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Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
Per non vedenti: per riprodurre l’audio o il filmato di ogni singola slide selezionare manualmente con il clic del mouse sul microfono Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Struttura dell’INGV Nel complesso le due reti formano un sistema “a matrice” che consente il coordinamento di tutte le attività scientifiche attraverso le diverse sedi/sezioni dell’INGV. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sezioni Centro Nazionale Terremoti Sezione Roma 1 Sezione Roma 2 Centro Servizi Amministrazione Centrale Sezione di Milano-Pavia Sezione di Bologna Sezione di Pisa Sezione di Napoli Sezione di Catania Sezione di Palermo a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sedi distaccate Ancona - c/o Protezione Civile Arezzo - Osservatorio Sismologico Ercolano - Museo Gibilmanna - Osservatorio Geofisico L'Aquila Lecce - c/o CMCC Lipari - Osservatorio Geofisico Messina - Osservatorio Geofisico Nicolosi Portovenere - Villa Pezzino Rocca di Papa - Osservatorio Geofisico Roma - Viale Pinturicchio Stromboli - Centro Operativo Vulcano - Centro M. Carapezza a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Attività dell’INGV Promuove ed effettua, attivita' di ricerca nel campo delle discipline geofisiche, della vulcanologia e delle loro applicazioni, dei metodi di valutazione del rischio sismico e vulcanico, della pericolosita' sismica e vulcanica del territorio anche in collaborazione con le universita' e con altri soggetti pubblici e privati, nazionali e internazionali; Progetta e coordina programmi nazionali ed internazionali di ricerca finalizzati al rilevamento sistematico dei fenomeni geofisici, vulcanici e geochimici, anche a mezzo di osservatori geofisici, sismici e vulcanici; Svolge funzioni di sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale e di coordinamento delle reti sismiche regionali e locali; Provvede alla organizzazione e gestione della rete sismica nazionale integrata; L'INGV e' componente del servizio nazionale della Protezione civile di cui all'articolo 6 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e le attivita' sono svolte in regime di convenzione con il Dipartimento della Protezione civile. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Le Attività Ricerca Monitoraggio Sorveglianza h24 Altre aree di ricerca a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Ricerca scientifica L’INGV coopera con numerose Università e altre Istituzioni di ricerca nazionale e internazionale ed è attualmente la più grande Istituzione europea nel campo della geofisica e vulcanologia. I ricercatori e tecnologi sono coinvolti in numerosi progetti nazionali ed internazionali per le seguenti aree di ricerca: Sismologia Vulcanologia Geomagnetismo Aeronomia Geofisica Ambientale Oceanografia Climatologia a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Monitoraggio L’INGV esplica le sue attività istituzionali di ricerca principalmente nei settori della geofisica, vulcanologia e geochimica. L’INGV svolge un ruolo di consulenza a vantaggio della Protezione Civile e degli Enti locali nella sorveglianza sismica e vulcanica del territorio nazionale e si avvale di numerose reti di osservazione e misura, alcune delle quali multidisciplinari. La modernizzazione e lo sviluppo di tutte le reti - sismiche, geodetiche, geochimiche, geomagnetiche, ionosferiche e atmosferiche - è condizione necessaria per un intervento strutturale ed efficace nei temi del monitoraggio geofisico e ambientale. Lo studio e il monitoraggio dell’attività sismica, vulcanica e ambientale del territorio nazionale hanno raggiunto oggi risultati di notevole interesse scientifico, in ultima analisi migliorando il servizio funzionale alla mitigazione dei rischi naturali. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Reti strumentali di monitoraggio e di ricerca
I sistemi d’osservazione sul territorio sono la più grande infrastruttura gestita dall’INGV ed è quella sulla quale l’Ente ha investito di più in termini di personale e risorse finanziarie. Nella gestione delle diverse reti è coinvolta gran parte delle sezioni. Rete sismica nazionale (CNT) Reti multiparametriche di monitoraggio delle aree vulcaniche (CT, OV, PA) Rete GPS nazionale (CNT) Telerilevamento (CNT, RM1, RM2, BO, CT, NA-OV, PA, PI) Osservazioni e monitoraggio macrosismico del territorio nazionale (CNT, RM1-2, BO,CT, MI) a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sorveglianza h24 L’INGV svolge monitoraggio sismico attraverso la gestione di reti sismiche di diversa tipologia e a differente scala che consentono di monitorare il territorio nazionale in tempo reale. Tre sale di sorveglianza, una sismica presso la sede centrale di Roma e due vulcaniche presso la Sezione di Catania e l’Osservatorio Vesuviano di Napoli, con personale qualificato in turno h24, consentono di elaborare e comunicare tempestivamente al Dipartimento della Protezione Civile Nazionale (DPC) e alle sue strutture regionali eventuali stati di allarme e il livello dell’emergenza. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sala sorveglianza sismica di Roma
Vesuvio C. Flegrei a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sala sorveglianza vulcanica di Catania
Vesuvio C. Flegrei a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sala sorveglianza vulcanica di Napoli
Vesuvio C. Flegrei a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Aree ‘sensibili’ con due Osservatori dedicati
Vesuvio C. Flegrei a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Sorveglianza sismica Il Centro Nazionale Terremoti (CNT) è la sezione dell’INGV preposta al monitoraggio sismico del territorio italiano ed interviene in questo importante servizio attraverso la gestione e la manutenzione della Rete Sismica Nazionale (RSN) in collaborazione con le altre sedi dell’INGV dislocate sul territorio e con gli uffici tecnici locali. Competenza del CNT è anche la rete sismica euro-mediterranea (MedNet): una rete di stazioni sismiche a larga banda dislocate nei Paesi che circondano il Mediterraneo in condivisione con molti istituti geofisici. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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2005-2012 La Rete Sismica Nazionale dal 2005-2012 ha localizzato
85,350 terremoti a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Mappe interattive della pericolosità sismica a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Top 20 Istituzioni nel campo “Terremoti” Numero di articoli
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Sorveglianza vulcanica
I vulcani vengono costantemente monitorati attraverso i più sofisticati sistemi di sorveglianza che la scienza e la tecnologia possano offrire: dallo spazio – tramite l’impiego di satelliti per i rilevamenti geodetici – e da terra – campionamento dei gas fumarolici, monitoraggio della sismicità, rilevamento del livello e della composizione chimica delle acque nei pozzi. Tutte queste attività sono seguite direttamente dall’INGV, che si occupa espressamente di monitorare non solo l’Etna, il Vesuvio, ma anche gli altri vulcani partenopei: i Campi Flegrei – la cui pericolosità è paragonabile a quella del Vesuvio stesso – ed il Monte Epomeo, che sonnecchia sull’isola di Ischia. Il sistema di sorveglianza comprende reti geofisiche e geochimiche: le prime rilevano l’attività sismica, le deformazioni del suolo e le variazioni del campo gravimetrico e magnetico; le seconde controllano le variazioni della composizione e della temperatura dei gas emessi dalle fumarole, dal suolo e dalle acque di falda. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Vulcani italiani attivi
Sul territorio Italiano esistono almeno dieci vulcani attivi, ovvero che hanno dato manifestazioni negli ultimi anni: Colli Albani Campi Flegrei Etna Ischia Isola Ferdinandea Lipari Pantelleria Stromboli Vesuvio Vulcano a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Altre aree di ricerca Oltre ai ben noti studi e ricerche in ambito sismologico e vulcanologico, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è stato sempre impegnato in altre aree di ricerca, alcune delle quali sono: Geomagnetismo Aeronomia Geofisica Ambientale Oceoanografia a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Geomagnetismo Osservatori geomagnetici
L’INGV (RM2) si occupa della registrazione delle variazioni del campo magnetico terrestre in Italia, dell’esecuzione di misure assolute e della preparazione e validazione dei risultati per gli osservatori geomagnetici italiani (L’Aquila, Castello Tesino, Lampedusa e Duronia) e per quelli antartici situati presso la Stazione Mario Zucchelli (Baia Terra Nova) e sul plateau antartico presso la Stazione Concordia (Dome C). a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Fonte: http://sec.gsfc.nasa.gov/popscise.jpg
Geomagnetismo (RM2) Geomagnetic jerks Relazione tempeste-sottotempeste Fonte: Torsional oscillations in the Earth’s core a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Aeronomia Osservatori Ionosferici
Una delle principali attività per lo studio della ionosfera consiste nel compiere misure continue e sistematiche dei fenomeni ionosferici attraverso le stazioni per i radiosondaggi. L’INGV (RM2) gestisce e mantiene tre stazioni ionosferiche: la prima è sita nel laboratorio di misure ionosferiche della sede di Roma ed è attiva dal 1949; la seconda è sita nell’Osservatorio di Gibilmanna, vicino Palermo; il terzo osservatorio ionosferico è sito a Baia Terra Nova nella base italiana in Antartide ed è attivo dal 1993 con lo scopo di studiare, nel quadro degli altri osservatori geofisici, i fenomeni ionosferici ad alte latitudini. Queste stazione fanno parte della rete mondiale di osservatori ionosferici. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Aeronomia (RM2) Le scintillazioni ionosferiche:
impatto sui sistemi di navigazione satellitare (GPS, Galileo, Glonass) Il Network INGV La ionosfera provoca un ritardo sul segnale che la attraversa, nel caso di ionosfera perturbata la scintillazione può corrompere il segnale satellitare. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Geofisica Ambientale Osservatori multidisciplinari marini
E’ noto che complessi fenomeni fisici, biologici, chimici e geologici, alcuni dei quali probabilmente correlati, hanno luogo in ambiente oceanico. La comprensione di essi esige un approccio investigativo innovativo in grado di contribuire alla costruzione di una visione del sistema Terra come sistema integrato di varie componenti. In questo settore, l’INGV è uno dei partner del progetto europeo EMSO- European Multidisciplinary Seafloor Observatory con una rete di osservatori marini per il monitoraggio e lo studio dei processi di varia natura che hanno luogo nelle profondità oceaniche (geofisica, oceanografia, biologia). a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Osservatori sottomarini multiparametrici (RM2, NA-OV, PA)
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Oceanografia operativa (BO; RM2; CMCC)
L’oceanografia operativa offre il sistema continuo e in tempo reale per il monitoraggio e la previsione dello stato del mare che fornisce le conoscenze di base e le applicazioni per una corretta gestione delle emergenze e per la gestione del mare e della sua zona costiera. L’INGV (Sezione di Bologna) produce tutti i giorni le previsioni a dieci giorni e ogni settimana le analisi per tutto il Mare Mediterraneo, offre un servizio di rilascio dati a vari utenti istituzionali e privati in supporto al controllo dell’inquinamento, alle attività di ricerca e soccorso in mare e al monitoraggio dello stato dell'ambiente marino in generale. Produce inoltre le previsioni ad alta risoluzione per l’Adriatico. L’INGV (sezione di Roma2) coordina le attività nazionali ed internazionali sugli osservatori multidisciplinari marini profondi, strumenti essenziali alle osservazioni di lungo termine sul fondo del mare e quindi per il monitoraggio delle componenti climatiche degli oceani e mari. Il Centro Euro-Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici (CMCC), tramite la sua componente INGV, produce ri-analisi dell’oceano globale per il monitoraggio del clima della terra e sviluppa le previsioni stagionali globali. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Laboratori analitici e strumentali
Supporto alla ricerca e monitoraggio Laboratori analitici e strumentali Nei laboratori sono concentrate tutte le attività analitiche e sperimentali dell’ente a supporto delle ricerche e del monitoraggio. I laboratori analitici e sperimentali sono anche il luogo dove si mettono a punto sviluppi tecnologici e nuove metodologie analitiche. Negli ultimi anni i laboratori analitici e sperimentali hanno avuto uno sviluppo significativo in termini di acquisizioni di nuova strumentazione, di rinnovo ed ammodernamento degli apparati esistenti e di personale dedicato. Sono nate nuove infrastrutture ed in esse si sono concentrate alcune attività di rilievo dell’Ente. Le più recenti riguardano lo sviluppo di un laboratorio di alta pressioni ed alte temperature presso la sezione di Roma 1, dove conducono esperimenti e misure legate alla fisica delle rocce ed alle proprietà chimico-fisiche dei magmi. Ugualmente importante è stata la crescita ed il rinnovo delle apparecchiature avvenuta nel Laboratorio di Paleomagnetismo di Roma2 e quelle in atto nelle sezioni di Palermo, Catania e Napoli. Nel complesso i laboratori analitici e sperimentali sono stati anche un formidabile polo di attrazione per i ricercatori italiani e stranieri esterni all’ente e molteplici sono stati gli scambi di personale ed esperienze con centri analoghi presenti in altre nazioni. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Laboratori di Chimica e Fisica delle Rocce
Laboratorio Alte Pressioni - Alte Temperature | Sezione Sismologia e Tettonofisica Laboratori | Sezione di Catania Laboratorio geomatica e cartografia | Osservatorio Vesuviano Laboratori | Sezione di Pisa Laboratori Geochimici e Tecnologici | Sezione di Palermo Laboratorio di paleomagnetismo | Sezione Roma 2 a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Laboratori di Geochimica dei fluidi
Laboratorio di Geochimica | sezione Roma 1 Laboratori Geochimici e Tecnologici | Sezione di Palermo Altri Laboratori Laboratorio per lo sviluppo di sistemi di rilevamento sottomarini | Sezione Roma 2 Laboratorio di gravimetria, magnetismo ed elettromagnetismo in aree attive | Sezione Roma 2 Laboratorio per le reti informatiche, GRID e calcolo avanzato Laboratorio nuove tecnologie e strumenti | sezione Roma 1 a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Laboratori a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Database La continua raccolta di numerosi parametri geofisici e geochimici attraverso le reti di monitoraggio, le indagini geofisiche, geologiche, storiche e sperimentali, comporta la necessità di risolvere i problemi di archiviazione, distribuzione e fruibilità dei dati (sia per i ricercatori dell’ente che per quelli della comunità scientifica nazionale ed internazionale). Lo sviluppo delle banche dati, viste come infrastrutture mirate all’organizzazione del sapere e della conoscenza, sono sempre state una priorità dell’INGV. a cura di: Ufficio Stampa INGV
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Grazie per la cortese attenzione
Presentazione realizzata da Ufficio Stampa INGV Contatti: Ufficio Stampa INGV Skype: ufficiostampaingv a cura di: Ufficio Stampa INGV
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