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FINO AL 30 GIUGNO 2006 IL VECCHIO E IL NUOVO SISTEMA COESISTERANNO

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Presentazione sul tema: "FINO AL 30 GIUGNO 2006 IL VECCHIO E IL NUOVO SISTEMA COESISTERANNO"— Transcript della presentazione:

1 FINO AL 30 GIUGNO 2006 IL VECCHIO E IL NUOVO SISTEMA COESISTERANNO
Prevenzione e Sicurezza Nuova colorazione bombole per gas – Norma UNI EN L’attuale codice dei colori è in via di modificazione per l’applicazione del decreto del 7/1/99 del Ministero dei Trasporti. Il nuovo sistema di identificazione delle bombole prevede che il colore delle ogive non identifichi la natura del gas ma il principale rischio ad esso associato FINO AL 30 GIUGNO 2006 IL VECCHIO E IL NUOVO SISTEMA COESISTERANNO PER INDIVIDUARE UN GAS È ESSENZIALE RIFERIRSI SEMPRE ALL’ ETICHETTA POSTA SULLA BOMBOLA

2 Prevenzione e Sicurezza Etichettatura Bombole

3 Prevenzione e Sicurezza Colorazione Ogive

4 Prevenzione e Sicurezza Colorazione Ogive

5 Prevenzione e Sicurezza Colorazione Ogive

6 Prevenzione e Sicurezza Gas e Bombole in Pressione
Utilizzo Stocaggio Trasporto Il rischio chimico e tossicologico rappresentato dal gas contenuto nella bombola va considerato indipendentemente dal rischio rappresentato dal recipiente sotto pressione I gas "inerti“ possono essere pericolosi quando svolgono una azione asfissiante in caso di inalazione: ipossia (O2<18%) Nel caso di fuga di gas "inerti" (N2, Ar, He) allontanarsi dal laboratorio e rientrarvi solo dopo averlo aerato

7 Prevenzione e Sicurezza Uso delle Bombole
Un recipiente di gas deve essere messo in uso solo se il suo contenuto risulta chiaramente identificabile L'utilizzatore non deve cancellare o rendere illeggibili le scritte, né asportare le etichette, le decalcomanie, i cartellini applicati sui recipienti dal fornitore per l'identificazione del gas contenuto.

8 Prevenzione e Sicurezza Uso delle Bombole
Prima di utilizzare un recipiente è necessario assicurarlo alla parete, ad un palco o ad un qualsiasi supporto solido, mediante catenelle o con altri arresti efficaci. Una volta assicurato il recipiente, si può togliere il cappellotto di protezione della valvola. I recipienti non devono mai essere riscaldati a temperatura superiore ai 50°C. È assolutamente vietato portare una fiamma al diretto contatto con il recipiente. I recipienti non devono essere raffreddati artificialmente a temperature molto basse. Molti tipi di acciaio perdono duttilità e diventano fragili a bassa temperatura.

9 Prevenzione e Sicurezza Uso delle Bombole
I recipienti non devono essere usati come rullo, incudine, sostegno o per qualsiasi altro scopo che non sia quello di contenere il gas per il quale sono stati costruiti e collaudati. I recipienti devono essere protetti contro qualsiasi tipo di manomissione provocato da personale non autorizzato. L'utilizzatore non deve cambiare, modificare, manomettere, tappare i dispositivi di sicurezza eventualmente presenti, né, in caso di perdite di gas, eseguire riparazioni sui recipienti pieni e sulle valvole. Non devono essere montati riduttori di pressione, manometri, manichette od altre apparecchiature previste per un gas con proprietà chimiche diverse e incompatibili con quello contenuto nella bombola.

10 Prevenzione e Sicurezza Uso delle Bombole
È necessario accertarsi che i riduttori siano a norma e tarati per sopportare una pressione superiore almeno del 20% rispetto alla pressione massima della bombola (indicata anche sulla punzonatura dell'ogiva). Le valvole dei recipienti devono essere sempre tenute chiuse, tranne quando il recipiente è in utilizzo. L'apertura delle valvole dei recipienti a pressione deve avvenire gradualmente e lentamente. Prima di restituire un recipiente vuoto, l'utilizzatore deve assicurarsi che la valvola sia ben chiusa, quindi avvitare l'eventuale tappo cieco sul bocchello della valvola ed infine rimettere il cappellotto di protezione. Si consiglia di lasciare sempre una leggera pressione positiva all'interno del recipiente (2-5 atm).

11 Prevenzione e Sicurezza Uso delle Bombole
La lubrificazione delle valvole non è necessaria. È assolutamente vietato usare olio, grasso od altri lubrificanti combustibili sulle valvole dei recipienti contenenti ossigeno e altri gas ossidanti. Non usare mai chiavi od altri attrezzi per aprire o chiudere valvole munite di volantino. Evitare di forzare valvole dure ad aprirsi o grippate per motivi di corrosione.

12 Prevenzione e Sicurezza Stocaggio delle Bombole
I recipienti contenenti gas non devono essere esposti all'azione diretta dei raggi del sole, né tenuti vicino a sorgenti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere o superare i 50 °C. I recipienti non devono essere esposti ad una umidità eccessiva, né ad agenti chimici corrosivi. La ruggine danneggia il mantello del recipiente e provoca il bloccaggio del cappellotto. I recipienti devono essere protetti da ogni oggetto che possa provocare tagli od altre abrasioni sulla superficie del metallo. È vietato lasciare i recipienti vicino a montacarichi, sotto passerelle, o in luoghi dove oggetti pesanti in movimento possano urtarli e provocarne la caduta.

13 Prevenzione e Sicurezza Stocaggio delle Bombole
I locali di deposito devono essere asciutti, freschi, ben ventilati e privi di sorgenti di calore, quali tubazioni di vapore, radiatori (ruggine) I locali di deposito, devono essere contraddistinti con il nome del gas posto in stoccaggio. Se in uno stesso deposito sono presenti gas diversi ma compatibili tra loro, i recipienti devono essere raggruppati secondo il tipo di gas contenuto. È vietato immagazzinare in uno stesso locale recipienti contenenti gas tra loro incompatibili: Devono essere separati gas infiammabili (CH4, H2, CH2CH2, GPL) da gas ossidanti (O2, N2O, aria). L'ammoniaca da gas acidi (HCl)

14 Prevenzione e Sicurezza Stocaggio delle Bombole
Nei locali di deposito devono essere tenuti separati i recipienti pieni da quelli vuoti, utilizzando adatti cartelli murali per contraddistinguere i rispettivi depositi di appartenenza. Nei locali di deposito i recipienti devono essere tenuti in posizione verticale ed assicurati alle pareti con catenelle od altro mezzo idoneo, per evitarne il ribaltamento. I locali di deposito di recipienti contenenti gas pericolosi e nocivi (infiammabili, tossici, corrosivi) devono essere sufficientemente isolati da altri locali o luoghi di lavoro e di passaggio ed adeguatamente separati gli uni dagli altri. I locali di deposito di recipienti contenenti gas pericolosi e nocivi devono essere isolati e dotati di adeguati sistemi di ventilazione.

15 Prevenzione e Sicurezza Stocaggio delle Bombole
Nei locali di deposito deve essere affissa la cartellonistica contenente l'indicazione dei divieti, dei mezzi di protezione generali ed individuali da utilizzare, delle norme di sicurezza e degli interventi di emergenza da adottare in caso di incidente. Nei locali di deposito di recipienti contenenti gas asfissianti, tossici ed irritanti deve essere tenuto in luogo adatto e noto al personale un adeguato numero di maschere respiratorie o di altri apparecchi protettori da usarsi in caso di emergenza. I locali per il deposito di recipienti contenenti gas infiammabili devono essere dotati di "impianti elettrici a sicurezza", di sistemi antincendio, di protezione contro le scariche atmosferiche.

16 Prevenzione e Sicurezza Trasporto delle Bombole
Tutti i recipienti devono essere provvisti dell'apposto cappellotto di protezione delle valvole. I recipienti devono essere maneggiati con cautela evitando urti violenti, cadute, sollecitazioni meccaniche che possano comprometterne l'integrità e la resistenza. I recipienti non devono essere sollevati dal cappellotto, nè trascinati, nè fatti rotolare o scivolare sul pavimento. La loro movimentazione, anche per brevi distanze, deve avvenire mediante carrello a mano od altro opportuno mezzo di trasporto. Per sollevare i recipienti non devono essere usati elevatori magnetici nè imbracature con funi o catene. Eventuali sollevamenti a mezzo gru, paranchi o carrelli elevatori devono essere effettuati impiegando esclusivamente le apposite gabbie, o cestelli metallici.

17 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
In tutti i laboratori deve essere presente un opportuno sistema per combattere gli incendi. Secondo la Legge 626/94, il datore di lavoro: “designa preventivamente i lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio” (Art. 3, comma 5 ) “organizza i necessari rapporti con i servizi pubblici competenti in materia di pronto soccorso, salvataggio, lotta antincendio“ (Art. 12) Prevenzione (DPR 547/55, titolo II, capo VI) È vietato fumare qualora siano presenti rischi di incendio È vietato usare apparecchi a fiamma libera e manipolare materiale incandescente, a meno che non siano state adottate idonee misure di sicurezza.

18 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
Mezzi di estinzione Idonei in rapporto alle particolari condizioni di uso Manutenzione ogni 6 mesi (DPR 547/55, II, VI) Segnaletica vigente (DL 626/94, all. II) Il colore per la segnalazione antincendio è il rosso (DPR 524/82) L’acqua Non deve essere usata quale mezzo di estinzione quando le materie con le quali verrebbe in contatto possono reagire Non deve essere usata in prossimità di apparecchi elettrici sotto tensione

19 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
Segnaletica antincendio

20 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
Uscite di emergenza (DL 626/94, Art. 33) Le porte devono garantire l’agevole allontanamento dei lavoratori Le porte devono avere un’altezza minima di 2 m ed un’apertura verso l’esterno larga almeno 1.20 m per ogni 5 lavoratori Le porte lungo le vie di emergenza devono essere segnalate secondo la normativa vigente Devono essere apribili dall’interno verso l’esterno senza aiuto speciale

21 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
Scariche atmosferiche (DPR 547/55, Art. 39) Le strutture metalliche degli edifici e le apparecchiature metalliche di grandi dimensioni devono risultare elettricamente collegati a terra. Le installazioni ed i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere controllati almeno una volta ogni 2 anni.

22 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
Classificazione degli incendi* CLASSE Incendi di materiali solidi combustibili che facciano brace ed il cui spegnimento presenta difficoltà (legname, carta, tessuti, pelli, gomma) A Incendi di liquidi infiammabili per i quali è necessario un effetto di copertura (alcoli, solventi, oli minerali, eteri ecc.) B Incendi di gas infiammabili (idrogeno, metano, propilene, acetilene) C D Incendi di metalli come polveri, trucioli, scarti metallici Incendi di apparecchiature elettriche, trasformatori, alternatori, quadri ecc. sotto tensione per il cui spegnimento occorrono agenti non conduttori E * Comitato Europeo di Normalizzazione ed Ente di Unificazione Italiano

23 Prevenzione e Sicurezza Normativa Antincendio
B C D E CLASSE Acqua Schiuma Polvere CO2 Idrocarburi alogenati SI NO NO NO NO SI(1) SI NO NO NO NO(2) SI SI NO(3) SI SI(1) SI SI(1) NO SI SI(1) SI NO NO NO Efficacia limitata Se per uso polivalente Se idoneo per incendi da metalli

24 Prevenzione e Sicurezza Comportamento in caso di EMERGENZA
Mantenere la calma, perché di solito il panico può creare più danno; attenersi alle disposizioni impartite dagli addetti ed alle eventuali norme previste per la specifica situazione. Dirigersi in modo ordinato all'esterno dell'edificio e nel luogo sicuro più vicino, seguendo la via più breve indicata dalla apposita segnaletica, chiudendo le porte tagliafuoco; in caso di incendio non usare gli ascensori. Se i corridoi e le scale sono completamente invase dal fumo, rimanere nella stanza (porte ben chiuse e fessure ben tappate possono proteggere per molto tempo); segnalare la propria presenza con ogni mezzo. Aiutare i colleghi in difficoltà e, qualora la situazione lo permetta, prima di allontanarsi e comunque nel più breve tempo possibile, riporre in luogo sicuro eventuali sostanze pericolose, al fine di minimizzare le conseguenze dell'incidente; non effettuare alcuna altra manovra per la quale l'operatore, in particolare lo studente, non abbia ricevuto adeguate istruzioni.

25 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Art. 15 D. Lgs. 626/94 “Il datore di lavoro … prende i provvedimenti necessari in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza … e stabilisce i necessari rapporti con i servizi esterni anche per il trasporto dei lavoratori infortunati.” 3. “Le caratteristiche minime delle attrezzature di pronto soccorso … sono individuati in relazione alla natura dell’attività, al numero di lavoratori occupati e ai fattori di rischio …”

26 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Gli armadietti contenenti i presidi di pronto soccorso sanitario devono essere in numero proporzionale alle dimensioni, affollamento e attività della Struttura, installati e segnalati (ex D.P.R. 493/96) a tutto il personale su ogni piano, nelle vicinanze dei laboratori chimico-fisico-biologici, nelle officine ed essere sempre accessibili; inoltre gli armadietti dovranno essere periodicamente riforniti dei presidi. ELENCO PRESIDI ART. 1 del DM 28/07/1958 un tubetto sapone in polvere; una bottiglia da g. 250 alcool denaturato; tre fialette da cc. 2 alcool iodato 1%; due fialette da cc. 2 di ammoniaca; un preparato antiustione; un rotolo di cerotto adesivo da m. 1 x cm. 2; due bende di garza idrofila da m. 5 x cm. 5 e una da m. 5 x cm. 7; cinquanta compresse garza idrofila sterilizzata da cm. 10 x 10; tre pacchetti da g. 20 di cotone idrofilo; tre spille di sicurezza; un paio di forbici; istruzioni

27 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
INTEGRATO DA: guanti monouso in vinile o lattice; pinzette sterili monouso; sacchetti monouso per raccolta rifiuti sanitari; n. 2 lacci emostatici; una confezione di cerotti pronti all’uso (varie misure); una confezione 250cc. di acqua ossigenata F.U. 10 volumi; una confezione di clorossidante elettrolitico al 5% (Euclorina); un flacone di soluzione per lavaggio oculare.

28 Prevenzione e Sicurezza Comportamento in caso di infortunio
La vita dell’infortunato spesso dipende dalla rapidità dell’intervento Mantenere la calma Prodigare le prime cure Avvertire il medico Organizzare il trasporto in ospedale Consegnare al medico l’etichetta

29 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
In presenza di liquidi biologici (sangue, ecc. ) indossare i guanti monouso 1. Valutare lo stato di coscienza dell’infortunato Adagiarsi in prossimità del paziente. Scuoterlo, chiamarlo e punzecchiarlo a livello dei tricipiti al fine di verificare la sua risposta a stimoli tattili, verbali e dolorifici. Se NON è cosciente e non si muove dire ad alta voce: “Il paziente è incosciente!” e chiamare immediatamente il 118. Se cosciente confortarlo e rassicuralo, contattare il 118, descrivere le condizioni dell'infortunato e attendere istruzioni.

30 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
2. Verificare se le vie aeree (bocca, naso) dell'infortunato sono libere da corpi estranei Liberare le vie aeree se ostruite da vomito, lingua ripiegata, corpi estranei. Se l'infortunato non ha subito traumi iperestendere il capo. ANOSSIA 4' Morte clinica 10' Morte biologica

31 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
APERTURA DELLE VIEE AEREE

32 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
3. Verificare la presenza del respiro Avvicinare l’orecchio alla bocca dell’infortunato per sentire l’aria che esce e osservare il movimento del torace che si espande, per almeno 10 secondi. Se NON respira dire “non respira” e si è in grado effettuare due ventilazioni. Se respira e non traumatizzato mettere in posizione laterale di sicurezza.

33 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
VENTILAZIONI ARTIFICIALI

34 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
4. Verificare se il cuore batte (presenza del polso) Posizionare i polpastrelli sul collo, lateralmente alla trachea, sull'arteria carotide per un tempo di almeno 7-10 sec. Se NON si sente polso e si è in grado eseguire il massaggio cardiaco.

35 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
Individuazione del punto di compressione

36 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
Compressione Toracica

37 Prevenzione e Sicurezza Regole del soccorritore
Compressione Toracica Cause più frequenti di lesioni e/o inefficacia Punto di compressione Scorretto. Compressioni troppo intense o brusche. Fratture sternali o costali Lesioni organi interni (polmoni, fegato, milza) Compressioni troppo superficiali Circolo insufficiente

38 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
In caso di ingestione, inalazione, contatto o ogni altra esposizione di SOSTANZE CHIMICHE consultare la Scheda Dati di Sicurezza della sostanza chimica Contaminazione o lesioni della pelle Rimuovere tutti gli indumenti contaminati Lavare la parte interessata con acqua corrente Tenere l’infortunato disteso ed al caldo Praticare la respirazione con ossigeno Ricorrere all’assistenza medica

39 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Contaminazione o lesioni dell’apparato respiratorio Attenzione a non inalare il gas tossico Aprire porte e finestre per migliorare la ventilazione Portare l’infortunato in un luogo sicuro Tenere l’infortunato disteso ed al caldo Praticare la respirazione con ossigeno Ricorrere all’assistenza medica

40 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Ferite da taglio e lacero-contuse Lavarsi bene le mani con acqua e sapone prima di toccare qualunque ferita o il materiale di medicazione; in caso di mancanza di acqua, pulirsi con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool. Lavare la ferita con acqua pura e sapone, servendosi della garza per allontanare il terriccio, la polvere, le schegge, ecc.; in mancanza di acqua, lavare la pelle intorno alla ferita con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto di alcool. Lasciare uscire dalla ferita alcune gocce di sangue ed asciugare con la garza. Applicare alla ferita un poco di alcool iodato; coprire con garza; appoggiare sopra la garza uno strato di cotone idrofilo; fasciare con una benda di garza, da fissare alla fine con una spilla o con un cerotto. Se si tratta di piccola ferita, in luogo della fasciatura, fissare la medicazione mediante striscioline di cerotto. Se dalla ferita esce molto sangue comprimerla con garza e cotone idrofilo, in attesa che l'infortunato riceva le cure del medico. Se la perdita di sangue non si arresta e la ferita si trova in un arto, in attesa del medico legare l'arto, secondo i casi a monte (arteriosa) o a valle (venosa) della ferita o in ambedue le sedi, mediante una fascia di garza, una cinghia, una striscia di tela, ecc., sino a conseguire l'arresto dell'emorragia.

41 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Contaminazione e lesioni dell’apparato digerente Sciacquare la bocca con acqua corrente, quindi con bicarbonato di sodio o con acido citrico o limone in caso di contaminazione con acidi e basi rispettivamente. Far bere abbondante acqua. Se la sostanza non è corrosiva, provocare il vomito con un emetico (es. sciroppo di ipecacuana). Somministrare l’antidoto. Qualora si ignori l’antidoto o la natura della sostanza tossica, somministrare carbone. Non somministrare latte. Tenere l’infortunato disteso ed al caldo. Praticare la respirazione con ossigeno. Ricorrere all’assistenza medica.

42 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Ferite agli occhi Nel caso di ferita agli occhi, lavare la lesione soltanto con acqua, coprirla con garza sterile e cotone idrofilo e fissare la medicazione con una benda ovvero con striscioline di cerotto. In caso di ferite dovute a corpi estranei (es. schegge) non tentare assolutamente di estrarre il corpo estraneo. Ricorrere all’assistenza medica. Ustioni In caso di scottature, applicare con delicatezza sulla lesione un po' del preparato anti-ustione, coprire con la garza e fasciare non strettamente. Coprire l’infortunato e ricorrere al più presto all’assistenza medica.

43 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Trauma Se non assolutamente indispensabile, non muovere il ferito. Tenere l’infortunato disteso ed al caldo. Non somministrare liquidi. Chiamare un’autoambulanza per trasportare l’infortunato all’ospedale.

44 Prevenzione e Sicurezza Pronto Soccorso
Folgorazione Interrompere l’alimentazione elettrica. Se questo non fosse possibile, isolarsi da terra prima di toccare l’infortunato. Se l’infortunato può bere, somministrare liquidi. Se necessario, praticare la respirazione artificiale. Se si nota sangue alla bocca od al naso, spostare il ferito su un fianco ed astenersi da qualunque altro intervento. Chiamare un medico e/o un’autoambulanza. Tenere l’infortunato disteso ed al caldo.

45 Prevenzione e Sicurezza Schema chiamata soccorso esterno 118
È possibile chiamare il 118 da un qualsiasi telefono non occorrono tessere, monete o gettoni  Le richieste di soccorso devono essere precise, ordinate e sintetiche per evitare perdita di tempo prezioso per la salvaguardia della vita umana. Informazioni da fornire (con calma, senza interrompere la comunicazione)  struttura di appartenenza (Dipartimento, Istituto, Centro), proprio nome e cognome e numero telefonico; numero degli infortunati; informazioni sulle condizioni dell’infortunato (coscienza, respiro, polso, ferite, malore, ustione); indicazioni precise per il raggiungimento del luogo dell’infortunio (nome della struttura, indirizzo via, N° civico, piano dell’edificio, denominazione della stanza, laboratorio, percorso interno alla struttura, ecc.); concordare il percorso con la centrale operativa 118. Se il luogo è difficile da raggiungere fare in modo che qualcuno accolga l’ambulanza all'ingresso sulla via principale. Far aprire i cancelli, le sbarre, i portoni di accesso; rispondere alle domande e non riagganciare sino a che sono state impartite disposizioni.


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