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5. Catene di Markov a tempo discreto (CMTD)
Definizione: CATENA Le catene sono p.s. in cui lo stato è discreto : X={x1,x2, … }. L’insieme X può essere sia finito sia infinito numerabile. Il tempo può essere discreto o continuo.
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Catene di Markov a tempo discreto
In una CMTD le transizioni di stato possono verificarsi solo in istanti di tempo discreti. Inoltre, k N, Pr{ x(k+1)=xk+1 | x(k)=xk, x(k-1)= xk-1, … , x(0)=x0 } = Pr{ x(k+1)=xk+1 | x(k)=xk } [Proprietà di Markov]
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Una CMTD è una tripla C=(X,P(k),(0)) dove:
X : insieme degli stati, P(k) : matrice delle probabilità di transizione dello stato all’istante k (kN) P(k) = [ pij(k) ] pij(k) = Pr{ x(k+1)=xj| x(k)=xi } xi,xjX, kN (0): distribuzione di probabilità assoluta iniziale (vettore riga) (0)=[ i(0), iN ] dove i(0)=Pr{ x(0)=xi }, xi X
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La matrice P(k) soddisfa le seguenti condizioni k N :
pij(k) [0,1], xi,xjX xj X pij(k) = 1 xiX la somma degli elementi lungo una riga è = 1 Ogni matrice che soddisfa tali condizioni viene detta matrice stocastica e gode della seguente proprietà: almeno un autovalore è = 1, tutti gli altri autovalori hanno modulo 1.
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Se la matrice P(k) = cost
Se la matrice P(k) = cost. allora la CMTD ad essa relativa viene detta omogenea. Esempio: modello meteorologico. x0 = pioggia, x1 = sole a = prob. che domani piova se oggi piove b = prob. che domani ci sia il sole se oggi c’è il sole
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Ad una CMTD omogenea è possibile associare una rappresentazione grafica data da un grafo orientato e pesato G=(V,A) dove: V = X (ad ogni stato corrisponde un vertice) A X X (insieme degli archi dove il peso del generico arco a = (xi,xj) è pari a pij). Esempio: modello meteorologico. x0 = pioggia, x1 = sole x1 x0 b 1-b a 1-a N.B. La somma dei pesi degli archi uscenti da ciascun vertice deve essere pari a 1.
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Equazioni di evoluzione
Sia (k) = [ i(k), iN ] dove i(k) = Pr{ x(k)=xi }, xi X, ossia (k) indica il vettore riga delle probabilità assolute all’istante k. Per ogni k > 0 vale la seguente relazione: (k) = (k-1) P(k-1) xj Segue dal fatto che per ogni j: j(k)= xi X Pij(k-1) i(k-1) Equazione di Chapman-Kolmogorov (k) = (0) P(0) P(1) … P(k-1)
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Nel caso in cui la CMTD è omogenea:
(1) = (0) P (2) = (1) P = (0) P 2 : (k) = (k-1) P = (0) P k Equazione di Chapman-Kolmogorov per CMTD omogenea
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Esempio: si consideri un robot sempre alimentato che prende i pezzi e li mette in un deposito di capacità infinita. X={I,T,G} I = inattivo, T = in trasferimento, G = guasto. T I 1-r- q r 1-p p G 1-s q s p: p. che inizi a lavorare, r: p. che concluda la lavoraz.
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(0) = [ ] (1) = (0) P = [1-p p 0] (2) = (1) P = [(1-p)2 + rp p(1-p) + p(1-r-q) pq] In tal modo posso studiare il transitorio della CMTD.
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Ricordiamo ora le seguenti definizioni:
3 componenti fortemente connesse T E T: componente transitoria o transiente E: componente ergodica o assorbente
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N.B. Dato un grafo orientato, un sotto-insieme di nodi costituisce una componente fortemente connessa se e solo se ogni nodo è raggiungibile da un qualunque altro nodo seguendo un cammino orientato.
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Definizione: probabilità di transizione ad n passi
pij(k,k+ n) = Pr{ x(k+n)=xj | x(k)=xi }, Se la catena è omogenea, chiaramente tale probabilità non dipende da k, ma solo da n. Notazione: pij(n) = pij(k,k+ n)
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Classificazione degli stati di una CMTD
Uno stato xjX è detto raggiungibile o accessibile da un altro stato xiX, se è possibile che una sequenza di transizioni di stato porti la CMTD dallo stato xi allo stato xj, ossia se n: pij(n) > 0. Due stati mutuamente raggiungibili sono detti comunicanti. Se ogni stato in X è comunicante con ciascuno degli altri stati, la CMTD è detta irriducibile. In caso contrario è detta riducibile.
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Tali proprietà sono facilmente verificabili a partire dal grafo associato alla CMTD:
uno stato è raggiungibile da un altro in n passi se esiste almeno un cammino orientato dal primo al secondo di lunghezza n; Due stati comunicanti appartengono alla stessa componente fortemente connessa; la CMTD è irriducibile se il grafo ad essa associato è fortemente connesso.
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Per ogni stato xi X la probabilità di ritorno in n passi, ossia la probabilità che il primo ritorno nello stato xi lasciato all’istante k avvenga all’istante k+ n, è definita come i(n) = Pr{ x(k+1) xi, … , x(k+n-1) xi, x(k+n) = xi | x(k) = xi } La probabilità di ritorno allo stato xi è
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Uno stato xi X è detto: transiente, se i < 1; ricorrente, se i = 1 (il ritorno a xi è certo); ricorrente con periodo d se esiste un d > 1 massimo comune divisore dell’insieme { n>0 | pii(n) > 0 }; ricorrente aperiodico, se d=1 è il massimo comune divisore dell’insieme { n>0 | pii(n) > 0 };
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Dall’osservazione del grafo, possiamo invece dedurre quanto segue.
In una CMTD uno stato è: transiente se e solo se appartiene ad una componente transiente; ricorrente se e solo se appartiene ad una componente ergodica.
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Esempi: Date le seguenti CMTD, vogliamo capire se lo stato ricorrente x1 è periodico
{ n>0 | p11(n) > 0 } = {3, 6, 9, … } 1) x2 x1 1 x3 MCD=3 --> x1 è periodico di periodo 3 2) x2 x1 1 x3 0.5 x4 { n>0 | p11(n) > 0 } = {3, 6, 9, … , , 8, 12, … , 7, 11, … } MCD=1 --> x1 è aperiodico
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x2 x1 0.3 x3 1 x4 0.7 3) { n>0 | p11(n) > 0 } = {3, 6, 9, … , , 4, 8, … , 5, 7, ... } MCD=1 --> x1 è aperiodico 4) x2 x1 0.3 x3 1 x4 0.7 x5 { n> 0 | p11(n) > 0 } = {2, 4, 6, 8, … } MCD=2 --> x1 è periodico di periodo 2 { n>0 | p44(n) > 0 } = {4, 6, 8, 10, … } MCD=2 --> x4 è periodico di periodo 2
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Interpretazione fisica:
Se uno stato ricorrente xi è periodico di periodo d, allora tutte le sequenze che hanno origine da xi e terminano in xi hanno lunghezza multipla del periodo d. Inoltre, qualunque sequenza che abbia origine in xi ma la cui lunghezza non è un multiplo del periodo, certamente non termina in xi. Se invece uno stato ricorrente xi è aperiodico, è possibile che le sequenze che hanno origine in xi e la cui lunghezza è pari ad multiplo intero di una certa costante terminino ancora in xi. Tuttavia tali sequenze non sono le sole che terminano in xi.
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Osservazione: La periodicità di uno stato dipende solo dalla struttura del grafo non dal particolare valore che dei pesi associati agli archi.
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Periodicità di una componente ergodica
Sia P la matrice delle probabilità di transizione relativa alla sola componente ergodica. Sia = { n | p(n)ii > 0 i }. Se D = MCD { } > 1, la componente ergodica è periodica di periodo D. Se D=1 la componente ergodica è aperiodica.
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Es. n3 x2 x1 1 = { n | p(n)ii > 0 i } = {2, 4, 6, … } D=2
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Proposizione: Una componente ergodica è periodica se solo se tutti i suoi stati sono periodici. Ciò significa che gli stati di una componente ergodica possono essere o tutti periodici o tutti aperiodici Si può inoltre dimostrare che nel caso in cui tutti gli stati sono periodici, questi hanno lo stesso periodo e tale periodo coincide con il periodo D della componente ergodica.
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x2 x1 1 0.4 x3 x4 0.6 Esempio Tutti gli stati sono periodici di periodo 2 per cui la componente ergodica è anch’essa periodica di periodo 2.
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Come caso particolare di quanto sopra:
Se una CMTD è irriducibile allora o tutti gli stati sono aperiodici, o tutti gli stati sono periodici con lo stesso periodo. Se in una CMTD lo spazio X è finito, allora almeno uno degli stati è ricorrente (il ritorno ad esso è certo).
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Esempio x1 x0 0.3 0.7 0.4 0.6 x4 1 0.5 x3 x2 x5 0.1 La CMTD è riducibile: non tutti gli stati sono comunicanti ossia mutuamente raggiungibili.
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Vi sono 4 componenti fortemente connesse:
3 egodiche ({x0, x1}, {x2, x3}, {x4}) e una transiente ({x5}). Tutti gli stati sono ricorrenti tranne x5 che è transiente. Gli stati x0, x1 e x4 sono aperiodici. Gli stati x2 e x3 sono periodici di periodo d=2.
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Distribuzione stazionaria
Consideriamo ora CMTD omogenee. Distribuzione stazionaria Una distribuzione di probabilità assoluta s viene detta stazionaria se e solo se sono verificate le seguenti condizioni: Se s è una distribuzione stazionaria, ciò significa che se tale distribuzione viene raggiunta in un dato istante, allora questa rimarrà inalterata in tutti gli istanti successivi.
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Osservazione: Non e’ detto che una CMTD ammetta distribuzione stazionaria. Non e’ detto che se esiste una certa distruzione stazionaria questa sia unica.
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Distribuzione limite Una CMTD ha una distribuzione limite se per k , la distribuzione di probabilità assoluta tende ad un vettore costante, ossia Proposizione: Se l è una distribuzione limite, allora essa è anche stazionaria. Dim. (k) = (k-1) P
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Ergodicità Una CMTD è ergodica se e solo se: 1) esiste
2) tale limite è unico e non dipende dalla particolare distribuzione iniziale (0). Se tali condizioni sono verificate, è sufficiente studiare una qualunque realizzazione per capire il comportamento della catena a regime.
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Osservazione: Se una CMTD è ergodica, il calcolo della distribuzione limite si riduce al calcolo di una componente stazionaria (ossia alla risoluzione di un sistema lineare di equazioni di primo grado).
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Esempio n1 x2 x1 1 0.1 0.9
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Sia La CMTD è pertanto ergodica. N.B. Se avessimo saputo a priori che il sistema è ergodico, avremmo potuto calcolare la distribuzione limite tenendo conto che in tal caso questa coincide con la distribuzione stazionaria (risolvendo quindi un semplice sistema lineare).
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Osservazione: Il risultato ottenuto era del tutto prevedibile in base alla struttura del grafo. Se infatti lo stato iniziale è x1 (stato transiente), si potrà per un certo tempo rimanere in tale stato, ma prima o poi si effettuerà la transizione che porta ad x2. Una volta arrivati ad x2 (stato assorbente), lo stato non può più cambiare. Se lo stato iniziale è x2 lo stato x1 non verrà invece mai raggiunto.
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Esempio n2 x2 x1 1 0.5 x3 se se Tale CMTD è quindi non ergodica.
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Osservazioni: Anche in questo caso il risultato ottenuto era del tutto prevedibile in base alla struttura del grafo. È facile verificare che esistono infinite distribuzioni stazionarie
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Esempio n3 x2 x1 1 Quindi, in generale non esiste a meno che non sia La CMTD non è ergodica.
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N.B. In questo caso esiste una sola distribuzione stazionaria
Possono pertanto presentarsi tre diverse situazioni: la CMTD è ergodica la CMTD non è ergodica in quanto la distribuzione limite esiste ma dipende dalla particolare distribuzione iniziale la CMTD non è ergodica in quanto la distribuzione limite non esiste (se non per qualche particolare distribuzione iniziale)
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Criterio degli autovalori
Esistono due diverse tecniche che permettono di studiare l’ergodicità di una CMTD omogenea. Criterio degli autovalori Teorema: Una CMTD omogenea finita è ergodica se e solo se gli autovalori della matrice P hanno tutti modulo < 1, tranne uno che ha chiaramente modulo unitario (essendo P una matrice stocastica). Es. n1 ergodica
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Es. n2 non ergodica Es. n3 non ergodica
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Criterio grafico Teorema: Condizione necessaria affinché una CMTD omogenea finita sia ergodica è che il grafo ad essa associato ammetta un’unica componente ergodica. Es. n1 x2 x1 1 0.1 0.9 La condizione necessaria è verificata essendo {x2} l’unica componente ergodica. Ciò tuttavia non basta per concludere che tale CMTD è ergodica.
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Es. n2 La condizione necessaria non è verificata in quanto vi sono due componenti ergodiche ({x2} e {x3}). Possiamo subito concludere che tale CMTD non è ergodica. x2 x1 1 0.5 x3 x2 x1 1 Es. n3 La condizione necessaria è verificata essendo {x1, x2} una componente ergodica. Non posso però concludere che tale CMTD è ergodica.
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Teorema: Condizione necessaria e sufficiente affinchè una CMTD omogenea finita sia ergodica è che il grafo ad essa associato ammetta un’unica componente ergodica e questa sia aperiodica. x2 x1 1 0.1 0.9 Es. n1 La CMTD è ergodica in quanto {x2} è l’unica componente ergodica e questa è chiaramente aperiodica.
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x2 x1 1 Es. n3 La CMTD non è ergodica essendo la componente ergodica periodica di periodo 2.
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Processi di nascita morte (CMTD-NM)
I processi di nascita morte a tempo discreto sono delle CMTD che godono delle seguenti caratteristiche: gli stati possono solo assumere valori interi: X = {0, 1, 2, 3, … } sono ammesse solo le transizioni che consentono di passare da uno stato ad uno adiacente.
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1 2 3 1 - b0 1 - b1- d1 1 - b2- d2 1 - b3- d3 b0 b1 b2 d1 d2 d3 b : birth (nascita) d : death (morte) Lo spazio degli stati rappresenta la popolazione del sistema modellato (ad es. i clienti in una coda, i veicoli in un sistema di trasporto, i messaggi in un sistema di comunicazione, … ).
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In generale bi=bi(k) e di=di (k).
Se bi e di sono costanti per ogni k allora il processo è omogeneo (P=cost.). Se bi e di sono > 0 per ogni i, la CMTD-NM è irriducibile (tutti gli stati sono mutuamente raggiungibili) Se bi=b e di=d per ogni i allora il processo è uniforme. In questo caso se b,d > 0, la catena oltre ad essere irriducibile è aperiodica (è costituita da un’unica componente ergodica e tale componente è aperiodica: esiste infatti sempre almeno il cappio relativo allo stato 0).
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La matrice delle probabilità di transizione ha la seguente struttura:
P ha chiaramente dimensione infinita se il numero degli stati è infinito.
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Calcolo della distribuzione stazionaria (nel caso in cui il numero degli stati sia infinito):
se il processo è uniforme,
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se questa serie converge, allora la catena è ergodica.
Ciò è vero purché sia Questo segue dal fatto che solo in questo caso il processo può “stabilizzarsi”. N.B.: Se invece il numero di stati è finito il processo uniforme è sempre ergodico a prescindere dal valore di .
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Se la catena è ergodica, allora la distrubuzione limite coincide con quella stazionaria, che risulta definita come segue:
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È interessante calcolare il numero medio di utenti a regime:
Posso usare la funzione generatrice di probabilità:
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numero medio di utenti a regime
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