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L’economicità
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L’economicità L’economicità è l’attitudine dell’azienda a funzionare in modo fisiologico (vale a dire generare ricchezza) così da garantire i caratteri di durabilità e di autonomia dell’istituto impresa
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(segue) Durabilità Autonomia Economicità (A) (B) (C)
A: attitudine a durare nel tempo in ambiente mutevole B: attitudine a vivere senza interventi di sostegno e di copertura C: condizione di funzionamento dell’azienda
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La durabilità La durabilità è l’attitudine dell’impresa a durare
nel tempo in un contesto ambientale continuamente mutevole
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L’autonomia L’autonomia è l’attitudine dell’azienda a raggiungere i propri fini senza dover sistematicamente ricorrere a interventi di sostegno e di copertura da parte di terze economie
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L’economicità e le finalità economiche
L’economicità si traduce nell’attitudine dell’azienda a perseguire simultaneamente le diverse finalità economiche d’impresa, ovvero a generare valore per tutti gli attori che partecipano al suo progetto imprenditoriale Infatti: l’impresa è un istituto economico che, come tale, trova la sua ragion d’essere nella creazione di ricchezza (generazione di valore); è proprio la generazione di nuova ricchezza che legittima il ruolo dell’impresa nella società umana e che esprime le condizioni di equilibrio del suo funzionamento.
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L’economicità e le condizioni da rispettare
L’economicità sin qui intesa come principio informatore della vita aziendale, può essere intesa anche come insieme di condizioni da rispettare
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Le condizioni da rispettare
Le condizioni da rispettare in modo simultaneo nel funzionamento delle aziende appartengono a due ordini: il primo attiene la dimensione reddituale, comprende quelle condizione che hanno impatto sull’equilibrio tra componenti positivi e negativi di reddito (condizione di equilibrio reddituale); il secondo riguarda la dimensione monetaria, cioè accoglie quelle condizioni che assicurano la continuità, momento per momento, dell’azienda soddisfacendo l’equilibrio tra entrate e uscite di mezzi monetari (condizione di equilibrio monetario)
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L’equilibrio reddituale
L’equilibrio reddituale esprime l’attitudine della gestione aziendale di remunerare, con i componenti positivi di reddito, alle condizioni di mercato, tutti i fattori produttivi, compreso il capitale
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L’equilibrio reddituale (segue)
Tale condizione deve essere ulteriormente qualificata alla luce delle seguenti variabili: a) il tempo a cui riferire l’equilibrio (orizzonte temporale breve/lungo); b) l’oggetto di riferimento (impresa autonomamente considerata o all’interno di un gruppo); c) l’adeguato livello di efficienza (in primis i rendimenti fisico - tecnici); d) la congruità - secondo livelli accettabili - dei prezzi costo, con particolare riguardo alle: remunerazioni dei prestatori di lavoro; remunerazione dei conferenti il capitale di rischio
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a) L’orizzonte temporale
L’orizzonte temporale di riferimento è di lungo periodo. L’equilibrio reddituale di lungo periodo si verifica attraverso il perseguimento continuato dell’equilibrio reddituale per successioni di periodi brevi
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b) L’oggetto di riferimento
L’impresa autonomamente considerata Il gruppo di imprese
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c) L’efficienza L’efficienza è espressa in termini di rendimento fisico - tecnico dei processi produttivi ed è condizione necessaria per il raggiungimento dell’equilibrio reddituale di lungo periodo
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d) La congruità delle remunerazioni
La congruità delle remunerazione è tale per cui l’insieme dei prezzi costo sostenuti e dei prezzi ricavo conseguiti deve presentarsi con carattere di congruità, per giudicare la quale è necessaria l’osservazione dell’ambiente
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d) La congruità delle remunerazioni (segue)
Le remunerazioni dei collaboratori di ogni livello e grado devono essere soddisfacenti rispetto alle loro situazioni personali e generali La remunerazione del capitale deve essere soddisfacente rispetto ad investimenti alternativi a quello aziendale
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L’equilibrio monetario
L’equilibrio monetario si riferisce alla capacità dell’impresa a essere sempre in grado, momento per momento, di onorare i propri impegni di pagamento
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L’equilibrio reddituale e l’equilibrio monetario
vs Equilibrio monetario Non necessariamente l’equilibrio reddituale coincide con l’equilibrio monetario
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Il fabbisogno monetario vs il fabbisogno finanziario
è il volume di mezzi monetari necessario a svolgere l’attività economica programmata per un certo periodo di tempo Il fabbisogno finanziario è il volume di mezzi monetari che occorre acquisire sul mercato finanziario
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L’economicità: conclusioni
Tornando ora all’ipotesi di lavoro principale, l’economicità si traduce nella attitudine di generare valore per tutti i suoi interlocutori (non solo per gli azionisti) Non è infatti immaginabile creare valore per gli azionisti senza un forte ed efficace impegno a creare valore per i clienti ed i collaboratori tutti Questa è la sfida oggi ripresa e amplificata dalla Corporate Governance
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Valore per gli shareholder
Esecuzione Principi Valore per gli stakeholder Dipendenti (benessere) Valore per gli shareholder (valore economico) Partner e fornitori (soluzioni) Clienti (valore aggiunto) Comunità (opportunità) Capitalismo delle origini Processi
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Conclusioni Spunti dalla Corporate Governance:
il benessere dell’impresa come funzione della capacità di soddisfare le attese di tutti gli stakeholder; un nuovo concetto di competitività aziendale nell’ottica di generazione del valore; l’ottimizzazione verso la massimizzazione
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