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ESPERIENZA SOCIALE E CONSEGUENZE
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Punti di discussione: Ruolo del passato sul presente Significato e funzione del trauma infantile Confronto con le teorie cliniche Esistono periodi critici o sensibili? Le reazioni soggettive allo stress acuto Fattori protettivi
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Teorie della irreversibilità:
Psicoanalisi Attaccamento (anaffettività) Studi sul linguaggio L’opinione corrente è che una interpretazione estrema del periodo Critico sia insostenibile
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Variabili relative alle reazioni allo stress acuto
Percorso di sviluppo precedente all’evento traumatico Reazione dei genitori Atmosfera familiare Cumulo di stress
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Ruolo fondativo delle esperienze del passato: >>> tendono ad influenzare le esperienze successive >>> primo anello della catena. Ad influenzare lo sviluppo della persona non è quindi l’evento ma la catena!!!
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Studio di Dennis (1973) sull’orfanatrofio La Creche
Il grave stadio di deprivazione influenzava il QI dei ragazzi che peggiorava progressivamente. All’età di 6 anni furono trasferiti in altri istituti o adottati. Gli adottati e i maschi migliorarono sensibilmente il QI, le ragazze no, perché andarono in istituti meno adatti alle loro esigenze >>> anche dopo i 6 anni si può invertire il processo.
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Bambini alla Creche:53 Ragazze istituzionalizzate:54 Ragazzi istituzionalizzate:80 <2 anni: 95 2-4 anni: 79 > 4 anni: 77 Bambini adottati:85
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Effetti del divorzio sui figli:
La varietà delle reazioni è associata alle modalità e al contesto con cui l’evento si verifica. Fattori critici: + Contrasto familiare + problemi comportamentali nei bambini È maggiore la serenità di un bambino in famiglia monoparentale che in famiglia con elevata conflittualità I problemi comportamentali compaiono già prima della separazione
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Perché il conflitto ha questi effetti così devastanti?
Ipotesi di Cummings (1994) della ipersensibilizzazione. L’esposizione a scene di violenza indebolisce la capacità di controllo delle emozioni (effetto diretto) Minore monitoraggio genitoriale perché i genitori sono stressati dai conflitti interni (effetti indiretti)
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In caso di separazione dei genitori è utile mettere in atto una serie di strategie che attenuino le reazioni negative dei bambini: Contatti col genitore Benessere del genitore affidatario Non modificare lo stile di vita Non determinare altri cambiamenti (scuola, quartiere) Creazione di rapporti positivi con nuovi genitori Continuare a decidere insieme sul figlio
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Molteplicità dei fattori di rischio e molteplicità delle traiettorie di sviluppo possibili.
Chi resiste? Studio dei fattori protettivi Vulnerabilità e resistenza Studi sui sopravvissuti: chi resiste al trauma
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Fattori di protezione:
Il genere sessuale (interazione con l’età < 10 anni > Carattere Intelligenza Coesione familiare Ogni fattore è modificabile e agisce in interazione con gli altri
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Elenco dei fattori (pag. 436)
Il ruolo dei genitori risulta fondamentale soprattutto come fattore di protezione
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Le traiettorie di sviluppo
Potere degli studi longitudinali Effetti della Grande depressione americana Studio Oakland – nati 1920: reazione adolescenti- maschi più responsabili, precoci, intraprendenti – femmine dedite alla famiglia e alla casa, poche attività sociali Studio Berkeley – nati 1928 – effetti negativi: insicurezza a scuola e poco ambiziosi – i ragazzi più vulnerabili delle ragazze
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Effetti della crisi soprattutto sul clima familiare e i figli erano le vittime indirette. Sono soprattutto i padri a risentire di più dei momenti di crisi economica. Il principale fattore di protezione rimane la capacità della famiglia di mantenersi coesa.
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In uno studio sui fattori predittivi della depressione (Brown, 1986), l’evento “perdita” amplifica i suoi effetti se inserito in un contesto di cure inadeguate. Anche il suicidio di un genitore ha effetti depressivi solo in rapporto a ciò che accade dopo nella famiglia. Non l’evento, quindi, ma è la continuità della situazione ad avere effetto. Ad es. evento traumatico morte del padre o della madre…. In altri termini, è sempre la catena di effetti a produrre a sua volta nuove cause ed effetti negativi (o positivi)
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Un tema classico in clinica è la trasmissione intergenerazionale.
Tuttavia, la riproduzione di comportamenti avviene generalmente attraverso un percorso fatto di varie tappe intermedie che confermano la natura del processo. Lo stesso vale per percorsi positivi: successo predice successo – insuccesso predice insuccesso Importanza dei punti di transizione (445)
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Continuità??? Sviluppo come riorganizzazione (discontinuità) Cambiamento quantitativo (es. numero parole) Cambiamento qualitattivo (es. da sensomotorio a pre-operatorio) Il problema è tutto nel tipo di misura
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Prima dopo r Aggressività fisica debole Aggressività verbale elevato Attaccamento sicuro Buone interazioni iperattività antisocialità
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Come predire la psicopatologia?
Sono pochi gli ambiti in cui si è riusciti a registrare una significativa continuità. La dimensione più stabile è la antisocialità – disturbi da esternalizzazione Bassa è la predittività dei disturbi internalizzanti Il problema non è quanto siano stabili ma cosa favorisce la continuità o la discontinuità
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Sembrano soprattutto le variabili interne alla famiglia a creare condizioni di stabilità o meno.
Più è ampia la categoria del disturbo, più è positiva la predizione
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Modello transazionale di Sameroff, contrapposto al modello lineare
Date le condizioni di partenza non si può fare una predizione senza prendere in considerazione l’ambiente. La variabile ambientale più rilevante è la classe sociale, specie su bambini che hanno avuto problemi alla nascita. Modelli interazionisti nei quali giocano tuttavia un ruolo fondamentale gli aspetti genetici.
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