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PubblicatoLudovica Franchi Modificato 11 anni fa
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1 Analisi Finanziaria I Programmare i flussi a medio termine Università Ca Foscari di Venezia
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2 SCOPO DELLA LEZIONE n Sviluppare il cosiddetto metodo sintetico, fondato sulla previsione semplificata dei flussi di cassa e mostrarne sia la coerenza con le logiche fin qui sviluppate sia i limiti
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3 Un primo esempio semplificato n Utilizziamo il medesimo caso semplificato dellazienda vista nella precedente lezione
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4 Un primo esempio semplificato - segue n Ora si procede secondo le seguenti fasi: Prima fase: In relazione alla dinamica prevista dei ricavi e dei costi operativi si perviene alla determinazione del MOL. Seconda fase: Viene stimata la dimensione del CCNC alla fine di ciascuno dei periodi oggetto di previsione. Terza fase: Noti il MOL e la variazione del CCNC è possibile quantificare il FCGC atteso per ciascun periodo. Quarta fase: Quantificando, sulla base di piani specifici disponibili, i flussi in entrata ed in uscita relativi alla gestione degli investimenti, a quella finanziaria ed alle remunerazioni è possibile stimare la posizione bancaria alla fine di ciascun periodo e quindi quantificare gli oneri/proventi finanziari sulla base del saldo medio di periodo e del tasso medio annuo di interesse prefigurabile. Quinta fase: Quantificati gli oneri/proventi finanziari sulla posizione bancaria è possibile, una volta stimati gli accantonamenti al fondo ammortamento, chiudere il Conto economico pro-forma. Sesta fase: Chiuso il Conto economico si può chiudere anche lo Stato patrimoniale pro-forma.
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5 Un primo esempio semplificato - segue Prima fase: In relazione alla dinamica prevista dei ricavi e dei costi operativi si perviene alla determinazione del MOL
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6 Un primo esempio semplificato - segue Seconda fase: Viene stimata la dimensione del CCNC alla fine di ciascuno dei periodi oggetto di previsione N.B.: se non sono disponibili informazioni dettagliate è possibile stimare il CCNC in base alle attese di fatturato moltiplicate per lindice CCNC / Fatturato CCNC/Fatt. (T) = 90 / 400 = 22,5% Fatt. (T+1) x 22,5% = 600 x 22,5% = 135
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7 Un primo esempio semplificato - segue Terza fase: Noti il MOL e la variazione del CCNC è possibile quantificare il FCGC atteso per ciascun periodo
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8 Un primo esempio semplificato - segue Quarta fase: stimare la posizione bancaria alla fine di ciascun periodo e quindi quantificare gli oneri/proventi finanziari Banche iniziali- 85,00 FCGC- 15,38 - Investimenti- 80,00 + Disinvestimenti = + Accensione nuovi fin. = - Rimborso vecchi fin. = - Imposte liquidate - 7,35 - Dividendi distribuiti = = Banche finali ante oneri fin.-187,73 - Oneri finanziari- 13,64 = Banche finali-201,37 N.B.: Oneri fin. = -[(85+187,73) / 2] x 10% / 2 Gli acconti sono noti in quanto legati alle imposte dellanno precedente
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9 Un primo esempio semplificato - segue Quinta fase: Quantificati gli oneri/proventi finanziari sulla posizione bancaria è possibile, una volta stimati gli accantonamenti al fondo ammortamento, chiudere il Conto economico pro-forma.
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10 Un primo esempio semplificato - segue Sesta fase: Chiuso il Conto economico si può chiudere anche lo Stato patrimoniale pro-forma.
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11 Un primo esempio semplificato - segue n Ci sono differenze rispetto ai risultati ottenuti con il metodo analitico: –Banche finali: 194,55 contro 193,18 –Oneri finanziari: 6,83 contro 5,45 –Utile di esercizio:7,84 contro 8,53 PERCHE?
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12 Limiti del metodo sintetico Le differenze sono conseguenza delle ipotesi implicite nel metodo sintetico, il quale non rileva con precisione il momento in cui i flussi hanno avuto manifestazione allinterno del periodo considerato E come se tali flussi avessero luogo uniformemente nel corso dei mesi osservati Il metodo sintetico è quindi tanto più preciso: - quanto meno stagionale è la dinamica di acquisti e vendite - quando sono modesti i flussi della gestione degli investimenti e di quella finanziaria, necessariamente non uniformi nel corso del tempo.
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13 Limiti del metodo sintetico - segue Per le evidenziate ragioni il metodo sintetico viene utilizzato prevalentemente: –dagli analisti esterni, i quali non dispongono di informazioni sufficienti per redigere il budget; –dagli analisti interni quando si devono effettuare proiezioni pluriennali, per le quali è comunque improbabile poter effettuare precise previsioni mensili.
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14 Il caso Pepita S.p.A. Segue la stessa logica fin qui evidenziata, ma in un contesto più complesso in quanto reale.
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15 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 1 N.B.: per lesercizio (T+1) sono ripresi i valori ricavati con il metodo analitico nella precedente lezione
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16 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 2 Lincidenza del CCNC sui Ricavi netti è stata mantenuta costante al livello dellesercizio T+1, pari a 29,74%, anche in considerazione della dinamica delle Rimanenze, quasi costanti in rapporto ai Ricavi netti (17,8% in T+1; 17,89% in T+2; 17,98% in T+3). Di conseguenza si ottiene: CCNC (T+2) = 34.945(+ 1.182 rispetto a T+1) CCNC (T+3) = 36.168(+ 1.223 rispetto a T+2)
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17 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 3 Applicando la formula FCGC = MOL – CCNC: FCGC (T+2) = 17.970 – 1.182 = 16.788 FCGC (T+3) = 18.842 – 1.223 = 17.619
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18 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 4 Gli investimenti previsti sono pari a 6.400 allanno, in linea con quanto avvenuto nellesercizio T+1. Si tratta della dimensione medio normale stimata degli investimenti di sostituzione; I disinvestimenti effettuati, relativi agli impianti e macchinari sostituiti alla fine della loro vita economica utile già in precedenza ricordati, non comportano alcuna entrata di cassa; Il debito a medio-lungo termine in essere è in forma bullet, motivo per cui le rate periodiche non prevedono il rimborso di quote capitale, ma soltanto il pagamento delle cedole di interessi; Le imposte versate in ciascun esercizio sono calcolate tenendo conto dei meccanismi di saldo e di acconto previsti dalle leggi in vigore; Gli oneri finanziari derivano dallapplicazione di un tasso del 9%, mantenuto costante, al saldo medio dei debiti bancari di ciascun periodo; Si è ipotizzato di mantenere stabile limporto dei dividendi distribuiti ciascun anno.
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19 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 4 - segue N.B.: i valori degli Oneri finanziari differiscono da quelli presenti nel libro % invece che del 9%
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20 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 5
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21 Il caso Pepita S.p.A. - segue Fase 6
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22 Il caso Pepita S.p.A. - segue La situazione finanziaria dimostra una favorevole tendenza evolutiva, coerente con una condizione di buoni margini e di modesta crescita stimata del CCNC Il buon FCGC permette di rimborsare oltre due terzi del debito in un triennio
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23 Il caso Pepita S.p.A. - segue Alcune cautele interpretative: - si può essere certi che la società sarà in grado di trasferire linflazione sui prezzi di vendita? - si è tenuto conto dellandamento futuro delleconomia (ciclo economico)? - il metodo sintetico è impreciso (applicato allesercizio (T+1); si otterrebbero Oneri finanziari per 400 contro 770 evidenziati dal metodo analitico - la manovrabilità dei flussi futuri non è assoluta, alcuni di essi sono infatti inderogabili (non differibili), come gli investimenti di sostituzione e le rate di rimborso dei debiti contrattualmente stabilite.
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