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Tutte je munne trèma... Je nò! di Geofisica e Vulcanologia

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Presentazione sul tema: "Tutte je munne trèma... Je nò! di Geofisica e Vulcanologia"— Transcript della presentazione:

1 Tutte je munne trèma... Je nò! di Geofisica e Vulcanologia
Idee e suggerimenti per la costruzione dei Progetti per la scuola secondaria di secondo grado Modulo 4 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Regione Lazio Federazione Psicologi per i Popoli Dipartimento di Protezione Civile

2 PERCORSO EDUCATIVO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO (14-18 ANNI) LINEE GUIDA
Finalità Sviluppare nei ragazzi la consapevolezza del rischio sismico e, attraverso l’apprendimento di conoscenze scientifiche aggiornate sul tema terremoto, promuovere l’attivazione di strategie di difesa.

3 Strumenti formativi: volume per la scuola secondaria
Autore: A. Angiolino; disegni F. Garofalo; foto EDURISK Obiettivi: “dieci” domande sul terremoto e sul rischio

4 Obiettivi formativi e competenze
Ob. 1 Conoscenze (sapere) - acquisire conoscenze sul tema, in relazione agli argomenti trattati nelle specifiche unità di apprendimento, su cui si articola il testo “Terremoti come e perché“. Ob. 2 Capacità e comportamenti (saper fare) - riconoscere gli elementi percettivi che caratterizzano il fenomeno terremoto; - mettere in atto, durante le emergenze, i comportamenti corretti per la salvaguardia dell’incolumità propria ed altrui; Ob. 3 Atteggiamenti (saper essere) - di sviluppare una cultura di prevenzione del rischio sismico, attraverso la sperimentazione e introiezione di valori legati alla sicurezza dell’ambiente fisico e costruito; - di trasmettere tali valori, promuovendo negli adulti una maggiore consapevolezza dell’importanza di raccogliere specifiche informazione sulla sismicità locale e verificare il rispetto delle normative antisismiche nel comune di appartenenza.

5 Unità di Apprendimento
U.A. 1 Concetti generali - Che cosa è un terremoto? - Dove avvengono i terremoti? - Che cosa sono i maremoti? - Come si misura un terremoto? - Si possono prevedere i terremoti? U.A. 2 Sismicità italiana e rischio - Qual è la sismicità dell'Italia? - Si possono rendere sicure le costruzioni? - Che cosa è il rischio sismico? U.A. 3 Effetti e Comportamenti Che cosa succede durante un terremoto? - Che cosa fare in caso di terremoto?

6 Educazione al RISCHIO:
un approccio radicalmente multidisciplinare Geologia, sismologia, pericolosità sismica, rischio Scienze, Matematica, Geografia Storia sismica, testimonianze orali e scritte, documenti storici e letterari Storia, Letteratura Credenze popolari, tradizioni religiose Antropologia, Religione, Studi sociali Testimonianze letterarie, racconti, testi poetici, diari di viaggio Letteratura, Lingua straniera Opere d’arte, monumenti, iscrizioni Antropologia, Arte Pianificazione urbanistica, protezione civile, piani di emergenza, vulnerabilità sismica, etc… Tecnologia, Informatica

7 Aree tematiche per i percorsi didattici
Area scientifica Area storico-culturale Area antropologica Area tecnica e ambientale Area socio-culturale Area Comunicazione e multimedia

8 Area scientifica Esercizi, esperimenti e laboratori basati sul fenomeno “terremoto”, attraverso i quali familiarizzare con e/o approfondire concetti fondamentali di scienza della Terra (stratificazione dell’interno della Terra, tettonica delle placche, localizzazione e magnitudo di un terremoto, relazione magnitudo/frequenza di accadimento, ricorrenza e prevedibilità, …), ma anche di fisica (energia, attrito, proprietà elastiche dei materiali, propagazione delle onde …), a diversi livelli a seconda delle conoscenze di base. Si punta a fornire ai ragazzi un’idea dei processi dinamici legati all’accadimento dei terremoti, questi ultimi difficilmente riconducibili all’esperienza quotidiana, e a familiarizzare con gli strumenti e il rigore dei metodi scientifici.

9 Come si calcola l’epicentro di un terremoto?
Area scientifica Come si calcola l’epicentro di un terremoto? Obiettivi: capire come si localizza un terremoto e come se ne misura l’energia. Aree disciplinari: scienze della Terra e tecnologia Descrizione attività: oggetto dell’analisi sono alcuni segnali (raccolti autonomamente o forniti da INGV) relativi ad uno o più terremoti. Tale analisi può essere fatta utilizzando software disponibili su web. Possibili sviluppi: individuazione e analisi delle sequenze sismiche che hanno interessato il vostro territorio (ma anche altre aree), utilizzando l’applicazione con la bancadati dei terremoti dal 2005 ad oggi.

10 Individuazione di tracce dei terremoti sul territorio
Area scientifica Individuazione di tracce dei terremoti sul territorio Obiettivi: individuazione di aree geologiche ad interesse sismo-tettonico. Aree disciplinari: scienze della Terra Descrizione attività: attraverso la lettura di una carta geologica dell’area in esame si possono individuare le entità geologiche e tettoniche che hanno in passato determinato eventi sismici. Possibili sviluppi: individuazione di un percorso alla scoperta dei geositi (siti di interesse geologico).

11 Area storico-culturale
Percorsi didattici finalizzati alla di ricerca di testimonianze edite e inedite sugli effetti di terremoti che hanno interessato l’area. Possibili spunti: 1654 [un forte terremoto, il più importante per l’area, del quale esistono tracce di vario tipo: storiografica, memorialistica, documentazione amministrativa, documentazione ecclesiastica, iscrizioni, tradizioni orali, ecc.]. Obiettivo: verificare alcune testimonianze dirette sugli effetti del terremoto nell’area, esaminandole criticamente nel contesto storico e culturale. 1915: [un terremoto non strettamente locale e relativamente recente, ma molto importante per l’Abruzzo e il frusinate]. Obiettivo: potrebbe essere quello di verificare direttamente l’impatto dell’evento e il percorso di ricostruzione in un periodo storico tanto complesso. 1984 [un terremoto recente, non strettamente locale, che permette la sperimentazione di metodi di indagine particolari, (storia orale)]. Obiettivo: potrebbe essere quello dello studio dei processi di costruzione della tradizione orale, con tutte le sue possibili deformazioni.

12 Area storico culturale
Proposte di attività …alla scoperta delle memorie collettive legate alle strategie spirituali per la riduzione del rischio sismico Il culto di S. Emidio Percorsi di riscoperta delle memoria collettiva dei terremoti locali mettendo a confronto la ricerca storica e la storia locale frutto di tradizioni orali. Indagini di ricerca storica (documentazione grafica, iconografica, letteraria, iscrizioni e tracce nell’arte) Indagini di storia locale attraverso la raccolta di ricordi, testimonianze, racconti, tradizioni, riti, foto

13 Un terremoto del passato: storia e storie
Area storico culturale Un terremoto del passato: storia e storie Obiettivi: ricerca di alcune testimonianze dirette su un grande terremoto dell’area (1654), analisi critica e ricostruzione di un quadro complessivo degli effetti dell’evento nel contesto materiale, storico e culturale dell’area e definizione di alcuni parametri scientifici Aree disciplinari: storia, letteratura italiana, scienze Descrizione attività: a partire da alcune informazioni generali di base sullo stato delle conoscenze relative al terremoto del 24 luglio 1654 (fornite da INGV), ricerca, schedatura e trascrizione di testimonianze originali sugli effetti di questo evento nelle località del frusinate appartenenti a quel tempo al Regno di Napoli, e in gran parte ai feudi dei duchi di Sora e Alvito. La ricerca potrebbe concentrarsi sulla storiografia locale degli ultimi vent’anni e su eventuali fonti memorialistiche e archivistiche locali (civili ed ecclesiastiche), oltre che su tracce di altro tipo (iscrizioni, elementi votivi, tradizioni locali, ecc.). Analisi critica dei materiali raccolti e confronto con le informazioni fornite da studi storico-sismologici recenti (forniti da INGV). Sviluppi: possibile estensione della ricerca adl altre località dell’area e analisi complessiva dei dati disponibili in termini sismologici (in collaborazione con INGV).

14 Area antropologica Ricerca di tracce dell’evento terremoto in quanto tale (oltre che di alcuni specifici terremoti, in particolare 1654 e 1915) nell’immaginario, nella cultura, nelle tradizioni, nella religiosità popolare. Tracce materiali (iscrizioni, immagini votive, raffigurazioni, testi) e tracce culturali (folclore, culto, linguaggio, mitologia). L’obiettivo è quello di studiare criticamente l’impatto profondo che ha l’evento terremoto nell’immaginario di una società, confrontandolo con la rappresentazione che ne fa la scienza moderna.

15 Il racconto del terremoto attraverso i secoli
Area antropologica Il racconto del terremoto attraverso i secoli Obiettivi: raccolta e lettura di descrizioni di terremoti di periodi storici profondamente diversi (1654, 1915, 1984, ) e analisi dei diversi contesti storici e culturali, dell’immaginario di riferimento, evidenziandone differenze e persistenze. Aree disciplinari: storia, letteratura italiana, filosofia, psicologia sociale, religione cattolica Descrizione attività: oggetto dell’analisi potrebbero essere fonti memorialistiche oppure giornalistiche (raccolte autonomamente o fornite da INGV). Una volta individuato un testo significativo per ciascuno dei 2-3 terremoti di riferimento (certamente 1654 e 1915, da valutare se 1984 oppure ) attivazione di lavoro di gruppo per l’analisi dei diversi testi e successiva presentazione e discussione collettiva dei contenuti. Sviluppi: l’analisi potrebbe essere estesa, per i due terremoti principali (1654 e 1915) a forme letterari diverse: memorialistica, testi giornalistici, testi letterari (composizioni poetiche), testi religiosi, ecc.

16 Area antropologica TRACCE Obiettivi: individuazione e analisi comparativa di tutte le possibili tracce di terremoto, diverse dalle fonti storiche classiche, che in qualche caso esprimono l’impatto più profondo che l’evento terremoto ha nella vita delle persone e riflettono le strategie psicologiche e culturali di adattamento. Aree disciplinari: storia, psicologia, antropologia, letteratura italiana, religione cattolica Descrizione attività: ricerca, per gruppi di lavoro, e riproduzione (trascrizioni, fotografie, testimonianze audio, riprese video, ecc.) di iscrizioni, immagini votive, tradizioni popolari, religiosità popolare, tracce linguistiche (modi di dire, proverbi, ecc.), tracce nella toponomastica, ecc. Organizzazione dei dati raccolti, presentazione e discussione collettiva. Sviluppi: estensione della ricerca ad un contesto territoriale più ampio ed elaborazione del materiale per allestimento espositivo, sito web, ecc.

17 Area antropologica A“SPASSO” NEL TEMPO DURANTE I TERREMOTI ESPERIENZE DI TEATRO SCIENTIFICO Obiettivi: Conoscere il terremoto attraverso la sua rappresentazione, promuovere comportamenti per la riduzione del rischio. Aree disciplinari:psicologia sociale, antropologia, letteratura, lingua italiana, teatro, storia. Descrizione attività Attraverso la metodologia del “Teatro Scientifico” i ragazzi rappresentano l’esperienza e gli effetti di alcuni terremoti, remoti e recenti, che hanno colpito l’area della provincia di Frosinone.

18 Area antropologica

19 Area tecnica e ambientale
Percorsi didattici finalizzati allo studio delle implicazioni materiali che ha o può avere l’evento terremoto su un preciso insediamento urbano (una città, un quartiere, un centro abitato in genere): raccolta e organizzazione di informazioni sulla vulnerabilità sismica, analisi critica di un piano di protezione civile, ecc.

20 Un territorio vulnerabile
Area tecnica e ambientale Un territorio vulnerabile Obiettivi: comprensione del concetto di vulnerabilità sismica attraverso un lavoro di analisi preliminare di vulnerabilità sismica di un’area abitata (una località, un quartiere, un isolato). Aree disciplinari: tecnologia, costruzioni Descrizione attività: presa visione e discussione in classe di una scheda semplificata di analisi della vulnerabilità sismica. Pianificazione sopralluogo esterno per la raccolta dati (cartografia, informazioni di base disponibili, schede). Escursione e rilievo dei dati, con compilazione schede, tematizzazione mappe, raccolta documentazione fotografica. Discussione in classe dei dati raccolti e produzione di un elaborato (mappa di vulnerabilità). Sviluppi: possibile estensione del lavoro ad un dettaglio più elevato e confronto con le informazioni fornite dal piano comunale di protezione civile.

21 Area socio-culturale Percorsi didattici finalizzati a promuovere la cultura della riduzione del rischio sismico: Studi sulla Percezione del Rischio nel proprio contesto (Progettazione, somministrazione e analisi di questionari, interviste audio, materiali video, ecc.) Progettazione e realizzazione di una campagna informativa sul rischio sismico (Sperimentazione dell’impatto di “prodotti” pubblicitari attraverso mezzi di comunicazione diversa (immagini, messaggi audio, messaggio audio/video, social network ecc...)

22 Area socio-culturale Io non rischio! Obiettivi: indagine sulla percezione del rischio in un preciso e limitato contesto ambientale e culturale attraverso una indagine formalizzata. Aree disciplinari: psicologia sociale, antropologia, sociologia, economia . Descrizione attività: indagine sulla percezione del rischio sismico. Sviluppi: costruzione di questionari ed elaborazione dei dati raccolti.

23 Pubblicità progresso: campagna sociale per il terremoto
Area socio-culturale Pubblicità progresso: campagna sociale per il terremoto I ragazzi, organizzati in piccoli gruppi, dovranno ideare e successivamente, rappresentare un messaggio pubblicitario, per promuovere i comportamenti corretti da metter in atto durante il terremoto, per la salvaguarda della propria e altrui incolumità. Durante la fase di ideazione si può far sviluppare ai ragazzi l’acquisizione di metodi creativi per la produzione delle idee (es. tecnica del brain storming) . Nella fase di rappresentazione, si può lavorare con i ragazzi sulla correlazione tra efficacia del messaggio e scelta del mezzo di comunicazione, analizzando le differenze tra i vari media. In tal senso, si può dividere la classe in gruppi e far rappresentare a ciascuno il proprio messaggio pubblicitario, utilizzando mezzi di comunicazione diversa: - i cartelloni pubblicitari, realizzati con varie tecniche grafico-pittoriche; - il messaggio radiofonico, attraverso l’acquisizione metodologie di comunicazione tipiche del mezzo e l’uso di strumenti di registrazione del messaggio; - lo spot televisivo, curando sia gli aspetti della comunicazione verbale del messaggio (le battute, il copione) che quelli non verbali della recitazione.

24 Area socio-culturale

25 Percorso didattico Unità di Apprendimento: Effetti e Comportamenti
 Argomenti di riferimento: Che cosa succede durante un terremoto? Che cosa fare in caso di terremoto? Obiettivi: Stimolare, nei ragazzi, la capacità di interiorizzare informazioni e conoscenze sui pericoli reali del terremoto; Promuovere l’acquisizione di comportamenti corretti da attivare durante l’emergenza; Sviluppare nei ragazzi la capacità di divulgare il messaggio nel mondo degli adulti. Area didattica: Lingua e lettere italiane, logico-matematica, Scienze naturali e geografia, Storia e educazione civica.

26 Unità di Apprendimento: Che effetto fa il terremoto sulle persone?
Fare con i ragazzi un lavoro di approfondimento degli effetti della paura e del panico sul comportamento, utilizzando la proiezione di sequenze selezionate di film, la raccolta di interviste con persone che hanno vissuto l’esperienza sismica per evidenziare la differenza tra le due reazioni emotive forti. Evidenziare il ruolo della paura come risorsa da utilizzare ed il panico come emozione da inibire e controllare perché: la paura che si innesca di fronte ad un pericolo reale è finalizzata a produrre comportamenti funzionali all’allontanamento dal pericolo; mentre il panico, anche se è generato da un pericolo reale, produce comportamenti disfunzionali e, in alcune circostanze, pericolosi.

27 Unità di Apprendimento: I pericoli del terremoto
I vissuti del terremoto Far svolger ai ragazzi inchiesta giornalistica su cosa sapevano le persone del terremoto, come lo percepivano, come lo vedono ora, cosa ricordano, cosa hanno fatto durante la scossa ecc.. Si può dividere la classe in gruppi e a ciascuno di questi far raccogliere informazioni su uno degli aspetti del fenomeno e poi riunire tutti i pezzi in un unico articolo, che racconti a 360° come la gente percepisce il fenomeno. Nella fase operativa del lavoro: si può organizzare la raccolta e l’analisi di pezzi giornalistici sul tema e poi preparare con i ragazzi la traccia delle interviste che dovranno fare, fornendolo loro un campione di riferimento facile da reperire. Questa attività, particolarmente articolata nelle sue fasi, sviluppa nei ragazzi una serie di conoscenze e competenze complesse quali: - la capacità di acquisire informazioni utilizzando fonti documentarie diverse (area storico – antropologica – artistica); - la capacità di acquisire tecniche per elaborare articoli giornalisti (area linguistica); - la capacità di utilizzare metodologie e tecniche per realizzare una ricerca qualitativa, come preparare l’intervista, scegliere il campione, organizzare i dati raccolti (area logico – matematica).

28 Area Comunicazione e multimedia
Percorsi didattici finalizzati alla sperimentazione di nuove tecnologie per la raccolta o la diffusione di informazioni in un preciso contesto sociale. Ipotesi: analisi delle informazioni circolate in ambito strettamente locale attraverso la rete (pagine facebook, blogs, web informativi locali, ecc.) in un periodo ben delimitato precedente e successivo alla sequenza che ha interessato l’area frusinate. Individuazione di temi caldi e loro analisi critica.

29 Terremoto in rete / “social quake”
Area Comunicazione e multimedia Terremoto in rete / “social quake” Obiettivi: raccolta e analisi delle informazioni, delle opinioni, dei timori e delle fantasie circolate in rete, e in particolare nei networks sociali, ma in ambito strettamente locale (frusinate), durante la sequenza frusinate. Aree disciplinari: storia, letteratura, tecnologia, informatica, psicologia, antropologia, scienza della comunicazione. Descrizione attività: delimitare periodo di osservazione e censire i materiali da esplorare (siti web, forums, pagine facebook, blogs, web informativi locali, ecc.). Raccogliere ed elaborare tematicamente i materiali. Analisi e discussione di gruppo. Produzione di report. Sviluppi: possibile estensione della ricerca attraverso la raccolta attiva (questionari, interviste audio-video, ecc.) di rumors…

30 Progetti specifici per gli istituti ad indirizzo SocioPsicoPedagogico
Costruzione di percorsi didattici “dedicati” per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (Ipotesi di sperimentazione dei percorsi attraverso tirocini/stage”)

31 LINEE GUIDA PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI DIDATTICI
Percorsi educativi SCUOLA DELL’INFANZIA - PRIMARIA 1° CICLO (fascia 4-7 anni) LA SCUOLA PRIMARIA 2° CICLO (fascia 8-10 anni) Sussidio didattico KIT “SE ARRIVA IL TERREMOTO” Quadernone “A LEZIONE DI TERREMOTO” Finalità Favorire, nei bambini, l’apprendimento dei comportamenti “di sicurezza”, da attivare durante un’emergenza, nell’ambito di quattro contesti vicini alla loro esperienza: a scuola, in casa, al parco e in strada Promuovere, nei bambini, l’apprendimento dei concetti chiave sul rischio, utilizzando lo strumento educativo come risorsa “preventiva” (tempo di pace) efficace per la riduzione del rischio. Obiettivi formativi Ob. 1 Capacità e comportamenti (saper fare) - acquisire, una maggiore consapevolezza dei propri vissuti emozionali in situazioni di emergenza; - di acquisire capacità che consentano loro di sviluppare e sperimentare una maggiore conoscenza di sé, degli altri e del loro mondo esterno e di interagire con essi.  Ob. 2 Valori (saper essere) - affrontare al meglio situazioni di emergenze improvvise; attraverso la sperimentazione e l’acquisizione di comportamenti volti a sviluppare, nel singolo, fiducia nelle proprie capacità e nel gruppo classe e un clima di collaborazione e fiducia nell’insegnante Ob. 1 Conoscenze (sapere) - conoscenze sul tema, in relazione agli argomenti trattati nelle specifiche UA, che compongono lo strumento “quadernone”.  Ob. 2 Capacità e comportamenti (saper fare) - riconoscere il fenomeno terremoto - mettere in atto, durante le emergenze, i comportamenti corretti per la sicurezza;  Ob. 3 Valori (saper essere) - sviluppare una cultura di prevenzione del rischio, (valori legati alla sicurezza dell’ambiente fisico e costruito); - trasmissione di tali valori, stimolando, negli adulti a loro vicini (genitori, ecc..) una maggiore consapevolezza dell’importanza di raccogliere specifiche informazione sulla sismicità locale e verificare il rispetto delle normative antisismiche nel comune di appartenenza. Unità di Apprendimento Comportamenti corretti durante un’emergenza sismica UD 1 (spazi interni) a scuola e in casa. UD 2 (spazi esterni) al parco e in strada. UD 1 Concetti generali UD 2 Effetti e Rischio sismico UD 3 Comportamenti in emergenza e nel post-evento UD 4 Strategie di Prevenzione

32 Autore: M.L. Giraldo; disegni N. Costa; guida insegnanti B. Sidoti
Strumenti formativi: kit scuola 4 – 7 anni Obiettivi: “cosa fare” in casa a scuola in strada al parco Autore: M.L. Giraldo; disegni N. Costa; guida insegnanti B. Sidoti

33 Informazioni di base sul rischio sismico
Strumenti formativi: quaderno attivo 8-10-anni Testi, disegni e guida insegnanti: R. Luciani Obiettivi: Informazioni di base sul rischio sismico

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