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PubblicatoConsolata Grieco Modificato 11 anni fa
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Roma 15-16 Settembre 2011 - Istat Le difficoltà dei giovani nella transizione allo stato adulto L. Quattrociocchi, R. Fraboni, S. F. Allegra, D. Spizzichino, E. Meli, L.Valdoni Istat Generazioni che si formano e si incrociano: scelte di vita nel difficile contesto italiano Incontro di ricerca fra Istat e Università
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Dati Indagine Multiscopo sulle Famiglie Famiglia e soggetti sociali Anno 2003 Indagine di ritorno Criticità dei percorsi lavorativi in unottica di genere Anno 2007 Persone in età 18-39 anni in famiglia di origine come figlio al 2003 reintervistati al 2007 Giovani di età 18-39 anni in Italia al 2003: 17 milioni 446 mila. Il 47,7% (8 milioni 317 mila) vive ancora con i genitori
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Forti le differenze di genere: i maschi rinviano luscita più delle femmine: tra i 35 e i 39 anni, il 17,5% dei celibi vive ancora in famiglia, contro il 9,3% delle nubili I giovani che vivono nella famiglia di origine al 2003 per età La quota dei 18-39enni celibi e nubili che vivono in famiglia è pari al 53,5% per i maschi e al 41,7% per le femmine
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Nel Mezzogiorno si osservano le quote più elevate di giovani che vivono nella famiglia di origine. Rispetto al 1998 crescono le differenze territoriali: nel Mezzogiorno assistiamo ad una contrazione delle uscite mentre al Nord osserviamo un lieve aumento I giovani che vivono nella famiglia di origine al 2003 per ripartizione
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Nel 2003 motivi economici seppur rilevanti non sono prioritari per maschi (34,4%) e femmine (33,2%). Nel 2009 divengono invece prioritari, a indicare una necessità e non una scelta. Nella classe di età 30-34 anni i motivi economici crescono di circa 9 punti percentuali (da 35,6% a 44,3%), lautonomia invece decresce di circa 12 punti percentuali (dal 48,3% al 36,5%). Motivi della permanenza Aumentano in questo periodo le persone in cerca di occupazione mentre diminuiscono gli occupati
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Le femmine esprimono unintenzione più forte di uscire fino ai 29 anni rispetto ai maschi. Per entrambi i generi è nelle fasce di età centrali che si osservano le percentuali più alte di persone che probabilmente o certamente intendono uscire Intenzioni di uscita al 2003 Probabilmente sì Certamente sì
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Su 100 giovani che nel 2003 avevano certamente intenzione di uscire, poco più della metà ha lasciato la casa dei genitori nei tre anni successivi (53,4%). Le realizzazione di uscita rispetto allintenzione Dopo il 2003 sono circa 1 milione e 700 mila i giovani usciti, pari al 20,8% del totale (19,9% tra gli uomini e 22,2% tra le donne)
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La maggior parte dei giovani esce per matrimonio e convivenza. Si sposa direttamente il 41,3% dei maschi e il 50,5% delle femmine Percorsi intrapresi dopo il 2003 dai giovani usciti
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Chi dichiarava di non voler uscire al 2003 (probabilmente no- certamente no) rimodula la sua volontà a favore dellintenzione di uscire. Allo stesso modo tra chi intendeva probabilmente uscire è elevata la quota di chi esprime unintenzione certa (29,2%). Intenzioni dei giovani rimasti in famiglia al 2003 e al 2007
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Regressione logistica: probabilità di uscire dalla famiglia di origine. Maschi
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Regressione logistica: probabilità di uscire dalla famiglia di origine. Femmine
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Regressione logistica: probabilità di uscire dalla famiglia di origine. Femmine occupate
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Conclusioni Una persona su cinque lascia la famiglia di origine nel periodo considerato Prevalgono le uscite determinate dalla scelta di vivere in coppia e il matrimonio non è ancora unistituzione tramontata La realizzazione delle intenzioni si uscire è legata alla forte determinazione a lasciare la famiglia di origine Il contesto economico e culturale incide sulla realizzazione
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Grazie per lattenzione
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