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nelle Istituzioni Scolastiche

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Presentazione sul tema: "nelle Istituzioni Scolastiche"— Transcript della presentazione:

1 nelle Istituzioni Scolastiche
IL PROGRAMMA ANNUALE Aspetti contabili della programmazione nelle Istituzioni Scolastiche

2 SISTEMA AMMINISTRATIVO
1 L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO

3 1.1 L’evoluzione del sistema amministrativo
La legge delega del 1973 e i Decreti delegati del 1974 : 1) Scuole autonome giuridicamente ·        gli istituti e scuola di istruzione tecnica (dal 1931) ·        istituti e scuole di istruzione artistica (dal 1929) ·        convitti nazionali (1923) ·        educandati femminili (1929) 2) Scuole con la sola autonomia amministrativa Mutamento della struttura degli organi collegiali per venire incontro ad esigenze di maggiore partecipazione e gestione sociale

4 1.2 L’evoluzione del sistema amministrativo
Gli anni : crisi del modello centralistico e nascita dell’idea di autonomia delle scuole. Tappe normative: legge 241/90 che si occupa delle nuove norme di diritto amministrativo (semplificando i processi e l’accesso alla PA) e che modifica il rapporto della PA con il cittadino. Legge 421/92 delega il Governo a razionalizzare revisionare il pubblico impiego che diventa la fonte principale della riforma della PA legge 15 marzo 1997 n. 59 – Art. 21

5 1.3 L’evoluzione del sistema amministrativo
La normazione secondaria ex art. 21 legge 59/97 d.lgs 112/98: Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli Enti locali con delega alle regioni, alle province di alcune competenze in materia di istruzione e formazione d.lgs 59/98: Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle istituzioni scolastiche autonome. d.lgs 233/99: Riforma degli organi collegiali territoriali della scuola D.P.R. 275/99: Regolamento in materia di autonomia scolastica D.M. 44/01: Nuovo regolamento di contabilità delle II.SS. ???? Nuovi organi collegiali?

6 1.4 L’evoluzione del sistema amministrativo
Le istituzioni scolastiche oggi ·       PERSONALITA’ GIURIDICA e con essa: 1)     Autonomia amministrativa e organizzativa 2)     Autonomia finanziaria 3)     Autonomia didattica 4)     Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo

7 1.4.1 L’evoluzione del sistema amministrativo
Personalità giuridica: “unità sociale, costituita da un organizzazione di persone e mezzi idonei al soddisfacimento di finalità a carattere collettivo e permanente, riconosciuta come soggetto indipendente di diritti e doveri dall’ordinamento giuridico. Esplica la propria attività per mezzi di persone fisiche”

8 1.5 L’evoluzione del sistema amministrativo
Autonomie…. Autonomia amministrativa: art. 25 DPR 416/74 gestione di fondi assegnati per determinati scopi, bilancio proprio e organi di gestione responsabili (FINANZA DERIVATA) Autonomia organizzativa: art. 5 DPR275/99 libertà di esprimere una propria organizzazione frutto della progettualità interna coerente con gli obbiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo di studio Autonomia finanziaria: DM 44/01(modificativa della precedente) gestione di fondi propri per il raggiungimento degli obbiettivi istituzionali

9 BILANCIO DI PREVISIONE
2 DAL BILANCIO DI PREVISIONE AL PROGRAMMA ANNUALE

10 2.1 Dal Bilancio di Previsione al Programma annuale
Documenti contabili Vecchio Regolamento Nuovo Regolamento Bilancio di previsione Programma annuale Conto Consuntivo Conto Consuntivo

11 2.2 I Principi contabili I principi contabili
1)    È un bilancio finanziario (non è possibile evidenziare progetti a costo zero); 2)    E’ un bilancio di competenza; contrapposto a quello di cassa poiché si considerano determinanti per entrate e uscite due diversi momenti contabili; 3)    E’ unico: non vi possono essere altre gestioni; 4)    E’ veridico: deve cioè rispecchiare l’effettivo andamento delle condizioni finanziarie; 5)    E’ universale tutte le entrate e le spese, anche di modesta entità devono essere “previste”; 6)    Pareggio

12 2.2,1 – Principi contabili nel D.M. 44
Integrità: le entrate e le spese vanno riportate al lordo, cioè comprensive, di qualsiasi onere o provento a esse collegato. Unità: il complesso delle somme disponibili e delle loro utilizzazioni non può che trovare annotazione in un unico documento contabile Veridicità: le previsioni devono essere attendibili, basate quindi su assegnazioni/realistiche previsioni (dati storici) Pubblicità l’art. 2/9 prevede l’affissione all’albo entro 15 gg. dall’approvazione e l’inserimento, ove possibile, nel sito WEB della scuola.

13 2.2,2 – Principi contabili nel D.M. 44
Trasparenza: nella documentazione contabile si trova traccia di ogni operazione assunta e delle logiche sottese alle decisioni prese Annualità: il programma si riferisce a un anno finanziario (anno solare come per il bilancio dello stato ad esso collegato) discrepante rispetto a quello scolastico Universalità: tutte le Entrate e le Uscite devono essere previste dal Programma. E’ vietata la gestione di fondi al di fuori del programma, fatte salve le previsioni di cui all’art. 20 (Aziende agrarie e speciali) e 21 (Proventi derivanti dalla vendita di beni e da servizi a favore di terzi).

14 2.3 Il pareggio di bilancio
Il Pareggio in fase previsionale: una buona programmazione si adopera per impiegare tutti i fondi disponibili per il raggiungimento degli obbiettivi istituzionali [Nel vecchio Bilancio Prelevamento Avanzo; nel Programma Disponibilità finanziaria da programmare] Il Pareggio in fase consuntiva L’organo di gestione deve fare in modo che gli obbiettivi politici siano effettivamente raggiunti attraverso l’utilizzazione efficace, efficiente ed economica delle risorse

15 2.4 Dal Bilancio di Previsione al Programma annuale
2.4,1 Il pareggio nel vecchio Regolamento ENTRATE USCITE Prelevamento dall’Avanzo di amministrazione Contributo Stato Analiticamente suddivise Contributo Enti e privati Redditi, Rette e Tasse

16 2.4,2 I vincoli nel vecchio Regolamento
2.4 Dal Bilancio di Previsione al Programma annuale 2.4,2 I vincoli nel vecchio Regolamento CAP. 13 (legge 440) CAP. 15 (legge 440)

17 2.5 Il regolamento 44/01 2.5, 1 Il pareggio nel Nuovo Regolamento
ENTRATE Entrate USCITE Avanzo di amministrazione Attività Finanziamenti dello Stato Gestione Finanziamenti da Enti Territoriali Contributi da Privati Progetti Proventi da gestioni economiche Altre entrate Disponibilità da programmare Mutui Fondo di riserva

18 2.5 Il Regolamento 44/01 2.5, 2 I vincoli nel Nuovo Regolamento
ENTRATE Entrate USCITE Attività Gestione Vincolate Progetti Non vincolate Disponibilità da programmare Fondo di riserva

19 2.6 Un confronto con il bilancio di previsione
Le differenziazioni 1)Vengono precisati con attenzioni gli apporti degli enti locali territoriali in ragione dell’aumento delle competenze ad essi delegati in materia di istruzioni     2) I finanziamenti dello Stato sono suddivisi ulteriormente in dotazioni e somme vincolate. 3) È inserita la possibilità di accendere mutui: il nuovo DM prevede una serie di contratti in cui precedentemente le II.SS non potevano accedere a causa della non possibilità di costituire, modificare o estinguere alcuni rapporti patrimoniali per la mancanza di personalità giuridica.

20 2.7 La gestione Entrate Uscite P.A.R.V. P.I.L.O.P. Previsione
Accertamento Impegno = Liquidazione Riscossione Ordinazione Versamento Pagamento

21 2.7,1 La gestione La fase della Previsione – comune a Entrate e Uscite – coincide con il momento della redazione del Programma annuale L’approvazione del Programma comporta autorizzazione all’accertamento delle Entrate e all’impegno delle Spese ivi previste. Resp. CONSIGLIO DI ISTITUTO L’accertamento avviene allorché si riceve la comunicazione con la quale un soggetto – pubblico o privato – informa di dovere/volere disporre un versamento a favore della Scuola. Resp. DIRIGENTE SCOLASTICO Nella riscossione la scuola emette la reversale di incasso che è il titolo che consente all’istituto cassiere di contabilizzare la somma in entrata; la somma viene contabilizzata anche nel giornale di cassa. Resp. DIRIGENTE-DIRETTORE La banca con il versamento, provvede materialmente all’introito nel conto ricevendo il bonifico/il contante ecc. Resp. ISITUTO CASSIERE Con le nuove convenzioni di cassa riscossione e versamento sono normalmente unica operazione ovvero la seconda anticipa la prima.

22 2.7,2 La gestione La fase della Previsione – comune a Entrate e Uscite – coincide con il momento della redazione del Programma annuale L’approvazione del Programma comporta autorizzazione all’accertamento delle Entrate e all’impegno delle Spese ivi previste. Resp. CONSIGLIO DI ISTITUTO L’impegno coincide con il momento in cui la Scuola assume l’obbligo di pagare una certa somma, a seguito di una qualche forma contrattuale : ordine di fornitura, stipulazione di contratto di prestazione d’opera ecc. Resp. DIRIGENTE La liquidazione consiste nella determinazione dell’esatto importo dovuto, previo accertamento - nel caso di acquisto di beni e servizi o di esecuzione di lavori - della regolarità della relativa fornitura o esecuzione. Resp. DIRETTORE Con l’ordinazione, la Scuola emette il mandato di pagamento che è titolo che consente al cassiere di erogare la somma al creditore. Resp. DIRIGENTE-DIRETTORE Con il pagamento la banca versa la somma al creditore secondo le modalità prescelte (bonifico, per cassa ecc.) Resp. ISTITUTO CASSIERE

23 2.7,3 La gestione Il Programma annuale è un Bilancio di competenza, che riporta Entrate accertate e Uscite impegnate, a prescindere dal momento della loro riscossione o pagamento. Residuo attivo = Entrata accertata entro il 31 Dicembre dell’anno di riferimento (non segue la riscossione). Residuo passivo = Uscita impegnata entro il 31 Dicembre dell’anno di riferimento (non segue l’ordinazione).

24 2.8 Le risorse Le risorse disponibili nel Programma annuale
Le risorse disponibili nel Programma annuale AVANZO DI AMMINISTRAZIONE Le Dotazioni ·        Ordinaria ·        Perequativa ·        Altri non vincolati Le risorse vincolate

25 2.9 Gli impieghi Le Uscite nel Programma annuale “Aree di intervento”
1)      Attività 2)      Gestioni 3)      Progetti Il piano dei conti per il monitoraggio e la rendicontazione

26 2.9 Gli impieghi Attività: azioni didattiche tradizionalmente svolte per il raggiungimento degli obiettivi previsti dal POF. Progetti: azioni finalizzate al raggiungimento di obiettivi innovativi rispetto al passato e alla realizzazione di un’offerta formativa aggiuntiva. Gestioni economiche: ( attinenti azienda agraria, azienda speciale, Attività per conto terzi, Attività convittuale) fanno parte della cosiddetta attività commerciale che le scuole possono svolgere secondo criteri di rendimento economico. Fondo di riserva: stanziamento da utilizzare per aumentare le disponibilità rivelatisi insufficienti, per spese maggiori o impreviste. L’ammontare non può superare il 5% della dotazione finanziaria ordinaria. Aggregato Z rappresenta uno stanziamento non ancora definito per quanto attiene la tipologia di attività che, ancora, non sono state programmate.

27 2.10 L’avanzo di amministrazione
Secondo l’art. 3 comma 3 del Regolamento: “In apposito prospetto sono indicati i singoli stanziamenti di spesa correlati all’utilizzazione del presunto avanzo di amministrazione. Detti stanziamenti possono essere impegnati solo dopo la realizzazione dell’effettiva disponibilità finanziaria e nei limiti dell’avanzo effettivamente realizzato”, Il Programma redatto per competenza subisce un vincolo di cassa. “L’avanzo di amministrazione determinato da residui attivi di competenza di questa D.G. va inserito opportunamente nell’aggragato Z fino alla loro riscossione” Circ. sulle indicazioni riepilogative Programma dicembre 2009 e nota 22 febbraio 2010

28 2.10,1 L’avanzo di amministrazione: determinazione
VERIFICA GESTIONE DI COMPETENZA Importi a Accertamenti € ,31 b Impegni € ,76 c Differenza (a-b) - € ,45 VERIFICA GESTIONE DI COMPETENZA Importi a Avanzo di amministrazione a.p. € ,70 b Differenza (+) tra programmazione e accertamenti € 432,95 c Differenza (-) tra programmazione e accertamenti € 0,00 d Differenza (+) tra programmazione e impegni € ,20 e Differenza (-) tra programmazione e impegni f Disponibilità da programmare al (Mod. H bis) * € 1.500,00 Differenza (+c+d+f-a-b-e) - € ,45 VERIFICA GESTIONE COMPLESSIVA Importi a Avanzo di amministrazione a.p. € ,70 b Variazioni in – RESIDUI ATTIVI € 0,00 c Variazioni in – RESIDUI PASSIVI d Avanzo/Disavanzo di competenza € ,45 AV AVANZO DI AMMINISTRAZIONE (a-b+c+d) € ,25

29 2.10,2 L’avanzo di amministrazione: determinazione
DETERMINAZIONE AVANZO (MOD. J) a Fondo cassa al € ,24 b Riscossioni anno 2008 € ,59 c Pagamenti anno 2008 € ,66 d Fondo cassa al (a+b-c) € ,17 e Residui attivi al € 8.511,14 f Residui passivi al € ,06 AV Avanzo di amministrazione (d+e-f) € ,25 METODO ALTERNATIVO N. 1 DET. AVANZO a Minori/Maggiori accertamenti residui attivi € 0,00 b Minori Impegni residui passivi c Saldo gestione residui -/+ € 0,00 d Minori/Maggiori accertamenti competenza € ,31 e Minori Impegni competenza - € ,76 f Saldo gestione Competenza - € ,45 Avanzo di amministrazione non appl. anno precedente € ,70 AV Avanzo di amministrazione € ,25

30 2.10,23 L’avanzo di amministrazione: determinazione
METODO ALTERNATIVO N. 2 DET. AVANZO a Fondo cassa al € ,24 b Accertamenti 2008 € ,59 c Impegni 2008 - € ,66 d Risultato di gestione competenza 2008 (b+c) - € ,,07 e Accertamento residui 2008 € 8.511,14 f Impegni residui 2008 - € ,06 g Risultato gestione residui 2008 (e+f) - € ,92 AV Avanzo di amministrazione [a+(b+c)+(e+f)] € ,25 METODO ALTERNATIVO N. 3 DET. AVANZO a Fondo di cassa al € ,24 b Totale accertamenti (competenza e residui) € ,73 c Totale impegni (competenza e residui) € ,72 AV Avanzo di amministrazione € ,25

31 2.11 La dotazione ordinaria 2009
Dotazione finanziaria comunicata con Ad essa si aggiungono le funzioni strumentali (art.33 ccnl2007 ); gli incarichi specifici (art. 47 ccnl 2007); le ore eccedenti di insegnamento ( art. 30 ccnl 2007); le attività complementari di ed. fisica ( art. 87 ccnl 2007 ); le indennità di turno notturno e/o festivo per Convitti ed Educandati Inoltre integrazioni finanziarie nel corso dell’anno per supplenze brevi, consistenza numerica dei posti di sostegno , indennità di amministrazione parte variabile,compensi ai componenti delle Commissioni degli esami di Stato attraverso “Monitoraggi”

32 2.12 La dotazione ordinaria 2010
Dotazione finanziaria comunicata con nota 9537 del In essa ritroviamo: le funzioni strumentali (art.33 ccnl2007 ); gli incarichi specifici (art. 47 ccnl 2007); ore eccedenti pratica sportiva; Inoltre integrazioni finanziarie nel corso dell’anno per supplenze brevi, indennità di amministrazione parte variabile,compensi ai componenti delle Commissioni degli esami di Stato attraverso “Monitoraggi” ed altre voci una tantum (Tarsu anni pregressi, notturni e festivi ecc.) Minore utilizzo dei monitoraggi a favore delle informazioni reperite mediante i flussi mensili.

33 2.13 La dotazione ordinaria 2011
Accordo a.s. 2010/11 18 maggio 2010 che comprende le funzioni strumentali (art.33 ccnl2007 ); gli incarichi (art. 47 ccnl 2007); attività complementari di educazione fisica; ore eccedenti sostituzione colleghi assenti; Indennità e compensi vari (notturni e festivi e indennità al sostituto del DSGA) LA NOVITA’ del CEDOLINO UNICO e la conseguente decurtazione delle possibilità di cassa per l’anno 2011; dal 2013 previsto cedolino ex DPSVT anche per supplenti temporanei

34 2.14 La dotazione ordinaria
Le risorse assegnate con la dotazione ordinaria sono PRIVE DI VINCOLO DI DESTINAZIONE all’infuori di quello prioritario per lo svolgimento della mission delle scuole (istruzione, formazione, orientamento – art. 1 comma 2 DM 44/01) Tutti i meccanismi del DM 21/07 sono superati dalla specifica comunicazione della dotazione ordinaria e comunque anche tale assegnazione rileva esclusivamente ai fini della quantificazione non delle specifiche motivazioni. Le assegnazioni per funzionamento sono ricomprese nella omnicomprensività della dotazione: maggiore libertà di azione ma maggior impegno in termini previsionali e gestionali.

35 2.15 La dotazione ordinaria
La risorsa finanziaria comprende: Supplenze brevi e saltuarie (DM21/07) Funzionamento amm.vo e did. (quota istituto, sedi, alunni) Compensi revisori (solo capofila) Oneri pulizie o co.co.co (scuole con contratti storici) EVENTUALI INTEGRAZIONI PER: Supplenze brevi e saltuarie Oneri pulizie Fondi 440/97 Aree forte processo immigratorio (art. 9 CCNL)

36 2.16 Il Cedolino Unico La risorsa finanziaria “virtuale” comprende:
le funzioni strumentali (art.33 ccnl 2007 ); gli incarichi (art. 47 ccnl 2007); attività complementari di educazione fisica; ore eccedenti sostituzione colleghi assenti; Indennità e compensi vari (notturni e festivi e indennità al sostituto del DSGA) Il F.I.S. EVENTUALI INTEGRAZIONI PER: Attività complementari ed. fisica e docente coord. prov. Corsi di recupero (extra FIS anche per esterni) Anno sc. 2011/2012 Esami di stato (eccedente € a classe terminale) Indennità f.s., di direzione e reggenza: assenza finanziamenti

37 2.16 Il Cedolino Unico: normativa
Legge finanziaria 191 del 2009 Circolare 28 del 2010 della Ragioneria di Stato. Legge 122 del 2010 Decreto attuativo D.M. 1 dicembre 2010 Circolare applicativa MEF n. 39 del Circolare MIUR …

38 L‘integrazione dei sistemi informativi SPT, SICOGE, SIRGS
ANAGRAFICA DEI POS SPT SICOGE ANAGRAFICA DEI POS ANAGRAFICA CAPITOLI/PG DECRETO DI RIPARTO IMPORTI DA AUTORIZZARE (KO/OK) FLUSSI DEL PAGATO STORYBOARD Slide e testo tratto dall’intervento della Dott.ssa Damiotti il 6 ottobre AUDIO: Un ulteriore elemento di complessità del progetto riguarda l’integrazione di sistemi informativi diversi, SICOGE, SPT e SIRGS sui quali poggia l’intero processo del Cedolino Unico. In particolare, questa integrazione è stata perseguita attraverso la condivisione di anagrafiche e di servizi e attraverso lo scambio di flussi informativi. IMPORTI DA AUTORIZZARE SIRGS FLUSSI DEL PAGATO 38 38

39 2.16 Il Cedolino Unico: le peculiarità delle scuole
Il Miur definisce il Piano di riparto (compensi non previsti nella Circ.PA2011 devono essere assegnati tramite un piano di riparto e imputati a specifico piano gestionale del Bilancio dello Stato) Pagamenti accessori anche per supplenti brevi Scuole = POS Scuole indicano a SPT elenchi personale con imputazione al piano di gestione e importi Verifica del SIRGS: 1) Insufficienza fondi lordo dip. => modifica del POS 2) Insufficienza fondi oneri => Miur modifica piano rip. Controllo dei Revisori dei Conti (non preventivo come par. 8)

40 3 IL PROGRAMMA ANNUALE: IL POF FINANZIARIO

41 3.1 Il Programma annuale: il POF finanziario
Le procedure per la redazione del POF (normativa) DPR 275: – Delibera del consiglio di istituto per la definizione degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione da inserire nel POF; – Delibera del Collegio dei Docenti concernente l’elaborazione del POF; – Delibera del Consiglio di istituto di adozione del POF;

42 3.2 Il Programma annuale: il POF finanziario Ipotesi sviluppo
1)  Riunione C.d.I. per gli indirizzi e le scelte generali da inserire nel POF (organo politico) 2) Riunione collegio dei docenti a.  Primo approfondimento POF b. Procedure per le funzioni strumentali 3)  Riunione personale ATA a.  Primo approfondimento POF per la predisposizione del Piano delle Attività b. Assegnazione incarichi specifici 4) Insediamento e lavori di una Commissione POF 5) Riunione del collegio docenti per elaborazione POF (delibera) 6) Riunione del Consiglio di Istituto per delibera di adozione (delibera)

43 I dati amministrativo-contabili
3.3 Il Programma annuale: il POF finanziario I dati amministrativo-contabili Risorse inutilizzate precedenti gestioni (avanzo di amministrazione presunto per l’utilizzazione di eventuali economie) Le nuove risorse Problematiche emerse nella precedente gestione e possibili ipotesi risolutive

44 3.4 Il Programma annuale: il POF finanziario Alcuni suggerimenti ….
1) La progettualità della scuola è più importante di quella dei singoli. 2) La progettualità può esprimersi anche secondo una scansione temporale che supera l’anno scolastico. 3) La progettualità non dovrebbe esprimersi in forma eccessivamente frammentata.

45 PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA:
4 LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA: IL PROGRAMMA ANNUALE

46 4.1 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale
4.1 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale Le fasi procedurali Dal regolamento (art. 2 D. 44/2001) Predisposizione del dirigente, coadiuvato dal direttore Proposta della Giunta Esecutiva al Consiglio di Istituto corredata da relazione accompagnatoria Esame del Collegio dei Revisori per parere obbligatorio ma non vincolante di regolarità contabile Approvazione del Consiglio di Istituto con contestuale determinazione dell’importo del fondo per le minute spese (art. 17 D. 44/01).

47 4.2 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale
4.2 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale La tempistica del regolamento DM 44/01 Predisposizione entro 31 ottobre termine ordinatorio Approvazione entro 15 dicembre termine ordinatorio Approvazione 14 febbraio termine perentorio

48 4.3 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale
4.3 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale Mod. POF1

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50 4.4 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale
4.4 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale Mod. POF2

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52 4.5 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale
4.5 La Programmazione finanziaria: il Programma Annuale Mod. B

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