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Per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia,

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Presentazione sul tema: "Per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia,"— Transcript della presentazione:

1 Per garantire un processo di continuità didattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decorrere dall'anno scolastico 2011-2012 la scuola dell'infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado sono aggregate in istituti comprensivi Ne consegue la soppressione delle istituzioni scolastiche autonome costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole secondarie di I grado Legge 111 del 15 luglio 2011 Disposizioni vigenti per la stabilizzazione finanziaria art. 19 Razionalizzazione della spesa relativa allorganizzazione scolastica, comma 4 Gli istituti comprensivi devono avere almeno 1000 studenti (500 nelle scuole di montagna)

2 Delibera Giunta regionale 18 ottobre 2011 Criteri per il dimensionamento scolastico 2012-2013 e degli anni successivi Tre anni di tempo per allinearsi a quanto previsto dalla Finanziaria statale 2011. Secondo quanto dichiarato dallAssessore Alberto Cirio, ci saranno circa 120 accorpamenti in accordo con le Province. raggiungere il 20% dell'obiettivo nel primo anno 60% nel secondo 100% nel terzo per evitare una gestione troppo complessa, la Regione ha stabilito che tali Istituti comprensivi dovranno avere tra 1000 e 1200 iscritti.

3 Sette regioni: LIGURIA, TOSCANA, EMILIA ROMAGNA,UMBRIA, PUGLIA, BASILICATA, SICILIA ricorrono alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità dei commi 4 e 5 dell'art 19 del decreto legge n."98/2011" dal titolo "Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria": Nell'articolo in questione il legislatore nazionale detta regole di dettaglio nella materia dell'istruzione e in particolare nel campo del dimensionamento della rete scolastica di competenza delle Regioni (principio ribadito anche dalla sentenza n. 200/2009 della Corte Costituzionale), senza lasciare alcuno spazio allautonomia delle Regioni stesse.

4 Secondo ulteriori indicazioni della Provincia il percorso di lavoro più indicato prevede individuare unarea geografica di riferimento realizzare la verticalizzazione dove ancora non esiste, costituendo autonomie che determinino, sul territorio preso in considerazione una media di 1000 iscritti sono quindi possibili scostamenti verso il basso e verso lalto con particolare cautela a non superare i 1200 iscritti

5 Attualmente alle Autonomie Scolastiche con sede a Pinerolo fanno riferimento 11 Comuni Buriasco Cantalupa Frossasco Macello Osasco Pinerolo Piscina Prarostino Roletto San Pietro Val Lemina San Secondo Appartengono al territorio Pinerolese anche le autonomie scolastiche Airasca Cumiana Vigone Vi sono poi le zone montane con le Autonomie di Bricherasio Luserna San Giovanni Perosa Argentina Torre Pellice Villar Perosa

6 Attualmente vi è un tavolo di lavoro che coinvolge i Comuni afferenti alle Autonomie con sede a Pinerolo, Airasca, Cumiana e Vigone. Il ragionamento, quindi, si sviluppa a partire da: 9 autonomie di cui 6 ancora orizzontali e 3 già verticali oltre 7000 iscritti

7 Criteri utilizzati nelle prima fase del lavoro Criteri riferiti ai contenuti più strettamente formativi Criterio riferito allaccessibilità e quindi ai bisogni delle famiglie costituire autonomie verticali (obbligatorio) mantenere il maggior numero di autonomie possibili tenere conto della storia delle attuali autonomia scolastiche costituire autonomie verticali (obbligatorio) mantenere il maggior numero di autonomie possibili tenere conto della storia delle attuali autonomia scolastiche rispettare un criterio di compatibilità geografica

8 Criteri riferiti alle esigenze del Comuni, relative alladeguato svolgimento delle proprie funzioni realizzare unazione parallela e coerente con le azioni che i Comuni hanno avviato per la costituzione delle Unioni di Comuni per la gestione delle funzioni fondamentali non gravare ulteriormente di costi i Comuni con una riorganizzazione territoriale che comporti una significativa revisione ed un aumento dei costi dei servizi accessori, in particolare per quanto riguarda il trasporto scolastico realizzare unazione parallela e coerente con le azioni che i Comuni hanno avviato per la costituzione delle Unioni di Comuni per la gestione delle funzioni fondamentali non gravare ulteriormente di costi i Comuni con una riorganizzazione territoriale che comporti una significativa revisione ed un aumento dei costi dei servizi accessori, in particolare per quanto riguarda il trasporto scolastico

9 Criterio riferito ad esigenze di tipo sindacale/occupazionale e organizzativo rispettare lindicazione riferita ai numeri tenendo conto che numeri elevati a)rendono problematica la gestione di unorganizzazione scolastica b) mettono a rischio posti di lavoro di personale amministrativo e ATA rispettare lindicazione riferita ai numeri tenendo conto che numeri elevati a)rendono problematica la gestione di unorganizzazione scolastica b) mettono a rischio posti di lavoro di personale amministrativo e ATA


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