Scaricare la presentazione
PubblicatoZeta Pieri Modificato 10 anni fa
1
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
Capitolo 5. Le classi
2
La classe : il cuore della relazione educativa
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi La classe : il cuore della relazione educativa alunno insegnante saperi
3
Nella classe si trasmettono conoscenze o saperi?
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Nella classe si trasmettono conoscenze o saperi? conoscenze saperi - tacita - esplicita - dichiarativa - procedurale - condizionale Risultato della selezione, effettuata dai sistemi scolastici, delle conoscenze da trasmettere agli alunni Influenzata da storia e cultura Influenzata da storia e cultura
4
Obiettivi e contenuti ministeriali “oggetti di insegnamento”
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi La trasposizione didattica dei saperi Obiettivi e contenuti ministeriali “oggetti dei saperi” vengono trasformati dagli insegnanti Caratteristiche della classe Pratiche didattiche “oggetti di insegnamento”
5
Nella scuola italiana: micro-contratti didattici
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Nella scuola italiana: micro-contratti didattici Alunno 1 Insegnante 1 Alunno 2 Insegnante 2 Alunno 3 Insegnante 3 Sapere 1 Sapere 3 Sapere 2
6
L’organizzazione della classe
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi L’organizzazione della classe influenza la qualità del processo di insegnamento e apprendimento Classi aperte Team docente Organizzazione modulare compresenze orari
7
Le proprietà del contesto di classe
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Le proprietà del contesto di classe (Doyle, 1986) multidimensionalità: accadono molti eventi nel corso di una lezione - simultaneità: molti eventi accadono contemporaneamente immediatezza: c’è poco tempo per pensare a “cosa/come fare” - imprevedibilità: gli eventi sono spesso inaspettati - pubblicità: tutto accade sotto gli occhi di tutti storicità: condivisione di eventi e regole; si costruisce una “storia in comune”
8
Quali interazioni in classe ?
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Quali interazioni in classe ? Insegnanti- Alunni Alunni - Alunni Relazione asimmetrica: - ruolo istituzionalmente attribuito - conoscenze - età Relazione tra pari Socializzazione La cultura dei pari: 1- partecipazione alla vita sociale 2- gestione di aspetti pericolosi della vita quotidiana 3- negoziazione delle regole degli adulti
9
Le classi come contesti culturali
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Le classi come contesti culturali Le classi appartengono a una scuola che ha una propria cultura. Attraverso l’insegnamento vengono veicolati valori, norme, condotte e modalità di comunicazione tipiche del contesto Matusov e colleghi (1997) sui contesti di classe progressisti e tradizionali Cobb e colleghi (1991) sul ruolo di un insegnante che costruisce la cultura della classe
10
L’attività di insegnamento: creare Zoped per gli alunni
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi L’attività di insegnamento: creare Zoped per gli alunni Tre fasi dell’apprendimento tramite Zoped aiuto e assistenza dell’esperto autoregolazione prestazione autonoma e consapevole sociale individuale
11
Creare una Zoped vuol dire per gli insegnanti…
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Creare una Zoped vuol dire per gli insegnanti… … saper creare contesti di attività nei quali costruire attraverso le interazioni (intersoggettività) la produzione congiunta di contenuti / azioni dirette a uno scopo
12
Zoped fra Zoped fra alunni adulti Senza una condivisione qui e ora dei
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Senza una condivisione qui e ora dei punti di vista reciproci e degli obiettivi di un’attività, nessun individuo può aiutare efficacemente il partner nella produzione di un risultato; non può influenzare la costruzione di strutture cognitive e non può neppure essere influenzato dalle risorse dell’altro o del gruppo Zoped fra alunni Zoped fra adulti
13
aspetto della responsabilità
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Chi sono gli insegnanti efficaci? coloro che, realizzando una Zoped,… - ATTENTI AL SINGOLO E ALLA CLASSE - DIDATTICA CHIARA E PIANIFICATA - ATTENTI AI PROCESSI DI COMPRENSIONE - VARIANO LE PROPOSTE, GLI ESERCIZI - LAVORANO SUL CONFLITTO SOCIO-COGNITIVO (NEGOZIAZIONE, MESSA IN DISCUSSIONE) aspetto della responsabilità dell’apprendimento
14
aspetto dell’organizzazione
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Chi sono gli insegnanti efficienti? coloro che, realizzando una Zoped,… - SANNO GESTIRE LA CLASSE - SONO DISPONIBILI, NON LIMITANO IL LORO IMPEGNO - INSTAURANO RAPPORTI AMICHEVOLI CON I COLLEGHI, CON GLI ALUNNI E CON LE FAMIGLIE - GOVERNANO CON CHIAREZZA LE REGOLE - SI FANNO CARICO DEI PROBLEMI DEGLI ALUNNI aspetto dell’organizzazione del lavoro
15
Il ruolo degli alunni alunno sapere insegnante successo / insuccesso
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Il ruolo degli alunni Rappresentazioni della scuola “dovere/piacere” Prospettive di studio “perché studio?” alunno insegnante sapere successo / insuccesso scolastico
16
Alunni con problemi scolastici
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Alunni con problemi scolastici Brophy (1996) alunni che faticano ad accettare il loro ruolo alunni che faticano nell’apprendimento alunni che con il loro comportamento resistono all’autorità della scuola
17
I saperi: la matematica
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi I saperi: la matematica Tre filoni di ricerca in ambito psicologico si sono occupati di descrivere la comprensione e l’apprendimento dei concetti matematici da parte degli alunni: studi sullo sviluppo cognitivo studi sulle attività degli alunni studi sull’interazione sociale con soggetti esperti
18
Studi sull’interazione sociale con soggetti esperti
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Studi sullo sviluppo cognitivo “i bambini devono prima raggiungere un certo livello di sviluppo cognitivo, poi possono comprendere certe nozioni matematiche” Studi sulle attività degli alunni “le risposte date dagli alunni ai problemi matematici sono il risultato di una negoziazione fra situazione di interrogazione, ricostruzione degli scopi comuni, conoscenze possedute” Studi sull’interazione sociale con soggetti esperti riconducibile all’idea Vygotskiana che introduce “l’importanza della cultura come contesto di apprendimento”
19
Il caso dell’informatica: un nuovo sapere caratterizzato da:
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi Il caso dell’informatica: un nuovo sapere caratterizzato da: Insegnanti “novizi” Apprendimento continuo Struttura e organizzazione delle lezione Come predisporre le valutazioni Gestire un approccio alla materia da parte degli alunni strutturato su strategie per “prove ed errori”
20
Carugati, Selleri - Psicologia dell’educazione, Il Mulino, 2005 Capitolo 5. Le classi
Per comprendere le dinamiche che caratterizzano l’introduzione di un nuovo sapere Livello di rappresentazioni (l’importanza dell’informatica) - Livello posizionale (confronto tra ruoli diversi) Livello interpersonale situazionale (condivisione e confronto) - Livello intra-individuale (capacità)
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.