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PubblicatoFons Parente Modificato 11 anni fa
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Progetto Pilota 2 Lettura e interpretazione dei risultati
Liceo Scientifico “Ancina” Fossano 27 novembre 2003 Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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Variabili qualitative e quantitative; distribuzione di frequenza; percentuali; normalizzazione; moda; mediana; quantili; media aritmetica; deviazione standard; intervalli di confidenza. Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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La distribuzione di frequenze ( come il carattere si distribuisce nella popolazione studiata) Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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Indicatori di posizione e di tendenza centrali
MODA: è la modalità più ricorrente, cioè il valore della variabile a cui corrisponde la frequenza più elevata MEDIANA: è la modalità a cui appartiene il caso che divide esattamente a metà la distribuzione MEDIA ARITMETICA: è la modalità ottenuta in caso di equidistribuzione del carattere fra tutte le unità statistiche osservate Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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MEDIANA per calcolare la mediana è necessario: ordinare le modalità del carattere in modo crescente; calcolare le frequenze assolute cumulate; osservare in quale modalità cade il caso mediano. Il caso mediano è ottenuto: se N è dispari dividendo il totale più 1 delle unità osservate per 2; se N è pari si possono avere due modalità mediane a cui corrispondono i casi ottenuti dividendo N per 2 e dividendo N per 2 più 1 nell’esempio la mediana = 40 Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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QUANTILI Per ogni distribuzione ordinata possono essere individuati i casi che dividono la distribuzione in n parti uguali. I quantili più usati sono i quartili e i percentili nonché la mediana. I quartili dividono la distribuzione in 4 parti uguali.Il 1° corrisponde al valore al di sotto del quale cade il 25% dei casi, il 2° è la mediana, il 3° corrisponde al valore al di sotto del quale cade il 75% dei casi. Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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MEDIA Se la distribuzione del carattere è unitaria la media si ottiene sommando tutti i valori di X e dividendo tale valore per il numero dei casi Se abbiamo una distribuzione di frequenza, come nell’esempio considerato, la media si ottiene dividendo la somma dei prodotti tra le modalità e le frequenze e il totale delle unità osservate. Media=44.75 Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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Operatori di dispersione- variabilità metrica
Si hanno almeno tre famiglie di indici che misurano la variabilità metrica: VARIABILITÀ GLOBALE: misurano di quanto differiscono tra loro tutti i termini della distribuzione; prendono in considerazione le differenze tra tutte le coppie di valori della variabile. INTERVALLI DI VARIAZIONE: misurano la variabilità considerando la diversità tra due particolari valori della distribuzione. più conosciuto è basato sulla differenza tra massimo e minimo, è detto campo di variazione o range. SCARTI DA UN VALORE CENTRALE: misurano la variabilità confrontando ogni valore con un valore centrale (moda, mediana,media). Tra essi i più noti sono la varianza e la deviazione standard. Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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DEVIAZIONE STANDARD La deviazione standard considera la differenza tra le modalità del carattere e la media, tanto più è grande tanto più le modalità si allontanano dalla media. Data la media della distribuzione si calcola sommando gli scarti al quadrato tra ogni valore della variabile e la media, la somma degli scarti al quadrato deve essere divisa per n (numerosità del collettivo osservato. Nell’esempio ds=29.43 COEFFICIENTE DI VARIAZIONE è un indice di variabilità relativo ed è molto utile per confrontare dei gruppi in quanto è un numero puro. Si ottiene dividendo la deviazione standard per la media Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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Intervalli di confidenza
Supponiamo di voler conoscere il punteggio medio nazionale conseguito dagli studenti delle III superiori nella prova di matematica. Possiamo seguire due strade: Sottoporre tutti gli studenti di III superiore alla prova; Estrarre un campione rappresentativo e attraverso esso stimare la media Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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Determinato il campione la stima della media può avvenire attraverso: Una stima puntuale Stima intervallare Il campione analizzato è uno degli nk campioni che si possono estrarre da una popolazione e su i quali si calcolano le statistiche che interessano. Distribuzione campionaria della media Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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Distribuzione campionaria della media ha media = media della popolazione deviazione standard = deviazione standard della popolazione diviso la radice quadrata della numerosità del campione. errore standard = deviazione standard della distribuzione campionaria tanto più la numerosità del campione è grande tanto più si riduce l’errore standard Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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La stima puntuale ha il difetto di non fornire alcuna informazione sulla probabilità che il valore ottenuto con la stima sia più o meno vicino a quello del parametro della popolazione; La stima intervallare ci dice con quale probabilità il valore ottenuto con la stima cade in un intervallo i cui limiti dipendono dal campione. Anna Alessandra Massa USR Piemonte
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