La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo"— Transcript della presentazione:

1 Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo
FINANCIAL RISK MANAGEMENT Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo prudenziale Disciplina di mercato AT

2 L’impianto di Basilea 2 AT Rischio di credito Rischio di mercato
Rischio operativo Pilastro 1 - Requisito Capitale Minimo Sono previsti due metodi: Standardizzato evoluzione dell’accordo ’98 IRB (Internal rating based) nelle versioni: Base Avanzata CARTOLARIZZAZIONI (Securitization framework) Sono previsti metodi Standard Interni (base statistica /VAR) Sono previsti tre metodi Base Standardizzato Avanzato (AMA) Pilastro 2 - Controllo prudenziale Le banche devono dotarsi di processi e strumenti per fronteggiare ogni tipologia di rischio (ICAAP- Internal Capital Adequacy Assessment Process), secondo proporzionalità L’Autorità di vigilanza riesamina l’ICAAP,verifica la coerenza,autorizza (SREP – Supervisory Overview and Evaluation Process) Le banche sono obbligate all’informativa al pubblico volta a favorire una valutazione della solidità patrimoniale e dell’esposizione al rischio della banca da parte del mercato Pillar 3 - Disciplina di mercato Informativa al mercato sulle seguenti informazioni chiave: strategie e processi, approccio scelto, ammontare di capitale per la copertura dei rischi operativi e gli eventi pregiudizievoli, % di capitale utilizzato per la copertura dei rischi operativi in proporzione al totale del patrimonio Informativa al mercato su altre informazioni rilevanti AT

3 NELL’APPLICAZIONE DI BASILEA 2 LA BANCA SI ISPIRA A PRINCIPI DI:
FINANCIAL RISK MANAGEMENT NELL’APPLICAZIONE DI BASILEA 2 LA BANCA SI ISPIRA A PRINCIPI DI: PROPORZIONALITA’ – IN RAPPORTO A DIMENSIONI GRADUALITA’ - NEL TEMPO AT

4 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
BASILEA 2 ENTRA NELLA QUOTIDIANITA’ DELLA BANCA PONENDO “CONFIDENZA” SUGLI STRUMENTI DI GESTIONE ADOTTATI DAL MANAGEMENT; I SOGGETTI E GLI ORGANI PREPOSTI AL CONTROLLO INTERNO E ALLA SUA VIGILANZA ASSUMONO PAFRTICOLARI RESPONSABILITA’ CONTROLLO INTERNO MIS FRM COMPLIANCE CONTABILITA’ AT

5 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
RISCHIO DI CREDITO AT

6 RISCHIO DI CREDITO FINANCIAL RISK MANAGEMENT
E’ IL RISCHIO CHE IL PRENDITORE NON RESTITUISCA IN TOTALE O IN PARTE UN PRESTITO O NON RISPETTI I TERMINI DI RIMBORSO. AT

7 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT
Il processo di erogazione del credito richiede acquisizioni di informazioni e autorizzazioni. LE INFORMAZIONI SONO ACQUISITE ESTERNAMENTE (CLIENTE,STATISTICHE, BOLLETTINI INFORMATIVI E DAL SISTEMA BANCARIO -CENTRALE RISCHI-) O INTERNAMENTE (DATA BASE) GESTITE PREVALENTEMENTE DA SISTEMI INFORMATICI LE AUTORIZZAZIONI SONO CONCESSE DA SOGGETTI DELEGATI ENTRO DETERMINATI LIMITI AT

8 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT
Il processo di erogazione, normalmente, si articola in diverse fasi che coinvolgono il front-office e il back-office. Richiesta del cliente Acquisizione informazioni Proposta (correlata da merito di credito- valutazione rischio/rating) Autorizzazione/i (incluse delibere comitati se richieste) Erogazione ……. Riesame periodico merito di credito AT

9 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT
NEL PROCESSO DI EROGAZIONE (CORPORATE-PMI)SONO PRESI IN CONSIDERAZIONE ELEMENTI QUALITATIVI E QUANTITATIVI. QUALITA’ DELLA PROPRIETA’ E DEL MANAGEMENT STORIA DELLA SOCIETA’ PER LE PMI TALI INDAGINI SONO DEMANDATE ALLE STRUTTURE LOCALI DELLA BANCA AT

10 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT
NEL PROCESSO DI EROGAZIONE (CORPORATE-PMI)SONO PRESI IN CONSIDERAZIONE ELEMENTI QUALITATIVI E QUANTITATIVI. SOTTO IL PROFILO QUANTITATIVO LE INFORMAZIONI SONO ACQUISITE PRINCIPALMENTE DAI BILANCI E DA RICHIESTE DI INFORMAZIONI AL CLIENTE LA NATURA E L’ESTENSIONE DELLE INFORMAZIONI RICHIESTE SONO LEGATE ALLA FORMA TECNICA DELL’OPERAZIONE es. SE IL CONTRATTO PREVEDE DEI COVENANT, SI RICHIEDONO BUDGET, PIANI PLURIENNALI INFORMAZIONI SONO ACQUISITE TRAMITE LA CENTRALE RISCHI STUDI DI SETTORE, OUTLOOK AT

11 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT
NEL PROCESSO DI EROGAZIONE (CORPORATE-PMI)SONO PRESI IN CONSIDERAZIONE ELEMENTI QUALITATIVI E QUANTITATIVI. GARANZIE. Valutazione delle garanzie da parte di esperti (interni ed esterni) Se reali. Verifica del titolo, dell’esistenza e del grado. AT

12 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT
LA VALUTAZIONE DEL MERITO CREDITIZIO E DEL PRICING E’ FATTA DA ESPERTI. ADDETTI DIVERSI DA COLORO CHE GESTISCONO IL RAPPORTO CON IL CLIENTE. EROGAZIONE APPROVATA DAL COMITATO FIDI DAL CDA NEL CASO DI PARTI CORRELATE AT

13 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT AT
PER IL SETTORE RETAIL, CONSUMER E’ VALUTATA LA CAPACITA’ DI REDDITO DEL CLIENTE E LA FORMA TECNICA DEL FINANZIAMENTO (IMMOBILIARE, LEASING, CC) AT

14 EROGAZIONE FINANCIAL RISK MANAGEMENT RILEVANTI ASPETTI PROCEDURALI
LIMITI AUTORIZZATIVI SCONFINAMENTI SALDI CONTABILE/DISPONIBILE AT

15 La contabilizzazione dei crediti ed il provisioning
FINANCIAL RISK MANAGEMENT RISCHIO DI CREDITO La contabilizzazione dei crediti ed il provisioning La base di partenza per l’applicazione delle metodologie di Basilea 2 sono i valori di bilancio dei crediti; dal 2005 redatto secondo i principi IFRS. I principi contabili trattano di - iscrizione iniziale - valutazione successive - eliminazione AT

16 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
FINANZIAMENTI E CREDITI – IAS 39 Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate con pagamenti fissi o determinabili che non sono stati quotati in un mercato attivo ad eccezione di: quelli che l’entità intende vendere immediatamente o a breve, che devono essere classificati come posseduti per negoziazione, e quelli che l’entità al momento della rilevazione iniziale designa al fair value (valore equo) rilevato a conto economico; (b) quelli che l’entità al momento della rilevazione iniziale designa come disponibili per la vendita; o (c) quelli per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale, non a causa del deterioramento del credito, che devono essere classificati come disponibili per la vendita. Le altre attività finanziarie a fair value rilevabile a conto economico, b) investimenti posseduti fino alla scadenza, c) disponibili per la vendita AT

17 La contabilizzazione dei crediti
FINANCIAL RISK MANAGEMENT La contabilizzazione dei crediti Valorizzazione - IAS 39 COSTO AMMORTIZZATO Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata misurata al momento della rilevazione iniziale l’attività o la passività finanziaria al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (operata direttamente o attraverso l’uso di un accantonamento) a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità. Il criterio dell’interesse effettivo è un metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo il relativo periodo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario o, ove opportuno, un periodo più breve al valore contabile netto dell’attività o passività finanziaria. Quando si calcola il tasso di interesse effettivo, un’entità deve valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (p.e., il pagamento anticipato,un’opzione all’acquisto o simili), ma non deve considerare perdite su crediti future. AT

18 La contabilizzazione dei crediti
FINANCIAL RISK MANAGEMENT La contabilizzazione dei crediti I PRINCIPI CONTABILI IFRS E I CRITERI DI VALUTAZIONE DI BASILEA 2 POSSONO PORTARE A VALUTAZIONI DIVERSE IL MANCATO ENDORSEMENT DI IAS 32 E 39 E’ PRINCIPALMENTE ORIGINATO DALL’OPPOSIZIONE DELLE BANCHE AT

19 La contabilizzazione dei crediti
FINANCIAL RISK MANAGEMENT La contabilizzazione dei crediti dalla Nota Integradiva del bilancio consolidato di Unicreditgroup 4 – Crediti I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte. Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche. Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, comprensivo dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione. ………. AT

20 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
da nota integrativa bilancio consolidato Unicreditgroup ……... Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che,probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi al netto degli oneri di recupero e di eventuali anticipi ricevuti; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. segue AT

21 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Ogni cambiamento…. che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina…… una rettifica di valore… Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi…. (determina) una ripresa di valore…….. L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile ….. segue AT

22 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie: • sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene generalmente su basa analitica ovvero, in caso di importi non significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee; • incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in temporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo: sono valutati prevalentemente in modo forfetario su basi storico/statistiche, analiticamente quando particolari elementi lo consiglino; • esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali sono stati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al costo previsto della relativa raccolta. (segue) AT

23 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
• esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 180 giorni…… …. Tali esposizioni sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche. La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea II………. (segue) AT

24 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
Nelle voci crediti sono altresì rilevati, come “Attività cedute non cancellate”, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione (successive al 1° gennaio 2004) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio… Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a conto economico. In caso di perdite per riduzione di valore dei titoli rivenienti da cartolarizzazione proprie mantenuti in portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato…. AT

25 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica TIPOLOGIA OPERAZIONI/VALORE 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Locazione finanziaria 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito 9. Attività deteriorate 10. Attività cedute non cancellate Totale (Valore di bilancio) Totale (fair value) - AT

26 LA PONDERAZIONE DELLE ESPOSIZIONI
FINANCIAL RISK MANAGEMENT RISCHIO DI CREDITO LA PONDERAZIONE DELLE ESPOSIZIONI METODOLOGIA STANDARDIZZATA METODOLOGIA IRB (Internal Rating Based) - Base - Avanzata AT

27 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA UNA MAGGIOR SENSITIVITA’ RISPETTO A BASILEA 1, PUR BASANDOSI SULLO STESSO PROCEDIMENTO PONDERAZIONE DEL RISCHIO, ATTRAVERSO. - MAGGIOR SEGMENTAZIONE DEI PORTAFOGLI - UTILIZZO DI RATING ESPRESSI DA AGENZIE - PIU’FAVOREVOLE TRATTAMENTO DEL PORTAFOGLIO RETAIL AT

28 METODOLOGIA STANDARDIZZATA IL PROCEDIMENTO PREVEDE
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA IL PROCEDIMENTO PREVEDE 1. LA CLASSIFICAZIONE DEI PORTAFOGLI - A SECONDA DELLA CONTROPARTE, DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE DEL CERDITO E DELLE MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DEL RAPPORTO; - APPLICAZIONI DEI RATING ESTERNI (ECA – EXPORT CREDIT AGENCY O ECAI – ESTERNAL CREDIT ASSESSMENT INSTITUTION) 2. PONDERAZIONI EFFETTUATE SULLA BASE DI TABELLE INDICATE DALL’AUTORITA’ DI VIGILANZA AT

29 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA PARTICOLARI PORTAFOGLI ESPOSIZIONI VERSO GOVERNI E BANCHE CENTRALI (RATING ECA, ECAI) ESPOSIZIONI RETAIL, PONDERAZIONE 75% ESPOSIZIONI CON GARANZIE IMMOBILIARI DISTINZIONE TRA RESIDENZIALE (35%) E NON RESIDENZIALE (50%) AT

30 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA DEFINIZIONI ESPOSIZIONI ATTIVITA’ PER CASSA E FUORI BILANCIO SISTEMI DI TUTELA ISTITUZIONALE SISTEMI BASATI SU ACCORDI ATTRAVERSO CUI LE BANCHE SI PROTEGGONO RECIPROCAMENTE CONTRO RISCHI DI ILLIQUIDITA’ E INSOLVENZA SOLICITED RATING RILASCIATO SU RICHIESTA DEL SOGGETTO VALUTATO E DIETRO COMPENSO UNSOLICITED RATING SENZA RICHIESTA E COMPENSO AT

31 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA CLASSE DI MERITO DEL CREDITO E’ DESUNTA DAL RATING ATTRIBUITO DA UNA ECAI AT

32 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA PROCESSO DI ASSEGNAZIONE DEL RATING DELL’ECAI AT

33 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA Dal paper del Comitato di Basilea del giugno 2006 Crediti Corporate e……rischio paese per crediti verso estero AT

34 METODOLOGIA STANDARDIZZATA
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA LE PONDERAZIONI DEL PORTAFOGLIO “IMPRESE E ALTRI SOGGETTI”. Circ. 263 CLASSE MERITO PONDERAZIONE DI CREDITO % % % % SE LA BANCA NON UTILIZZA I RATING, PONDERA IL PORTAFOGLIO AL 100% AT

35 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
METODOLOGIA STANDARDIZZATA LE PONDERAZIONI PARTICOLARI 1. Esposizioni scadute (past due loans) - sofferenze, incagli e ristrutturati - esposizioni verso alcuni soggetti residenti scadute o con sconfinamenti oltre 90 gg - esposizioni soggette a deroga Ponderazione: 150%, se le rettifiche di valore sono inferiori al 20% dell’esposizione lorda: 100% se le rettifiche sono pari o superiori AT

36 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
METODOLOGIA STANDARDIZZATA LE PONDERAZIONI PARTICOLARI 2. ESPOSIZIONI AD ALTO RISCHIO VENTURE CAPITALE E PRIVATE EQUITY % HEDGE FUNDS % 3. ALTRE ESPOSIZIONI DA 0 (ORO) A 100 % IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E ALTRE. AT

37 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
METODOLOGIA STANDARDIZZATA FUORI BILANCIO – GARANZIE E IMPEGNI La ponderazione va applicata all’ EQUIVALENTE CREDITIZIO tenuto conto della classificazione del rischio (allegato B-tipologia di operazioni) AT

38 FINANCIAL RISK MANAGEMENT
METODOLOGIA STANDARDIZZATA FUORI BILANCIO – GARANZIE E IMPEGNI Classificazione allegato B Rischio pieno Rischio medio Rischio medio/basso Rischio basso AT

39 IL REQUISITO PATRIMONIALE CONSOLIDATO E’ PARI A
FINANCIAL RISK MANAGEMENT METODOLOGIA STANDARDIZZATA IL REQUISITO PATRIMONIALE CONSOLIDATO E’ PARI A 8% DELLE ATTIVITA’ DI RISCHIO PONDERATE AT


Scaricare ppt "Pilastri di Basilea 2 Patrimonio minimo richiesto Controllo"

Presentazioni simili


Annunci Google