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Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 05 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 1° aprile 2008.

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Presentazione sul tema: "Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 05 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 1° aprile 2008."— Transcript della presentazione:

1 Politiche Locali (nazionali e internazionali) per la sicurezza urbana Lezione 05 Corso di Formazione in Sicurezza Urbana Milano, 1° aprile 2008

2 La Polizia Locale: levoluzione di un corpo Vigili Urbani (dallinizio alla fine del 900): polizia amministrativa + edilizia e annona + vigilanza stradale Polizia Locale (giorni nostri): struttura di polizia con competenze generaliste in materia di sicurezza urbana Il filo conduttore: dialettica fra Stato nazionale e Enti locali sui limiti di competenza delle Polizie locali Guardie Municipali (dal Rinascimento alla 2a metà dell800): gabelle + edilizia e ornato + sicurezza pubblica

3 POLIZIA LOCALE Polizia Locale: schema weberiano INPUT POLITICO CONTESTO LOCALE

4 POLIZIA LOCALE Uno schema alternativo (Monjardet) INPUT POLITICO CONTESTO LOCALE DIM. GERARCHICA + DIM. CORPORATIVA + DIM. IDENTITARIA OUTPUT FINALE

5 Linput politico alla Polizia Locale / 1 Nuovo ruolo degli Enti Locali Enti esponenziali dei diritti e degli interessi legittimi dei cittadini, fra cui quello alla sicurezza. Enti che sviluppano e implementano politiche di sicurezza urbana adattate alle specificità locali.

6 Linput politico alla Polizia Locale / 2 Convergenza fra amministraz. locali di dx e sx: § Strategie di sicurezza in chiave prevalentemente repressivo-situazionale § Richiesta di maggiore presenza numerica alle ffdo § Utilizzo della Polizia Locale in chiave sicuritaria Grande attenzione ai temi dattualità (dallextra-comunitario al neo-comunitario) Prevenzione socio-comunitaria complementare alla tutela della legalità (esclusiva di sx)

7 POLIZIA LOCALE Uno schema alternativo (Monjardet) INPUT POLITICO CONTESTO LOCALE DIM. GERARCHICA + DIM. CORPORATIVA + DIM. IDENTITARIA OUTPUT FINALE

8 Domanda di sicurezza della popolazione alle forze di polizia / 1 (fase quantitativa) Convergenza fra polizie nazionali e locali: § Attenzione alla qualità della vita per la PS § Crescita dellutilizzo della Polizia Locale per funzioni di sicurezza urbana Chiamate per eventi rischiosi (insicurezza oggettiva) concentrate in quartieri non percepiti come rischiosi Quartieri rischiosi con alti indici di disgregazione del tessuto sociale (fattori predisponenti)

9 Domanda di sicurezza della popolazione alle forze di polizia / 2 (fase qualitativa) Definizione di in/sicurezza prevalentemente di tipo socio-relazionale, che fa leva su: § presenza di gruppi sociali in contesa per la fruizione del territorio (con stigmatizzazione dellaltro) § degrado fisico e abbandono morale del quartiere § disgregazione del tessuto sociale (ed ev. perdita di identità del quartiere) Forte richiesta di controllo sociale esogeno, visibile e diretto contro i gruppi sociali molesti (scarsa relazione con criminalità)

10 POLIZIA LOCALE Uno schema alternativo (Monjardet) INPUT POLITICO CONTESTO LOCALE DIM. GERARCHICA + DIM. CORPORATIVA + DIM. IDENTITARIA OUTPUT FINALE

11 Le Polizie Locali: dimensione gerarchico / organizzativa Il Comandante come uomo di fiducia del referente politico Il travaso di competenze da altri corpi di polizia (nazionali) Un paradosso: tanti ufficiali, pochi soldati Una tendenza: organizzazione su base matriciale e maggiore autonomia alle singole unità produttive

12 Le Polizie Locali: dimensione corporativa Il paradosso delle risorse: tanti mezzi strumentali, pochi(ssimi) uomini, e poche risorse a finanziare i servizi aggiuntivi (straordinari + estensione nastro orario) Un ventaglio di competenze tendenzialmente illimitato e in espansione: nuove sfide per gli organici e per i formatori

13 Le Polizie Locali: dimensione identitaria Le due anime della Polizia Locale § Polizia dintervento: alla rincorsa di altri modelli poliziali § Polizia di welfare: primi inter pares a supporto della comunità locale Limmagine esterna: gabellieri contro il cittadino perbene, ma porta daccesso allente locale Latteggiamento delle polizie nazionali § Interesse per la Polizia Locale prevalentemente di tipo strumentale § Mancanza di riconoscimento simbolico della legittimità della PL ad occuparsi di sicurezza urbana § Best practices ad iniziativa dei singoli

14 POLIZIA LOCALE Uno schema alternativo (Monjardet) INPUT POLITICO CONTESTO LOCALE DIM. GERARCHICA + DIM. CORPORATIVA + DIM. IDENTITARIA OUTPUT FINALE

15 Loutput finale della Polizia Locale Un corpo in evoluzione Da vigile urbano ad esperto nelle problematiche di sicurezza urbana a 360 gradi Come evolversi? La dicotomia fra polizia dintervento, prevalentemente repressivo-situazionale, e polizia di welfare al servizio del cittadino Come comunicare il cambiamento? Fra vigile e gabelliere, senza molta capacità di trasmettere nuovi messaggi

16 Per ogni ulteriore domanda o suggerimento relativamente alla lezione: fabrizio_cristalli@regione.lombardia.it cristian.poletti@unimib.it


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