione dei compiti è aumentata la quota di rapinatori arrestati nel momento del reato (da 1 nel 1989 a 4,5 nel 2002)
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Si suppone che queste condizioni abbiamo portato la declino del rapinatore professionista Questo cambiamento sarebbe da attribuire all’effetto di lungo periodo della competizione tecnologica e organizzativa tra rapinatore, forze dell’ordine e banche. A ciò si aggiunga l’avvento delle assicurazioni: le somme ingenti di denaro in cassaforti a tempo che non possono essere aperte dal personale In generale, esiste una relazione positiva tra livello di professionalità del rapinatore e il quelle rapine che prendono a bersaglio banche, gioiellerie, uffici postali in luoghi privati e al chiuso
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Lo scippo E’ il furto commesso strappando la cosa di mano o di dosso a una persona (è tra le forme più occasionali e non pianificate di furti con interazione tra rapinatore e vittima) È un reato antico, un tempo detto cappeggiatore, perché veniva strappato di dosso la cappa (il mantello) Caratteristiche: il grado di pianificazione degli scippi è piuttosto basso il fallimento di uno scippo è molto più ricorrente rispetto a quanto succede nelle rapine la remunerazione dell’atto è molto modesta richiede molta più forza fisica che capacità di gestione della relazione, più rapidità che freddezza
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Il taccheggio La storia del taccheggio inizia negli Stati Uniti nel periodo successivamente alla guerra civile, quando nascono i Department stores Essi incarnavano l’idea della società consumistica e si sforzavano di suscitare il desiderio dei clienti (maggiormente donne) di acquistare. Nel creare questi desideri essi attiravano anche il rischio di vedersi sottratte merci che molti non potevano permettersi di acquistare. La veloce diffusione del taccheggio fece sviluppare una nuova concezione di furto: - diffuso e non più circoscritto a pochi - spinge a comportamenti illecite anche la classe medie, in particolare donne Nasce la figura del cleptomane
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Il taccheggio Due tipologie di taccheggiatori Boosters, non sono diversi dagli altri ladri professionisti, hanno contatti ben saldi e definiti con sottoculture criminali Snitchers, sono i cd cittadini rispettabili privi di legami con le subculture criminali e che non rientrano neppure nella categoria dei cleptomani. Si tratta di persone che una volta scoperte, difficilmente ricadono nuovamente nello stesso errore. Rappresentano, pertanto, degli eventi isolati.
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Il taccheggio Raccogliere informazioni sul taccheggio è molto difficile perché sono le vittime stesse a non denunciarlo. Le indagini condotte per analizzare il fenomeno in Italia si sono basate su tecniche di osservazione sistematica non partecipante dei frequentatori dei grandi magazzini: la quota di clienti che rubano è modesta (2%) le donne non rubano più degli uomini (a differenza di quanto si pensava nell’800) sono gli adulti (ultracinquantenni) a rubare di più, rispetto agli adolescenti l’ammanco che in genere i commercianti subiscono di solito non supera l’1% del totale dei beni legittimamente acquistati I furti commessi dal dipendenti (occupation crime) e gli errori contabili danno un contributo fortissimo a queste perdite
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Il borseggio È il reato ai danni di un soggetto, commesso con destrezza, ossia senza che questo se ne accorga. Gli autori di questi reati sono veri e propri professionisti, che si dedicano prevalentemente a questa attività, acquisendo nel tempo esperienza e abilità. Le fasi del borseggio sono cinque: 1. Selezione di un luogo (in genere si tratta di luoghi affollati da persone che addosso portano denaro e altri beni: stazioni, metro, aeroporti) 2. Esplorazione tattile della vittima (con la scusa di urtare sbadatamente, il borseggiatore tocca la vittima con l’obiettivo di capire dov’è il portafoglio o per prenderlo direttamente)
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Il borseggio 3. Distrazione della vittima (in genere questa fase è compiuta con un complice che ha il compito di evitare che la vittima reagisca) 4. Il furto vero e proprio (è il risultato di un’abilità manuale estremamente elevata; in mancanza si può usare l’astuzia o la forza) 5. La fuga (l’autore si allontana velocemente o passa la refurtiva a un complice allo scopo di depistare) Quando i reati isono compiuti da più soggetti, prendono il nome di batterie e in genere il complice di chi materialmente compie il borseggio si chiama la nona
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Il furto di veicoli Le automobili sono tra gli oggetti più rubati, seconde soltanto ai beni esposti nei magazzini. Esistono due classi di motivazioni che spingono al furto di un’automobile (è la distinzione utilizzata dall’Home Office): 1. Furti professionali: possono esserci due motivazioni Non interessa l’automobile , ma parti di essa, che vengono rivendute come pezzi di ricambio In entrambi i casi i proprietari non ritroveranno più le automobili L’auto rubata sarà rivenduta ai ricettatori. Questi la modificheranno, dotandola di nuovi documenti e la rivenderanno sul mercato, spesso su quello dell’usato.
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Il furto di veicoli 2. Furti opportunistici: possono esserci tre motivazioni I giovani adolescenti rubano l’auto non per tenerla ma solo per scorrazzarvi, fare gare di velocità, ottenere il riconoscimento dai coetanei L’auto viene rubata da chi ne ha bisogno per muovesi in città o da una città ad un’altra. Dopo un po’ di tempo viene ritrovata ma se si decide di tenerla per lunghi periodi, scomparirà In tutti questi casi l’auto viene abbandonata ed è spesso ritrovata Le auto spesso vengono rubate per commettere un altro reato, di solito una rapina
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Il furto di veicoli Dalla metà degli anni Novanta il tasso di auto rubate e non ritrovate è molto diminuito: questo denota come abbia perso di importanza il furto opportunistico e ne abbia acquisito invece quello professionale, legato alla ricettazione degli autoveicoli sul mercato dell’usato 20 Motocicli 15 Autovetture 10 5 Camion ‘75 ‘80 ‘85 ‘90 ‘95 ‘00
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I furti in appartamento La decisione di svaligiare un appartamento è influenzata da 6 fattori 1. Il sorgere di motivi materiali come il bisogno di denaro 2. L’influenza esercitata da altri che incitano a compiere il furto 3. Il presentarsi di un’opportunità improvvisa non cercata 4. L’assenza dei fattori precipitanti (abitudine a ripetere l’atto) 5. L’insorgere di bisogni espressivi (semplice divertimento) 6. Il ruolo disinibente dell’alcool
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I furti in appartamento È dalla successione temporale di tre elementi che dipendono molte caratteristiche del furto in appartamento Decisione Scelta del bersaglio Esecuzione A seconda del momento in cui ci si sofferma si possono avere tre tipi di furto: opportunistico: si presenta un’occasione in cui l’autore prende subito la decisione di commettere il reato cercato: quanto la decisione precede il bersaglio pianificato: quando passa un po’ di tempo tra quando si individua il bersaglio e quando avviene l’esecuzione
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L’organizzazione sociale dei furti in appartamento Shover: esistono almeno tre connessioni, cioè sono tre le relazioni sociali coinvolte in quest’attività e di cui ha bisogno un soggetto o un gruppo che decidere di rubare in un appartamento: Informatori: coloro che devono segnalare dove sono le abitazioni più redditizie da svaligiare Ricettatori: spesso sono occupati in occupazioni legittime, come il commercio; spesso sono loro stessi, sovrapponendosi al ruolo degli informatori, a indicare i bersagli più redditizi Avvocati e altri operatori di legge: il loro ruolo è quello di minimizzare i rischi e i costi delle sanzioni penali
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L’organizzazione sociale dei furti in appartamento Uno dei fattori che possono influenzare l’organizzazione sociale dei furti in appartamento è il rischio ambientale Le analisi condotte in molti paesi sull’ubicazione delle abitazioni, hanno spinto a sperimentare dei programmi di prevenzione: Situazionali: volti ad alterare l’ambiente in cui avvengono i furti e a renderli meno facilmente accessibili (porte blindate, cancelli automatici, illuminazione notturna) Comunitari: prevedono il coinvolgimento diretto dei residenti e agiscono sul terzo elemento della cosiddetta chimica del reato: il guardiano (vedi slide sulla Teoria sulle attività abituali, n° 21) Il principale strumento è la sorveglianza notturna, in cui si chiede ai residenti di segnalare la presenza di persone sospette che si aggirano nel quartiere.
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