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RELAZIONI EXTRAFAMILIARI
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Recente consapevolezza del ruolo delle relazioni extrafamiliari;
Limite di spiegazioni solo familiari Trasformazioni sociali (es. lavoro donna) Crisi del paradigma freudiano
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Relazioni con i coetanei
Hartup, 1989 propone di suddividere le relazioni in: Verticali, con adulti e insegnanti, che soddisfano un bisogno di sicurezza e protezione, oltre a far accrescere le conoscenze Orizzontali, con i pari, con la funzione di apprendere attraverso la cooperazione e la competizione. I fratelli soddisfano entrambe le condizioni
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Talvolta i coetanei forniscono anche funzioni di sicurezza, specie in condizioni estreme (v. guerra)
L’importanza data alle relazioni con i coetanei varia in funzione della cultura di riferimento.
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Fino a 6 mesi poche o nessuna relazione
Dopo i 6 mesi compare un vivo interesse per l’altro ma i movimenti non sono coordinati Verso i 2 anni il gioco sociale è già più frequente del gioco solitario Nel periodo prescolastico il gioco di gruppo sopravanza di gran lunga quello solitario o il gioco in parallelo L’egocentrismo in senso piagetiano è decisamente sullo sfondo A 9-10 anni i bambini si scelgono in base a precise caratteristiche comportamentali (simili a sé). Cosa fa quel bambino In adolescenza sorgono i gruppi misti. Ci si sceglie in base a caratteristiche personali (come è quella persona)
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Lo status sociometrico
Popolari Rifiutati Ignorati Controversi Medi
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I soggetti popolari sono generalmente estroversi, abili nell’interagire sia in ituaizoini diadiche che di gruppo I soggetti rifiutati sono respinti per caratteristiche negative, poco capaci di stabilire interazioni, aggressivi , inadeguati I soggetti ignorati sono raramente aggressivi, insicuri, eccessivamente timidi
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Quale rapporto tra status e personalità?
Quali sono gli effetti retroattivi?
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I fenomeni riscontrati sono:
Stabilità del ruolo Disturbi da esteriorizzazione e da internalizzazione Insuccesso scolastico Non va sottovalutato il peso che la mancanza di sostegno sociale può avere nel determinare le conseguenze future Circolo dell’aggressività-rifiuto
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Studi sulla modalità di inserimento nel gruppo
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Essere popolare non significa necessariamente avere amici
Essere ignorati non significa non averli del tutto Negli anni cambiano le concezioni dell’amicizia Nel periodo prescolastico amico è il compagno di giochi Nella fanciullezza si condividono valori e gusti Dall’adolescenza in poi si enfatizza il tema della condivisione intima (il segreto), l’avere sentimenti in comune e la possibilità di ricevere aiuto
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Il legame di amicizia può stabilirsi forte già a partire dai 2 anni di vita.
Il tema è poco studiato ma è indubbio che l’amicizia rappresenta un potente fattore di protezione e previene problemi emotivi
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La collaborazione tra coetanei avviene efficamente.
Secondo Damon può avvenire in 3 modi: Educazione di un coetaneo (di fatto è verticale) Apprendimento collaborativo (sotto la guida di un adulto) Colaborazione tra coetanei (ricerca e costruzione spontanea di saperi) L’apprendimento in situazioni di collaborazione è superiore Non è però chiaro il meccanismo
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Secondo Doise alla base vi è un “conflitto sociocognitivo” (si devono confrontare opinioni diverse e dalla risoluzione del conflitto si arriva a soluzioni più avanzate) Secondo Damon l’elemento chiave è la cooperazione (unione di forze)
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I genitori hanno una influenza sulle relazioni del bambino con i pari attraverso due modalità:
Diretta (come manager dei figli e come educatori) Indiretta (come qualità delle cure genitoriali)
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Le influenze tra i vari sistemi
(modello Bronfenbrenner)
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IL SISTEMA SOCIALE DELLA SCUOLA
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Criteri per la valutazione di efficienza scolastica basati su:
Rendimento scolastico Comportamenti scorretti Frequenza Tasso di delinquenza Le cause non sono socio-economiche bensì legate ai processi della scuola: Tipo di organizzazione sociale Tipo di relazioni interpersonali Stile di gestione dei gruppi ETHOS SCOLASTICO
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Difficile valutare la maggiore efficienza di scuole
Tradizionali/innovative Le differenze sono trascurabili Il momento di passaggio da un ciclo all’altro richiede l’adattamento ad un nuovo sistema di regole >> più è rigido e più è difficile È un momento in cui si assiste a numerosi processi problematici: Crisi autostima >>> sono maggiori i rimproveri degli elogi
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Esiste un’immagine scolastica di sé?
È spesso legata a stereotipi v. matematica nelle femmine Ruolo centrale delle aspettative genitoriali come fattore motivazionale al rendimento scolastico. Causa-effetto o circolarità.
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INFLUENZE DELLA DISOCCUPAZIONE E POVERTA’
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Modello di Elder: Cambiamento improvviso condizioni lavorative Cambiamento stile di vita della famiglia Demoralizzazione e deterioramento relazione familiari Aumento conflitto coniugale Minore sostegno ai figli Peggiore adattamento psicologico dei figli Anche le relazioni ed il profitto a scuola tendono a peggiorare La povertà può però influire anche nel fornire minori risorse ai bambini Si frequentano scuole peggiori
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Caratteristiche genitoriali fortemente influenzate da fattori socio-economici:
Aspra disciplina Sorveglianza inadeguata (monitoring) Legami di attaccamento deboli Fattori protettivi: Social support Risorse del bambino Self-concept del bambino (a volte il c. antisociale esprime una ricerca di autorealizzazione)
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MINORANZE ETNICHE
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Le problematiche relative alle minoranze etniche sono varie e numerose
Gli studi indagano gli effetti del pregiudizio sulle relazioni fra bambini. Le molestie razziali sono diffuse. Gli studi si focalizzano soprattutto sul senso di identità etnica: Identificazione Valutazione Senso di appartenenza Coinvolgimento etnico
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Studi sulla “bambola nera”
Perché viene preferita la bambola bianca?
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