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COME CAMBIARE LE COSE QUANDO IL CHANGE E’ DIFFICILE

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Presentazione sul tema: "COME CAMBIARE LE COSE QUANDO IL CHANGE E’ DIFFICILE"— Transcript della presentazione:

1 COME CAMBIARE LE COSE QUANDO IL CHANGE E’ DIFFICILE
OPEN SOURCE MANAGEMENT COME CAMBIARE LE COSE QUANDO IL CHANGE E’ DIFFICILE 1

2 Il cambiamento, quando non è facile ottenerlo

3 I tre elementi del cambiamento
A) Dirigi il guidatore (ciò che sembra resistenza spesso è invece mancanza di chiarezza su ciò che esattamente va fatto) B) Motiva l’elefante (ciò che sembra pigrizia è invece stanchezza dovuta al dover combattere l’elefante)

4 C) Aggiusta il percorso (ciò che sembra un problema di personale sbagliato, spesso è dovuto all’ambiente e all’impostazione del compito che deve essere svolto)

5 1) DIRIGI IL GUIDATORE A) Non cadere nell’analisi/paralisi: trovare soluzioni e cause di ciò che non funziona. Guarda CHE COSA FUNZIONA (i punti brillanti) e diffondi questa conoscenza. Che cosa funziona e come possiamo fare DI PIU’ di quello che funziona? B) Riduci le possibilità di scelta (Il paradosso della scelta. Più scelte abbiamo disponibili, più ci sentiamo debilitati) Di fronte a troppe possibilità di scelta, le persone scelgono lo status quo. C) Riduci le ambiguità: fai sì che le istruzioni siano molto chiare.

6 ASIMMETRIA PROBLEMI/SOLUZIONI
Più grande sembra il problema da risolvere, più piccole (e semplici) sono le soluzioni per risolverlo.

7 D) Indica la destinazione finale: stabilisci mete che “ti colpiscano nello stomaco”.
Sposa la meta a delle regole pratiche da rispettare. Crea indici di misurazione dei progressi e rendili visibili a tutti. No analisi paralisi (guarda cosa funziona), riduci le possibilità di scelta, istruzioni chiare, indica la destinazione.

8 2) MOTIVA L’ELEFANTE L’elefante prima si muove e poi razionalizza, cioè trova delle giustificazioni per il suo movimento. Per il guidatore, la fase di analisi è più piacevole della fase del “fare”. Per FARE devi accendere l’elefante. Per creare un cambiamento dei comportamenti, devi parlare alle sensazioni ed alle emozioni delle persone e non al guidatore

9 Non sono le informazioni che fornisci che ti faranno avere il cambiamento
Analyze Think Change ????? See Feel Change!

10 L’elefante fa delle valutazioni iper ottimistiche riguardo a se stesso ed alle sue possibilità.
(le persone pensano di avere minor rischio degli altri rispetto a infarto, cancro, ecc) quindi permangono in situazioni critiche.

11 A) Accendi l’emozione B) Rendi le dimensioni del cambiamento il più piccolo possibile (L’elefante si demoralizza facilmente). Paga i debiti pregressi partendo dal più piccolo. Celebra, celebra, celebra ogni piccola vittoria. C) Distribuisci speranza.

12 2 modelli di decision making
A) Modello delle conseguenze Soppesiamo costi e benefici e facciamo la scelta che massimizza la nostra soddisfazione B) Modello dell’Identità Chi sono? Che tipo di situazione è questa? Come si deve comportare una persona come me in una situazione di questo tipo? No calcolo costi/benefici

13 D) Rendi il cambiamento un problema di identità piuttosto che un problema di conseguenze.
Il cambiamento è la promozione di chi aspiri ad essere piuttosto che di ciò che dovresti fare. E) AGISCI COME UN ALLENATORE (INCORAGGIATORE) PIUTTOSTO CHE UN MISURATORE

14 “Ogni cosa quando è a metà sembra un fallimento”.
Fai nascere nelle persone l’idea che ci saranno tempi duri.

15 3) AGGIUSTA IL PERCORSO A) Fai degli interventi sull’ambiente che rendano il cambiamento inevitabile. “Un buon leader non pensa mai “perché i miei collaboratori agiscono male?” invece pensa “come posso creare una situazione che faccia venir fuori il buono di queste persone?” B) Crea il contagio: Aumenta il numero di persone che sposano il cambiamento Pubblicizza i buoni risultati (esempio hotel)

16 1) Dirigi il guidatore: 2) Motiva l’elefante: 3) Aggiusta il percorso
Guarda cosa funziona, riduci le possibilità di scelta, istruzioni chiare, indica la destinazione. 2) Motiva l’elefante: Trova ed accendi l’emozione, rendi le dimensioni del change piccole, distribuisci speranza, rendi il cambiamento un problema di identità, agisci da incoraggiatore e non da misuratore. 3) Aggiusta il percorso Fai interventi su ambiente, crea il contagio con le persone giuste e pubblicizzando i buoni risultati

17 Dai riconoscimenti a tutti i piccoli progressi

18 ESERCIZI

19 1) “Cambierò domani” A) Riduci il cambiamento così che tu possa cominciare oggi. B) Se non puoi cominciare oggi, fissa un “action trigger” per domani C) Impegnati nei confronti di qualcuno (fai sì che qualcuno sappia del cambiamento che hai deciso di fare, così che tu senta la sua pressione

20 2) “So quello che dovrei fare ma non lo sto facendo”
1) Sapere non è sufficiente. Hai un problema di “elefante”. 2) Cominciare in piccolo puoi aiutarti a vincere la paura. Qual è la cosa più triviale che potresti fare ORA che rappresenterebbe un piccolo passo verso la meta? 3) Come puoi modificare l’ambiente così che tu non possa esimerti dal cambiare? 4) Il comportamento è contagioso. Coinvolgi qualcun altro nel tuo change così che possiate rinforzarvi a vicenda.

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22 IL DENARO E’… L’ATTENZIONE E L’AMMIRAZIONE POSITIVA CHE RIESCI A GENERARE

23 FEDE: CREDERE IN QUELLO CHE NON C’E’ AVERE TANTI SOCI NON ANCORA PRESENTI NEI LIBRI SOCIALI DELL’IMPRESA


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