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1) Quali sono le possibilità di scelta

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Presentazione sul tema: "1) Quali sono le possibilità di scelta"— Transcript della presentazione:

1 TIPOLOGIA B DELLA PROVA DI ITALIANO DELL’ESAME DI STATO: USEFUL REVISING

2 1) Quali sono le possibilità di scelta
1) Quali sono le possibilità di scelta? 2) Una volta effettuata la scelta, quali criteri devi rispettare? Cosa NON puoi fare?

3 GLI AMBITI. QUANTI E QUALI SONO?

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5 Pervasivo: che tende a pervadere, a diffondersi in maniera penetrante, così da prevalere o dominare.

6 Silicon Valley, valle del silicio è il nome coniato nel 1971 da un giornalista americano per indicare la parte meridionale della San Francisco Bay, denominata così per la forte concentrazione di fabbricanti di microchip, basati sul silicio, che favorirono successivamente l’insediamento successivo di aziende di computer, produttori di software e fornitori di servizi di rete. Paradigma= modello; trasumanismo= tutto ciò che va oltre la dimensione dell’essere umano; parascientifiche=pseudo, simili alla scienza; laica = non religiose; escatologiche= dal greco eschaton, ultimo, fine, ossia che riguarda i destini finali dell’uomo e dell’universo; geek= chi mostra una passione molto forte, quasi esclusiva per i computer. Lettura orientativa: a) sottolineo i termini di cui non conosco il significato e consulto un buon dizionario; b) so cos’è la Silicon Valley?

7 Seconda lettura: sintetizzo il contenuto del testo.
L’ambizione sottesa alla ricerca e al progresso tecnonologico è quella di garantire l’immortalità del genere umano, sconfiggere l’invecchiamento e la morte. Seconda lettura: sintetizzo il contenuto del testo.

8 luddismo s. m. [dall’ingl. luddism, der
luddismo s. m. [dall’ingl. luddism, der. del nome di un operaio del Leicestershire, Ned Ludd, che nel 1779 avrebbe infranto per protesta dei telai per maglieria]. – Movimento operaio che in Inghilterra, all’inizio del sec. 19°, reagì violentemente contro l’introduzione delle macchine, ricorrendo, come metodo di lotta, alla distruzione delle macchine stesse, considerate la causa principale della crescente disoccupazione; il movimento luddista fu represso con numerose impiccagioni e deportazioni. Favoleggiare: tr. Immaginare, fantasticare: Lettura orientativa: sottolineo i termini di cui non conosco il significato e consulto un buon dizionario.

9 Contro lo strapotere delle macchine, che con la loro straordinaria rapidità semplificano ogni operazione manuale, occorre forse applicare la ricetta luddista dell’astronomo Lord Martin Rees: impedire che diventino intelligenti e adoperarsi in ogni modo perché restino utili idiote. Seconda lettura: sintetizzo il contenuto del documento cercando di cogliere l’informazione fondamentale.

10 La tecnologia a scuola rappresenta una grande opportunità per gli studenti che finalmente possono utilizzare per il loro studio e apprendimento strumenti più consoni al loro stile cognitivo. 1) Il documento non pone grosse difficoltà a livello lessicale. Proviamo a sintetizzarne il contenuto. 2) Qual è la differenza rispetto al documento che abbiamo letto precedentemente? Offre un punto di vista diverso o simile?

11 Sigillo: marchio, contrassegno distintivo; progettuale: dedicato alla progettazione, dunque proiettato perennemente al dopo; sussulto: scuotimento. Contrazione: riduzione dello spazio; congedo: addio Lettura orientativa: a) sottolineo i termini di cui non conosco il significato e consulto un buon dizionario; b) mi chiedo cosa intende l’autore quando parla di «tempo ciclico della natura» e di «tempo progettuale della tecnica».

12 Sigillo: marchio, contrassegno distintivo; progettuale: dedicato alla progettazione, dunque proiettato perennemente al dopo; sussulto: scuotimento. Contrazione: riduzione dello spazio; congedo: addio. La dimensione progettuale propria della tecnica ha modificato radicalmente la nostra percezione del divenire storico, non più ciclico, con una distinzione netta tra passato, presente e futuro, ma progressivo all’infinito, senza una meta precisa. Seconda lettura: provo a riassumere il contenuto del testo soffermandosi sulla contrapposizione iniziale tra tempo della natura e tempo della tecnica.

13 BRAINSTORMING A questo punto mi chiedo quale contributo originale posso offrire in aggiunta alla discussione che mi viene presentata nei documenti: qual è la mia opinione sulla «tecnologia pervasiva»? Mi è mai capitato di dover fare a meno del cellulare o di non poter usare un navigatore? La scuola che rapporto ha con la tecnologia? Posso usare lo smartphone a scuola per scopi didattici o è severamente proibito? Perché nell’era del libro digitale uso ancora libri cartacei? And so on… Mentre penso, annoto domande e idee. Non è detto che le utilizzerò tutte, alcune saranno escluse. L’importante è che il prodotto finale NON sia IL CLASSICO PATCHWORK DI DOCUMENTI (QUESTO è IN DEFINITIVA QUEL CHE SUCCEDE NEGLI ESAMI DI DI STATO), MA UNA DISCUSSIONE CON UN TAGLIO PERSONALE E ORIGINALE.

14 Scelte preliminari prima di procedere alla stesura del testo
1) Scegliere il saggio breve (testo argomentativo documentato) oppure l’articolo di giornale e indicare tale scelta nel foglio protocollo. 2) Scegliere la destinazione (rivista, giornale ecc.) CONSIGLI: SCEGLI L’ARTICOLO DI GIORNALE (LA STRADA PER TE più PERCORRIBILE e più CREDIBILE) E INDICA SEMPRE COME DESTINAZIONE IL GIORNALINO SCOLASTICO. Perché? A) Perché la scrittura giornalistica dell’articolo di opinione è più facile da «imitare»: basta leggere il più possibile articoli di giornale; b) perché chi legge un giornalino scolastico in genere non ha grosse pretese: si aspetta un testo semplice, chiaro, lineare e accattivante.

15 ALTRE OPERAZIONI FONDAMENTALI
1) La scaletta: a) premessa+ tesi+ argomenti a sostegno + antitesi + argomenti a sostegno+ confutazione + conclusione; b) premessa + tesi+ argomenti a sostegno + conclusione. 2) Elaboro una premessa accattivante e funzionale: a) il lettore deve essere catturato dall’argomento (sollecitato con domande); b) prendo spunto da un fatto di cronaca (me lo posso anche inventare); c) non mi dilungo troppo; d) inquadro bene l’argomento di discussione. 3) Uso i documenti con cognizione di causa: a) evito citazioni troppo lunghe; b) se proprio devo ricorrere alla citazione, scelgo una frase particolarmente significativa o ad effetto (originale); c) collego opportunamente la mia discussione al documento cui intendo far riferimento (come sostiene X [CdS del 20/09/14] e simili). 4) Scrivo una conclusione intelligente, originale e provocatoria (cioè non rassicurante, che spinga il lettore a riflettere ancora sul tema di discussione), non ripeto quello che ho già scritto. Soprattutto non ricorro al classico adagio «in conclusione possiamo dire che».

16 REVISING 1) La premessa è funzionale ed efficace? Si capisce di cosa voglio discutere? 2) La tesi è espressa in maniera chiara? Chi legge capisce subito la mia posizione sull’argomento o deve intuirla? 3) Le varie parti del testo sono opportunamente collegate da connettivi che aiutano il lettore a cogliere i passaggi logici della mia argomentazione? Quante volte ho usato «infatti»? 4) La conclusione è la ripetizione della tesi? Ho usato «in conclusione possiamo dire che»?

17 IL TITOLO

18 Qual è la funzione del titolo
Qual è la funzione del titolo? Perché nelle redazioni dei giornali esiste una figura professionale ad hoc per la composizione dei titoli (il titolista)?

19 Quale articolo leggeresti e perché?

20 QUALE DEI DUE TITOLI è PROPRIO DELL’ARTICOLO D’OPINIONE E PERCHE’?

21 Un titolo efficace è un titolo composito come questo: a) titolo ad effetto; b) sottotitolo più o meno articolato che sintetizza il contenuto dell’articolo.

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23 REGOLE PER UN TITOLO EFFICACE
A)TITOLO PRINCIPALE AD EFFETTO (TITOLO “CALDO”) b) SOTTOTITOLO CHE FORNISCA UNA SINTESI DEL CONTENUTO DELL’ARTICOLO O DELLA PARTE più INTERESSANTE ESEMPIO: Ipertecnologici o transumani? Davvero la tecnologia può renderci immortali e modificare la nostra percezione del tempo?


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